TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO

Redazione

Tarquinia (VT) – "Il sindaco e tutta la maggioranza della passata amministrazione, hanno miscelato le acque, senza risolvere il problema arsenico, ora però non credano di miscelare le idee dei Tarquiniesi accusando altri dell' emergenza. Mazzola dichiara sulla stampa che  “L’Italia è il paese delle urgenze e delle emergenze irrisolte”, cercando di allontanare le proprie responsabilità verso la Regione Lazio e la Provincia di Viterbo, quando ormai tutti sanno che il problema Arsenico non nasce 2 anni fa. – Dichiara Marco Tosoni della Lista Civica "Per il Bene di Tarquinia" – Come consigliere comunale – prosegue Tosoni –  nel 2010 presentai una mozione sul tema dell’Arsenico che venne accolta, ma disattesa visto che “disponeva immediatamente il rifornimento di acqua dearsenificata da fonti alternative, anche con autobotti: alle scuole, agli asili-nido, agli ospedali, alle industrie alimentari, a tutti gli esercizi pubblici, alle donne in gravidanza, ai malati, ai bambini e ai neonati; approntare immediatamente impianti mobili di dearsenificazione, che possano successivamente diventare definitivi ..” La mozione fu approvata con l’aggiunta di un emendamento voluto dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio, Alessandro Dinelli, lo stesso che in una forma di amnesia politica, oggi dimentica che anche lui non ha voluto risolvere il problema Arsenico a Tarquinia. Alessandro Dinelli aggiunse al testo un emendamento che oggi suona come un impegno disatteso“Qualora vi sia un superamento, anche minimo dei valori consentiti, il Sindaco si impegna ad intervenire mediante la ricerca di risorse per la realizzazione di impianti di dearsenificazione””. Il Sindaco mi additò spesso come allarmista, mentre spendeva soldi per opere pubbliche senza mai pensare ad un impianto centralizzato di dearsenificazione, preferendo arrivare fino all'emergenza di non potabilità.
– Tosoni conclude – C’è una cosa che sicuramente l’amministrazione Mazzola non ha fatto, chiedere scusa ai cittadini per aver messo a rischio la loro salute, per inerzia e trascuratezza sul problema, perché di soldi ne sono passati tanti sotto le mani della passata amministrazione,soldi che hanno pesato gravemente sulla salute dei cittadini, che se spesi per la soluzione di un problema potevano avere un senso, invece no, la maggior parte spesi per opere secondarie, sicuramente alla salute.

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03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”


 




TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

Redazione

Tarquinia (VT) – Dal 1 gennaio sarà vietato il consumo per uso umano dell’acqua erogata dal servizio idrico, per concentrazioni di arsenico leggermente superiori al limite di 10 microgrammi per litro previsto dalla legge. L’ordinanza, emessa dal sindaco Mauro Mazzola, non comprende Tarquinia Lido, dove i valori si attestano tra i 3 e 4 microgrammi per litro, come sancito dai dati delle analisi effettuate dall’Ausl di Viterbo lo scorso 11 dicembre.

L’Amministrazione, decisa a risolvere definitivamente il problema e a garantire la salute dei cittadini tarquiniesi, ha stanziato 448 mila euro per un dearsenificatore che sarà installato entro febbraio. «Abbiamo già avviato la gara per appaltare i lavori. – dichiara il sindaco Mauro Mazzola – Dopo aver atteso invano che le Istituzioni centrali sbloccassero la situazione, abbiamo deciso di agire da soli in tempi rapidi, pagando però colpe non nostre. Per questo motivo ci appelleremo nelle sedi opportune, per rientrare del grande impegno economico». L’uso dell’acqua non sarà consentito in modo particolare per scopi alimentari e per le pratiche d’igiene personale, che ne comportino l’ingestione. L’Amministrazione informa che nei prossimi giorni indicherà le fontanelle da cui sarà possibile attingere acqua potabile proveniente dai pozzi comunali e ricorda che nel centro abitato sono attivi due distributori pubblici di acqua priva di arsenico: il primo è nel quartiere PEEP vicino alla chiesa Madonna dell’Olivo, il secondo è nel parcheggio attiguo alla scuola elementare “Corrado e Mario Nardi”. «Il Comune garantirà la massima informazione possibile alla popolazione. – sottolinea il primo cittadino – Allo stesso tempo rivolgo un appello ai cittadini a non farsi coinvolgere in inutili allarmismi».

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    11/12/2012 TARQUINIA SERVIZIO IDRICO: DAL 1 GENNAIO IL SERVIZIO PASSA ALLA TALETE
    07/12/2012 TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA
  10/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: MEROI ED EQUITANI IN REGIONE PER DISCUTERE DEL FUTURO DELLA TALETE
   27/09/2012 LAZIO TRA AMBIENTE E POLITICA: MARCO MATTEI FA IL PUNTO (Video – Pausa caffè con…)
  25/09/2012 VITERBO PROVINCIA, TALETE METTE AGLI ANGOLI LA PROVINCIA SULLA QUESTIONE ARSENICO: SERVONO GARANZIE E FONDI DALLA REGIONE
28/07/2012 VITERBO ARSENICO: DA GENNAIO SENZ'ACQUA 39 COMUNI
16/07/2012 VITORCHIANO, ARSENICO NELL'ACQUA: PER IL COMUNE VALORI NELLA NORMA, PER LA REGIONE ARSENICO ALLE STELLE
04/07/2012 VITERBO, LA POLVERINI, MATTEI E L'ARSENICO: GIU' LE MANI DALLE TASCHE DEI CITTADINI
03/07/2012 VITERBO, MATTEI E L'OMBRA DELL'ARSENICO: ENTRIAMO IN TALETE CHE FORSE CI SALVIAMO…
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
13/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, E ORA COME FANNO I COMUNI SENZA SOLDI?
11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI
15/05/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EQUITANI ILLUSTRA IL PERCORSO INDIVIDUATO DALL'ATO
05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”
09/03/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO. LA PROVINCIA CHIEDE POTERI STRAORDINARI
06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012



TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA

Redazione

Tarquinia (VT) – Il 6 Dicembre è stato discusso il ricorso al Tar del S.I.B Tarquinia nel merito dell’ordinanza del Sindaco di Tarquinia che chiedeva alle attività di bar e ristorante di dotarsi di un impianto di dearsenificazione, ordinando“che l’acqua distribuita in tutto il territorio del Comune di Tarquinia non deve essere utilizzata per il consumo alimentare e potabile dei neonati, dei bambini fino all’età di 3 anni e delle donne in gravidanza; che le industrie alimentari presenti nelle zone interessate devono attuare i necessari (dearsenificatori) affinché l’acqua  introdotta come componente integrante e sostanziale nei prodotti finali non presenti concentrazioni di Arsenico superiori ai limiti stabiliti dal D.L. vo 31/01 (10mcg/l) sotto il profilo sanitario.

"Davanti al Tar è stata nuovamente ribadita l’ingiusta richiesta del comune di Tarquinia nei confronti degli operatori di Stabilimenti Balneari ma anche di bar, alberghi, B&B, agriturismi, villaggi turistici, campeggi e ristoranti di dotare ogni cucina e bar di un impianto di dearsenificazione quando dovrebbe essere il Comune stesso a fare un impianto di dearsinificazione centralizzato, visto che le aziende già pagano il comune per avere l’approvvigionamento e la potabilità delle acque. Ingiusto che le aziende debbano sostenere da sole un onere così gravoso, come l’acquisto e la gestione di un dearsenificatore, tenendo conto che non esiste una normativa di riferimento che indichi, quali siano le tecnologie idonee da adottare, per restituire all’utente un’acqua depurata, senza dubbi sui processi utilizzati. – Dichiara attraverso una nota il Vice Presidente S.I.B (sindacato Italiano Balneari) Lazio – Presidente S.I.B Tarquinia Marzia Marzoli – Ricordiamo inoltre, che l’Arsenico è regolato dalla Direttiva 98/83/ CE, – prosegue la nota – recepita dal DL n.31 del 2 Febbraio 2001, nel quale si disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia, nella quale viene fissato il limite dell’Arsenico in 10 mcg/l.  Nel rispetto del diritto alla salute del consumatore, ma anche del turista che sceglie Tarquinia come meta turistica, è importante assicurare la potabilità dell’acqua e l’assenza di Arsenico anche nelle abitazioni, nelle seconde case con cui Tarquinia fa turismo, un sistema economico, importante nel nostro paese, da salvaguardare e proteggere.

Accogliamo positivamente l’impegno del sindaco di Tarquinia di voler realizzare un impianto di dearsenificazione per l’approvvigionamento delle acque gestite dalla Talete, – conclude la nota – dando così pienamente ragione alle motivazioni del ricorso dinanzi al tribunale del Tar Lazio, che ieri era in discussione.
Dopotutto l’ultima deroga della Regione Lazio, estesa anche al comune di Tarquinia, che spostava il limite a 20 mcg/l sarà valida fino a Dicembre 2012 dunque soltanto un impianto di dearsenificazione centralizzato potrà essere la soluzione idonea. Ringraziamo i medici dell’ Associazione Medici per l'Ambiente ISDE per la loro puntuale informazione, che hanno reso possibile l’azione legale del nostro sindacato, per sperare oggi in un accoglimento del nostro ricorso, per l’ottenimento di un impianto centralizzato nel comune di Tarquinia, così come in tutti gli altri comuni interessati dal problema dell’Arsenico, per il rispetto del diritto alla salute e per la salubrità delle acque dei nostri acquedotti."