EATALY ROMA: UN POMERIGGIO ALL'INSEGNA DELLA DOLCEZZA CON FEDERICO PRODON

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di Pina Guglielmino

Un pomeriggio all'insegna della dolcezza, quello di domenica scorsa ad Eataly Roma, insieme a Federico Prodon, terzo classificato di Bake off Italia, giovane dinamico, sempre alla ricerca di sapori nuovi. Quasi per gioco viene spinto da un suo amico a partecipare al talent e con tenacia arriva in semifinale aggiudicandosi il terzo posto. Ancora oggi continua a fare il broker assicurativo e allo stesso tempo porta avanti la sua passione, la pasticceria, quella amatoriale però, cosa che ci ha tenuto a precisare durante la nostra chiacchierata, lui non si definisce un pasticcere professionista. Divenuto anche autore del libro "progetto crostate" che l'ha visto in cima alla classifica dei libri di cucina Feltrinelli per un lungo periodo. Ci confessa che conciliare la sua vita lavorativa, la sua passione per la pasticceria e la famiglia è un'impresa abbastanza complessa, ma i suoi familiari lo sostengono. In questo momento è in giro per l'Italia perché è divenuto partner della linea retail con l'azienda Agrimontana, famosa nel settore. Ama insegnare e tra tutti suoi impegni organizza anche corsi per adulti e bambini volti a trasmettere la sua passione per la pasticceria, per la conoscenza della materia prima e per le tecniche di esecuzione.

Tra un assaggio di crostata fragole cocco e lime e una mousse ai frutti di bosco ci spiega con dovizia di particolari, ingrediente dopo ingrediente, e spende qualche istante per spiegarci che approfondire la conoscenza della materia prima ti fa acquisire la consapevolezza di poterla utilizzare anche in modo alternativo. Tutte accortezze che rendono uniche le sue preparazioni, non ultimo l'utilizzo di teglie microforate per eliminare l'umidità della pasta frolla. Alla fine di questa dolce parentesi, ci siamo lasciati rubando una piccola indiscrezione a Federico: a dicembre uscirà il suo secondo libro per il quale speriamo vivamente sia ancora un grande successo, come per il primo, augurandogli di vero cuore che diventi ciò che lui spera, cioè il punto di riferimento per pasticceri non professionisti e che riesca a tramettere il suo amore per la pasticceria con una comunicazione trasparente e soprattutto sincera.