EUROEXIT: DOPO GRAN BRETAGNA REFERENDUM IN TUTTI I PAESI

Red. Politica

Al grido di “Euroscettici di tutta Europa, unitevi” i leader di tutti i movimenti anti euro chiedono che anche nei loro paesi venga fatto un referendum per l’uscita dall’Unione. E così parte l'effetto domino innescato dall'uscita delle Gran Bratgna dopo il referendum popolare.

Londra l’appello di Farage
"L'Unione europea sta fallendo e altri Paesi seguiranno il nostro esempio come Danimarca, Svezia, Austria e anche l'Italia". Lo ha dichiarato Nigel Farage, leader del partito euroscettico Ukip, che ha commentato così la vittoria nel referendum britannico di ieri.

In Italia a chiedere il referendum Fratelli d'Italia-AN, Lega Nord e Movimento 5 Stelle
Un invito ai movimenti omologhi degli altri stati d’Europa a imboccare la stessa strada. In Italia, per il momento, a rispondere all'appello ci sono il leader della Lega Matteo Salvini e Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia. Anche il Movimento 5 stelle si è mostrato aperto verso una consultazione referendaria, lasciando la parola ai cittadini.

Francia. Le Pen: "Ora referendum in tutti i paesi" A guidare il blocco euroscettico francese è ovviamente il Front National di Marine Le Pen: "questa è la vittoria della libertà! Come chiedo da diversi anni, bisogna indire lo stesso referendum in Francia e nei paesi della Ue", ha dichiarato la guida del partito di estrema destra, che oggi su facebook ha sostituito la sua foto profilo con una bandiera britannica. "Uscire dall'Unione Europea è possibile, come avete visto tutti –ha aggiunto su twitter – Se vinciamo le elezioni, faremo un referendum entro sei mesi".

Olanda. Wilders: "L'Europa ha perso, adesso 'Nexit' " "L'elite eurofila ha perso. I cittadini britannici hanno mostrato all'Europa il cammino verso il futuro e la liberazione", ha dichiarato il deputato olandese di estrema destra Geert Wilders che chiede un referendum "Nexit", una sorta di Brexit da applicare anche ai Paesi Bassi. "L'Europa è profondamente divisa sul modo di gestire la crisi migratoria, ma anche i problemi finanziari di paesi come la Grecia", ha dichiarato Wilders, alleato della Le Pen in Parlamento europeo nel gruppo Enf (Europa delle nazioni e delle libertà).

Svezia, Democratici: "Il popolo dica la sua" Anche in Svezia, gli euroscettici Democratici Svedesi, con il leader Jimmie Akersson, chiedono di dare la possibilità di scelta ai cittadini: "Aumenteremo la pressione sul governo e chiediamo immediatamente che la Svezia rinegozi gli accordi a cui ci siamo impegnati. La cosa più importante è che il premier svedese cerchi il bene della Svezia, non dell'Ue. E anche il popolo svedese dovrebbe avere l'opportunità di poter dire la sua sull'appartenza all'Ue”

Germania
La risposta del fronte euroscettico In Germania, Frauke Petry, capo del partito populista di destra AFd, ha fatto sapere che a suo giudizio "i cittadini europei vogliono riprendere la loro sovranità alla maniera britannica". Da parte sua, il leader dell'estrema destra austriaca FPO, Heinz Christian Strache, ha detto che "se l'Europa si ostina nel suo rifiuto a fare le riforme, allora un voto dell'Austria sarà un nostro obiettivo".

In Ungheria il primo ministro Orban da tempo vuole indire un referendum per erodere potere all’Unione: non un vero e proprio voto per l’uscita dunque, anche se l’oiettivo è quello di indebolire la posizione di Bruxelles. Già lo scorso dicembre invece i cittadini danesi si erano espressi, tramite un referendum, contro l’espansione dei poteri Ue nel loro Paese. Uno degli argomentati scottanti che, in questa fase, infiammano gli animi degli euroscettici è sicuramente quello dell’immigrazione.