Viterbo, Epifania: 110 befane pronte a sfilare con 52 metri di calza

VITERBO – La Calza della befana più lunga del mondo è pronta a sfilare per la ventesima volta a Viterbo.

Domenica 5 gennaio, centodieci befane insieme a 15 storiche Fiat 500 porteranno per le vie del centro 52 metri di calza.

L’iniziativa è realizzata dal Centro sociale Pilastro, in collaborazione con Admo, Avis, 500 Tuscia club e Parrocchia Sacro Cuore, con il patrocinio e il contributo del Comune di Viterbo (assessorati Cultura, Turismo e Servizi Sociali), il sostegno di Confartigianato Imprese Viterbo, e, da quest’anno anche di Banca Lazio Nord Credito Cooperativo.

L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo dei Priori dal presidente del Centro sociale Pilastro Luciano Barozzi, Paola Massarelli (Admo), Luigi Ottavio Mechelli (Avis), Mara Piergentili (500 Tuscia Club), Don Flavio Valeri (parrocchia Sacro Cuore) e Andrea De Simone (Confartigianato), insieme agli assessori Marco De Carolis e Antonella Sberna. Con loro anche Luciano Mancinelli del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, parte attiva nella fase di allestimento della calza.

Il ricavato di questa ventesima edizione sarà devoluto all’associazione italiana persone down di Viterbo, rappresentata in conferenza dalla presidente Anna Lupino. L’edizione sarà dedicata alla piccola Elisa di 5 anni, a cui Admo e Avis sono particolarmente vicini, con la speranza di vederla il prossimo anno sfilare insieme alle befane.

Il programma

Alle ore 13, a Porta Romana, avranno inizio le operazioni di montaggio della Calza con l’ausilio dei vigili del fuoco.

Alle 14,30 in piazza del Plebiscito si riuniranno le befane, le Fiat 500 storiche, la banda folcloristica Apolline Bianchi di Bassano in Teverina e le majorettes Starlight di Grotte Santo Stefano per partire alle 15,15 alla volta di Porta Romana, insieme ai musici e agli sbandieratori dell’associazione culturale Pilastro.

La partenza sarà come sempre alle ore 15,30 da Porta Romana

La calza scenderà su via Garibaldi, via Cavour, piazza del Plebiscito (sosta), via Ascenzi, piazza dei Caduti (sosta), via Cairoli, piazza San Faustino (sosta), via Signorelli, viale B. Buozzi. L’arrivo sarà davanti alla chiesa del Sacro Cuore in viale B. Buozzi, dove saranno vendute circa mille calze al costo di soli 2,50 euro, il cui contenuto è offerto ancora una volta dal supermercato Todis di Viterbo. All’arrivo della calza, avrà inizio il corteo con i Re Magi, che dalla chiesa del Sacro Cuore sfilerà fino alla chiesa di San Faustino per il terzo appuntamento del presepe vivente (oltre millecinquecento persone hanno preso parte alle rappresentazioni del 26 dicembre e del 1° gennaio).

Le calze saranno in vendita in piazza del Plebiscito e a viale B. Buozzi, davanti la chiesa del Sacro Cuore

“Ad oggi le befane che hanno aderito sono centodieci – ha spiegato il
presidente del centro sociale Pilastro Barozzi -. Ci sono adesioni anche dal
centro sociale di San Martino al Cimino. Ma le iscrizioni sono ancora aperte.
Tra le befane della prima edizione, venti anni fa, c’era anche una signora di
Venezia. Quest’anno, la befana veneziana, tornerà per festeggiare con noi i
vent’anni della manifestazione. Avremo anche una befana di 104 anni. In
passato, alla guida del corteo di Befane, c’era Fosca Mauri Tasciotti, in veste
di assessore. Quest’anno, alla guida del corteo, ci sarà l’assessore Antonella
Sberna”. La calza della solidarietà e dell’amicizia proseguirà il suo viaggio
il 6 gennaio. Le befane faranno visita agli ospiti della rsa Villa Benedetta.
Durante la presentazione è stato rivolto un ringraziamento anche alla Croce
Rossa Italiana comitato di Viterbo, alla Polizia Locale, alla Protezione Civile
e alla Questura.

Tra le novità di quest’anno ci sarà il timbro. Ovvero, il timbro con
l’immagine della manifestazione e una specifica dicitura sarà apposto sul dorso
della mano di tutte le befane regolarmente iscritte. Tutte le befane
“autorizzate” riceveranno una bottiglietta d’acqua in omaggio e panini a costi
ridotti presso l’attività Leccabaffo in via Garibaldi.

La conferenza si è conclusa come da tradizione con una poesia di Rosanna
De Marchi.

Ancora aperte le iscrizioni per diventare befane per un giorno: le
interessate possono contattare il Centro sociale Pilastro (via Cristofori 8) al
numero 0761 324148. Tutti coloro che non potranno partecipare all’evento, ma
che sono comunque interessati ad aiutare l’associazione persone down, potranno
versare il proprio contributo sul conto corrente dell’associazione stessa (IBAN
IT 59 I089 3114 5050 0002 0699 203).




Epifania: bimbi felici con la befana Casapound, ma sul web è polemica

ROMA – Tanti bambini in piazza che sorridono e stringono tra le mani un sacchetto bianco con il logo di Casapound. Sta facendo discutere la foto postata sui social dal partito di estrema destra, sceso in piazza a Roma, nel quartiere Magliana, per festeggiare l’Epifania coinvolgendo i più piccoli. “Perché il popolo italiano deve tornare ad essere una comunità organica di destino” si legge nella didascalia che accompagna lo scatto.

“Mini tornei di calcetto, distribuzione giocattoli e dolci per i bambini del quartiere. Durante la festa abbiamo effettuato una distribuzione di pane per le famiglie che assistiamo quotidianamente – ha detto Davide di Stefano, responsabile romano di Casapound -. Vogliamo tornare a vivere i nostri quartieri e recuperare l’aspetto comunitario e sociale di una festa ormai dimenticata da tutti, istituzioni territoriali in primis”.

Mentre qualche sostenitore di Casapound ha lodato l’iniziativa, sui social c’è anche chi l’ha condannata, paragonandola alla Befana fascista, la manifestazione in favore dell’infanzia delle classi meno abbienti, istituita nel 1928 dal fascismo per il giorno dell’Epifania. “Befana 2018 targata Casapound: quanto accaduto a Roma nel Quartiere Magliana ricorda la “Befana Fascista’ – scrive un utente su Twitter -. Più tardi si trasformò in ‘Befana del duce’. I bimbi non possono sapere ma gli adulti sì”.




LASAGNE DI CREPES: LA RICETTA GIUSTA PER L'EPIFANIA

Redazione

Per la Befana le lasagne sono di rigore, e se quest’anno volete qualcosa di diverso delle solite lasagne alla bolognese vi proponiamo le lasagne di crepes. La preparazione è molto facile e simile a quella delle classiche lasagne al forno, ma invece della besciamella si userà della panna da cucina

  • 8 o 10 crepes abbastanza larghe
  • 25 cl. di panna da cucina
  • ragù alla bolognese
  • parmigiano grattugiato q.b.
  • burro per la teglia

Imburrate una teglia rotonda avente il diametro di poco più grande delle crepes.

Stendete uno strato di ragù alla bolognese. Deponetevi sopra una crepes, poi un po’ di ragu’, un po’ di panna e del parmigiano. Continuate in questo modo fino a terminare tutti gli ingredienti, ma cercate di terminare con ragù e formaggio.

Fate cuocere in forno caldo a 200 gradi per circa 25 minuti.

Sfornate, fate riposare una decina di minuti e poi servite.

 

Se non sapete come si preparano le crepes:

Ingredienti per 20-24 crêpes dalle dimensioni standard.

230 g. di farina
3 uova
3 bicchieri di latte
1 pizzico di sale
30 g. di burro fuso e freddo

Sbattete le uova, e poi incorporatele alal farina passata al setaccio e al sale. Mescolate per ottenere un composto omogeneo privo di grumi.

A questo punto iniziate ad aggiungere il latte, a temepratura ambiente, poco alla volta, sempre mescolando per diluire bene il composto. Unite anche il burro fuso.

Dovrete aver ottenuto una pastella fluida e densa come la panna, se fosse rimasta troppo densa unite ancora un po’ di latte. Lasciate riposare la pastella per almeno due ore (questa pausa è fondamentale per permettere delle trasformazioni nella farina).

Ora arriva la parte difficile, cuocere le crepes.

Occorre un padellino di circa 12 cm. di diametro e con i bordi arrotondati. Noi usiamo quelli antiaderenti rivestiti dal Teflon, ma la tradizione vuole l’uso di uan padella di ferro che non deve mai essere lavata con l’acqua, ma solo pulita con carta cucina. Esistono anche crepiere elettriche, ma noi non le abbiamo mai provate e quindi non sappiamo dirvi se sono veramente utili.

Scaldate la padella, ungetela leggermente con un po’ di burro o olio (potete usare un pennello da cucina da intingere nel burro fuso: attenzione non usate un pennello di plastica perché a contatto con la padella calda potrebbe fondersi, parliamo per esperienza personale). Versate al centro un mestolino del composto, muovendo la padellina fatelo distribuire uniformemente. Lasciate cuocere un pochino, poi aiutandovi con una spatola girate la crêpes, e cuocete anche l’altro alto. Vi avvertiamo che la prima crêpes viene sempre male, e quindi non agitatevi, ma continaute a farle.

Deponete le crêpes pronte una sopra l’altra e coprite il tutto con carta di alluminio per tenerle calde.

Le crêpes possono essere preparate anche in anticipo, ed anche surgelate.