VELLETRI, EVADE DOPO IL PROCESSO MENTRE LO PORTANO IN CARCERE

di Ivan Galea

Velletri (RM) – Un detenuto è evaso a poca distanza dal carcere di Velletri, saltando giù dalla gazzella dei carabinieri in movimento e scappando via come un fulmine con le manette ai polsi nelle campagne cisternesi.

Si tratta di Omar Lahbim un pregiudicato marocchino arrestato la sera prima dai militari della stazione di Tor San Lorenzo per maltrattamenti alla giovane moglie romena. Nelle ricerche sono state mobilitate unità cinofile, elicotteri e circa 100 agenti. Dopo il processo per direttissima tenutosi ieri al Tribunale di Velletri, il 34enne su disposizione del giudice doveva essere tradotto in carcere da tre carabinieri che lo scortavano, ma qualcosa è successo poco prima dell'arrivo al cancello del penitenziario di Contrada Lazzaria.

I due militari hanno cercato di raggiungerlo ma non sono riusciti a bloccarlo. E intanto il sindacato di polizia torna a denunciare la mancanza di sicurezza per carenza di organico dopo la manifestazione del 21 giugno scorso davanti al carcere. Dal 30 aprile 2014, secondo i dati ufficiali del Dap, il numero dei detenuti presenti nel carcere di Velletri è di 607, il personale previsto dalla pianta organica è di 179 unità, mentre quello amministrato è costituito da 175 unità maschili. 

IL FATTO:

Sequestro di persona e lesioni personali. Sono queste le accuse con cui il marocchino di 34 anni, domiciliato presso il complesso “Le Salzare” A Tor San Lorenzo, era stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo.

La segnalazione ai militari è giunta proprio dalla vittima, una giovane romena di 20 anni, la quale affermava di trovarsi reclusa nell’abitazione dove, da circa 7 mesi, viveva con il suo convivente, di cui porta in grembo il figlio.

L’immediato intervento dei Carabinieri, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, ha consentito la liberazione della donna. In casa, i militari hanno potuto effettivamente costatare l’effettivo stato di segregazione della donna e di accertare la presenza sul corpo della vittima di segni ed abrasioni, soprattutto su gambe e braccia. Non solo: i Carabinieri, durante la perquisizione dell’abitazione, hanno trovato anche gli oggetti – un cavo elettrico e un bastone – con cui il 34enne marocchino era solito malmenare la giovane. Considerate le circostanze, la donna è stata portata agli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno per gli accertamenti e le cure del caso. I militari, attraverso un immediata attività investigativa, hanno ricostruito gli ultimi  mesi di violenze fisiche e psicologiche a cui era stata costretta la 20enne, la quale affermava che da circa tre mesi il compagno non le permetteva di uscire e di avere alcuna relazione con l’esterno. Acquisiti tutti gli elementi necessari, i Carabinieri della Stazione di Marina di Tor San Lorenzo hanno rintracciato e arrestato l’aguzzino, che nel frattempo stava trascorrendo del tempo libero al bar del paese.