La Corte Ue si pronuncia: gli stati membri non sono obbligati ad accogliere i migranti". E l'Ungheria usa la mano forte

 

"Gli Stati membri non sono tenuti, in forza del diritto dell'Unione, a concedere un visto umanitario" ai profughi che "intendono recarsi nel loro territorio con l'intenzione di chiedere asilo, ma restano liberi di farlo sulla base del rispettivo diritto nazionale". Così una sentenza della Corte Ue, secondo cui "il diritto Ue stabilisce solo le procedure e i requisiti per il rilascio dei visti di transito o per soggiorni previsti sul territorio degli Stati membri della durata massima di 90 giorni".

Il parlamento ungherese ha approvato una legge che prevede la detenzione per tutti i richiedenti asilo entrati nel Paese fino alla decisione definitiva sulle loro domande d'asilo. Lo riferiscono i media internazionali. I migranti saranno rinchiusi in campi di confine con la Serbia e la Croazia. I migranti tengono l'Ungheria "sotto assedio" e l'attuale tregua dei flussi migratori è solo temporanea. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban, parlando alla cerimonia di giuramento di un gruppo di guardia frontiere. Orban ha aggiunto che l'Ungheria può contare solo su se stessa per proteggersi.

Il parlamento ungherese ha approvato una legge che prevede la detenzione per tutti i richiedenti asilo entrati nel Paese fino alla decisione definitiva sulle loro domande d'asilo. Lo riferiscono i media internazionali. I migranti saranno rinchiusi in campi di confine con la Serbia e la Croazia. I migranti tengono l'Ungheria "sotto assedio" e l'attuale tregua dei flussi migratori è solo temporanea. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban, parlando alla cerimonia di giuramento di un gruppo di guardia frontiere. Orban ha aggiunto che l'Ungheria può contare solo su se stessa per proteggersi.

Intanto Si aggrava e supera la soglia dei 500 il bilancio dei migranti morti nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno mentre cercavano di giungere in Europa: gli ultimi dati resi noti dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) riferiscono di 19.384 migranti e rifugiati arrivati in Europa via mare da inizio anno al 5 marzo e di 521 decessi o dispersi, contro i 471 segnalati per lo stesso periodo del 2016. L'Oim precisa che oltre l'80% degli sbarchi è stato registrato in Italia (15.760) e il resto in Spagna (1.000) e Grecia (2.624).