Salvini: chiudere cartelle Equitalia sotto i 100mila euro. Fisco, scoperti mille grandi evasori

“Chiudere sa subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100 mila euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Ora tocca al governo – aggiunge – semplificare il sistema fiscale e ridurre le tasse”.

Il ministro dell’Interno ha partecipato alle celebrazioni del 224° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza e ha ringraziato il Corpo per i risultati raggiunti. “Dodicimila evasori totali sconosciuti al fisco e grandi evasori che hanno rubato una media di 2 milioni di euro a testa – ha detto – onore alla Guardia di Finanza che li ha scovati, ora tocca al governo ridurre le tasse e semplificare il sistema fiscale”.

Due miliardi e 300 milioni, più di due milioni a testa: è quanto hanno sottratto al fisco i mille grandi evasori scoperti dalla Guardia di Finanza dal 1 gennaio del 2017 al 31 maggio di quest’anno. I Finanzieri hanno anche individuato quasi 13mila evasori totali e contestato 23mila reati fiscali.

Dei 2,3 miliardi evasi dai grandi evasori, che non sono piccoli artigiani, commercianti o imprenditori ma soggetti che si avvalgono di una rete di connivenze e spesso anche della consulenza di studi tributari, più della metà – 1,3 miliardi – sono però già stati confiscati acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato.

I dati di quasi un anno e mezzo di attività sono stati resi noti in occasione della festa del Corpo: da gennaio 2017 sono stati scoperti anche 12.824 evasori totali, soggetti del tutto sconosciuti al fisco, che hanno evaso 5,8 miliardi di Iva. I finanzieri hanno inoltre portato alla luce quasi 23mila reati fiscali – il 67% dei quali riguardano emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di documenti contabile – e denunciato 17mila persone, di cui 378 arrestate. Infine, sono 30.818 i lavoratori in nero impiegati da 6.361 datori di lavoro.

Ridurre al minimo invasività controlli – Ridurre al minimo l’invasività dei controlli e montare sulla buona fede dei cittadini. È questa la nuova linea d’azione della Guardia di Finanza indicata del Comandante generale Giorgio Toschi Nel corso delle Celebrazioni del 224/esimo anniversario del corpo. Toschi ha sottolineato che il corpo intende “sostenere convintamente il cambiamento nei rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuente”. E per questo punta a ” un approccio fondato sulla semplificazione fiscale, sulla buona fede e sulla cooperazione tra le parti teso ad eliminare le misure che penalizzano i cittadini onesti, favorendo invece l’adeguamento spontaneo agli obblighi tributari e riducendo al minimo, dove possibile, l’invasività dei controlli”.




Addio Equitalia? "Va a magnà er pappone"

 

di Chiara Rai

 

Addio Equitalia? Ma quando mai! Se vogliamo dirla tutta benvenuta alla nuova agenzia del salasso che con la scusa di mettere in cantina la vecchia sanguisuga fondata nel 2006 ritorna ma stavolta con più libertà di azione, più forte e convinta di prima a mettere sul lastrico chi ha accumulato le temibili cartelle. Insomma se le persone che hanno letto titoli quali “addio vecchia Equitalia” erano pronte a stappare una bottiglia spumante allora è meglio che la tengano in fresco per un’altra occasione. Ma chi è la “vecchia Equitalia” come si sono sbrigate ad appellare oggi tutte le maggiori agenzie stampa nel lanciare il nuovo soggetto che cambia veste ma non la sostanza? È una società a totale controllo pubblico partecipata al 51% dall'Agenzia delle Entrate e al 49% dall'INPS. Di che vogliamo parlare? E come si chiama il nuovo soggetto? ''Agenzia delle Entrate-Riscossione''. E ho detto tutto. Cosa fa? Opera nella stessa maniera perché le procedure, i tempi, le modalità di recupero delle tasse non pagate non cambiano. I lanci di agenzia presentano il nuovo soggetto come un amico, tanto caruccio per cui l’italiano fantozziano è già pronto a correre ai nuovi sportelli. La pillola viene così edulcorata: meno code e riduzione dei tempi di attesa. Evviva! ''sarà possibile comprimere i tempi di attesa, avere un servizio migliore e più diretto e tra poche settimane anche potersi rivolgere attraverso una app con cui interagire allo sportello più vicino prenotando la visita e la fascia oraria”. Insomma non si avrà possibilità di scampo e perfino lo smartphone sarà amico del nuovo soggetto! E non raccontiamoci ulteriori balle perché il pignoramento dei conti correnti è operativo già dal 2005 grazie al decreto legge 203/2005 che ha introdotto l'art. 72 bis nel Dpr 602/1973 in materia di riscossione delle imposte sul reddito. Ma il nuovo amico soggetto riscossore, come dicevamo, è più intelligente e ha più poteri perché può accedere direttamente all'archivio dei rapporti con gli operatori finanziari per verificare le giacenze sul conto corrente, in tutti i casi in cui risultano più conti intestati ad uno stesso contribuente. In questo modo il pignoramento diventa mirato perché verrà effettuato solo sul conto sul quale è disponibile la somma necessaria per coprire il debito. Equitalia, invece, non avendo questa facoltà e accesso direttissimo, attivava il pignoramento su tutti i conti intestati, e doveva poi attendere le risposte delle banche sull'ammontare della giacenza, per poter incassare il dovuto e svincolare gli altri conti. E allora? Non è più veloce e smart il salasso? Non sarà come la storia che chi lascia la strada vecchia per la nuova… comunque i giochi sono fatti e da domani Equitalia sarà sparita dalla faccia della terra e qualche politico potrà mettere una spunta sulla sua lista di promesse siluro e dire: “Avete visto? Ho abolito Equitalia come promesso”…e in questo maestro continua ad essere il grande Albertone nazionale: “'Va' a magna' er pappone”




Equitalia: portale web preso d'attacco dai pirati informatici

 

di Paolino Canzoneri


E' riapparso online il sito web di Equitalia dopo una intera mattinata in cui è stato oscurato a seguito di un ennesimo attacco di presunti hackers che erano riusciti a "bucare" il sito rendendolo indisponibile per ore. Il portale sembra aver ceduto a seguito di una falla sensibile trovata da hackers che hanno effettuato un accesso senza però alterarne i contenuti. In pochi forse ne hanno sentito la mancanza ed Equitalia, per quanto in difficoltà e destinata ad essere chiusa o convertita, da troppi anni ha rappresentato l'incubo e la disperazione di famiglie che si sono visti arrivare cartelle con pagamenti a volte spropositati senza tanti complimenti per inadempimenti a volte sfuggiti e a volte dolosi. La Polizia Postale si è attivata per risalire agli indirizzi IP utilizzati dai pirati informatici per violare il sistema di sicurezza del portale che ha subito un attacco consistente in un sovraccarico del sistema causato da centinaia di richieste inviate nello stesso momento che hanno mandato "in tilt" il sistema rendendolo vulnerabile e facendo scattare il sistema automatico di difesa. Questo tipo di attacco chiamato DDOS (Distributed Denial Of Service) è riuscito a causare un "crash" di gestione del sistema di reti BotNet che ha il compito specifico di sopperire e gestire a numerose e continue richieste, ma fino ad un certo punto. Quanto emerge fino ad ora non sembra impensierire nessuno ma resta il dubbio che gli hacker possano aver causato un malfunzionamento interagendo pericolosamente con cifre, destinatari e magari riuscendo ad accedere nei database sovvertenedone le previsioni dei pagamenti creando un certo scompiglio. Il terribile spettro delle cartelle di Equitalia spesso porta i malaugurati destinatari a pagare in fretta e in fiducia specie se si tratta di cifre relativamente basse e contenute senza andare a ricontrollare fra i propri documenti se tale pagamento sia stato già precedentemente effettuato. Malignità o azzardo, resta il fatto che ci potrebbero essere espedienti, manovre e piani più o meno maldestri con l'unico scopo di ingrassare le casse dello stato sempre bisognoso di garantire le spese folli della casta disposta a qualsiasi stratagemma pur di mantenere il proprio tenore di vita. La notizia dell'attacco dei pirati informatici al portale di Equitalia annunciata in un tweet non è apparsa in molti quotidiani cartacei e web, segno evidente di disinteresse e di una precisa distanza dai contribuenti che più volte nei giorni scorsi a causa di precedenti attacchi meno pesanti, hanno dovuto sopportare le proteste dei dipendenti che in alcune sedi regionali avevano interrotto il loro servizio. 



Equitalia addio da luglio: ecco le novità

Redazione

Il decreto fiscale che accompagna la manovra, completo della bollinatura della Ragioneria generale, dello Stato, è arrivato al Quirinale. L'esame è già in corso ma al momento è impossibile fare una previsione sui tempi della firma.

Ecco le novità, secondo quanto risulta dalla lettura del testo datato 21 ottobre: 

Equitalia addio– Equitalia sarà sciolta e a partire dal primo luglio 2017 al suo posto sarà istituito un ente pubblico economico, denominato "Agenzia delle Entrate-Riscossione". L'ente sarà sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del Mef. Presidente dell'ente sarà il direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Multe eluse dalla rottamazione delle cartelle. Le multe sono escluse dalla rottamazione delle cartelle prevista dal decreto fiscale. Nel testo si specifica che tra i carichi esclusi dall'operazione compaiono anche "le sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada".

Voluntary – Si riaprono fino al 31 luglio 2017 (con possibilità di integrare l'istanza e presentare i documenti fino al 30 settembre) i termini per la voluntary disclosure. Lo si legge nel testo del decreto fiscale, in cui si precisa che alla nuova operazione non potranno partecipare i contribuenti che hanno già presentato istanza in precedenza. Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016.




Equitalia chiude: aprirà una "sanatoria" sulle cartelle giacenti

ECONOMIA – Il governo, assieme alla legge di Bilancio, ha approvato un decreto che farà calare le saracinesche su Equitalia, la società della riscossione di proprietà delle Entrate (51%) e dell'Inps (49%). Nel giro di sei mesi, la competenza del recupero delle imposte non pagate passerà all'Agenzia stessa. Ma per i contribuenti, l'operazione ha un risvolto importante: determinerà l'apertura di una "sanatoria" sulle cartelle che giacciono sugli scaffali di Equitalia. Un passaggio che – nelle stime del governo – potrebbe portare a incassi per 4 miliardi di euro. "Equitalia era simbolo di approccio vessatorio. La chiudiamo come detto un anno fa. Pagare meno, pagare tutti". Così il premier Matteo Renzi su Twitter commenta le misure del Bilancio 2017, ricordando che il canone Rai scenderà a 90 euro e che per la sanità ci saranno 2 miliardi in più che serviranno anche per farmaci oncologici, vaccini, epatite C, e per l'assunzione di "nuove medici e infermieri". La manovra, aggiunge, "contiene altre buone misure dai soldi per le pensioni basse alla scuola. Dalla competitività agli investimenti".

Il 'sismabonus' continuerà a partire dal 50% ma potrà arrivare fino all'85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. E' questo il 'rafforzamento' dell'incentivo in arrivo con la manovra. L'agevolazione, che viene 'stabilizzata' per 5 anni fino al 2012, vale sia per i condomini sia per le abitazioni singole e si potrà detrarre, quindi recuperare, in 5 anni anziché in 10. Le percentuali di sconto aumentano al 70 e 80% per le case e al 75 e 85% dei condomini, in caso di miglioramento. Il tetto di spesa è per 96.000 euro l'anno. Il 'sismabonus' varrà dal 2017 anche per le seconde case e le attività produttive e potrà richiedere l'agevolazione anche chi si trova nella zona sismica 3 (invece delle sole 1 e 2 ad alta pericolosità). E' uno dei 'rafforzamenti' dell'incentivo in arrivo con la manovra. Tra le spese detraibili rientreranno anche quelle per la classificazione e verifica sismica. Sarà inoltre possibile cedere la detrazione sulle parti comuni dei condomini a soggetti terzi.

Quarantamila euro per appartamento, con una detrazione del 65% che può arriva al 70% se riguarda l'involucro (il cappotto) dell'edificio e al 75% se viene comprovato con certificazione il miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva. Sono le novità previste dall'Ecobonus per i condomini che introducono un meccanismo premiante in base ai risultati di risparmio dei consumi ottenuti. Saranno anche previsti controlli a campione. La detrazione, che prevede il recupero in 10 anni, viene stabilizzata fino al 2021.

Una manovra che lievita a 27 miliardi, che non tocca il fondo sanitario e che guarda al "merito" e "all'equità". Una manovra che serve all'Italia e che non ha sapore pre-elettorale, sottolinea Matteo Renzi illustrando le misure che saranno finanziate nel 2017 e nei prossimi anni, che proseguono nel solco tracciato fin dal 2013, il taglio delle tasse. E che lancia la sua scommessa per la crescita, che, secondo il premier, grazie a rilancio degli investimenti e spinta alla competitività consentiranno di vedere il Pil anche oltre l'1% indicato fino a qui, grazie anche ai margini di deficit che, per l'anno prossimo, è fissato al 2,3%, tre decimali (circa 5 miliardi) sopra quello programmato nell'aggiornamento del Def.

"L'Italia non va ancora bene ma dopo due anni e mezzo va un po' meglio di prima, non siamo contenti, abbiamo fame di risultati positivi ma Italia va meglio. Passo dopo passo". Così Matteo Renzi illustrando, con le slides, la legge di bilancio. Oltre alla legge di bilancio abbiamo approvato "un dl che interviene sui fondi 2016, il famoso fondo della presidenza e interviene sull'obiettivo del governo di chiudere la parentesi di Equitalia aprendo un capitolo nuovo". "La filosofia della stabilità 2017 è merito e bisogno, tenere insieme competitività ed equità, dare una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa. La manovra per il 2017 è fatta "di 6 capitoli, il più importante è la competitività" sulla quale ci sono "20 miliardi in più anni". Così il premier Matteo Renzi al termine del Cdm che ha varato la legge di Bilancio, citando gli interventi per Industria 4.0 e il superammortamento."




EQUITALIA, ARRIVA LA SANATORIA PER I VECCHI DEBITI: ECCO COME FUNZIONA

Redazione

Obbligare Equitalia ad accettare la rateizzazione dei debito dei cittadini insolventi con l'erario o con l'Inps. Anna Maria Bernini, ex ministro delle Politiche Ue nel governo Berlusconi IV e oggi senatrice di FI, vuole lanciare un salvagente a chi se la passa male con il fisco. Insieme al collega Emilio Floris e dietro l'impulso di Italo Furlotti, presidente del 'Movimento oppressi dal fisco', ha depositato e presentato ieri al Senato un testo sul quale, ha assicurato, si impegnerà a raccogliere tutte le firme dei senatori.

Il ddl di 'rottamazione dei ruoli' (così denominato dalla stessa Bernini) è destinato a due diverse tipologie di cittadini:

– in 'grave difficoltà finanziaria', ovvero con un debito per oltre il 50% precedente al 31 dicembre 2010;

– in 'momentanea difficoltà finanziaria', con un debito oltre il 50% precedente al 21 dicembre 2012.

I primi accettano il pagamento integrale dell'Iva, pagamento integrale contributi o il 75% dei tributi, ottenendo lo stralcio integrale di sanzioni, interessi e dell'aggio di riscossione.

Quelli in momentanea accettano lo stesso trattamento, pagando il 95,5% dei tributi, fermi restando lo stralcio come nel caso precedente.

Per importi inferiori a 50mila euro, il debito si estingue con 8 rate trimestrali pagabili in 2 anni.

Per quelli superiori a 50mila euro: 12 rate trimestrali, pagabili in 3 anni.

"Non è un condono – ha spiegato Bernini – perché non ha come destinatari dei biechi evasori fiscali ma persone normali che lavorano – artigiani, commercianti, imprenditori – che a fine mese si trovano davanti al drammatico interrogativo se pagare il mutuo, i dipendenti o le rate del fisco. E dato che la soglia della povertà è aumentata drasticamente, non di rado a domandarsi come fare per mantenere i figli e la famiglia e con quali soldi comprare da mangiare".

Le cifre non lasciano scampo: al 28 febbraio 2015, scrive Bernini, le somme iscritte a ruolo a carico dell’agente della riscossione ammontavano a 682,2 miliardi ma 580,2 di questi sono da considerare prudenzialmente inesigibili e il loro recupero risulta incerto. "Invece, con la nostra proposta, l'erario è in grado di recuperare questi crediti", ha assicurato la senatrice di FI.

"Ora – ha spiegato Bernini – il contribuente va da Equitalia e chiede 'per favore' di poter negoziare un piano di rientro. Con la nostra proposta invertiamo l'ordine dei fattori: obblighiamo l'agente della riscossione, sulle base di un calcolo aritmetico che consente all'erario di recuperare i crediti deteriorati, riducendo l'importo del capitale eliminando gli interessi, ad accettare un piano concordato di rientro, con una rateizzazione compatibile con le possibilità finanziarie del contribuente".




EQUITALIA: CANCELLATI DEBITI A SUON DI MAZZETTE…ARRESTATO FUNZIONARIO E SEI PERSONE

Redazione

Con qualche mazzetta e due moine riuscivano a vedersi cancellato il debito Equitalia, grazie all'accondiscendenza di un funzionario. Sette persone sono state arrestate da finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria per truffa ai danni di Equitalia e corruzione. Tra loro anche un funzionario di Equitalia-sud Lazio. Le misure cautelari sono state disposte dalla magistratura di Roma, che ha anche ordinato decine di perquisizioni. In mattinata le Fiamme Gialle hanno perquisito gli uffici dei direttori regionali di Equitalia-sud di Lazio e Calabria.

Il funzionario di Equitalia arrestato è Salvatore Fedele. Nelle misure cautelari disposte dal gip di Roma Maria Bonaventura, su richiesta dei pm Nello Rossi, Francesca Loi e Stefano Fava, si ipotizza una truffa ai danni di Equitalia per 17 milioni di euro. Alcuni imprenditori attraverso professionisti, avrebbero contattato Fedele, riuscendo, con pratiche corruttive e mazzette, a ottenere prima la rateizzazione dei propri debiti con l'erario, infine la cancellazione.

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BOLOGNA, SUICIDIO PER LE TASSE: EQUITALIA CHIEDE ALLA VEDOVA 60MILA EURO




BOLOGNA, SUICIDIO PER LE TASSE: EQUITALIA CHIEDE ALLA VEDOVA 60MILA EURO

Redazione

Bologna – Il marito si è suicidato a marzo 2012, dopo essersi dato fuoco davanti all'Agenzia delle Entrate di Bologna. L'artigiano aveva un debito con l'erario che non riusciva a pagare. Ora Equitalia ha mandato alla vedova di Giuseppe Campaniello, Tiziana Marrone, una cartella da 60mila euro di tasse non pagate che risalgono al triennio 2005-2007. La donna le ha "ereditate" a causa della comunione dei beni con il marito. "Questa gente è senza pietà", si sfoga.
 
Come riporta il quotidiano Il Giorno, quando la donna ha aperto la busta non ha creduto ai suoi occhi. Anche perché il direttore dell'Agenzia delle Entrate Befera quel tragico 28 marzo 2012, con il marito ancora agonizzante su un letto di ospedale, le aveva promesso: "Siamo estremamente dispiaciuti seguiremo attentamente questa situazione per non creare ulteriori problemi".

Ma la promessa non è bastata. La cartella esattoriale, implacabile, è arrivata lo stesso. Ora la moglie ha reagito, organizzando la marcia delle vedove della crisi per chiedere attenzione da parte delle istituzioni.