Rocca di Papa, consigliera comunale accusata di falso in atto pubblico

ROCCA DI PAPA (RM) – Elisa Pucci, consigliera di opposizione a Rocca di Papa, dovrà rispondere dell’accusa di falso in atto pubblico davanti al GUP di Velletri.

La Pucci avrebbe firmato al posto di
cinque consiglieri una proposta di deliberazione di Consiglio comunale straordinario
in cui la minoranza chiedeva la dismissione delle antenne sul territorio di
Rocca di Papa.

Le firme false sarebbero state apposte al fine di rientrare nei tempi legali per depositare la richiesta di delibera

La consigliera Pucci infatti, soltanto il giorno successivo al deposito dell’atto ha consegnato la stessa richiesta con le firme autentiche dei cinque consiglieri, apponendo sul nuovo atto la data della precedente richiesta anziché il nuovo numero consegnato dal protocollo.

I fatti risalgono a giugno del 2017

Il Comune di Rocca di Papa è parte
offesa: “Mi dispiace molto – ha detto il sindaco Emanuele Crestini (lista
civica) – di fatto la situazione è molto spiacevole soprattutto perché colpisce
un consigliere Comunale. Non mi esprimo nel merito ma attendo che la
magistratura faccia il proprio lavoro”.

Il Giudice per le Udienze preliminari Ilaria Tarantino ha fissato per dicembre prossimo l’udienza preliminare.




Rocca di Papa, Elisa Pucci su antenne: “Il sindaco Crestini perde tempo”

“Faccio appello al Parco Regionale e alla sensibilità dei cittadini per fermare l’assedio delle antenne”

Torna ad evidenziare ciò che ritiene un palese “immobilismo” sul caso antenne a Rocca di Papa la consigliera comunale di opposizione Elisa Pucci: “Gli interessi paesaggistico-ambientali prevalgano su quelli delle emittenti radio-televisive”. Questo il principio che sintetizza quanto sancito dalla storica sentenza del Consiglio di Stato n. 02200/2017, con la quale si sarebbe dovuta concludere la lunga battaglia iniziata nel lontano 1998, quando il Consiglio Comunale di allora, per la tutela della salute dei Cittadini, per i pregi storici, archeologici ed ambientali, votò all’unanimità l’inidoneità di Monte Cavo e di Rocca di Papa, quale sito per l’installazione degli impianti di trasmissione radio-televisiva.

Al contrario – prosegue la consigliera Pucci – questa amministrazione non rispetta la volontà  dei cittadini di Rocca di Papa, neppure quando è  sorretta da sentenze della magistratura.

L’unica cosa che sta facendo il sindaco è prendere e perdere tempo, scaricando le responsabilità dei ritardi dei mancati abbattimenti delle antenne abusive, sui diversi Uffici amministrativi di questo Comune e sulla Polizia Locale. La nostra Comunità si è già ampiamente espressa in merito. Le antenne devono essere delocalizzate da Rocca di Papa e non da Monte Cavo ad un altro sito comunale! La Regione deve svolgere il ruolo che le compete. Non può scaricare le proprie responsabilità sui comuni. Giova ricordare che già vent’anni fa, veniva stabilito che Rocca di Papa (non solo Monte Cavo) non era sito idoneo per l’installazione delle antenne. La Regione, anche grazie all’intervento dell’allora Consigliere regionale Carlo Ponzo, prevedendo un PTC, poi rivisto nel 2008, individuava dei siti alternativi all’installazione delle antenne. Piano che, ad oggi, risulta ancora inattuato.

Il Comune non può accettare il progetto di spostare le antenne presso l’ex Cava di lapilli!

Il risultato sarebbe: antenne a Monte Cavo e antenne alla Cava che, per inciso, meriterebbe una definitiva riqualifica, non di certo attraverso altre istallazioni nocive per la nostra salute.Rocca di Papa resterebbe, come purtroppo già è, la pattumiera delle antenne.  Faccio appello al Parco Regionale e alla sensibilità dei cittadini per fermare l’assedio delle antenne verso il NO ALLE ANTENNE !!! NO ALL’ELETTROSMOG!!!