ROMA AMBASCIATA TEDESCA: E' ANDATO IN SCENA IL "CIPRO FLASH MOB"

Redazione

Roma – Il segretario romano di Rifondazione Comunista, Fabio Alberti racconta la partecipazione del suo partito al fash mob davanti l'ambasciata tedesca a Roma. “Stamattina Rifondazione Comunista ha partecipato davanti all'ambasciata tedesca, alle 10.30, in via San Martino della Battaglia 4, con un flash mob in solidarietà del popolo cipriota chiamato dalla Troika europea a salvare, di tasca propria, le banche. Una eventualità che sta vedendo una giusta  rivolta popolare, che ha imposto uno stop al provvedimento. Anche Roma è ostaggio delle banche che succhiano al bilancio comunale oltre 500 milioni l'anno, sottraendoli ai servizi. Anche a Roma occorre dire basta: il debito con le banche non può venire prima di quello accumulato con le cooperative e le piccole imprese causandone il fallimento. Gli interessi dei banchieri non possono venire prima dei diritti dei cittadini. Si congeli il debito e si usino i fondi per rispondere ai bisogni dei cittadini e rilanciare l'economia. Si faccia subito un audit pubblico, il comune si costituisca parte civile nel procedimento aperto dalla magistratura sui derivati che intossicano le casse del comune”.
 

 




FIUMICINO, SEQUESTRO DEL PORTO TURISTICO. FDS-PRC: "OPERA INUTILE, INVASIVA E SPRECO DI DENARO PUBBLICO"

Fiumicino (RM) – “Lo diciamo fin dalla posa della prima pietra: il porto turistico di Fiumicino è un’opera inutile, invasiva rispetto all’ambiente e uno spreco di denaro. Una delle grandi opere di tipo speculativo che l’autorità del bacino del Tevere aveva dichiarato a elevato rischio idrogeologico, secondo quanto confermato anche da Legambiente e dal comitato Fiumicino resiste che ha avviato da subito una mobilitazione”. E’ quanto affermano Fabio Alberti, portavoce della Federazione della Sinistra di Roma e Massimo Santi, segretario Prc Fiumicino.

“Il sequestro del cantiere, per carenze strutturali e problemi di stabilità e sicurezza nell'intera opera che ha un valore stimato di circa 400 milioni di euro, è la prova provata di un sistema marcio che spesso si nasconde dietro la realizzazione di opere monumentali che niente hanno a che fare con lo sviluppo delle città   – afferma Santi – Per Fiumicino noi vogliamo altro: chiediamo in primo luogo una moratoria sulle grandi opere, una ridefinizione in termini partecipati di tutti gli interventi previsti, a partire dal raddoppio dell’aeroporto, e un modello di crescita basato sull’arte, sulla cultura e sulla tutela dei beni comuni”.

Francesco Caltagirone – conclude Alberti – non è nuovo a vicende di questo tipo. Già in passato è stato indagato e addirittura arrestato per un altro porto turistico, quello di Imperia. E’ giunto il momento, per Roma, di cambiare registro. E’ giunto il momento di liberare la città da quei poteri forti che in determinati ambienti politici hanno trovato terreno fertile”. 


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