YARA GAMBIRASIO: FORTI COLPI ALLA PORTA DELL'APPARTAMENTO DI ESTER ARZUFFI

di Cinzia Marchegiani

Bergamo – Una storia piena di misteri quella che avvolge il delitto della piccola Yara Gambirasio. Una trama costellata da tanti interrogativi, forse troppi e quegli elementi che emergono un passo alla volta come a riaprire una ferita troppo dolorosa. Massimo Bossetti è stato accusato dal PM Letizia Ruggeri dell’assassinio di Yara Gambirasio ritrovata in un campo di Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011 solo tre mesi dopo la sua scomparsa.

E Bossetti rimane a tutt’oggi l’indiziato numero uno di questo delitto di inaudita violenza. Ora a riaprire la notizia è l’ultima aggressione perpetrata a danno della madre di Bossetti, Ester Arzuffi. Dei colpi violenti sferrati alla sua porta dell’appartamento, hanno fatto tremare e allarmare subito la signora Ester che si trovava sola nella sua casa. Spaventata ha chiamato subito il 122, l’Arma intervenuta subito sul posto ha solo potuto constare che non vi era più nessuno fuori al suo appartamento. Un’aggressione molto sospetta che sembra seguire la scia di quelle avvenute lo scorso 18 settembre 2014 a carico di Letizia Laura Bossetti, la sorella gemella del Bossetti, quando fu avvicinata da tre uomini mentre stava salendo in auto nei garage del condominio dove abitano i genitori, i quali sferzando calci e pugni dando dell'assassino al fratello, le fecero perdere i sensi. Allora Letizia fu ricoverata al policlinico di Ponte San Pietro.

Il delitto di Yara sarà comunque ricordato come un intreccio seppur casuale di tante variabili degno di suspense all’altezza delle migliori sceneggiature americane, come lo studio del DNA dell’intera comunità di Brembate di Sopra, innescato dal ritrovamento di una traccia di DNA isolata sugli slip della ragazza, considerato dagli inquirenti come il dna dell’assassino. Gli esami che poi portarono all'individuazione di Massimo Bossetti sarà proprio la pista denominata Gorno, quando dalla marca da bollo di una vecchia patente di Giuseppe Guerinoni, presunto padre naturale di Massimo Bossetti, si isolò il dna che comparato aveva con caratteristiche simili a quelle sugli slip di Yara. Lì si apri la caccia al figlio illegittimo di Guerinoni.