RICORRENZA SAN JOSEMARÍA ESCRIVÁ, FONDATORE DELL’OPUS DEI: AL VIA LE CELEBRAZIONI

di Simonetta D’Onofrio

Oggi 26 giugno viene ricordato San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Nel giorno della sua morte, in ogni parte dell’universo vengono celebrate sante Messe in onore del santo. Escrivá fu canonizzato il 6 ottobre del 2002 da Giovanni Paolo II nel corso di una cerimonia tenutasi davanti a politici, vescovi e oltre 300. 000 pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il 2 ottobre del 1928 a Madrid, Josemaría Escrivá, durante gli esercizi spirituali, fondò l’Opus Dei, per ispirazione divina. Tra le attività ricorrenti aperte a tutti nei centri dell’Opus Dei, o nelle chiese si segnaliamo esercizi spirituali, ritiri, lezioni dottrinali e di catechismo.
 




PIACENZA IMMIGRAZIONE: SGOMINATA BANDA CHE PROCURAVA DOCUMENTI FALSI PER I PERMESSI DI SOGGIORNO

Redazione

Piacenza – La Polizia di Piacenza ha eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare e sta procedendo a 47 perquisizioni domiciliari nei confronti di un'organizzazione ritenuta responsabile di procurare, a "bisognosi" pakistani alla ricerca disperata di un permesso di soggiorno italiano, documenti falsi.

L'indagine, eseguita dalla Squadra mobile di Piacenza in collaborazione con le questure di Lodi, Brescia, Verona, Mantova, Prato, Rieti, Potenza e Foggia e coordinata dal Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato ha permesso di scoprire un gruppo criminale composto da cittadini pakistani e italiani che, producendo documentazione attestante fittizi rapporti di lavoro in cambio di somme di denaro, ha favorito, tra il 2010 e il 2012, l'ingresso e il soggiorno irregolare sul territorio nazionale di centinaia di stranieri provenienti prevalentemente dal Pakistan, riuscendo nel tempo a lucrare fino a 10 milioni di euro.

Nel corso delle indagini sono state sequestrate un'attività commerciale e un'autovettura intestate ad un cittadino pakistano ritenuto tra i principali promotori dell'associazione.




FOGGIA: SEQUESTRATO MOTOSCAFO CON UNA TONNELLATA DI DROGA

Redazione

Foggia – Oltre una tonnellata di marijuana è stata sequestrata al largo della costa pugliese durante un'operazione compiuta dagli agenti della Squadra mobile di Foggia e del commissariato di Manfredonia e dalla Guardia di finanza di Bari. I due scafisti a bordo, un albanese di 24 anni e un italiano di 45 anni residente a Manfredonia, sono stati arrestati.

L'imbarcazione lunga 10 metri è stata intercettata a circa 30 miglia al largo delle coste baresi, nell'ambito di un servizio di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti.

Motovedette e mezzi aerei della Guardia di finanza, con a bordo anche agenti della Polizia di Stato, hanno individuato e catturato il potente motoscafo, il cui carico, perfettamente stivato nelle cabine, era costituito da oltre una tonnellata di sostanza stupefacente.

All'avvicinarsi delle motovedette il motoscafo ha tentato una manovra di fuga, resa subito vana dall'affiancamento delle unità navali di polizia.

Gli agenti hanno stimato che il carico di marijuana, quantificato in 1.080 chili, nel mercato al dettaglio avrebbe fruttato oltre 10 milioni di euro.




FOGGIA SENZA ELETTRICITA': TUTTA COLPA DEI LADRI DI RAME

Redazione

Foggia – Per i loro furti avevano preso di mira i cavi di rame dell'Enel, causando disagi ai cittadini di alcuni paesi della provincia foggiana, che più di una volta erano rimasti senza corrente elettrica.

A finire in carcere con l'accusa di furto aggravato, ricettazione e associazione per delinquere, sono state 18 persone a conclusione di un'operazione della Squadra mobile di Foggia coordinata dagli uomini del Servizio centrale operativo.

Svolte nell'ambito del Progetto "Ita.Ro", che prevede la collaborazione tra la Polizia italiana e quella romena, le indagini hanno consentito di smascherare tre distinte organizzazioni criminali composte da cittadini italiani e romeni specializzate proprio nel furto del rame.
Le indagini si riferiscono a numerosi episodi avvenuti tra il mese di febbraio e quello di giugno 2013.




FOGGIA: CAMPO – LAGER, LAVORATORI RIDOTTI IN SCHIAVITU'. ESCLUSIVA FILMATO

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Redazione

Foggia – Pur di lavorare erano disposti a farsi schiavizzare, con turni disumani e in condizioni igieniche pessime. Alcune mamme lavoravano con i bimbi piccoli in braccio.

In questo stato li hanno trovati gli uomini del Servizio centrale operativo (Sco), della Squadra mobile di Foggia e del commissariato di Cerignola, che hanno fatto irruzione nel campo di lavoro, un vero e proprio lager. Si tratta di 54 persone, uomini e donne, di nazionalità bulgara e romena, sfruttati da persone senza scrupoli, nella lavorazione dei carciofi. Al blitz hanno partecipato anche gli agenti del Reparto prevenzione crimine.

Sono cinque gli uomini, 2 pugliesi e 3 bulgari, arrestati al termine del blitz, al quale ha preso parte anche la Direzione provinciale del lavoro di Foggia e la A.S.L.

L'accusa nei loro confronti è di associazione per delinquere finalizzata all'intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Altre tre persone sono state denunciate in stato di libertà, due con le stesse accuse e una per favoreggiamento.

L'indagine, denominata "Saturno", che era il dio romano dell'agricoltura, prende il via dopo che le volanti della zona hanno notato più volte e sempre nello stesso punto, assembramenti di persone straniere.

Sospettando possibili episodi di caporalato, gli uomini della Mobile hanno iniziato dei servizi di appostamento, durante i quali hanno accertato che ogni giorno, alle 5 di mattina, gli stranieri venivano stipati su quattro furgoni, del tipo usato normalmente per il trasporto degli animali.

Il pedinamento dei mezzi ha portato gli agenti dentro un'area privata, in contrada Valle di Riso, all'interno dell'ex autoparco.

Le immagini registrate dalle telecamere piazzate dai poliziotti hanno documentato l'attività svolta in uno dei capannoni, uno dei più fatiscenti e malmessi.

I lavoratori defoliavano carciofi con turni di oltre 12 ore al giorno. La paga variava da 1 a 1,5 centesimi per carciofo pulito. Per guadagnare 15 euro dovevano lavorarne più di mille. E nel video registrato dalla Mobile, si vede la condizione di stress in cui si trovavano gli stranieri, sempre in affanno e di corsa per non perdere tempo.

I controllori passavano in mezzo ai lavoratori, annotando su un quaderno il numero di carciofi puliti da ognuno.

Ogni 15 giorni la paga veniva riscossa da altri caporali che, in teoria, l'avrebbero dovuta consegnare agli stranieri.

Gli agenti hanno posto sotto sequestro sia l'area che i veicoli.




FOGGIA, ASSALTO AL TIR: PRESI OTTO BANDITI

Redazione

Foggia – Erano specializzati nell'assaltare, armi in pugno, autotreni carichi di merci. Ma il gruppo di lavoro predisposto per far fronte a questo genere di reati, molto diffusi nella zona del foggiano, ha dato i suoi frutti.

Questa mattina, al termine dell'operazione "Fast & furious", gli uomini del Servizio centrale operativo (Sco), della Squadra mobile di Foggia e del commissariato di Cerignola, hanno arrestato otto persone.

Le accuse nei loro confronti sono di rapina a mano armata in concorso, sequestro di persona a scopo di rapina e porto abusivo di armi.

Sono state anche eseguite alcune perquisizioni a carico di altri soggetti ritenuti coinvolti nell'attività del gruppo criminale.

L'indagine è iniziata subito dopo il colpo messo a segno il 4 marzo scorso lungo la strada statale 16. I banditi affiancarono un autotreno carico di fitofarmaci e, mostrando una paletta simile a quella in uso alle forze di polizia, lo costrinsero a fermarsi, sequestrarono il conducente e rubarono il carico.

Dall'analisi delle celle telefoniche sono risultate essere in zona anche alcune persone con precedenti per reati analoghi, e quindi potenzialmente coinvolti nell'assalto al tir.

I sospettati sono stati "attenzionati" dagli investigatori, cioè sottoposti a monitoraggio con intercettazioni telefoniche e ambientali.

Questa attività tecnica ha portato a individuare l'intero commando che partecipò all'assalto.

Dalle intercettazioni gli investigatori sono venuti a conoscenza del colpo che la banda stava preparando, previsto proprio per oggi.

I rapinatori avevano già fatto i sopralluoghi nei punti dove prevedevano di bloccare la vittima designata, e tutto era stato annotato con precisione su una mappa.

Dalle registrazioni è emerso inoltre che per l'assalto era previsto l'utilizzo di un kalashnikov e di una pistola.




FOGGIA: FRODE AL SISTEMA SANITARIO, SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO

Redazione

Foggia – La Guardia di Finanza di Foggia, al termine di una indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha scoperto gravi irregolarità nelle procedure delle gare d'appalto per la fornitura all'ASL di materiale sanitario destinato ai presidi ospedalieri.
In particolare, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Foggia hanno accertato che 5 funzionari dell'area gestione del patrimonio dell'A.S.L. FG avevano fraudolentemente liquidato il pagamento di fatture per acquisti di prodotto disinfettante per sale operatorie, raggirando – attraverso collusioni e altri mezzi fraudolenti – le procedure negoziali previste in materia di appalto ed in assenza di autorizzazione alla spesa.
Nello specifico, dalle investigazioni è emerso che:
benché l'autorizzazione di spesa del citato prodotto riguardasse l'acquisto di soli 90 flaconi, erano state irregolarmente deliberate – dal 2009 al 2011 – forniture per ulteriori 929 flaconi, per una spesa complessiva per l'Ente di 1.783.680 euro;
le società fornitrici avevano corrotto i pubblici dipendenti attraverso dazioni di denaro contante ed altre utilità, per un valore quantificato in non meno di 14 mila euro;
ogni flacone – costituito da 5 litri di un disinfettante per sale operatorie – è risultato fatturato al prezzo smisurato di 1.920 euro (comprensivo di IVA) a fronte di un valore di commercializzazione da parte del fabbricante estero pari, all'epoca, a 48,53 sterline inglesi (circa 60 euro);
erano stati utilizzati timbri contraffatti delle unità ospedaliere per falsificare l'attestazione di avvenuta ricezione della merce (è risultato che a fronte del pagamento di 839 flaconi – già effettuato al momento delle indagini – ne era stata consegnata una quantità comunque non superiore a 800).
Per tali condotte 5 funzionari dell'area gestione del patrimonio dell'A.S.L. FG e 2 amministratori di aziende fornitrici sono stati denunciati, a vario titolo, per i reati di "associazione a delinquere", "corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio", "falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici" e "truffa ai danni di ente pubblico".
Il GIP presso il Tribunale di Foggia, sulla base della richiesta formulata dalla locale Procura della Repubblica, ha emesso:
a. nr. 4 misure cautelari personali:
– nr. 2 degli arresti domiciliari, nei confronti di un funzionario dell'ASL e dell'amministratore della società fornitrice del disinfettante;
– nr. 1 interdittiva dell'esercizio di impresa e di assunzione di cariche direttive e/o di amministrazione nell'ambito di società, nei confronti dell'amministratore di altra società fornitrice;
– nr. 1 obbligo di dimora nei confronti di un dipendente dell'ASL di Foggia;
b. un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore fino all'ammontare del danno cagionato alla collettività di circa 1,6 milioni di euro. Allo stato, sono stati cautelati 27 fabbricati, 48 terreni, 8 autovetture, 27 conti correnti bancari e quote di 3 società.




RIETI, OPERAZIONE "PITBULL": SGOMINATA BANDA DI LADRI DEDITA AI FURTI DI DEPOSITI ALIMENTARI

Redazione

Rieti / Perugia / Isernia / Campobasso / Foggia –  E' stata recuperata una refurtiva di 200 mila euro. I carabinieri del reparto operativo, in collaborazione con i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cittaducale, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, una banda di pluripregiudicati foggiani, ritenuti autori di una serie di furti in depositi alimentari e non, commessi nell’italia centro meridionale.
Sono finiti in manette:
L. Giovanni del 1966, residente a foggia;
D.p. Raffaele del 1975, residente a seregno (mi);
S. Ferdinando ludwic del 1974, residente a foggia;
R. Carmine del 1960, residente ad orta nova (fg);
G. Francesco del 1967, residente ad orta nova (fg);
P. Gabriele del 1962, residente ad orta nova (fg);
L. Savino del 1962, residente ad orta nova (fg);
G. Michele del 1966, residente ad orta nova (fg);
S. Angelo del 1957, residente a cerignola (fg);
C. Giacomo del 1974, residente a cervia (ra);

I dieci individui, sul conto dei quali da tempo i carabinieri del reparto operativo e della compagnia di Cittaducale avevano avviato indagini, sono ritenuti responsabili del furto di un ingente quantitativo di salumi avvenuto lo scorso mese di agosto ai danni di una ditta di accumoli (un danno di 150.000 euro).
Una pluralità di riscontri tecnici operati meticolosamente e professionalmente in stretta osmosi tra i militari del reparto operativo di rieti e del nucleo operativo di cittaducale, hanno consentito l’individuazione, il rintraccio e la sottoposizione a più stretta sorveglianza tecnica di quella che poi è stata riconosciuta essere una vera e propria banda specializzata nel depredare depositi e centri di stoccaggio di generi alimentare, ma anche prodotti per la casa ed altro.
La scorsa notte i dieci individui, servendosi di diversi veicoli (tre autovettura di grossa cilindrata e due autocarri), hanno raggiunto la zona industriale di Perugia ed hanno portato a segno due furti ai danni di altrettante ditte, una specializzata nella lavorazione di prodotti dolciari (la cioccolata di perugia) ed una nella produzione di detersivi da dove hanno asportato merce per un valore di oltre duecentomila euro. Terminato il colpo si sono poi disperdersi a raggiera lungo le principali arterie stradali che collegano il capoluogo perugino alla puglia, sia sul versante adriatico, su quello tirreno e lungo la dorsale appenninica. Ma questa volta ad attenderli e a monitorarne le mosse c’erano i carabinieri del reparto operativo che, al termine di un prolungato servizio di pedinamento e inseguimento, eseguito in quasi tutta l’italia centro meridionale, sono riusciti alla fine ad acciuffare tutti e dieci i sodali, che sono stati bloccati dai carabinieri; alcuni a porto san giorgio lungo l’autostrada a14, altri lungo l’autostrada a25 prima di arrivare a Pescara, altri ancora lungo l’autostrada a16 napoli – bari ed infine gli ultimi proprio nella città di foggia, recuperando l’intera refurtiva, trasportata con due autoarticolati, poi restituita ai legittimi proprietari.
Gli arrestati sono altresi’ ritenuti responsabili di due furti avvenuti tra Isernia e Campobasso tra la fine di agosto ed i primi di settembre ai danni di un deposito di elettrodomestici, da dove e’ stata asportata merce per circa 100.000 euro, e di un deposito alimentare da dove sono stati asportati alimenti per circa duecentomila euro.
Nel corso delle perquisizioni personali e veicoli, eseguite dopo la cattura, i componenti della banda sono stati trovati in possesso di ricetrasmittenti (utilizzate per evitare le intercettazioni), sofisticati attrezzi da scasso, passamontagna e tute nere.
Dalle poche captazioni di comunicazioni intercettate dai carabinieri, i componenti della banda si autodefinivano “i pit-bull”…e da qui il nome dato all’operazione.