Caso Dama Bianca: Pippo Baudo a processo per diffamazione

 
di Roberto Ragone
 
Pippo Baudo è stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti della ‘Dama bianca’, tale Federica Gagliardi, arrestata nel 2014 all’aeroporto di Fiumicino perché trovata in possesso di 24 kg. di cocaina, e condannata a Napoli a 3 anni e 4 mesi in primo grado. Durante tre trasmissioni televisive, a pochi giorni dall’arresto della donna, Baudo ebbe ad esprimersi con giudizi considerati offensivi nei suoi confronti, e precisamente su Rai Uno, La 7 e Radio 24.
 
La Gagliardi, difesa dall’avv. Capozzoli, era già nota alle cronache per aver accompagnato l’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi al G8 in canada nel 2010. Da parte sua, Baudo ammette di aver usato “un termine un po’ forte, ma” continua “quello che ha fatto è decisamente ignobile.”



FROSINONE: SCACCO MATTO ALLA DAMA BIANCA

Redazione
Frosinone – Nelle prime ore di questa mattina gli uomini del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Frosinone e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno proceduto all’esecuzione di 28 provvedimenti restrittivi e 32 decreti di sequestro di beni nei confronti di un’associazione criminale transnazionale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Due i filoni di indagine, tra loro correlati, che hanno visto impegnati da un lato la Polizia di Stato di Frosinone e dall’altro la Guardia di Finanza di Napoli, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, che ha curato i profili internazionali dell’inchiesta a seguito della quale è stata smantellata una pericolosa organizzazione criminale di narcotrafficanti con base operativa nella provincia di Napoli e solide ramificazioni anche in altre province d’Italia (Roma, Salerno, Monza, Macerata e Vicenza) e all’estero (Spagna, Olanda, Venezuela e Colombia).

L’attività investigativa, avviata circa due anni fa dalla Squadra Mobile di Frosinone, impegnata nel contrasto del mercato della droga nel Frusinate, ha reso possibile la ricostruzione della intera struttura organizzativa e le dinamiche criminali dell’organizzazione che riusciva ad assicurarsi l’introduzione indisturbata in Italia di ingenti quantitativi di cocaina ed hashish dal Sud America e dall’Olanda avvalendosi anche della complicità di personale addetto ad alcuni scali portuali (Civitavecchia e Salerno) ed aeroportuali, in particolare Fiumicino.

La strategia operativa per il trasporto della preziosa merce prevedeva il ricorso a mezzi aerei, navali o terrestri sulla base di precise scelte conseguenti ad un’attenta analisi dei rischi.

Capo dell’organizzazione criminale il latitante campano Pasquale Fiorente il quale, in collaborazione con il fratello minore, si è rivelato un vero e proprio broker del narcotraffico coordinando dal Venezuela e da altri Paesi del Sud America il trasferimento in Italia delle partite di droga destinate soprattutto ad alimentare il mercato campano.

Il boss, noto alle forze di Polizia del suo territorio di origine, per operare indisturbato, aveva allestito nella Capitale la sua rete logistica dove stoccare la droga da trasferire successivamente sulle piazze di spaccio campane.

Si era inoltre assicurato una fitta rete di collaborazione che gli consentiva di nascondere temporaneamente la droga in case e depositi che riceveva in uso per lo più da parte di insospettabili personaggi come due fratelli di Fiumicino ed il gestore di un bed & breakfast di Roma.

Aveva messo a punto anche un colpo miliardario che gli avrebbe cambiato la vita acquistando un imponente imbarcazione insieme a due fratelli esponenti di spicco della criminalità organizzata campana sulla quale imbarcare 1000 kg di cocaina.

L’operazione, però, non va in “porto” a causa di un forte uragano che nel 2012 provoca durante la navigazione da Santo Domingo importanti danni all’imbarcazione costretta a riparare in un porto panamense.

L’organizzazione però non si arrende e decide di proseguire la sua attività utilizzando il vettore aereo, ma questa volta a bloccarla è l’uragano giudiziario.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 100 kg di cocaina e 1000 kg di hashish che, se immessi sul mercato, avrebbero fruttato all’organizzazione oltre 20 milioni di euro.

Sequestrati, inoltre, 16 immobili, 6 veicoli, un’imbarcazione, un’impresa e quote societarie nonché 10 conti correnti bancari per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.

Tra i destinatari delle misure cautelari in carcere anche la “Dama Bianca” già arrestata nel marzo 2013 all’Aeroporto di Fiumicino perché trovata in possesso di circa 24 kg di cocaina.

Determinante il ruolo della donna all’interno dell’organizzazione abile a tessere una rete di contatti tali da garantire in Italia l’ingresso indisturbato dei quantitativi di droga. 
 




FIUMICINO: BLOCCATA LA "DAMA BIANCA" CON 24 CHILOGRAMMI DI COCAINA….ACCOMPAGNO' BERLUSCONI AL G8 NEL 2010

Redazione

Fiumicino – Ma che tipo di frequentazioni ha avuto Berlusconi? Tra escort, personaggi misteriosi e figlia di Mubarak ecco che ne spunta fuori un'altra che non si è rivelata una santa. Infatti, la donna è stata bloccata nell'aeroporto romano di Fiumicino con 24 chilogrammi di cocaina nascosti nel proprio bagaglio a mano Federica Gagliardi, la misteriosa donna detta la 'dama bianca' che si trovava nella delegazione che accompagnava l'ex premier Silvio Berlusconi al G8 che si svolse in Canada nel 2010. La donna e' stata fermata dai militari della guardia di finanza di Napoli al termine di un'indagine.
Era il giugno 2010, quando sull'aereo che portava l'allora premier Silvio Berlusconi in Canada, dove si sarebbe tenuto il G20, sbuco' sorprendendo giornalisti e osservatori la "Dama bianca". La sconosciuta ragazza, che subito il gossip etichetto' come "nuova fidanzata di Berlusconi", era Federica Gagliardi, all'epoca 28enne, fermata oggi all'aeroporto di Fiumicino con un trolley riempito con 24 chili di cocaina.
All'epoca fu un boom mediatico, con prime pagine dei settimanali di gossip e lunghe interviste come quella concessa al 'Corriere della Sera': "Non sono ne' un'ochetta, ne' una dama, ne' una tenera. E' chiaro?", scandiva la Gagliardi. "Ce l'ho coi giornali: indossavo un abito casto, bianco perche' c'erano trenta gradi. Ma perche' raccontarmi cosi'? Solo perche' sono bionda e carina? Fossi stata brutta non vi sareste accorti di me". E ancora: "Ho fatto un sacco di gavetta, anche in uno studio legale". Tanto che non escludeva neanche un futuro in politica: "Mai dire mai, certo mi piace ma non ho la palla di vetro". A chi criticava la sua presenza su un volo di Stato, la 'Dama bianca' forni' la seguente spiegazione: "Ho incontrato il premier Silvio Berlusconi mentre lavoravo al comitato Polverini. Gli ho chiesto di fare un'esperienza internazionale. Ed e' arrivata la telefonata". E del resto "ho i titoli necessari". Infine, una previsione, purtroppo per lei infondata: "Adesso, vedrete, finiro' nel dimenticatoio…".Invece la cronaca tornera' ancora a occuparsi di lei: il consigliere Pdl Francesco Maria Orsi, che raccontava di averla presentata al Cavaliere, viene travolto nel 2011 in un'inchiesta di corruzione, prostituzione e cocaina. Ed e' proprio la cocaina a riportare la 'Dama bianca' agli onori delle cronache, con il clamoroso arresto di oggi