ROMA, REBIBBIA: AL VIA IL PRIMO FLASH MOB MUSICALE ALL'INTERNO DI UN CARCERE

di Giuseppa Guglielmino
Roma
– Giovedì 29 ottobre 2015, dalle ore 10, presso la Casa Circondariale Femminile del Carcere di Rebibbia (Roma), si svolgerà il primo flash mob musicale della storia all'interno di un carcere italiano. Ci sarà un accadimento storico: detenute di varia provenienza geografica (sudamericana, araba, est europea, italiana…) e di diversa fede religiosa, danzeranno tutte insieme sulle note di una canzone scritta per il Papa, il brano dal titolo "POPE is POP" (progetto dedicato a Papa Francesco nell'anno del Giubileo)

L'evento è inserito nell'iter pedagogico trattamentale che la Casa Circondariale Femminile del Carcere di Rebibbia realizza verso le proprie detenute.

La conferenza stampa di presentazione dell'evento sarà condotta dalla direttrice del carcere Ida Del Grosso, con la presenza dell'autore e responsabile del progetto "POPE IS POP", Igor Nogarotto, e alla quale sono state invitate importanti autorità istituzionali e testimonial d'eccezione del mondo dello spettacolo

Al flash mob delle detenute (al momento hanno aderito in 50) si unirà una delegazione dei Poppers ossia del movimento 'POPE is POP' che ha realizzato lo scorso aprile i flash mob per Papa Francesco

 




ROMA, CARCERE REBIBBIA: 20 DETENUTE DIVENTANO OPERATORE INFORMATICO CON MICROSOFT ITALIA.

Redazione

Roma – Sono 20 le detenute del carcere di Rebibbia femminile che, al termine di un corso informatico di nove giorni, hanno ricevuto dalle mani dei responsabili di Microsoft Italia e da quelle del Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni il diploma di operatore informatico. 

Il progetto, denominato  “Informatica senza barriere”, ha consentito alle detenute di apprendere i passi base rudimenti dell’utilizzo del computer e dei più comuni applicativi (posta elettronica, pacchetto Office, Word base e avanzato, excel, power point), ed è nato da un Protocollo d’Intesa firmato dal Garante dei detenuti del Lazio, dalla direzione del Carcere e da Microsoft Italia che ha organizzato gratuitamente questi corsi. 

 Nei dieci giorni del corso le detenute hanno lavorato a turno sulle 10 postazioni di computer  che è stato possibile allestire all’interno del carcere.

 «La conoscenza e l’uso del computer sono diventati imprescindibili nel mondo del lavoro – ha detto il Garante al termine della consegna dei diplomi  – e la possibilità di trovare un’occupazione al termine del periodo detentivo è il punto cardine del percorso di recupero dei detenuti solennemente statuito dalla Costituzione. Nasce da qui l’importanza di questa straordinaria iniziativa di alto  valore simbolico e sociale. Ora, spero che il lavoro che abbiamo svolto con Microsoft Italia venga preso a modello dalle altre realtà produttive della nostra Regione. Abbiamo bisogno del contributo e della buona volontà di tutti per aiutare tante persone a costruirsi un futuro diverso».