Nemi – Velletri: Messa in sicurezza via Acquedotto Fontana

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Red. Cronaca

NEMI (RM) – Messa in sicurezza via Acquedotto Fontana, zona Le Colombe, che delimita il confine tra il territorio di Velletri e quello di Nemi, dove era presente un grosso albero di pino pericolante che presentava un ramo di notevoli dimensioni spezzato  nei giorni scorsi a causa del vento e fortunatamente caduto in un'area privata senza abitazioni. 

Ad intervenire sul posto i Carabinieri di Nemi diretti dal Maresciallo Capo Dario Riccio e la polizia locale di Nemi diretta dal Comandante Gabriele Di Bella i quali hanno avvertito i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale di Velletri. Ieri i vigili del fuoco hanno constatato la situazione di pericolo crollo ed  è stata quindi predisposta la chiusura della strada per la messa in sicurezza. Allertato, il proprietario del terreno dove si trova l’albero ha provveduto alla messa in sicurezza dell’area e al taglio della pianta con l’ausilio della Polizia Locale di Nemi e degli operai del Comune. Oggi la strada è stata così riaperta alla circolazione veicolare. Quello della messa in sicurezza degli alberi è un intervento che sul territorio di Nemi non si è fatto da diversi anni. Negli ultimi tempi, Di Bella in comune accordo con il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, sta provvedendo a una ricognizione degli alberi pericolanti e alla messa in sicurezza degli stessi. Per ogni albero tagliato si prevede che ne saranno piantati due nuovi.

 




NEMI, NERVOSISMI IN PIAZZA ROMA: SI ALZANO I TONI TRA UN AUTOMOBILISTA, LA SUA SIGNORA E I VIGILI DI NEMI

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di Chiara Rai

Nemi (RM) – Dei cittadini di  Nemi hanno solertemente segnalato la presenza di un albero inclinato su un altro albero. Immediatamente Carabinieri e Polizia Locale si sono attivati per fornire operatività e filtro a Vigili del Fuoco e Provincia i quali hanno provveduto a tagliare i due alberi prima che cadessero ed eliminare così l’ingente pericolo. La messa in sicurezza della strada provinciale Nemorense a Nemi si è conclusa ieri pomeriggio (mercoledì 9 marzo 2016) quando intorno alle 16:10 l’arteria strategica di collegamento tra Nemi e Genzano è stata riaperta non senza strascichi perché il traffico veicolare è stato intenso e il maltempo ci ha messo lo zampino.

Non sono mancati neppure momenti di nervosismo da parte degli automobilisti che si sono ritrovati transenne da una parte e dall’altra (sia a Nemi che Genzano ) senza poter far affidamento su una adeguata segnaletica di preavviso, come succede con gli interventi pianificati, data l’operazione di somma urgenza. Per di più l’orario di punta dell’uscita delle scuole ha ulteriormente appesantito la situazione.

In questo contesto si è verificato un episodio animato da nervosismo e tensione a Nemi in piazza Roma tra una coppia in auto e il comandante dei Vigili di Nemi Gabriele Di Bella che si trovava insieme ad un altro vigile in prossimità della transenna di chiusura dove era presente anche una volante di traverso con i lampeggianti a significare che il passaggio era chiuso.

Sul posto è intervenuto il comandante della stazione dei carabinieri di Nemi il Maresciallo Capo Dario Riccio: “Ci sono stati attimi di nervosismo come può accadere in queste situazioni – ha detto – spesso è difficile far comprendere le ragioni di una deviazione al traffico improvvisa e non preventivata e quindi è successo che si sono accesi i toni ma nulla di più”.

Dunque si sono accesi i toni ma da testimonianze pare che sia volata anche qualche parola di troppo, molto colorita tra l’automobilista e la signora che era con lui e il comandante della polizia locale Gabriele Di Bella che di certo non sarà rimasto sorpreso dalla pittoresca situazione tanto che quando lo abbiamo interpellato ha esordito così: “Dopo  23 anni di quotidiana strada nella Capitale, il servizio a Nemi è una boccata di salute”. Come a voler dire ne ho viste talmente tante a Roma che questo episodio di nervosismo è stato davvero derubricato come “regolare amministrazione”. Piuttosto, Di Bella ha inteso evidenziare come la sinergica attività tra Carabinieri e Polizia Locale nel fornire ausilio a Vigili del Fuoco e Provincia sia stata proficua al fine di risolvere tempestivamente un problema che minava la sicurezza di automobilisti e pedoni e prevenire dunque la caduta degli alberi. “Noi tutti abbiamo messo il massimo dell’impegno per garantire la messa in sicurezza della strada poi ci può anche stare il cittadino più nervoso che arriva di corsa, trova chiuso e si anima”. Del resto “tutte le strade portano a Nemi” aggiunge Di Bella ma in questo caso gli automobilisti hanno dovuto fare retromarcia




NEMI, DARIO RICCIO: IL NUOVO COMANDANTE DEI CARABINIERI CON LA MAIUSCOLA

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Sono sei mesi che il comandante dei carabinieri di Nemi Maresciallo Dario Riccio è alla guida della stazione del paese. Uomo tutto d’un pezzo Riccio ha l’aplomb del carabiniere vecchio stampo, quello per intenderci che vive l’Arma come un servizio alla cittadinanza e con serietà e autorevolezza riesce a guidare la sua squadra. Rccio ha 42 anni sposato con due figlie e conosce molto bene il territorio dei Castelli Romani.

Entrato, come dice lui nell’arma per “necessità” si è appassionato strada facendo con una curiosità di conoscere le varie figure all’interno dell’arma e quindi di scalare la vetta fino ad arrivare ad essere Comandante di stazione: dal ’93 ad oggi ha vissuto la stazione in tutte le sue angolature e ritiene la sua attività una missione perché per lui “vale più un grazie di un cittadino che un quadretto da appendere al muro”.  Lui da Comandante ha molte più responsabilità che in passato se si pensa che è responsabile amministrativo della stessa struttura che dirige: in sostanza deve fare attenzione anche alla luce che si consuma come un buon padre di famiglia.

Originario di Benevento , primo carabiniere della sua famiglia e quindi non “figlio d’arte” ha ricoperto vari incarichi e ha anche conseguito il brevetto di paracadutista una sorta di sogno nel cassetto realizzato. Dal reparto informatico del comando provinciale di Benevento ha conosciuto i Castelli Romani  nel lontano 1993 arrivato a Cecchina dove ancora si scriveva tutto a penna e dove i primi pc comparvero in stazione nel ’94.

Nel 2002 diventa Maresciallo e si sposta in altre stazioni tra cui Santa Maria delle Mole, Lanuvio e Ariccia. Per lui l’investigazione è importante e anche l’iniziativa di indagine perché “se una cosa non fila, bisogna chiedersi il perché e non fare soltanto il lavoro burocratico d’ufficio”. L’importante è raggiungere un risultato senza ledere il cittadino, proprio per questo Riccio spiega che su qualsiasi azione che intraprende cerca sempre prima il dialogo per cercare delle soluzioni che ripristinino la legalità senza  “controindicazioni” e soprattutto senza ledere in alcun modo chi si trova in buona fede. Insomma Riccio ama instaurare un diretto rapporto con il cittadino e dei nemesi si dice molto soddisfatto: “E’ una comunità con un profondo rispetto nei confronti dell’arma e questo mi rende doppiamente responsabile di tutto ciò accade sul territorio di mia competenza”.

Riccio il Comando della stazione e monitoraggio sul territorio lo intende in maniera molto pragmatica: “La presenza e monitoraggio del territorio è essenziale – dice il Comandante – è per questo che dico alla mia squadra di camminare a piedi per il paese anche fuori dal centro perché quello che si riesce a capire stando sul territorio è molto di più di quello che si percepisce restando dietro ad una scrivania”. Intendiamoci per Riccio salutarsi con i cittadini non significa fare sconti ad alcuno, “salutarsi – sottolinea Riccio – non significa garantirsi una immunità” per lui le regole sono regole e in quanto tali vanno rispettate qualsiasi forma di abusivismo va repressa senza se e senza ma perché la legge è uguale per tutti e essere nella legalità garantisce ordine e sicurezza. 

E proprio di legalità Riccio ha parlato in occasione di una conferenza che si è tenuta alla scuola media di Nemi . Parlando della scuola il Comandante ha anche espresso rammarico per il fatto che a Nemi purtroppo l’istituzione si sta pian piano esaurendo.  Sul mobile accanto alla sua scrivania il Comandante ha uno scadenzario di carta, una sorta di agenda dove appunta tutto e programma nel dettaglio: “Sul pc può succedere di tutto ma la carta non tradisce – dice Riccio – io so già che andremo a fare il prossimo anno di questo periodo. Appuntarsi tutto è importante e permette una organizzazione più snella e puntuale dell’attività quotidiana della stazione”.

In ultimo Riccio ha augurato buone feste ai nemesi: “Auguro un sereno Natale felice anno nuovo”. E presto, quando si trasferirà a vivere in caserma a Nemi lo si vedrà ancora più spesso in giro per il paese.