Marino: Silvagni "incassa" ancora… uno sconto. E pure il poliziotto

Red. Cronaca Giudiziaria

MARINO (RM) – Interdizione dai pubblici uffici ridotta a due anni e sei mesi per l'ex sindaco di Marino Fabio Silvagni e per il poliziotto della sezione Stradale di Albano Laziale Gianluca Tomasi. Questo quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione che ha accolto parzialmente il ricorso presentato dai legali dell'ex sindaco di Marino e del Tomasi.

Il Gup del Tribunale di Velletri, con sentenza del 30 settembre 2015
, aveva infatti applicato per l'ex sindaco di Marino la pena di due anni e sei mesi di reclusione per i reati di peculato e corruzione, oltre alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. Oltre la confisca dei beni e dei saldi dei rapporti bancari e finanziari sino alla concorrenza della somma di 2 mila euro, quale profitto del reato di corruzione. Mentre per Gianluca Tomasi la pena di due anni e sei mesi di reclusione per i reati di corruzione, indebita induzione e truffa aggravata, oltre alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata di cinque anni.

Dunque una riderteminazione del periodo di interdizione dai pubblici uffici, con notevole sconto, quella che la Suprema Corte ha stabilito. Chissà a questo punto se l'ex primo cittadino vorrà pensare di riscendere in campo e candidarsi di nuovo a sindaco alle prossime elezioni, data la batosta presa al suo primo brevissimo ma intenso mandato.




COMUNE DI MARINO: L'ERA POST SILVAGNI E L'IMPLOSIONE DEL CENTRODESTRA

di Chiara Rai 

Marino Laziale (RM) – La decisione di dimettersi l’ha maturata dal carcere romano di Rebibbia l'ormai ex sindaco di Marino Fabio Silvagni. Ieri mattina la moglie è arrivata al Comune di Marino e ha protocollato le sue dimissioni. Con tutta probabilità si tornerà al voto in primavera dopo una fase di commissariamento. Questo si può considerare come l’epilogo del ciclone giudiziario che ha investito la coalizione di centrodestra al governo della città dell’uva e del vino.

Ora Fabio Silvagni sarà giudicato da semplice cittadino e forse, non essendo più un potenziale soggetto in grado di inquinare le prove, potrebbe ottenere la scarcerazione in attesa del processo. Ma le dimissioni lasciano intendere che la grande coalizione dei moderati eletta poco più di un anno fa si è sfaldata perché con Silvagni fuori da Palazzo Colonna le sue linee giuda hanno iniziato a vacillare come del resto gli eletti a lui vicini che si sono ritrovati isolati.

L’implosione politica è arrivata all’apice da circa un paio di giorni quando il vicesindaco De Santis ha azzerato la giunta perché, a suo dire, “è venuta meno l’unitarietà dell’azione di governo". Il mal di pancia tra i consiglieri era palese: poche ore prima dell’annuncio di azzeramento, l'assessore al Bilancio Arianna Esposito, molto vicina a Silvagni, era pronta a dimettersi forse per precedere una possibile esclusione in fase di rimpasto. La bufera è però iniziata ad aprile quando Silvagni è stato arrestato per corruzione e peculato. Con lui sono finiti in manette il funzionario comunale Bruno Saccavino e gli imprenditori Gianluca Tomasi, David Biancifori e Gino Ferrazza. Solo a quest’ultimo, difeso dall’avvocato Giuseppe Petrillo, è stata revocata la misura dei domiciliari.

Le indagini hanno, tra l’altro, riguardato la realizzazione di un Burger King, del valore di circa 3 milioni di euro, per il quale il primo cittadino avrebbe rilasciato illecitamente le autorizzazioni in cambio dell’assunzione di una ventina di persone da lui indicate per garantirsi così un ritorno politico ed elettorale. Il sindaco avrebbe anche intascato, secondo l’accusa, una tangente del 3% su una cifra di 100 mila euro, in relazione “ad un mandato di pagamento emesso dal comune di Marino”, e chiesto sponsorizzazioni per le feste del paese in cambio di rilascio di concessioni edilizie. Silvagni è finito in carcere perché non ha rispettato l’obbligo dei domiciliari. Poi, dalla cella, ha fatto saltare l’intero banco e adesso si aspetta il commissario prefettizio.




MARINO LAZIALE: L'IDV CHIEDE LO SCIOGLIMENTO DEL COMUNE

Redazione

Marino Laziale (RM) – Il dirigente regionale dell'Italia dei Valori Marco Comandini ha annunciato di aver inviato una lettera al prefetto di Roma Franco Gabrielli “per sollecitare il commissariamento del Comune di Marino Laziale (Rm), in seguito ai gravi episodi di cronaca giudiziaria che hanno coinvolto il sindaco, Fabio Silvagni, arrestato pochi mesi fa e al quale sono stati contestati reati molto gravi tra i quali peculato, corruzione, tangenti, usura”. “Come se non bastasse – ha aggiunto Comandini – lo stesso Sindaco, sospeso dalle funzioni, dagli arresti domiciliari ha continuato a impartire ordini ai vertici dell'amministrazione comunale, segnatamente all'assessore al Patrimonio, e per questo motivo è stato trasferito in carcere”.

“L'intera vicenda, sulla quale l'Italia dei Valori ha annunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare – ha osservato l'esponente Idv -, dimostra il grado di pervasività del male nell'amministrazione comunale di Marino Laziale. Per questa ragione noi dell'Idv chiediamo al Prefetto di sciogliere il Comune, unico rimedio davvero efficace per garantire una reale inversione di rotta e rimuovere le sacche di malaffare che inquinano l'amministrazione. Per ripristinare fino in fondo la legalità ed assicurare trasparenza e buongoverno ai cittadini servono provvedimenti forti: ogni altra misura non rappresenterebbe che un pannicello caldo, inefficace e poco rispettoso della grande domanda di legalità e di giustizia che proviene dal territorio”.

 




MARINO LAZIALE: IL SINDACO TRASFERITO AL CARCERE DI VELLETRI

Redazione

Marino Laziale (RM) –  “È ora che si chiuda questa pagina indecente. Abbiamo chiesto a tutte le autorità preposte, da mesi e in tutti i modi, di fare presto luce sui fatti e quindi restituire la parola ai cittadini. Caro Ministro, caro Prefetto, sciogliete subito il consiglio comunale di Marino” Così la nota di Sel Marino in merito alla notizia del trasferimento al carcere di Velletri del sindaco di Marino Fabio Silvagni. Silvagni si trovava agli arresti domiciliari dallo scorso 9 aprile con le accuse di corruzione e peculato nell'ambito dell'inchiesta denominata "Burger King". Al sindaco, è stata contestata la violazione delle prescrizioni della misura cautelare degli arresti domiciliari.ed è quindi stato trasferito nel carcere di Velletri. “A Marino, mentre l'estate avanza, – prosegue la nota di SEL Marino – la squallida telenovela di una amministrazione sempre più chiusa nel Palazzo, preoccupata, timorosa, inesistente e quindi di una città "bloccata" da mesi (quasi 4 e mezzo), continua. E ogni episodio ulteriore aggiunge danni su danni a città e cittadini e, verrebbe da dire, ridicolo al ridicolo. Il "Sindaco", ora, non è più agli arresti domiciliari…..ma proprio "al fresco"…..in carcere. Vista la stagione verrebbe da pensare ad una pessima battuta, ma è la triste e squallida verità. Chiediamo, ancora una volta, l’ennesima per quel che ci riguarda, al Ministro, al Prefetto, ancora una volta, di liberare Marino da questa ignobile farsa e quindi di sciogliere il Consiglio Comunale. Subito!!”

Il Partito della Rifondazione Comunista Marino, Circolo "Jago: "Sarebbe eufemistico dire che situazione politica nel nostro Comune, con il trasferimento di Fabio Silvagni nel carcere di Velletri, sia grave ed insostenibile. Questo è solo l'ultimo di una serie di fatti che getta discredito sul nostro Comune e che offende ed umilia tutta la cittadinanza. Con l'assenza forzosa del sindaco in questi quattro mesi la giunta ed la maggioranza nel consiglio comunale hanno evidenziato ancora di più la loro inadeguatezza bloccando di fatto Marino e dimostrandosi incapaci di assumersi qualsiasi responsabilità, come il caso dei rifugiati ha dimostrato.Solo gli interessi degli speculatori edilizi sembrano continuare ad avere una corsia preferenziale, sintomatico di quali siano i referenti di questa maggioranza.Come forza politica noi comunisti abbiamo agito per richiedere al prefetto lo scioglimento del Consiglio Comunale: siamo ancora in attesa di una decisione in merito, ma più passa il tempo minore è la fiducia che tale strada possa condurre ad una soluzione che riporti la normalità nella nostra città. Riteniamo che sia il momento di agire in maniera ancora più forte per riportare Marino ad una stabilità politica che da troppo tempo è latente. Per questo lanciamo la proposta, aperta a tutte le forze politiche e civiche, di avviare una raccolta di firme della cittadinanza per richiedere lo scioglimento del Consiglio Comunale e la caduta della Giunta. E' arrivato il momento di far finire la farsa che da troppi mesi si sta trascinando, con grave danno per la nostra città; è arrivato il momento che sia il popolo a riprendere la democrazia in mano e restituire a Marino un'amministrazione degna di questo nome".




MARINO LAZIALE: PARTE LA MOBILITAZIONE PER CHIEDERE LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE

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Redazione
Marino Laziale (RM) – Unione di Centrosinistra (Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Socialista, circolo PD Boville, Nuovo Riformismo Avanti, Liberazione in Corso), Movimento per il Cambiamento, Rifondazione Comunista, Partito Comunista d’Italia e i Consiglieri comunali Eleonora Di Giulio, Enrico Iozzi, Adolfo Tammaro, Carlo Colizza, Marco Cacciatore e Anna Paterna si sono incontrati ieri sera, 29 aprile, su invito aperto delle varie componenti dell’Unione di Centrosinistra. L’incontro, avvenuto a Marino Laziale presso la sede del PSI, ha portato alla definizione di una serie di iniziative unitarie da intraprendere immediatamente vista la gravissima situazione politico amministrativa in atto e concretizzatesi con il recente arresto di Fabio Silvagni sindaco di Marino Laziale.

L’incontro ha portato a concordare quanto segue:
–          chiedere al Prefetto e al Ministro dell’Interno l’immediato scioglimento del Consiglio Comunale di Marino;
–          presentare nel prossimo Consiglio Comunale del 4 maggio 2015 la mozione di sfiducia del Sindaco;
–          in attesa dello scioglimento del Consiglio Comunale proseguire la puntuale verifica dei fatti, degli atti e dei provvedimenti amministrativi;
–          rendere partecipe tutta la cittadinanza delle iniziative intraprese e da intraprendere attraverso una assemblea pubblica di prossima convocazione.

Queste le decisioni condivise che già dal prossimo consiglio comunale verranno perseguite con decisione e unità di intenti per il bene del comune di Marino Laziale e di tutti i cittadini. 




MARINO LAZIALE: ARRESTATO IL SINDACO FABIO SILVAGNI


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Redazione
Marino Laziale
–  È un vero terremoto quello che ha travolto il Comune di Marino Laziale ai Castelli Romani dove nelle prime ore di questa mattina il sindaco Fabio Silvagni è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo di Castelgandolfo, diretti dal tenente Alessandro Iacovelli, insieme ad altre quattro persone. A finire agli arresti domiciliari col primo cittadino, eletto nel maggio del 2014, anche un dipendente comunale, il 56enne B.S., tre imprenditori tra i quali anche un agente della polizia stradale di Albano Laziale.

Un altro filone delle indagini condotte dai carabinieri porta ad un episodio di corruzione. Al sindaco Fabio Silvagni ed al dipendente comunale B.S. viene contestato l’incasso di un versamento del 3% su 100.000 euro eseguito dall’imprenditore marinese G.F. di 73 anni (anche lui ai domiciliari) che quest’ultimo avrebbe ricevuto come pagamento da parte del Comune per alcuni lavori edili svolti in passato. Pagamento che sarebbe stato favorito proprio dai due arrestati. Sono in corso accertamenti su lavori pubblici già eseguiti, finalizzati a verificare la regolarità delle relative procedure di appalto ed eventualmente se queste venissero in qualche modo "pilotate" in favore di imprenditori amici.

L'accusa.
Al sindaco ed agli altri arrestati vengono contestati a vario titolo, in un'inchiesta durata mesi e suddivisa in almeno 4 filoni, principalmente i reati di corruzione e peculato. Il filone principale conduce alle illecite autorizzazioni per il cambio di destinazione d’uso di un terreno di 2200 metri quadri sulla via Nettunense passato da area artigianale ad area commerciale. In cambio il sindaco avrebbe ottenuto, per proprio tornaconto elettorale, l’assunzione di 14 dipendenti da lui indicati ma anche somme in denaro da destinare ad eventi organizzati dal Comune. A Fabio Silvagni la Procura di Velletri contesta anche l'induzione indebita a corrispondere “utilità a pubblico ufficiale” sollecitando i vari imprenditori locali interessati ad ottenere permessi di costruire, a versare all'Amministrazione Comunale la somma di euro 1.200 da utilizzare per finanziare le iniziative del Comune, in particolare feste e sagre, prospettando loro la mancata concessione dei permessi in caso di rifiuto al versamento. Anche in questo caso lo scopo del sindaco sarebbe quello di accrescere il proprio consenso elettorale. Al sindaco viene infine contestato il reato di peculato poiché accusato di essersi, in più occasioni, appropriato per usi personali e con la complicità di alcuni dipendenti della Multiservizi dei Castelli di Marino Spa, di carburante per la sua autovettura personale. Per il Comune di Marino un terremoto dalla portata ancora non pienamente comprensibile.

Commissariamento alle porte. L’ombra del commissariamento si allunga su palazzo Colonna ed anche se fino a questo momento il sindaco Silvagni non ha rassegnato le proprie dimissioni, ad avere “diritto di parola” in merito è il prefetto. In queste ore a guidare l’Amministrazione marinese c’è comunque il vicesindaco Fabrizio De Santis, già reggente tra il 2013 e il 2014 dopo le dimissioni dell’ex sindaco e neo consigliere regionale Adriano Palozzi.

Sequestro. I carabinieri hanno provveduto al sequestro del punto vendita di un noto marchio operante nell’ambito della ristorazione con annesso parco giochi – una struttura da tre milioni di euro – e la medesima struttura, aperta nei mesi scorsi, da controlli sarebbe risultata non conforme al Piano generale del Comune di Marino. Nell’ambito del medesimo filone sono stati arrestati anche due imprenditori. Il primo è il finanziatore del punto vendita, il 43enne D.B., operante a livello nazionale con la propria società nel settore dei servizi per i grandi eventi e per lo spettacolo di alto livello. Le società facenti capo al 43enne, una con sede nella zona sud di Roma ed una a Milano, sono state oggetto di perquisizioni da parte degli stessi carabinieri e degli uomini del 1° gruppo di Roma della Guardia di Finanza. Domiciliari anche per il 40enne G.T., agente della polizia stradale di Albano Laziale in aspettativa per malattia da molti mesi, che risultava l’amministratore unico della società che gestiva il punto vendita. Sono in corso ulteriori indagini a carico della medesima società per verificare altre concessioni ottenute in ambito nazionale.
 




CIAMPINO, AEROPORTO: FABIO SILVAGNI CHIARISCA LA SUA POSIZIONE

Redazione

Ciampino (RM) – Nelle  ultime settimane una serie di eventi che riguardano l’aeroporto di  Ciampino si sono presentati alla ribalta e hanno messo, ancora una volta, in luce il reale apporto delle istituzioni italiane, locali e nazionali, alla risoluzione del gravissimo problema dell’illegalità in cui opera l’aeroporto di Ciampino da molti anni.

In una riunione presso la Regione Lazio tenutasi nel mese di febbraio scorso, che doveva essere con l’assessore Fabio Refrigeri ma che alla fine si è rilevata un  incontro con il personale del suo gabinetto, i cittadini presenti hanno  potuto toccare con mano  la totale inconcludenza  dell’azione della giunta della Regione Lazio nel supporto ad affrontare e tentare di risolvere il problema.  Sembrava proprio, a detta di alcuni cittadini presenti alla riunione, che i rappresentanti del Comitato e anche quelli delle amministrazioni di Ciampino e Marino lì presenti partecipassero alla riunione sbagliata, dove si doveva parlare non della riduzione dei voli ma di come prendere tempo per lasciare tutto così come è.

Ancora più inquietanti sono state le dichiarazioni pubbliche delle scorse settimana del sindaco di Marino, Fabio Silvagni, che in una cena con i Comitati radunati per il problema del traffico stradale dei TIR a Frattocchie avrebbe dichiarato  di sperare nella riduzione del traffico pesante a Frattocchie anche per poter sfruttare meglio l’occasione fornita dai turisti dell’aeroporto di Ciampino che sarebbero in aumento per il prossimo futuro.  Se questo  concetto, compreso  da molti dei presenti all’incontro del 26 febbraio a Frattocchie, fosse il reale pensiero del Sindaco di Marino, anche alla luce dell’annunciato Giubileo per la fine dell’anno, si registrerebbe una situazione di grave ambiguità e opportunismo: da un lato si dice di stare con i cittadini per la riduzione dei voli dall’altro si auspicherebbe un aumento del traffico aereo.

Inoltre, il sindaco mdi Marino Fabio Silvagni, assieme al sindaco di Ciampino,  si è  impegnato  alla metà dicembre 2014 a supportare l’azione del Comitato di cittadini per la riduzione dell’impatti ambientale dell’aeroporto di Ciampino, e ha assunto l’impegno di reperire i dati statistici delle malattie tumorali dalla ASL RMH. Questo risulterebbe necessario anche alla luce delle innumerevoli denuncie raccolte dai cittadini sul territorio, tra  i medici di base e nelle farmacie, in cui si evidenzierebbe un  incremento consistente dei casi di tumore a Marino e Ciampino. Ebbene, da questo incontro di dicembre  sono passati tre mesi e  nessuna risposta è giunta né  Silvagni né da Terzulli, sindaco di Ciampino. Cosa si può pensare? Forse i dati sono così preoccupanti che nessuno ha il coraggio di metterli in piazza? C’è da ricordare che i Sindaci sono, sui loro territori, autorità di salute pubblica e quindi a loro il dato non può essere celato dalla ASL né loro hanno il diritto di celarlo ai cittadini.

Alla luce di questi fatti non rassicuranti, il Movimento per il Cambiamento che da sempre sostiene la lotta dei comitati di cittadini per la riduzione del traffico aereo, essendosi  fatto promotore nel passato di diverse mozioni comunali sull’argomento presentate dal cons. Adolfo Tammaro, chiede al sindaco di Marino Fabio Silvagni e alla sua maggioranza di fare chiarezza, fornendo le informazioni e tutti i chiarimenti del caso sulla sua posizione e sui dati sanitari.
 




CASTELLI ROMANI: PRIMI IN CLASSIFICA PER DISSERVIZI AI PENDOLARI TRENITALIA

Redazione

Castelli Romani – I risultati dell’ultima campagna promossa da Legambiente parlano chiaro: al primo posto in Italia dei disservizi per i pendolari si posiziona la linea Roma-Ciampino-Castelli Romani, raccogliendo in un unico calderone la Roma Velletri, Roma Albano e Roma Frascati. Delle tre linee la peggiore, perché raccoglie più passeggeri, è proprio la Roma Velletri.

Da questi dati, ben noti da anni agli abitanti di Marino, nasce un recente comunicato del sindaco di Marino Fabio Silvagni che chiede ragioni a Trenitalia della situazione disastrosa.

“Silvagni ipocritamente non ricorda cosa la maggioranza di Palozzi e del centrodestra – con lui stesso consigliere di punta – ha fatto nel passato.” afferma in una nota il Movimento per il Cambiamento. “Non ricorda che nel lontano novembre 2011 una mozione di Adolfo Tammaro del Movimento per il Cambiamento illustrava dettagliatamente lo sfascio del servizio ferroviario a Marino e proponeva di aderire allo studio avviato dai Comitati di cittadini intercomunali sorti all’epoca per proporre a FS un rilancio del trasporto su ferro progettando, con il supporto degli altri Comuni dei Castelli, il raddoppio del binario nel tratto Ciampino Velletri. Silvagni dimentica che all’indicazione del sig. Palozzi, allora Sindaco, tutti i consiglieri di maggioranza presenti, lui per primo, votarono contro, escluso il sig. Prinzi che decise di astenersi. Ora le lacrime di coccodrillo del sig. Silvagni risultano quantomeno ipocrite e ci fanno riflettere sulla “improponibilità” di certi personaggi che da decenni producono con le loro decisioni danni di tutti i tipi ai cittadini di Marino”.




MARINO LAZIALE: IL PDCI INTERROGA PUBBLICAMENTE IL SINDACO SILVAGNI SULLE PROMESSE ANCORA NON MANTENUTE

Redazione

Marino Laziale (RM) – “Possiamo aspettare anche il 13 maggio e festeggiare un bel compleanno dell’opera incompiuta o della toccata e fuga di Acea, se Fabio Silvagni preferisce – denunciano Maurizio Aversa e Alessandra Trabalza del Pdci marinese -, ma, nel frattempo a rimetterci per disagi e degrado sono i cittadini residenti lungo la direttrice di via del Sassone a Frattocchie.” “Infatti, – continuano i dirigenti comunisti – durante le elezioni, cercando ed ottenendo voti hai fatto, Sindaco, strabilianti promesse.

Nel caso non ricordassi ti riportiamo proprio questo: 

Fabio Silvagni plaude all'operato del presidente del Consiglio comunale, Stefano Cecchi e al presidente di Acea Ato 2, Cecili per la collaborazione. Al via domani, come annunciato lo scorso 1 Maggio, i lavori di rifacimento del tratto di rete fognaria in via Sassone. Fabio Silvagni, candidato sindaco della Coalizione dei Moderati esprime la propria soddisfazione. "Anche questo è un risultato atteso" dichiara Silvagni. "Un servizio necessario, specie dopo i disagi di questo inverno, che vedrà luce grazie alla bella e valida collaborazione tra il Comune, merito dell'operato sempre attento e puntuale del presidente del Consiglio comunale, Stefano Cecchi con la  piena collaborazione dell'Acea grazie al presidente Cecili". "L'Acea, come detto – conclude Silvagni – si occuperà anche del rifacimento del manto stradale, fornendo così un lavoro completo al cittadino attraverso una collaborazione tra uffici che interpretano al meglio il loro ruolo di servizio pubblico in nome del bene della collettività. Andiamo avanti così".

“Ora, ad urne chiuse e risultato acquisito – concludono Aversa e Trabalza – il primo cittadino di Marino può iniziare a lavorare per la città e far rispettare quello che è stato pattuito, che è stato sbandierato e che non si ancora visto?”

LA BEFFA:

La beffa è che via Sassone è divisa a metà tra Comune di Ciampino e Marino. E infatti, il problema denunciato e non risolto è sulla parte di Marino. Così i cittadini possono più che adirarsi quotidianamente per ciò trovano, sia se percorrono a piedi che con mezzi privati le poche centinaia di metri di via Sassone a Frattocchie.

 




MARINO LAZIALE, DUE SANTI: FABIO SILVAGNI "BATTEZZA" LA NUOVA SEDE DEL COMITATO DI QUARTIERE

Redazione
Marino Laziale / Due Santi
– Una nuova sede per il Comitato di Quartiere Due Santi. E’ quella inaugurata sabato 18 ottobre scorso in via delle Ortensie 2 in presenza del sindaco Fabio Silvagni e di Pier Paolo Pesce,  presidente dell’organizzazione no profit riferimento del popoloso quartiere marinese.

Un momento molto partecipato dai cittadini e dall’Amministrazione, presente con gli assessori al Patrimonio Giuseppe Bartolozzi e all’Urbanistica Gianfranco Bartoloni con i consiglieri Stefano Cecchi, Franco Marcaurelio, Anna Paterna e Sergio Ambrogiani.
Centro di incontro culturale e sociale oltre che punto di riferimento per tante attività future, la sede del comitato è anche luogo deputato all’interscambio di potenzialità e professionalità.

«Qui tutti collaboriamo per dar vita ad un ambiente che è il nostro riferimento territoriale, un luogo dove poterci incontrare, condividere e prendere parte a tante attività come i corsi di informatica, di ginnastica e i balli di gruppo già avviati e i tanti altri in corso di preparazione» ha spiegato il presidente Pesce nel momento inaugurale, occasione da parte del Comitato per rivolgere a Palazzo Colonna il grazie per la disponibilità dei locali. Presenti anche il vice presidente del Comitato Romolo Silvi e il segretario Fabiola Marconi. Tra i presenti anche il cavalier Luigi Taurisano e Peter Hatlie, direttore della vicina Università di Dallas con la quale sono allo studio forme di collaborazione.

«Noi ci siamo, nell’ascolto, accoglienza e condivisione delle problematiche, per il bene della città – ha affermato il sindaco sottolineando come la decisione di affidare al comitato di quartiere Due Santi la struttura sia di natura collegiale –. Oggi qui a festeggiare questo momento ci sono tre generazioni alle quali chiediamo di vivere nella fiducia verso l’Amministrazione, con la serenità di non essere soli. Molte, infatti, le iniziative avviate da Palazzo Colonna per garantire un sostegno, nella difficoltà, alle famiglie più deboli. Fondi recuperati grazie a tagli significativi all’interno della macchina amministrativa. Una scelta, quella di ottimizzare le risorse, privilegiata anche per le numerose manifestazioni messe in campo per conferire alla città la visibilità che merita. Eventi nei quali fondamentale è stato il contributo degli sponsor. Scelte senza colore politico – ha sottolineato – nelle quali a vincere è solo la nostra città. Nel ringraziare il direttivo e il Comitato tutto per quanto fatto per la comunità – ha conluso Silvagni – il nostro simbolico abbraccio va a tutti i cittadini e a quelli che vorranno collaborare a questo piccolo ma bello spaccato di società marinese».
 




MARINO LAZIALE, RSA: IL SINDACO TIRA LE ORECCHIE A NICOLA ZINGARETTI

Redazione
Marino Laziale (RM)
– «Sollecito il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a tornare sui propri passi e revocare il provvedimento regionale che mette a rischio il futuro della Residenza sanitaria assistita “Un tetto per la vita’”, splendida realtà socio-assistenziale ubicata nel nostro Comune».
È netta la presa di posizione del primo cittadino di Marino, Fabio Silvagni, alla notizia del rischio chiusura della struttura gestita dalla onlus Assohandicap del presidente Alessandro Moretti.

«Si tratta di una ipotesi fuoriluogo e irragionevole, alla quale mi oppongo. Il centro “Un tetto per la vita”, autentico vanto per tutta la comunità marinese e non solo, è una fulgida realtà che permette di migliorare la qualità della vita dei disabili e delle loro famiglie, fornendo – rimarca il sindaco Silvagni – prestazioni di eccellenza grazie a personale di elevata preparazione e standard all’avanguardia. Il suo operare in ambito “Dopo di noi” ovvero nella tutela dei disabili non autosufficienti, molti dei quali già senza più i genitori, fa sì che la sua funzione sia ancora più importante. Soprattutto – va avanti il sindaco Silvagni – per le tante mamme e i papà che a loro si rivolgono, nell’ansia e preoccupazione del futuro, cercando una soluzione per i loro figli nel momento in cui verranno a mancare. Per questo motivo è doveroso che il commissario ad Acta per la sanità del Lazio riveda le proprie decisioni: è inammissibile, infatti, che la spending review e i tagli sanitari debbano riverberarsi sulle categorie più deboli e su coloro che operano su base volontaria per assicurare un futuro migliore ai disabili e ai disagiati. Si tratta di una battaglia di civiltà che non conosce colori politici. Non a caso ad interessarsi della vicenda sono stati in queste ore il senatore Pd, Bruno Astorre e il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi che ringrazio per la sensibilità istituzionale dimostrata» chiosa il primo cittadino di Marino.