XXV anniversario dall’uccisione del beato Pino Puglisi: tutto pronto per la visita in Sicilia di Papa Francesco

PALERMO – Tutto pronto in Sicilia per la visita di Papa Francesco il prossimo 15 settembre in occasione del XXV anniversario dall’uccisione del beato Pino Puglisi, che era nato il 15 settembre ’37 ed è stato ucciso il 15 settembre ’93. Il Papa arriverà a Catania e decollerà in elicottero alle 8 per Piazza Armerina (Enna) dove atterrerà nel campo sportivo alle 8.30 e sarà accolto da mons. Rosario Gisana vescovo della cittadina. Si trasferirà in auto a piazza Europa dove alle 9 incontrerà i fedeli e pronuncerà il suo discorso.

Alle 10.15 Papa Francesco decollerà per Palermo

dove la macchina organizzativa è al lavoro da tempo: un mese fa l’Arcidiocesi di Palermo ha attivato un portale con le informazioni sulla visita pastorale di Bergoglio. Il Pontefice arriverà in elicottero al Porto di Palermo alle 10.45. Da qui si sposterà al Foro Italico, dove sul palco alle 11.15 sarà celebrata una funzione eucaristica. Alle 13.30, Bergoglio farà tappa alla missione Speranza e Carità del missionario laico Biagio Conte, che a Palermo assiste migliaia di persone e ogni giorno fornisce pasti caldi a senza tetto e persone in difficoltà.

Nella mensa di via Decollati, il Papa pranzerà con gli ospiti della missione, poi alle 15 si sposterà a Brancaccio per una sosta nel luogo dell’uccisione di Don Puglisi e una visita alla parrocchia di San Gaetano. Alle 15,30 invece sarà in Cattedrale dove è previsto un incontro riservato al clero diocesano e religioso: parroci, sacerdoti e seminaristi di tutta la Sicilia, Superiori e Superiore delle comunità religiose dell’Isola. Ad accompagnare il Santo padre in ciascuna tappa, fa sapere l’Arcidiocesi di Palermo, sarà l’arcivescovo Corrado Lorefice. A chiudere la visita pastorale, alle 17, sarà l’incontro in piazza Politeama tra il Pontefice e i giovani.




DON PINO PUGLISI: UN SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA MAFIA

di Angelo Barraco
 
Palermo – Il 15 febbraio del 1993 la mafia uccideva a Brancaccio Don Pino Puglisi, il prete si occupò di insegnamento in varie scuole della Sicilia. A Brancaccio trovò un’evidente stratificazione mafiosa che coinvolgeva anche i bambini e li portava a comportarsi come delinquenti e a commettere furti ecc piuttosto che giocare. Don Puglisi aveva avviato a Brancaccio un processo di rieducazione dei bambini, diventando loro amico, facendogli capire che il loro futuro poteva essere un altro e non necessariamente lo spaccio o la galera. Ma la mafia tutto ciò non lo aveva mai accettato e nel quartiere Brancaccio, controllato dai fratelli Graviano, legati al boss Leoluca Bagarella, ebbe inizio la lotta a Don Pino.
 
 
Un uomo che voleva riportare sulla strada dell’innocenza dei bambini che avevano come idoli dei boss mafiosi, dei bimbi che si occupavano di attività criminali e che consideravano l’omertà e l’onore dei valori importanti. Don Pino ci riuscì, fece conoscere loro il valore dell’umiltà, del lavoro e li portò via da un futuro che senza di lui non sarebbe mai cambiato.
 
Nel gennaio del 1993 inaugurò il centro Padre Nostro. “Se ognuno fa qualcosa, allora si puo' fare molto” diceva sempre Don Pino, “Le nostre iniziative e quelle dei volontari devono essere un segno per fornire altri modelli, soprattuto ai giovani, e cercare di smuovere le acque. In questa prospettiva ha senso anche premere sulle autorita' amministrative perche' facciano il loro dovere, tentare di coinvolgere il maggior numero di persone in una protesta per i diritti civili. Noi vogliamo rimboccarci le maniche e costruire qualcosa”.
 
Per il suo omicidio sono stati condannati i fratelli Graviano come mandanti e come esecutori Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza che gli sparò un colpo alla testa. Il pentito confessò che il prete, prima di ricevere il colpo di pistola, lo guardo sorridendo e gli disse: “me lo aspettavo”. Giovedì 24 i fratelli di Pino Puglisi, Francesco e Gaetano, ritireranno al Quirinale una Medaglia d’oro al valor civile conferita a Pino Puglisi e la riceveranno dal Presidente Sergio Mattarella. Oggi verrà proiettato nel Centro Padre Nostro il video “Il sorriso di 3P” creato dai volontari.