Genzano, consiglieri Pd: "Il Segretario comunale nasconde ai consiglieri la diffida del Prefetto"


GENZANO (RM) –
 Dura la nota che perviene dai consiglieri di opposizione del Pd che accusano il segretario comunale di aver nascosto addirittura una diffida del Prefettto. Ecco la nota pervenuta alla nostra redazione: Il Segretario comunale di Genzano ha nascosto la diffida del Prefetto di Roma al Comune ad approvare il rendiconto di gestione del 2016, la cui scadenza naturale era fissata al il 30 aprile, pur avendo l’obbligo di notificarla “con immediatezza” ai Consiglieri comunali e al Sindaco. Si tratta di una mancanza grave da parte del Segretario che ha volutamente disatteso di comunicare ai Consiglieri il decreto prefettizio che metteva in evidenza i rischi di una mancata approvazione del consuntivo 2016. Infatti, dopo un primo intervento del Prefetto, la legge prevede la nomina del Commissario ad acta per arrivare fino allo scioglimento del Consiglio, nell’eventualità che il rendiconto non venga approvato.

Il comportamento del Segretario generale del Comune di Genzano di Roma mette in seria discussione il rapporto di collaborazione e assistenza giuridico-amministrativo con i Consiglieri comunali: ha tenuto la diffida nel cassetto per due giorni, il 17 e 18 maggio, quando a stretta maggioranza è stato approvato il consuntivo e respinta la immediata eseguibilità per la mancanza della maggioranza dei consiglieri assegnati.

Il segreto è stato svelato soltanto quando i consiglieri del Partito Democratico hanno chiesto per iscritto, il 25 maggio, se la diffida del Prefetto fosse arrivata in Comune, viste le notizie che si rincorrevano sulle notifiche del Prefetto giunte nei comuni vicini. La risposta del Segretario comunale, inviata il giorno successivo al capogruppo Pd Flavio Gabbarini, ha confermato l’arrivo della diffida il 17 maggio, ma il 18 alle ore 18,30 il Consiglio comunale, riunito, non viene informato di nulla.
Siamo di fronte ad una situazione gravissima, con un Segretario comunale che non adempie a delle disposizioni del Prefetto, che copre i ritardi politici della maggioranza, che non garantisce trasparenza e corretta informazione al Consiglio comunale: una situazione che crea nel Pd forti dubbi sul ruolo di garanzia in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi.