BORGO MONTELLO RIFIUTI TOSSICI, ZARATTI (PRESIDENTE COMMISSIONE SICUREZZA): “VIA AGLI SCAVI È ATTO CHE RESTITUISCE CREDIBILITÀ ALLE ISTITUZIONI”

Angelo Parca

“C’è la volontà di tutte le istituzioni (Regione Lazio, Comune di Latina, Arpa Lazio) di andare fino in fondo nella vicenda mai chiarita che riguarda la possibile presenza di fusti tossici nel sito ‘S0’ della discarica di Borgo Montello”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Presidente commissione regionale sicurezza integrazione sociale lotta alla criminalità. “Dare il via agli scavi – dice Zaratti – è il primo atto che restituisce credibilità alle istituzioni e dà speranza ai cittadini affinché si faccia luce su una vicenda al centro di molti misteri. Basti ricordare le dichiarazioni di pentiti dei Casalesi che hanno riferito con dovizia di particolari il business dello smaltimento di rifiuti nella provincia pontina”. “Dalle dichiarazioni rese in commissione dall’ex direttore della discarica, Achille Cester, sono emersi fatti inquietanti – dice Zaratti – fino alla chiusura del sito ‘S0’ vi è stata infatti una gestione lassista e poco trasparente che potrebbe aver permesso di interrare rifiuti tossici, industriali, ma anche radioisotopi.  C’è poi lo studio dell’Arpa, del dottor Marchetti (da sempre in prima linea come consulente delle procure antimafie campane) che ha evidenziato con certezza la presenza di metalli pesanti e l’inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino”. “Ma durante l’audizione è emersa anche la possibilità che eventuali rifiuti tossici possano essere stati sversati in aree limitrofe al sito ‘S0’ – aggiunge Zaratti – considerando che fino al 1994 la discarica è stata uno dei pochi siti Italiani autorizzati a smaltire rifiuti industriali”. “L’importante è iniziare  con tutte le verifiche e le opportune azioni di indagine sul sito – conclude Zaratti – E’ inoltre mia intenzione continuare a monitorare l’andamento dei lavori. Apprezzo infine la volontà e l’impegno del vicesindaco di Latina Fabrizio Cirilli di istituire un osservatorio per la trasparenza sui lavori, aperto alle associazioni ambientaliste e alle comunità locali”.
 




LAZIO RIFIUTI. ZARATTI (SEL): “NON SERVE QUINTO IMPIANTO TMB A PALIANO. BASTA COI COMMISSARI, INUTILI E DANNOSI”

Redazione

“Non serve un quinto impianto di trattamento meccanico biologico per i rifiuti. E’ inutile portare a spasso la spazzatura tra Roma a Paliano. E’ invece necessario che funzionino a pieno regime gli impianti Tmb già esistenti, che come invece scoperto recentemente da un’indagine del Noe hanno sempre lavorato a ritmi ridotti. Il prefetto Sottile appare un po’ confuso:  qui ad essere necessari sono soltanto gli impianti per il trattamento della frazione umida. Certo che un fatto è ormai chiaro: la determinazione di Sottile nel voler scegliere tanto per scegliere, prima con il sito di Pian dell’Olmo adesso con un impianto a Paliano, in realtà evidenzia l’inutilità e la dannosità delle strutture commissariali e dei relativi commissari”.  Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia e libertà alla Regione Lazio.




LAZIO CONSIGLIO REGIONALE, AUDIZIONE IN COMMISSIONE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE

Redazione

La Commissione Sicurezza ed integrazione sociale, lotta alla criminalità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Filiberto Zaratti (Sel), ha ricevuto oggi in audizione l'assessore ai Rapporti con gli enti locali e Politiche per la sicurezza, Giuseppe Cangemi, il direttore dell'Abecol – Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio – Michele Lauriola e il presidente dell'Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Rosario Vitarelli.

E' stato proprio Filiberto Zaratti, in apertura di seduta, a spiegare i motivi di questa convocazione: "Più volte è stata sottolineata la fondamentale importanza del riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, non solo per motivi economici legati al recupero di una risorsa della collettività, ma soprattutto per il valore simbolico che tale atto ha nella lotta dello Stato contro le mafie. Per questo – ha spiegato Zaratti – è opportuno fare il punto sulla situazione e avviare una collaborazione e uno scambio di dati e informazioni tra le istituzioni regionali".
Posizione condivisa da Giuseppe Cangemi, il quale, dopo aver sottolineato come Abecol e Osservatorio siano due preziosi strumenti operativi a disposizione del suo assessorato, ha messo in evidenza che purtroppo ad oggi ci sono ancora delle difficoltà nelle procedure che riguardano il riutilizzo di beni confiscati. "In particolare – ha detto l'assessore – la legge mostra delle lacune nella fase di passaggio dalla confisca di un bene al suo concreto utilizzo. Si tratta di un procedimento lungo e complesso perché molto spesso comuni e province che si vedono assegnare i beni dall'Agenzia nazionale non sono poi in grado di gestirlo e di riassegnarlo. Per non parlare poi – ha aggiunto Cangemi – della presenza della criminalità anche nella fase successiva alla confisca, che crea non pochi problemi".
Rosario Vitarelli ha letto una dettagliata relazione, che ha lasciato agli atti della commissione, in cui è contenuta una sintesi dell'analisi del fenomeno criminale nel territorio laziale e della cosiddetta mappa del rischio, elementi sostanziali del rapporto annuale già presentato dall'Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio.
Anche Michele Lauriola ha presentato una relazione sulle attività dell'Abecol e sulle criticità da superare, visto che l'Agenzia, istituita nel 2009, è stata resa operativa solo da un anno. "Auspichiamo un intervento – ha detto – affinché Abecol venga dotata al più presto di ulteriori risorse umane".
Il vicepresidente della commissione Antonio Paris (Gruppo misto) ha condiviso la proposta dell'assessore Cangemi di lavorare a una proposta di legge che possa colmare le lacune della normativa nazionale, stando attenti a non superare le competenze regionali, mentre il consigliere della Lista Polverini, Giuseppe Palmieri, ha proposto di destinare una parte dei beni confiscati alla creazione di alloggi per gli appartenenti alle forze dell'ordine. Presente all'audizione anche il consigliere Giancarlo Miele (Pdl).
 




LAZIO, ENTI FORMATIVI RISCHIANO IL CROLLO

Redazione

“Nessuna garanzia sui trasferimenti di risorse dovute dalla Regione Lazio alle Province per la gestione e il finanziamento delle attività formative e per le politiche attive del lavoro. Nessun riferimento ad una programmazione dei futuri interventi della Giunta per promuovere e gestire la formazione nei nostri territori.
Oggi l'assessore Zezza ha chiarito una volta per tutte che questa Giunta ha poche idee e molto confuse su tutte le questioni che riguardano la formazione. Non vi sono certezze di copertura per i bandi della Regione, tutte le risorse FSE sono state dirottate verso gli ammortizzatori sociali e, dopo aver annullato il Piano Economico Triennale, anche le convenzioni annuali sono a rischio. Le Province aspettano circa 162 milioni di euro, gli enti formativi, quelli accreditati e quelli direttamente gestiti dai Comuni, rischiano il tracollo con inevitabili e drammatiche ripercussioni sui posti di lavoro. Di fronte a questa situazione di incertezza abbiamo richiesto un'audizione per poter ascoltare tutti i presidenti delle Province del Lazio, alla presenza dell'assessore Zezza con la speranza di comprendere le vere intenzioni di questa Giunta.”
 




SCUOLA, ZARATTI (SEL): “GIUNTA POLVERINI GETTA NEL CAOS LE SCUOLE DELLA REGIONE”

“La giunta regionale ancora non ha approvato definitivamente il piano dimensionamento scolastico, nonostante la scadenza dei termini fosse prevista per il 31 gennaio. Dirigenti scolastici e famiglie sono spinte nel totale caos, considerando che il 20 febbraio scadono i termini per l’iscrizione alle scuole di infanzia e a quelle di ogni ordine e grado”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere regionale di Sel e membro della Commissione scuola della Pisana, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione urgente alla Presidente Polverini.

“Questo piano sul quale abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà perché opera ulteriori riduzioni e tagli all’offerta scolastica nelle comunità del Lazio – spiega Zaratti – è al centro di fortissime polemiche da parte dei Sindaci e delle amministrazioni comunali. Stiamo parlando di una diffusa protesta che sta paralizzando ogni decisione della giunta”.

“Per questo – conclude Zaratti – nell’interrogazione ho chiesto alla Presidente Polverini e all’assessore Sentinelli di assumere immediatamente gli atti per la definitiva approvazione del Piano e la trasmissione all’ufficio scolastico regionale, che ad oggi non è in grado di emettere il decreto sul dimensionamento scolastico. E’ inammissibile che a così poco tempo dalla chiusura delle iscrizioni per il prossimo anno, i cittadini della nostra regione non siano messi in condizione di poter scegliere sul futuro scolastico dei propri figli, lasciando peraltro le istituzioni scolastiche in una indeterminatezza da terzo mondo”.




TRUFFA SU RIFUGIATI LIBICI, ZARATTI: “ASSESSORE FORTE RIFERISCA IN AULA SU VICENDA PROFUGHI IN PROVINCIA DI LATINA”

Redazione

“Gli sviluppi dell’inchiesta sul sistema di accoglienza per i profughi nella provincia di Latina, obbliga la Regione Lazio a fare immediatamente chiarezza su quanto si è verificato nelle strutture dei Comuni di Sezze, Bassiano e Roccagorga a partire dal luglio scorso”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, (Sel) Presidente della commissione regionale sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità.
“Su questa vicenda – ricorda Zaratti – ad agosto avevo presentato un’interrogazione urgente chiedendo quali strumenti di verifica e controllo delle strutture di accoglienza erano stati messi in campo dalla Regione su quei soggetti accreditati che risultavano idonee dal bando regionale. Adesso, alla luce dei recenti sviluppi giudiziari che hanno portato all’emissione di provvedimenti di custodia cautelare a carico dei responsabili di una cooperativa, è ancora più urgente che l’assessore regionale alle politiche sociali Aldo Forte, venga a riferire in aula”.  
“Per questo – conclude Zaratti – oggi ho presentato una nuova interrogazione a risposta immediata affinché già da mercoledì prossimo, in Consiglio regionale possa essere chiarita una volta per tutte ogni aspetto di questa vicenda”.

 




PIANO RIFIUTI. ZARATTI (SEL)

Redazione

“Oggi sì è persa una grande occasione per approvare un piano che prevedesse un ciclo dei rifiuti sostenibile, in grado di far compiere un salto di qualità alla regione”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia libertà della Regione Lazio, intervenendo in aula della Pisana per motivare il voto contrario di Sel al Piano regionale dei Rifiuti.

“Il Lazio aveva bisogno di un piano con politiche virtuose e previsioni chiare sulla riduzione dei rifiuti e sull’incremento della raccolta differenziata, come previsto anche da un emendamento che Sel ha fatto approvare e che eleva dall’1 al 10 per cento gli obiettivi per la riduzione alla fonte dei rifiuti – spiega Zaratti – Invece ci ritroviamo un documento in cui si prevede tutto il contrario di tutto. Basti pensare che lo scenario di controllo (Piano B) può intervenire qualora gli obiettivi del piano non venissero raggiunti. E’ proprio questo è il tallone d’Achille del documento: si depotenziano fin dall’inizio le politiche virtuose”.

“Oggi il Lazio ha perso un’occasione per compiere un salto di qualità, ignorando norme e regole europee – conclude Zaratti – puntando su una visione vecchia e superata del ciclo dei rifiuti”