FERENTO, FESTIVAL DELLA TUSCIA: “WOLFGANG, AMADÈ… O CARO MOZART” CHIUDE LA STAGIONE ESTIVA DEL TEATRO ROMANO

Redazione

Ferento (VT) – Uno spettacolo incentrato su Mozart, genio universale della musica, chiude domani sera, venerdì 2 agosto, alle 21, la stagione estiva al  teatro romano di Ferento, con la direzione artistica di Patrizia Natale, inserita, quest'anno, nel cartellone di “Festival di Tuscia” approntato dalla Provincia di Viterbo.

“Wolfgang, Amadè.. o caro Mozart”, spettacolo dedicato al genio salisburghese, vedrà la partecipazione straordinaria dell’illustre pianista Bruno Canino unanimamente riconosciuto come uno dei maggiori pianisti viventi, che evocherà al pianoforte la figura di Mozart e per l’occasione eseguirà alcune tra le più belle pagine mozartiane.

Scritto e diretto da Anna Maria Achilli, talentuosa artista a tutto tondo, autrice, regista, scenografa della mise en espace, e interprete nel ruolo di Nannerl Mozart, insieme ad uno straordinario cast formato da Paolo Buglioni noto attore di grande sensibilità, una delle più importanti voci che il doppiaggio italiano possa vantare dando la voce alle piu’ grandi star di Hollywood, che nello spettacolo interpreta con grande maestria due differenti ruoli, rispettivamente quello di Leopold Mozart nel I° atto e quello di Antonio Salieri nel II° atto; il soprano Ornella Pratesi straordinaria voce mozartiana, che interpreta i complessi ruoli di Cherubino ( da “Le nozze di Figaro”), Zerlina ( dal “Don Giovanni”) e Fiordiligi (aria “Come scoglio” da “Così fan tutte” una delle prove più ardue della vocalità mozartiana) e l’eccellente quartetto d’archi "Le Dissonanze" formato da Paolo Marchi e Gabriele Benigni ai violini, Achille Taddeo alla viola e Marco Algenti al violoncello. 

Uno spettacolo ironico e sensuale, malizioso e a volte malinconico, ove la parola recitata in alcuni momenti si fonde al suono della voce a quello degli strumenti musicali, alla danza e a particolari effetti visivi e sonori, grazie al quale per una serata si rivivra’ lo spirito dell’epoca. 

Un meraviglioso viaggio nell’arte del grande musicista, una affascinante e singolare rappresentazione che ha già riscosso larghi consensi di pubblico e critica in vari festival italiani, dedicata all'intensa, ma breve vita di Wolfgang Amadeus Mozart. 

 
Nota sul maestro Bruno Canino 
 
Bruno Canino, pianista e compositore italiano, nasce a Napoli il 30 dicembre 1935 dove studia pianoforte con Vincenzo Vitale ed Enzo Calace e composizione con Bruno Bettinelli.

 

Considerato uno dei migliori pianisti italiani si è distinto nei concorsi internazionali di Bolzano ("Ferruccio Busoni") e di Darmstadt alla fine degli anni cinquanta. Ha iniziato la carriera di concertista e camerista in tutto il mondo, durante la quale ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, András Schiff e Viktoria Mullova, (con la quale vince il Premio Edison nel 1980), David Garrett, Franco Mezzena.

Ha suonato per numerosi anni in duo pianistico con Antonio Ballista e nel Trio di Milano (con Mariana Sirbu e Rocco Filippini).

Ha frequentato con particolare assiduità il repertorio moderno e contemporaneo (Busoni, Berio, Stockhausen, Rihm, Kagel), collaborando anche con giovani strumentisti. 

Tra le sue registrazioni più importanti: le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, l'integrale dell'opera pianistica di Alfredo Casella e la prima integrale pianistica di Claude Debussy su compact disc.

È stato docente di pianoforte al conservatorio di Milano e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali in tutto il mondo. 

Attualmente è docente di musica da camera con pianoforte presso la Scuola di musica di Fiesole e alla Escuela Reina Sofia di Madrid.

Ha esercitato inoltre l'attività di direttore artistico presso alcuni enti (come la Giovine Orchestra Genovese e nel 1999-2002 è stato direttore musicale della Biennale di Venezia.




VITERBO, IL DANTE IN TUSCIA TOUR ARRIVA AL "PARADISO"

Redazione

Viterbo – Dante entra nel Paradiso, dove, accompagnato da Beatrice e supportato da San Bernardo, ha la visione di Dio. “Dante in Tuscia tour” raggiunge il bellissimo chiostro medievale di Santa Maria del Paradiso.

Si tratta della quarta delle cinque tappe nei luoghi “danteschi” di Viterbo inserite nel cartellone del “Festival di Tuscia” varato dalla Provincia di Viterbo, del “Dante in Tuscia tour” di e con Giuseppe Rescifina, Raffaele Donno (alla chitarra) e  Laura Ciulli proposto dall'associazione culturale “La Ginestra” in collaborazione con  Archeotuscia onlus con il sostegno di Banca di Viterbo, Unindustria ed altri. 

Le  tappe, tutte ad ingresso gratuito, prevedono la spiegazione e la lettura dei canti della “Divina Commedia” che citano personaggi, luoghi ed episodi della Tuscia.

La quarta tappa è in programma  domani,venerdì 2 agosto ore 19,00 nell'incantevole scenario del chiostro del Paradiso risalente al XIII secolo, che contiene tracce tracce di affreschi che raffigurano la vita di Sant’Antonio.Il convento fu inizialmente affidato alle monache cistercensi e nel XV secolo ai frati francescani minori, che lo hanno tenuto, con una breve interruzione, fino alle soglie del XX secolo. Oggi la chiesa è sede della Parrocchia Santa Maria dell'Ellera/ Santa Maria del Paradiso.

Il canto conclusivo del Paradiso della Divina Commedia è il momento più esaltante,  in cui Dante descrive l'ultima visione del viaggio di purificazione, quella di Dio. Il canto XXXIII del Paradiso; rappresenta il trionfo di Cristo, di Maria e dei Beati che fanno da corona all'Eterno. 

E in questi versi, Dante, mentre sottolinea che il suo compito è quello di comunicare per figure, proprio per fare il lettore partecipe della sua straordinaria esperienza, nel contempo avverte tutta l’eccezionalità della sua opera.

Al termine della declamazione è prevista una cena-degustazione offerta dalle associazioni che operano nella parrocchia.

La quinta tappa di Dante in Tuscia tour , quella conclusiva,  in programma il 5 settembre 2013 ore 21,00 a Palazzo Gentili,  in via Saffi  nel cartellone di “Incontri Gentili”  sarà quella di “Peccati di gola e morti per fame” con cenni dal Canto XXIV del Purgatorio e spiegazione e lettura del Canto XXXIII dell'Inferno.