Modena, tentano di corrompere i carabinieri che scoprono la refurtiva

 
di Andrea Barbi

 
MODENA – Erano sicuri di sé i tre uomini di nazionalità mongola fermati ieri sera a Medolla in provincia di Modena da una pattuglia dell’arma dei carabinieri. Avevano nascosto molto bene nella Mercedes classe c sulla quale viaggiavano, una eterogenea e piuttosto ingente refurtiva composta da accessori per i telefoni cellulari, depilatori per signore, cioccolatini, cappellini per bambine, collant, profumi in stick, creme di bellezza.
 
Tutti prodotti di marca: OVS per quanto riguarda il vestiario, tra cui alcune paia di mutande, ChefExpress e Autogrill, invece, per i generi alimentari. Ma hanno avuto la sfortuna di imbattersi in due militari svegli che durante il normale controllo di routine al posto di blocco, dopo aver controllato i documenti dei tre individui incensurati e quelli della vettura, tutti regolari, hanno notato che da sotto il sedile del conducente dell’auto spuntava qualcosa. Quando uno dei due carabinieri ha chiesto di poter verificare di cosa si trattasse i tre uomini provenienti dalla Mongolia si sono trovati in imbarazzo e controvoglia hanno consegnato all’agente una costosa confezione di crema idratante specifica per donne. Alla richiesta di spiegazioni riguardo la provenienza di quel prodotto cosmetico i tre malviventi hanno tentato di giustificarsi dando versioni contrastanti fra loro palesando ulteriore imbarazzo che hanno tentato di giustificare con una scarsa conoscenza della lingua italiana. I carabinieri a quel punto hanno deciso di analizzare tutta la vettura in modo molto accurato. Intuizione che ha dati i frutti desiderati visto che il resto della mercanzia era infatti stivata nel baule e nella ruota di scorta.
 
I tre mongoli sono stati successivamente trasferiti nel carcere di Modena, ma non per l’accusa di ricettazione (se la sarebbero cavata con una semplice denuncia) bensì per istigazione alla corruzione. I tre, infatti, hanno pensato che i rappresentanti dell’Arma fossero ben disposti di fronte ad un regalo. Con grande tranquillità, sapendo di essere ormai stati scoperti, hanno infatti estratto dalle tasche mille euro in banconote di medio taglio. Nei loro piani speravano che in cambio di quella ricompensa la pattuglia li avrebbe fatti ripartire senza problemi. I militari tanto sorpresi quanto disgustato da quella inaspettata offerta, senza nemmeno pensare per un solo attimo all’eventualità di anteporre il valore dei soldi a quello della divisa, hanno subito accompagnato in caserma i tre stranieri di 44, 38 e 25 anni in Italia senza fissa dimora, dove hanno provveduto al loro arresto. Ora dovranno comparire davanti al giudice per cercare di difendersi dalle accuse di ricettazione e istigazione alla corruzione. Accuse pesanti, sostenute non solo dalla merce ritrovata nella Mercedes, ma anche dai soldi sequestrati ai tre banditi. Un caso simile era avvenuto in Settembre a Novi, sempre in provincia di Modena, dove un cinese aveva tentato di corrompere i carabinieri, che gli contestavano la guida senza patente, con 500 euro.