VATICANO, FINANZA SEQUESTRA FALSE PERGAMENE CON LA BENEDIZIONE DI PAPA FRANCESCO

Redazione

Roma – Avevano pensato al souvenir perfetto per il pellegrino del Giubileo, una Benedizione apostolica personalizzata su pergamena pontificia con tanto di emblemi della Santa Sede e di fotografia di Papa Francesco benedicente: peccato che avessero 'dimenticato' di richiedere le necessarie autorizzazioni al Governatorato Pontificio. Sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in coordinamento con i colleghi della Gendarmeria vaticana, a stroncare sul nascere il business degli apocrifi e a sequestrare circa 3500 false pergamene, già effigiate con l'immagine del Santo Padre, recanti gli stemmi papali e dello Stato Vaticano contraffatti, e riportanti, in italiano, spagnolo, portoghese ed inglese, la dicitura "benedizione del pellegrino" e personalizzabili con qualsiasi nominativo fornito dall'acquirente.

Rapidamente ricostruita la filiera della produzione e commercio del singolare articolo, in un negozio vicino alla Basilica di San Pietro è stata individuata la stamperia abusiva delle Benedizioni Apostoliche offerte in frode agli inconsapevoli pellegrini. A questi ultimi, infatti, approfittando della somiglianza delle pergamene con quelle rilasciate dalla Santa Sede, veniva fatto compilare e sottoscrivere un modulo per la "richiesta di benedizione apostolica", correttamente indirizzato, ma mai recapitatogli, "A S.E. Rev.ma Mons. Elemosiniere di Sua Santità presso la Città del Vaticano", unica Autorità ufficialmente autorizzata ad emettere gli auspici papali. La perquisizione, effettuata dalle Fiamme gialle del I Gruppo Roma – impegnate nell'attuazione del piano d'azione "Jubilaeum", dedicato a contrastare tutte le forme di abusivismo e frode a danno dei pellegrini – ha permesso di rinvenire migliaia di moduli di richiesta e un consistente stock di false pergamene pronte per l'uso. Il negoziante stampatore, privo delle necessarie autorizzazioni della Santa Sede, è stato denunciato per produzione e commercio di oggetti contraffatti. Il valore delle pergamene sequestrate supera i 70mila euro ma e' in corso il calcolo delle somme gia' incassate con le vendite dei primi giorni.