Cotral, deliberato acquisto in 3 anni di 400 nuovi bus. Aurigemma (FI): “Auspichiamo non vengano commessi gli errori del passato”

Il Cda di Cotral, nella seduta del 9 ottobre 2017, ha deliberato l’indizione di una gara per l’affidamento mediante accordo quadro della fornitura di 400 nuovi bus 12 metri e 12 metri low entry in 4 anni. Il primo contratto applicativo per l’acquisto di 70 mezzi sarà completamente autofinanziato dall’azienda. Nel rispetto di quanto disposto dalla Regione Lazio, inoltre, Cotral investirà annualmente il 2% del corrispettivo del contratto di servizio nell’acquisto di nuovi mezzi. “Questa importantissima scelta – dichiara la Presidente di Cotral, Amalia Colaceci – è coerente con il percorso intrapreso dall’azienda per innalzare la qualità del servizio ai clienti e la qualità del lavoro dei nostri dipendenti. Con questa gara Cotral aderisce alle prescrizioni del Socio e va oltre per garantire in breve tempo la riduzione dell’età media del parco bus.” “Grazie all’ingresso in servizio dei primi 270 nuovi bus (di 420) della fornitura in corso, – dichiarano da Cotral –  l’azienda ha raggiunto importanti obiettivi in termini di risparmio, avviando la seconda fase di rilancio e consolidando i positivi risultati economici maturati nel bilancio 2016 che ha segnato un utile netto di otto milioni di euro.”

 

Immediato il riscontro alla notizia da parte del Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma: “Apprendiamo che il Cda di Cotral ha deliberato l’indizione di una gara per l’affidamento della fornitura di 400 nuovi bus. Auspichiamo che stavolta non vengano commessi gli errori del passato visto che, grazie all’intuito della presidente Colaceci, i mezzi inaugurati nell’ultimo periodo impediscono di fatto alle persone con disabilità la possibilità di utilizzare il servizio di trasporto pubblico”

 

 




Cotral, duro attacco di Aurigemma: “Colaceci ha fallito”

LAZIO – Dura la nota del capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma che critica con dati alla mano le parole della presidente Cotral Amalia Colaceci: “Restiamo per certi versi sconvolti dalle dichiarazioni della presidente di Cotral Colaceci che, parlando dei disagi incontrati dagli utenti nella Tuscia, in un’intervista sulla stampa afferma che in questa Provincia hanno rivolto un’attenzione speciale. Comprendiamo la necessità per la presidente di dover difendere l’indifendibile, ma veramente si sta superando ogni limite. Ma quale attenzione particolare? L’utenza è abbandonata a se stessa e comprensibilmente esasperata. Peraltro, le problematiche che si verificano all’inizio di ogni anno scolastico non fanno altro che aggiungersi ai disagi quotidiani. Come sempre, a settembre Cotral si fa trovare impreparata. Siamo a metà ottobre, le lezioni sono iniziate da poche settimane, e comunque sono già numerose le segnalazioni e le notizie stampa che evidenziano ritardi, corse soppresse,  bus stracolmi. Questi, purtroppo, sono i disservizi con i quali i passeggeri sono costretti a convivere. Inoltre, vogliamo specificare che il caso viterbese non è unico e isolato, poiché questi problemi riguardano tutto il territorio regionale. Proprio oggi abbiamo appreso sulla stampa locale che sul pullman Rieti Roma, i passeggeri hanno viaggiato con una plafoniera di metallo staccata che ondeggiava ad ogni curva. A questo punto, l’unica “anomalia” che riscontriamo è che i cittadini paghino il biglietto o l’abbonamento, per un servizio a dir poco inefficiente e per vivere troppo spesso una vera e propria odissea. Insomma “oltre al danno anche la beffa”.  Come abbiamo già affermato, ribadiamo che il vertice solo al comando di Cotral ha fallito. Lo ripetiamo:  il presidente Zingaretti si assuma le proprie responsabilità e affianchi l’attuale presidente con persone in grado di amministrare questa azienda, nell’interesse dell’utenza”




Cotral, Manziana: la beffa della chiusura del deposito

MANZIANA (RM) – Dopo l’ormai noto dossier Cotral realizzato da L’Osservatore d’Italia, il quotidiano torna sull’argomento con un vero e proprio reportage fotografico sullo stato in cui versano alcuni depositi da cui partono i mezzi tutti giorni per arrivare a fine servizio.

IL DOSSIER SU COTRAL PUBBLICATO DA L’OSSERVATORE D’ITALIA (2014)
L’Osservatore d’Italia - Ultima edizione

 

Ebbene, i depositi di Civitavecchia, Tolfa e Blera si presentano in pessimo stato.

Civitavecchia sembra essere quello più critico perché ci sono rifiuti ingombranti nel piazzale vetture, il bagno del personale sporco e vecchio, l’asfalto con il percolato e dulcis in fundo ci sono ponteggi e transenne senza precauzioni di sicurezza per la caduta dei cornicioni.

A Blera l’uscila sulla Statale è senza visuale e c’è un muretto etrusco sottoposto a vincolo archeologico. Il fatto che ci sia un reperto è interessante al fine di certe considerazioni che verranno in seguito. La sala del personale è davvero poco appropriata per circa 40 persone ed ha a disposizione un solo bagno utilizzato sia per le dinne che per gli uomini. Il pavimento del parco vetture ha evidenti percolamenti che permeano nel terreno dove insistono delle falde. C’è assenza totale di segnaletica orizzontale. L’illuminazione è totalmente insufficiente e le vetture vengono disposte senza una via di fuga individuale prevista per legge.

Anche a Tolfa la sala del personale per 40 persone poggia su una pavimentazione ormai inesistente proprio a ridosso di un boschetto. A Cerveteri l’autobus andato bruciato quest’estate non risulta coperto con i teli contenitivi come per legge. C’è un bagno alla turca per il personale che viene utilizzato sia per gli uomini che per le donne e anche qui l’asfalto è notevolmente dissestato.

In questo contesto s’inquadra l’assurda sorte che ha fatto il deposito di Manziana perché oltre al danno che ha provocato la sua chiusura il 25 di giugno 2017 c’è pure la beffa perché sarebbe stato chiuso perché versava, più o meno, nelle stesse condizioni in cui si trovano i depositi di Civitavecchia, Tolfa e Blera.

Il risultato della chiusura del deposito Cotral? Ci sono almeno mille chilometri di fuori servizio al giorno per una spesa di 2,50 euro al Km, disagi per gli utenti perché le corse sono affidate a diversi depositi e i passeggeri aspettano talvolta anche un’ora esposti a intemperie o caldo afoso e ultimo ma non per importanza ci sono circa 30 autisti che per andare a lavorare sono costretti a percorrere dai 30 ai 50 km sia andata che ritorno.

 

Dunque, le fotografie sulle condizioni dei depositi Cotral realizzate dalla redazione de L’Osservatore d’Italia parlano chiaro

E questa sorta di tentativo di razionalizzare le spese chiudendo Manziana sembra più un boomerang sia per l’immagine dell’azienda che per le casse nonché per utenti e dipendenti. Ma analizziamo bene la situazione. Sembrerebbe che tra le motivazioni principali della chiusura dell’impianto di Manziana addotte dall’azienda di trasporto su gomma del Lazio ci siano delle presunte ingiunzioni da parte della ASL riguardo inquinamento ambientale, sonoro e vicinanza con delle scuole medie.

Di fatto l’unico documento Asl che risale allo scorso maggio non parla di cause tanto gravi da portare alla chiusura. Al contrario, a seguito dell’ultima ispezione dell’azienda sanitaria a Manziana sono state emesse soltanto alcune prescrizioni facilmente risolvibili quali il fatto di dover tracciare la segnaletica orizzontale nel piazzale vetture  e fornire la documentazione dei vigili del fuoco per la pompa carburanti all’esterno del deposito.

Ecco che arriva il paradosso: il giorno successivo, alla soglia dell’estate appena trascorsa, dall’azienda hanno provveduto a ottemperare alle prescrizioni Asl e realizzata la segnaletica e qualche giorno dopo hanno chiuso e smantellato la pompa per cui le uniche due prescrizioni sono state assolte.

Ma c’è di più, perché se la chiusura del deposito di Manziana da parte dell’azienda fosse stata soltanto operata per risparmiare i costi di affitto della sede e manutenzioni varie, a quest’ora ci sarebbe ancora un deposito.

Questo perché il sindaco di Manziana Bruno Bruni da almeno un anno mandava lettere tracciabili all’amministrazione Cotral senza risposta il cui oggetto era molto chiaro: il Comune avrebbe messo a disposizione un terreno a titolo gratuito già urbanizzato per cui a costo bassissimo. C’era soltanto da fare lo sterro e la pavimentazione e, come se non bastasse, il Comune aveva messo anche a disposizione un ufficio attiguo. Dopo tanto sollecitare, l’azienda ha sostanzialmente giustificato la mancata accettazione dell’offerta del Comune in quanto il terreno messo a disposizione non era adatto per ospitare 12 vetture in quanto nel sito c’era un’antenna telefonica e un manufatto archeologico che ne impedivano la sistemazione. A quel punto il sindaco ha chiesto che fossero ricalcolati gli spazi alla luce dell’antenna e del manufatto archeologico sistemassero 10 vetture, poi otto vetture ma niente. La proposta non è stata accolta.

Ora, a fronte di qualche migliaia di euro al mese d’affitto spese per il vecchio deposito di Manziana, Cotral si accolla, come già scritto prima, un migliaio di chilometri fuori servizio al giorno per un costo al km di minimo di euro 2,50 fai tu i conti.

E i disagi all’utenza? Quando era attivo il deposito di Manziana, i cambi in linea avvenivano sostituendo solo l’autista mentre ora le corse sono affidate a depositi diversi e i passeggeri sono costretti a trasbordi  indecorosi anche sotto condizioni metereologiche avverse senza contare che se si verifica un guasto dell’autobus di cambio, il mezzo non verrà più sostituito immediatamente a Manziana ma i passeggeri dovranno attendere che ne arrivi uno dai depositi limitrofi. Questo significa che gli utenti dovranno aspettare minimo un’ora o più facilmente attendere il soccorso della ditta meccanica esterna dato l’ormai evidente taglio del personale di riserva nei depositi. Il tutto avviene in un zone immerse nel verde dove l’impatto ambientale non è certo trascurabile.

In ultimo ma non meno importante il disagio di trenta autisti e relative famiglie che da anni avevano modellato la loro vita intorno all’impianto di Manziana come ad esempio comprare casa, mandare i bambini a scuola e utilizzare, per spostarsi, una sola macchina. Alcuni si sono trovati a dover comprare una macchina in 10 giorni quando è stato chiuso il deposito di Manziana.

Alla luce di tutto quello che L’Osservatore d’Italia ha potuto riscontrare ci si chiede quali siano davvero le motivazioni per cui è stato chiuso il deposito Cotral di Manziana. E se la politica, come spesso succede, ci avesse messo lo zampino?

Certo è che il sindaco Bruni, già membro della Segreteria del Consiglio Unitario dell’Azienda Co. Tra. L per la FIT-CIS, non ha fatto una bella figura con la sua cittadinanza. Che non siano state ripicche politiche a far levare le tende da Manziana? Come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina”.

Certamente lo stato degli altri depositi immortalati da L’Osservatore d’Italia non versa in buone condizioni. Intanto si scaldano i motori per l’avvio dei lavori per l’edificazione del nuovo deposito di Blera per una gara di appalto di circa un milione di euro, neanche fosse l’Empire State Building. Perlomeno sarà un deposito di “sinistra”?

Chiara Rai

Cotral, depositi di Tolfa, Cerveteri, Civitavecchia e Blera: il reportage




Cotral, depositi di Tolfa, Cerveteri, Civitavecchia e Blera: il reportage

Deposito di Cerveteri, autobus bruciato quest’estate non coperto con i teli contenitivi come per legge. Non risultano le vie di fuga individuali per ogni mezzo

Bagno alla turca per il personale. Sempre in promiscuità con le donne come a Blera e Tolfa

Asfalto dissestato, percolamenti

Bagno del personale obsoleto e sporco.

A Tolfa la sala del personale per 40 persone. Pavimentazione e asfalto ormai inesistente con conseguenti rischi di sversamento nel boschetto sottostante

https://www.osservatoreitalia.eu/manziana-cotral/




Cotral, SULCT: “Personale bersaglio di atti intimidatori”

 

Redazione

COTRAL – “Dopo i trasferimenti punitivi, la disciplina coercitiva e gli accordi penalizzanti, su orari e organizzazione del lavoro, adesso la società Cotral pretende dai propri dipendenti prestazione di lavoro a straordinario, pena contestazioni disciplinari”. Questo quanto riferisce in una nota il Segretario Regionale del SULCT Renzo Coppini. “La società, – aggiunge Coppini – assumendo tali atteggiamenti, che reputiamo vessatori, delle vere e proprie pressioni di natura psicologica, sembrerebbe voglia gestire la disponibilità dei propri dipendenti anche al di là dell’orario di lavoro ordinario, stabilito dal contratto di categoria”. “Abbiamo provveduto a segnalare all’Ispettorato del Lavoro questa condotta che, se ritenuta lesiva, ci riserveremo di impugnare nelle opportune sedi legali”.




Cotral, mancato rispetto dei riposi degli autisti: il Sindacato Unitario Lavoratori ricorre all'ispettorato del lavoro

 

Redazione

COTRAL – “Difformità sulle rotazioni dei turni del personale viaggiante in merito al mancato recupero del riposo settimanale da effettuare come compensazione entro la terza settimana dal giorno di riposo settimanale ridotto.” Questo l’oggetto dell’esposto contro Cotral, l’azienda regionale di trasporto extraurbano, presentato all’Ispettorato Territoriale del Lavoro della Provincia di Roma dal Sindacato Unitario Lavoratori

“Considerato il reiterato silenzio dei vertici della Cotral, ci sentiamo nuovamente costretti a rivolgerci agli enti deputati al controllo. – Dichiara il Segretario Regionale SULCT Renzo Coppini – Nel caso specifico, – prosegue Coppini – abbiamo sollecitato l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro per il mancato rispetto dei riposi degli Autisti”. È quanto dichiara il Segretario Regionale Renzo Coppini. “Questa situazione, aggravata dalle ultime disposizioni aziendali che obbligano i Lavoratori a effettuare prestazioni straordinarie, potrebbe arrecare un danno psico-fisico agli stessi, con conseguenze negative sul servizio erogato agli utenti”.

“La Cotral è sorda – continua il Segretario -, ci ostiniamo a proporre soluzioni, cerchiamo di mantenere un dialogo costruttivo con il management, per il bene sia dei Lavoratori che dei cittadini, ma il rapporto rimane ‘freddo’ e non si riesce a cavare un ragno dal buco, neanche davanti a temi di rilevanza oggettiva e di fronte ai cinque scioperi da noi proclamati, i quali hanno registrato un’ampia adesione”.

“Si decanta il raggiungimento di un bilancio in positivo, tutto da verificare, ma ci si dimentica delle condizioni deprecabili dei dipendenti, afflitti come sono dal taglio del servizio, percorrenze insufficienti, che producono ritardi e soppressioni corse, vetture in parte vecchie e senza aria condizionata, manutenzioni critiche, trasferimenti impropri, promozioni ad personam e chiusure impianti senza concordare nulla con le parti sociali. Problematiche serie, alle quali l’Azienda non dice nulla e si diletta, nel contempo, a snocciolare pompose campagne pubblicitarie, magari con l’obiettivo di distogliere l’attenzione”. 

“La realtà è ben altra cosa – conclude Coppini -, però nessuno la tira fuori, magari per evitare mal di pancia ai vertici della Cotral. Solo notizie liete, che esaltano la governance, sembra essere oramai il diktat, al bando quelle negative che denunciano lo stato effettivo delle cose. Ma noi continueremo, con la Procura della Repubblica, la Corte dei Conti e l’Ispettorato, almeno fino a quando non si ristabilisce la verità”.




Cotral, sentenza clamorosa: sospeso dal Tribunale del Lavoro il trasferimento di un dipendente

 

ROMA – Una clamorosa sentenza emessa dalla Prima Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, presieduta dal Giudice Anna Pagotto ristabilisce legalità e speranza in molti dipendenti Cotral che hanno dovuto subire dei trasfermineti da parte dell'Azienda che sono arrivati a pioggia seminando malcontento e grossi disagi che si sono ripercossi soprattutto nella vita privata dei dipendenti: che chi è stato trasferito a 150 chilometri di distanza dalla propria abitazione e chi, addirittura, è stato costretto a trovarsi un alloggi otemporaneo lontano dalla famiglia per poter proseguire a lavorare all'interno dell'Azienda di trasporti su gomma del Lazio. 

La Giustizia dunque ha dato ragione ai Lavoratori e anche al sindacato SUL che li ha sostenuti. La querelle ha avuto inizio quando il lavoratore si è visto trasferire in un altro impianto aziendale dall'oggi al domani. Dopo 26 anni di servizio è stato contattato telefonicamente e gli è stato "comandato" di prendere servizio la mattina successiva alle ore 6:00 presso un altro impianto che distava 100 chilometri circa da quello dove lavorara prima e dalla sua stessa residenza. Uno shock per questo dipendente che si è trovato da un giorno all'altro a dover percorrere 200 chilometri al giorno con qualsiasi condizione atmosferica: ghiaccio, maltempo ecc. Immaginarsi lo stato di depressione dopo 26 anni di servizio vicino a casa. Questo trasferimento avveniva con lo strumento dei cambi di servizio di natura temporanea.

La decisione di ricorrerre è stata da subito impugnata anche dal SUL, mediante l’avvocato Francesca Rossi dello studio legale convenzionato Giangolini – Rossi, chiedendo al Tribunale l’immediato rigetto. Nella giornata di venerdì 7 aprile è giunta l’ordinanza, eclatante, che “sospende”, recita il documento della Dottoressa Pagotto, “l’efficacia del provvedimento di trasferimento disposto nei confronti di….[il dipendente, Ndr] e ordina a Cotral di riammettere in servizio il ricorrente presso il posto precedentemente occupato”. Il ricorso risulta fondato perché la Cotral non ha motivato questo trasferimento ne dimostrato le "comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive che " che ne giustifichino tale atto. Innegabilmente la sentenza farà da apripista per tutti gli altri casi di dipendenti trasferiti in altri impianti e che oggi ancora devono sostenere ritmi serrati e chilometri di strada per poter proseguire a lavorare in Cotral. 

Il Tribunale del Lavoro ha dunque riacceso le speranze in molti dipendenti che oggi sanno di poter far fede sulla giustizia che tutela le loro posizioni. Come si comporterà l'azienda dopo questa notizia? Il clima sembra essere cambiato




Cotral, sospeso dal Tribunale del Lavoro il trasferimento di un dipendente

 

C.R.

ROMA – Una clamorosa sentenza emessa dalla Prima Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, presieduta dal Giudice Anna Pagotto ristabilisce legalità e speranza in molti dipendenti Cotral che hanno dovuto subire dei trasfermineti da parte dell'Azienda che sono arrivati a pioggia seminando malcontento e grossi disagi che si sono ripercossi soprattutto nella vita privata dei dipendenti: che chi è stato trasferito a 150 chilometri di distanza dalla propria abitazione e chi, addirittura, è stato costretto a trovarsi un alloggi otemporaneo lontano dalla famiglia per poter proseguire a lavorare all'interno dell'Azienda di trasporti su gomma del Lazio. 

La Giustizia dunque ha dato ragione ai Lavoratori e anche al sindacato SUL che li ha sostenuti. La querelle ha avuto inizio quando il lavoratore si è visto trasferire in un altro impianto aziendale. Decisione che il SUL ha subito impugnato, mediante l’avvocato Francesca Rossi dello studio legale convenzionato Giangolini – Rossi, chiedendo al Tribunale l’immediato rigetto. Nella giornata di venerdì 7 aprile è giunta l’ordinanza, eclatante, che “sospende”, recita il documento della Dottoressa Pagotto, “l’efficacia del provvedimento di trasferimento disposto nei confronti di….[il dipendente, Ndr] e ordina a Cotral di riammettere in servizio il ricorrente presso il posto precedentemente occupato”. Innegabilmente la sentenza farà da apripista per tutti gli altri casi di dipendenti trasferiti in altri impianti e che oggi ancora devono sostenere ritmi serrati e chilometri di strada per poter proseguire a lavorare in Cotral. 

Il Tribunale del Lavoro ha dunque riacceso le speranze in molti dipendenti che oggi sanno di poter far fede sulla giustizia che tutela le loro posizioni. Come si comporterà l'azienda dopo questa notizia? Il clima sembra essere cambiato




Cotral: ancora atti vandalici sui bus della linea Tivoli Roma

 

Red. Cronaca

 

TIVOLI (RM) – Un grave atto vandalico si è verificato oggi a bordo del bus delle ore 14:00 Tivoli – Roma: alcuni dei giovani che normalmente affollano la corsa sulla via Prenestina all’altezza di Corcolle nell’orario di uscita delle scuole, hanno dato fuoco ad una fila di sedili posteriori per poi dileguarsi. Solo la prontezza dell’autista ha impedito che le fiamme si propagassero e messo al riparo i passeggeri rimasti a bordo.


Nonostante l’azienda abbia predisposto controlli straordinari, gli atti vandalici  sulla linea Tivoli – Corcolle – Roma negli ultimi mesi si sono moltiplicati. Un episodio analogo si è verificato lo scorso 17 gennaio sulla corsa delle 14:20, mentre precedentemente alcuni poggiatesta divelti dai sedili erano stati lanciati dal finestrino dell’autobus in marcia.

"Spiace constatare – dichiara la presidente di Cotral, Amalia Colaceci – che anche a fronte dell’impegno dell’azienda a rinnovare la flotta non cresca la consapevolezza che gli autobus in servizio siano patrimonio pubblico e vadano rispettati.” L’azienda ha sporto denuncia alle forze dell’ordine.
 




Cotral a Officina Stampa: ecco i dati su pulizia, manutenzioni e chilometri

 

Redazione

 

Si è parlato dell’azienda Cotral nella puntata del 9 febbraio 2017 di Officina Stampa condotta dalla giornalista Chiara Rai. Sono state toccate diverse tematiche tra cui quella della pulizia e stato dei mezzi, dei dati sulla manutenzione e dell’inchiesta che vede 50 indagati e un arresto. Ospiti della trasmissione il Consigliere Regionale di Fratelli D'Italia Fabrizio Santori e il Segretario Regionale del Sul Comparto Trasporti Renzo Coppini.

 

Dalle immagini di alcuni mezzi Cotral immortalati in servizio, si può chiaramente evincere che i bus sono sporchi a vista d’occhio. Coppini ha sollevato alcune problematiche sebbene abbia evidenziato una premessa importante: “Siamo concordi al risanamento della Cotral, che deve rimanere pubblica, ma abbiamo una visione diversa rispetto all’Azienda”.


Il Consigliere Regionale Santori è stato molto chiaro e diretto nel suo intervento: “Finora alle nostre interrogazioni su Cotral abbiamo ricevuto risposte fumose da parte dell’amministrazione Zingaretti. La nostra costante presenza è volta a tutelare gli utenti del trasporto pubblico – ha continuato – dunque se si fanno delle truffe su manutenzione e pulizia queste vanno a discapito di chi usufruisce del servizio e non può succedere”. Santori ha espresso un voto “pessimo” sotto il profilo del servizio all’utenza. Si tratta di una situazione di gestione fallimentare che non è da imputare assolutamente agli autisti che fanno il proprio lavoro e che addirittura sono stati spostati a 150 chilometri di distanza da casa. “Questo significa distruggere le vite familiari di queste persone”. “Sul sito del Cotral – ha proseguito Santori – abbiamo letto una sorta di indagine che poteva essere approfondita meglio: ci sono problemi sugli orari, sulle coincidenze delle corse e sulla sicurezza ma anche sullo stato dei mezzi e pulizia: i bus sono obsoleti e si fermano spesso creando disagi agli utenti. Questo è il giudizio generale che abbiamo raccolto da parte dei cittadini. Ci si chiede inoltre, come è possibile dedicare soltanto 20 minuti alla pulizia del mezzo?. Ultimo ma non ultimo – ha concluso – Zingaretti sostiene di aver fatto un appalto che sarà operativo a partire da ottobre… beh, ci hanno messo un bel po’ di tempo! Loro con 340 mezzi dicono di aver sostituito un terzo della flotta ma dai dati non ci risulta. Abbiamo una situazione devastata”.


Il Segretario Regionale Sul Coppini inoltre ha rimarcato che
“l’azienda utilizza lo strumento disciplinare per convincere che il loro è un lavoro corretto”, ponendo l’accento sul caso del trasferimento degli autisti, che sta destando non poche polemiche. E sul nuovo capitolato sulla pulizia delle vetture, Coppini è stato lapidario: “Prima gli autobus venivano lavati con molta più frequenza, oggi ogni mese, mese e mezzo”.

 

Importanti i dati forniti durante la puntata di Officina Stampa: Nel bilancio 2015 si parla di 1569 mezzi in totale di età media tra i 15 e i 48 anni rispetto ai 1.619 bus del 2012. Dunque che tipo di manutenzione è stata fatta su questi mezzi?

 

Preoccupanti i dati che registrano un incremento dei costi sulla manutenzione, sempre nel bilancio 2015: i costi per la manutenzione impianti (+35,3%), per la manutenzione dei complessivi (+30,4%), per la manutenzione dei macchinari (+19,6%) e per la manutenzione della flotta (+0,3%) le voci che hanno registrato i principali incrementi sono i costi per: “Omologazioni, revisioni e collaudi” (+87,0%), per “Assistenza hardware/software” (+38,3%), per “Accertamenti DM 88/99” (+37,3%), per “Commissioni su operazioni di Factoring” (+6,7%), per “Servizi idrici” (+31,6%), per “Gas metano” (+36,7%) e per “Assicurazioni”(+7,8%)

 

Emblematica la battuta finale della conduttrice, Chiara Rai: “Io non capisco, dicono che è aumentata la copertura della reta del servizio, però leggo che il chilometraggio è diminuito. Di anno in anno, diminuiscono i chilometri, ma aumenta la copertura del servizio”. Anche qui, la domanda della giornalista è stata supportata da dati: Nel 2015, si rileva un aumento dell’indice di copertura del servizio con una percentuale media annua che si attesta al 94,88%. I chilometri percorsi sono stati: 76.507.393. I chilometri percorsi nel 2012 erano 76.772.648 e nel 2010 erano 80.317.880.




Attesa per Officina Stampa: la conduttrice: "Ci saranno grandi soprese"

 

Redazione

Torna "Officina Stampa" la prima trasmissione giornalistica trasmessa in diretta video streaming in contemporanea su youtube, facebook e sul sito dedicato www.officinastampa.tv.


Il programma, condotto dalla giornalista Chiara Rai, si conferma quindi come un nuovo modo di fare informazione che fino a ieri era terreno esclusivo dei grandi media televisivi. E dai dati forniti dai produttori del programma si denota il grande consenso da parte del pubblico internauta: migliaia le visualizzazioni sommando le visualizzazioni ottenute tra le varie piattaforme multimediali dove viene trasmesso in contemporanea il programma. Un vero e proprio "laboratorio dell'informazione", come ama definire la trasmissione Chiara Rai, dove intervengono ospiti e giornalisti che propongono argomenti di pubblico interesse che spesso non vengono trattati da quella che è la grande informazione e che grazie alla sinergia di più operatori del settore vengono portati alla ribalta delle cronache.


A curare la regia di Officina Stampa è Ivan Galea, presente ogni giovedì a Grottaferrata presso il rinomato locale di Lino Ventriglia "Black Jack",  per seguire direttamente il programma da dietro la regia video.


Giovedì 9 febbraio alle 18 andrà in onda la quarta puntata dove saranno affrontati due grandi argomenti: Lo scandalo che ha investito Cotral l'azienda controllata dalla Regione Lazio e il cancro delle sette sataniche, un fenomeno che vede coinvolti parecchi giovani.


Ospiti del salotto rosso del Black Jack a Grottaferrata (nodo Squarciarelli), esclusivo locale di Lino Ventriglia, saranno il Consigliere Fdi della Regione Lazio Fabrizio Santori e Renzo Coppini Segretario Regionale del Sul . Il programma può essere seguito in diretta su diverse piattaforme: sul canale Youtube Officina Stampa , direttamente sul sito www.officinastampa.tv oppure sulla pagina Facebook di Officina Stampa.


Ma i temi che verranno affrontati non finiscono qui. Verrà trasmessa una video inchiesta e un esclusivo video contributo del Vescovo di Frascati sua eccellenza Raffaello Martinelli che interviene sul fenomeno delle sette.

 

Ospiti della puntata, il giornalista Emilio Ammaturo e il giornalista e Pastore Evangelico Roberto Ragone. Non mancherà Simone Carabella che nel suo angolo, come consuetudine, affronterà tematiche che interessano l’ambito sociale.


Ad impreziosire la puntata la splendida voce del pianista cantante romano Domenico D’Agostino, meglio conosciuto come “Mimmo”.

 

A curare la rassegna stampa della settimana, il giornalista Marco Montini, collaboratore de “Il giornale della Provincia”, “Le Città” e “La Torre”. Davvero un appuntamento da non perdere quello di giovedì 9 febbraio con Officina Stampa che si sta confermando a tutti i gli effetti come il nuovo modo di fare informazione.