Lutto nel mondo della musica, morto Lando Fiorini: oggi l’ultimo saluto in Campidoglio

ROMA – Lutto nel mondo della musica: morto Lando Fiorini il popolare cantante e attore romano. Fiorini avrebbe compiuto 80 anni a gennaio, era malato da tempo.

La camera ardente sarà allestita oggi in Campidoglio dalle 15 alle 20 per l’ultimo saluto al celebre cantante romano, morto ieri all’età di 79 anni, dopo una lunga malattia. I funerali si svolgeranno domani alle 11, in una chiesa del suo amato quartiere di Trastevere. Il luogo della cerimonia funebre non è ancora stato deciso, ma la famiglia – si apprende – vorrebbe celebrarli nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere.

Sposato dal 1964 con Anna Ghezzi, lascia due figli, Francesco (che da tempo ha preso le redini del locale Puff, fondato a Roma dal padre) e Carola. Romano verace, nato nel quartiere di Trastevere nel 1938 da una famiglia numerosa, Lando Fiorini, all’anagrafe Leopoldo, raccontava senza remore di una infanzia difficile vissuta nell’Italia povera del secondo dopoguerra.

Poco più che ragazzino era stato affidato dai genitori ad una famiglia di Modena, con la quale ha vissuto per qualche anno. Tornato a Roma, prestissimo orfano di madre, che morì quando lui aveva solo 14 anni, fece tanti diversi lavori. La passione e il talento per il canto li scoprì quando lavorava ai Mercati Generali, alla fine degli anni Cinquanta.

All’inizio degli anni Sessanta l’esordio fortunato al Cantagiro, nel 1962 si apre per lui il palcoscenico del Sistina, tempio del musical, dove gli affidano il ruolo del Serenante nella prima edizione del Rugantino di Garinei e Giovannini, che rimarrà sempre un suo cavallo di battaglia. Da lì il successo, fatto di tanta radio e tanta tv con spettacoli e anche sigle per programmi (indimenticabile Cento Campane sigla dello sceneggiato Il segno del comando).

Poco più che ragazzino era stato affidato dai genitori ad una famiglia di Modena, con la quale ha vissuto per qualche anno. Tornato a Roma, prestissimo orfano di madre, che morì quando lui aveva solo 14 anni, fece tanti diversi lavori. La passione e il talento per il canto li scoprì quando lavorava ai Mercati Generali, alla fine degli anni Cinquanta.

All’inizio degli anni Sessanta l’esordio fortunato al Cantagiro, nel 1962 si apre per lui il palcoscenico del Sistina, tempio del musical, dove gli affidano il ruolo del Serenante nella prima edizione del Rugantino di Garinei e Giovannini, che rimarrà sempre un suo cavallo di battaglia. Da lì il successo, fatto di tanta radio e tanta tv con spettacoli e anche sigle per programmi (indimenticabile Cento Campane sigla dello sceneggiato Il segno del comando).




CASTELVERDE (CALCIO), IL CLUB HA SCELTO: TRIPODI È IL NUOVO ALLENATORE DELLA PRIMA CATEGORIA

Redazione

Roma – Il Castelverde riparte. La società del presidente Maurizio Fiorini ha riorganizzato la propria struttura che comprende il vice presidente Davide Terra, il direttore generale Clemente Longo, il responsabile del settore agonistico Marcello Simonetti e quello della Scuola calcio Roberto Monticelli e la segretaria Pina Muzi. Le novità più corpose riguardano la prima squadra: il Castelverde, infatti, ha trovato l’accordo con Domenico Tripodi, ex allenatore di Colle di Fuori (nella scorsa stagione), Torrenova e Poli. Al suo fianco ci saranno il vice Andrea Albenzi, il preparatore dei portieri Fabio Giovanatti e il segretario della prima squadra Natale Giovannetti oltre al dirigente responsabile della prima squadra che sarà l’ex Torrenova Fabio Gelli. «L’anno scorso è stata una stagione travagliata per noi – sottolinea il dg Longo – e quindi abbiamo deciso di affidarci ad un allenatore esperto, che conosce bene la Prima categoria. Tripodi troverà comunque una buona base del vecchio organico e l’obiettivo sarà quello di fare una stagione migliore della precedente, continuando a valorizzare i prodotti del nostro settore giovanile».
Proprio sui giovani la società del presidente Fiorini ha lavorato alacremente negli ultimi anni e nella stagione appena chiusa il club capitolino ha raccolto i meritati frutti. «Faremo il salto nei regionali con ben tre gruppi – rimarca con orgoglio Longo – e a questo punto all’appello manca solo la Juniores provinciale. Speriamo che i ragazzi possano regalarci già quest’anno questa soddisfazione». Per gli altri gruppi dell’agonistica, Allievi fascia A e B regionali e Giovanissimi fascia A e B regionali, l’obiettivo è comune. «Dovremo innanzitutto cercare di difendere la categoria – rimarca Longo -, poi vedremo che tipi di campionati usciranno fuori. A breve comunicheremo i nomi dei tecnici dei vari gruppi». Ma il settore giovanile non è solo agonistica, anzi. «Abbiamo lavorato a fondo anche sulla base – spiega il dg – e non a caso abbiamo ottenuto il titolo di Scuola calcio d’Elite nella passata stagione rispettando i rigidi criteri che la Federazione ha imposto per ottenere quel tipo di qualifica».