ERICE, SEMINARIO "NELLA TESTA DELL'ISIS": INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE BRF ONLUS
di Angelo Barraco
Erice (TP) – OSi è tenuto ad Erice il seminario “Nella Testa dell’Isis. Realtà e Psicopatologia del Fenomeno Terroristico”, che ha affrontato dal punto di vista scientifico il tanto delicato ma attuale tema del terrorismo internazionale. Un seminario apartitico e apolitico, in cuiè stato analizzato il fenomeno dell’Isis da esperti del settore quali psichiatri, psicologi ed esperti di tale fenomeno che definiranno un profilo psicopatologico dei membri dell’Isis e della realtà che stiamo vivendo.
Il convegno è stato organizzato dalla Fondazione BRF Onlus – la prima fondazione italiana attiva nella ricerca psichiatrica e nelle neuroscienze che a sede a Lucca, in Toscana – con eminenti psichiatri dell'Università di Pisa che mira ad analizzare la mente del terrorista e la sua psicopatologia. Gli ospiti che hanno partecipato al seminario sono stati: il Prof. Adelfio Elio Cardinale,Presidente Società Italiana di Storia della Medicina, Vicepresidente Consiglio Superiore di Sanità,Già Sottosegretario Ministero della Salute; il Sen.Antonino D'Alí , Presidente Commissione Ambiente del Senato, Già Sottosegretario di Stato del Ministero degli Interni; l'On. Baldo Gucciardi, Assessore alla Sanità della Regione Sicilia; il Prof. Ignazio Giacona, Presidente Consorzio Universitario di Trapani, Ordinario Procedura Penale Università del Studi di Palermo; Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice.
Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo intervistato Armando Piccinni, Presidente della Fondazione BRF Onlus e ci ha spiegato la nascita della fondazione e relative attività e obiettivi.
– Come nasce la Fondazione BRF Onlus?
La Fondazione nasce su iniziativa mia che sono il fondatore e di una serie di professionisti dell’Università di Pisa, proprio nell’esigenza di riuscire ad avere un’attività di ricerca più approfondita e meno pressata da quelli che sono gli aspetti burocratici. Faccio una premessa, in tutto il mondo anglosassone le fondazioni private sono quelle che portano prevalentemente avanti la ricerca, insieme con le istituzioni dello Stato, nazioni in cui la ricerca viene finanziata in maniera sostanziosa e sostanziale. In Italia questo non avviene, anno per anno c’è una progressiva riduzione delle possibilità di attingere a fondi di ricerca proprio per le difficoltà economiche della nostra nazione. Una fondazione si muove in maniera più agevole tra bandi di ricerca che può attingere presso le istituzioni pubbliche ma anche presso le istituzioni private, quindi fondazioni bancarie, soggetti benefici, ci sono maggiori possibilità di portare avanti i temi di ricerca
– Quali sono le attività della Fondazione?
Le attività sono fondamentalmente tre: la prima attività è quella di ricerca. Noi siamo scienziati che ci orientiamo verso lo studio del cervello. Molti di noi sono italiani, appartenenti all’Università di Pisa. La prima Mission è proprio la ricerca. Il secondo elemento che abbiamo ritenuto molto importante è quello della divulgazione scientifica che riguarda il cervello, le malattie psichiatriche, ma anche il funzionamento del cervello, quelle attività che possono migliorare la qualità della vita. Un compito di divulgazione/istruzione che svolgiamo attraverso seminari, corsi, rivolti ai medici, agli specialisti che vogliono approfondire determinati aspetti, ma anche alla popolazione generale.
– Come mai avere scelto l’argomento Isis per il seminario?
Quando si parla di questa gente lo si fa in maniera un po’ “cialtrona”, nel senso che si dice “sono matti, sono delle persone aberranti, sono delle persone spregevoli” ma non si da una descrizione un po’ più precisa che un mezzo d’informazione dovrebbe dare. In realtà, in base agli studi che sono stati fatti, i terroristi, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono persone che hanno una psicopatologia o una patologia psichiatrica maggiore o per lo meno molto diversa da quella che è la condizione dell’uomo comune. Sono persone che hanno la patologia che sta nel tipo di situazione, nel tipo di atmosfera in cui si sono imbarcati di quel fanatismo religioso. La condizione malata è un fanatismo in cui si cerca di ritornare alle origini dell’islamismo, ai dettami del Corano, all’idea dello Stato Islamico come unica forma etico-politica possibile di vita.
