MARO': SALVATORE GIRONE RICOVERATO IN OSPEDALE A NEW DELHI

Redazione
New Delhi
– La situazione spiegano fonti mediche non è grave, ma due medici italiani sono comunque partiti per andare ad assisterlo. Un sanitario è del policlinico del Celio e uno dell'Aeronautica militare. I due hanno incontrato i colleghi indiani e hanno affettuato una prima visita al fuciliere di Marina italiano.Il ricovero in ospedale è precauzionale, come sempre avviene in questi casi e come accaduto già in passato con altri soldati italiani in missione all'estero. Ma la situazione potrebbe peggiorare. Il ministero della Difesa segue da vicino la vicenda di Girone. Il ministro della Difesa Pinotti ha già sentito il fuciliere di Marina, trattenuto in India da più di tre anni.

"Deve rientrare" Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), è convinto che la situazione, pur non grave, dovrebbe spingere le autorità indiane a lasciare partire Girone per rientrare in italia. "Il primo episodio di febbre di Dengue tende a non essere grave, dà febbre molto elevata, cefalea anche forte soprattutto retrorbitale, dolori muscolari – spiega -. Normalmente, però, dura qualche giorno e tende a risolversi spontaneamente. Più pericoloso è un eventuale secondo episodio di Dengue, che è facile si verifichi in una zona, come l'India, dove circolano diversi sierotipi virali".

"La Dengue – prosegue – è una febbre da virus, una malattia tropicale trasmessa da zanzare (Aedes soprattutto). Ci sono 4 sierotipi diversi di virus, ed è possibile infettarsi prima con uno e poi con un altro, se nella zona circolano più sierotipi. Quindi bisogna cercare di non esporsi una seconda volta, perché in quel caso spesso la sintomatologia è più grave, con possibili episodi emorragici. Diciamo sempre di evitare l'esposizione a zanzare alle persone che sono state infettate una prima volta. Questa volta la malattia si potrebbe risolvere spontaneamente, però credo sia importante non esporre questa persona a un secondo episodio. È un motivo sanitario valido per farlo rientrare".