Ciampino, esplosione in villa dei Casamonica: un morto carbonizzato. Voleva vendicare l'onore della sorella

Redazione

CIAMPINO – Potrebbe essere morto proprio per aver dato alle fiamme la villetta.Voleva vendicare l'onore della sorella minorenne l'uomo morto carbonizzato in seguito all'esplosione di una villa a Ciampino, vicino a Roma.  È questa una delle piste che stanno seguendo i carabinieri di Frascati e Castel Gandolfo che indagano sull'esplosione della palazzina su due pianiavvenuta Ieri pomeriggio. Ma andiamo per gradi. Un ragazzo di 27 anni, Nicandro Casamonica, è morto nell'esplosione di una villa in via Vigna Capri a Ciampino. Il corpo del giovane, appartenente all'omonimo clan, è stato ritrovato dai vigili del fuoco carbonizzato tra le macerie. A dare l'allarme il proprietario del villino, Raffaele Casamonica che, però, non si trovava in casa ed è stato allertato dal sistema di videosorveglianza collegato al cellulare. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la causa dell'esplosione potrebbe essere un attentato incendiario finito male. La zona è la stessa dove, qualche mesa fa, si verificò una perdita di idrogeno solforato dal sottosuolo. Possibile che proprio questa perdita di gas, unita al tentativo di dare fuoco alla villetta, le telecamere di sicurezza avrebbero ripreso il ragazzo che entra all'interno dell'abitazione con 5 taniche di benzina, abbia provocato l'esplosione. Iinsieme ai carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo guidati dal capitano Emanuele Tamorri, è intervenuto il nucleo batteriologico dei vigili del fuoco. Secondo i militari dell'Arma, però, l'esplosione sarebbe stata causata dai vapori della benzina che avrebbero saturato l'ambiente. Il movente potrebbe essere quello di una ritorsione per motivi famigliari o sentimentali. Ingenti i danni provocati dall'esplosione al villino. In un primo momento si era parlato di altri possibili feriti tra le macerie, ma gli inquirenti hanno subito smentito questa ipotesi.