ROMA, MAFIA CAPITALE: BUFERA IN CAMPIDOGLIO, SI CHIUDONO LE PORTE

Il Comune di Roma ha serrato le porte e l'accesso a tutti. Neanche a la Rai è concesso entrare

di Cinzia Marchegiani

Roma – Il secondo atto di Mafia Capitale  sta facendo tremare Campidoglio e Regione insieme al cosiddetto "Mondo di Mezzo". L’Osservatore d’Italia, solo poche ore fa, aveva dato notizia in merito ad un’ordinanza di custodia cautelare che ha colpito il cuore di Roma. Infatti questa mattina il Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza di Roma ha eseguito un'operazione di polizia giudiziaria disposta dalla Procura della Repubblica capitolina nel settore degli appalti pubblici e di contrasto alle frodi fiscali. In tale ambito, è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal Gip di Roma nei confronti di 6 soggetti – (tutti in stato di arresto, eccezion fatta per un soggetto recentemente deceduto), tra i quali un alto dirigente in servizio alla Sovrintendenza dei beni culturali di Roma Capitale che avrebbe favorito l'imprenditore romano Amore Fabrizio nell'iter procedurale per l'aggiudicazione di gare pubbliche. Tra le gare "truccate" scoperte dalla Finanza, vi è quella relativa al restauro dell'aula Giulio Cesare del palazzo Senatorio, aula ove si riunisce il consiglio comunale della Capitale, che è stata affidata a trattativa privata al citato imprenditore, risultato coinvolto anche nell'inchiesta "Mafia Capitale".

Ora sembra che le porte del Comune di Roma siano state serrate e chiuso l’accesso al pubblico e non solo. La notizia sta facendo un tam tam incredibile, Davide Barillari Consigliere M5S della regione Lazio ha annunciato che proprio in queste ore ‪‬ hanno chiuso la porta del comune. Fuori consiglieri comunali e regionali. Neanche la Rai è stato concesso l’accesso e Barillari incalza: “Mai successo in 2 anni. Bloccano il movimento 5 stelle…gli attivisti urlano onesta. Marino dimettiti”.

BUFERA ANCHE IN REGIONE LAZIO
Va giù pesante Valentina Corrado, consigliere del M5S Regione Lazio che scatta l’amara fotografia della Regione Lazio: “Dopo quanto raccontato da Buzzi e riportato dai quotidiani si può affermare serenamente che quella di domani sarà l’ultima seduta de Consiglio Regionale del Lazio di questa legislatura. Non so come il PD potrà giustificare la foto pubblicata oggi da un giornale nazionale in cui si vede il capogruppo Marco Vincenzi mentre riceve un foglietto da Buzzi che, secondo la ricostruzione della stampa basata sulle intercettazioni, dovrebbe essere legato ad un aumento dei finanziamenti alle Coop di Buzzi attraverso un emendamento. Non so per quanto ancora Zingaretti, con Magrini arrestato e Venafro indagato, potrà continuare a recitare la parte della principessa imprigionata in una torre che non si accorge di tutto quello che accade nel castello. Non possiamo permettere che una regione vada alla deriva per le ingerenze criminali e per le guerre di potere nei partiti degli arrestati, quindi Zingaretti rimetta domani le sue dimissioni e lasci i cittadini laziali di decidere se continuare ad essere rappresentati da indagati, arrestati e da chi svolge attività politica solo per proprio interesse e per agevolare gli amici a spese di tutti noi”.

A Roma sembra si sia scatenata la tempesta perfetta….anticipata qualche tempo fa da molti giornali, e forse sarò ricordata come la retata del secolo a Roma.




DA ANGUILLARA AL LITORALE: 10 SINDACI DEL LAZIO CONTRO IL FONDO DI SOLIDARIETÀ COMUNALE

Redazione

Anguillara (Rm) Dieci sindaci della provincia capitolina, in una conferenza stampa convocata ieri a Cerveteri, sono andati contro le politiche finanziarie imposte dal governo che negli ultimi anni stanno compromettendo in maniera sempre più accentuata la capacità dei comuni di erogare servizi alla propria cittadinanza.

Più tagli ai comuni significano meno servizi per i cittadini, questa la denuncia dei dieci primi cittadini ( provenienti dai feudi di Anguillara Sabazia, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Formello, Ladispoli, Manziana, Santa Marinella, Tolfa e Trevignano Romano) che minacciano di continuare la contestazione nelle piazze, al fianco dei cittadini e nelle sedi istituzionali. L'iniziativa era stata anticipata dalla proposta, durante la Conferenza dei Sindaci della Città Metropolitana di Roma Capitale, da parte di oltre 40 Sindaci di una mozione accolta e votata all'unanimità dal Consiglio Metropolitano per impegnare l'amministrazione a sostenere presso tutte le sedi istituzionali l'appello dei sindaci a rivedere urgentemente i criteri del Fondo di Solidarietà Comunale e ridurre drasticamente i tagli previsti al territorio. Presenti in sala anche i tecnici degli uffici economici di alcuni comuni, che denunciano i continui stravolgimenti delle normative, che hanno reso sempre più complicato chiudere i bilanci comunali.

“I nostri comuni sono molto più penalizzati di altri – ha detto Francesco Pizzorno, Sindaco di Anguillara Sabazia – per fare un paragone, con i tagli fatti nel 2015 ai comuni della Provincia Metropolitana potremmo tranquillamente andare in Europa per pagare il debito della Grecia. La politica qui non c'entra, stiamo parlando di servizi essenziali a cui i cittadini non possono rinunciare”.

I nostri cittadini sono trattati come cittadini di serie B – ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – quando il governo stabilisce le risorse da trasferire ai comuni non considera che oggi abbiamo 40.000 residenti che necessitano di servizi essenziali, quando invece ci chiede di accogliere i rifugiati, dovere civico e morale al quale non vogliamo sottrarci, allora suddivide i migranti per il numero di abitanti. Peggio ancora succede con il Fondo di Solidarietà Comunale: i soldi pagati dai nostri cittadini sono usati per erogare servizi in altri comuni. Un'ingiustizia che non è più possibile accettare”.

“Le previsioni del governo – ha detto Crescenzo Paliotta, Sindaco di Ladispoli – sono bene diverse da quella che è la realtà dei singoli comuni. Città a vocazione turistica, come la nostra, sono ulteriormente penalizzate per la presenza delle case estive, cui il Governo impone di pagare la Imu. Non tutti sanno, però, che di questa Imu lo Stato tiene per sé in media il 38% di quanto versano i cittadini. Ma è una cifra che rimane sulla carta perché nella realtà, al netto dei mancati pagamenti che che gravano interamente sui Comuni, e delle crescenti difficoltà delle famiglie ad arrivare alla fine del mese, il prelievo forzoso da parte dello Stato ammonta all'82%. Il prossimo 9 giugno saremo al Maef per illustrare questa situazione assurda al Sottosegretario Baretta”.

“La situazione attuale è cruciale – ha detto Luigi Landi, Sindaco di Tolfa – il Fondo di Solidarietà è solo un ulteriore aggravio che si somma ai tagli che comuni subiscono indiscriminatamente da anni ed è arrivato il momento di farci sentire. È un vero e proprio paradosso: chi ha amministrato bene viene penalizzato, mentre chi non ha fatto quadrare i conti riceve l'aiuto dei Comuni che, con fatica, hanno mantenuto le finanze solide. In pratica ci stanno spingendo a non rispettare più le regole, invece che premiarci per aver amministrato con oculatezza le risorse pubbliche”.

“Spesso non abbiamo risorse neppure per garantire le manutenzioni ordinarie – ha detto Giampiero Nardelli, Vicesindaco di Bracciano – o per l'assistenza alle fasce più deboli della popolazione, che chiede risposte concrete, contribuire al Fondo di Solidarietà è una difficoltà che non possiamo affrontare. Abbiamo fortemente bisogno delle risorse che lo Stato vuole sottrarci, altrimenti non potremo fare neppure un minino di programmazione per quanto riguarda le opere pubbliche necessarie ai cittadini. La nostra è un'area a vocazione turistica e la scarsità di risorse non ci permette di fare dei miglioramenti all’arredo urbano: con un ulteriore impatto negativo per l’economia locale”.

“Oggi i Comuni sono messi in trincea dal Governo – ha detto Bruno Bruni, Sindaco di Manziana – ci usano per imporre nuove tasse e la tensione sociale è in forte crescita. Moltissimi di noi hanno già subito episodi di violenza e intimidazioni. Da una parte ci tagliano ogni fondo, mentre dall'altra ci calano dall'alto le aliquote da imporre ai cittadini. Ci mettono contro le persone che ci hanno eletto per risolvere i loro problemi, perché è sempre più difficile affrontare con successo i problemi quotidiani e tutto ciò che possiamo fare è rincorrere le emergenze”.

“Appariamo agli occhi dei cittadini come gli Sceriffi di Nottingham – ha detto Roberto Bacheca, sindaco di Santa Marinella – e ci sentiamo totalmente abbandonati, dallo Stato così come dalle associazioni di categoria, come l'Anci, da cui non ci sentiamo tutelati. Quei comuni che avevano un'imposizione fiscale più bassa, per coprire i tagli hanno dovuto aumentare le aliquote, e magari le nostre risorse permetteranno ai sindaci di altri comuni di contenere le tasse e fare bella figura davanti ai cittadini. La battaglia che stiamo combattendo è trasversale, non ideologica: porteremo la nostra protesta nelle sedi istituzionali”.

Presente in conferenza stampa anche il consigliere della Città Metropolitana Federico Ascani: “Lo scorso lunedì è stata una giornata molto importante. Grazie al gioco di squadra, a Palazzo Valentini durante la Conferenza metropolitana, insieme ai sindaci dell’Etruria meridionale e su loro iniziativa, abbiamo preparato una mozione, condivisa dagli altri Sindaci presenti, che ha sottoposto all’attenzione del Consiglio metropolitano alcune criticità. La finalità è stata quella di promuovere ogni iniziativa utile al perseguimento della revisione dell’attuale riparto del Fondo di Solidarietà comunale 2015, che rischia di ridurre ulteriormente le poche risorse a disposizione dei Comuni. Se il passaggio alla Città Metropolitana ha creato alcune criticità, propone anche dei vantaggi, essendo un Ente amministrato da chi è già amministratore nei rispettivi Comuni e condivide queste difficoltà”. La conferenza stampa si è conclusa con l'annuncio da parte dei sindaci di nuove sinergiche iniziative per richiamare l'attenzione delle Istituzioni e dell'opinione pubblica sulle conseguenze asfissianti causate ai Comuni dal Fondo di Solidarietà e dal Patto di Stabilità. Quest'ultimo è visto dai sindaci come l'ostacolo per eccellenza, poiché non permette alle giunte, l'utilizzo dei fondi comunali già presenti in cassa. Queste risorse, che appartengono alle comunità locali, restano ferme e vincolate per permettere allo Stato di dimostrare all'Europa di aver contenuto la spesa pubblica nazionale.




CAGLIARI, QUARTU: ATTENTATO AGLI UFFICI COMUNALI

di A.B.
 
Cagliari- Nella notte è stato compiuto un attentato dinamitardo a Quartu Sant’Elena, un centro alle porte di Cagliari. L’attentato ha avuto luogo alle ore quattro di notte dove una bomba è esplosa davanti ad una finestra degli uffici comunali. L’esplosione della bomba ha scardinato l’inferriata e ha provocato danni all’infisso ma non vi sono stati feriti. Immediatamente sono accorsi i Carabinieri di Quartu.
 
Attualmente vi sono indagini in corso per risalire agli autori del gesto e al motivo che li ha spinti a compiere tale gesto, non si sa attualmente quali siano le piste investigative vagliate dagli inquirenti e se si sta valutando l’ipotesi di un attentato verso una singola persona del comune, oppure se il gesto possa in qualche modo essere collegato alle imminenti elezioni amministrative del 31 maggio. 
 
La bomba è stata piazzata sotto una finestra  e fortunatamente l'esplosione non ha causato alcun ferito.



VITERBO, GESTIONE STADIO COMUNALE ROCCHI: FIRMATA CONVENZIONE TRA COMUNE E VITERBESE – CASTRENSE

Redazione

Viterbo – Stadio comunale Enrico Rocchi, firmata questa mattina a Palazzo dei Priori la convenzione per la concessione e la gestione dell'impianto sportivo di via della Palazzina. A sottoscrivere il documento, sono stati il presidente della Viterbese-Castrense Vincenzo Camilli e il dirigente del settore Sport Stefano Menghini, alla presenza del direttore generale dell'associazione sportiva Angelo Palmas e del segretario generale del Comune di Viterbo Francesca Vichi. Presenti al momento della sottoscrizione anche il sindaco Leonardo Michelini e il consigliere delegato allo Sport Sergio Insogna. “Questa mattina siamo giunti finalmente alla sottoscrizione di un importante documento, frutto di incontri e confronti avvenuti in questi mesi tra il Comune e la Viterbese-Castrense – ha spiegato il sindaco Michelini -. La promozione della squadra in serie D e l'attività svolta dalla squadra gialloblu, guidata dal presidente Camilli, sta contribuendo fortemente alla crescita dell'attività calcistica della città di Viterbo”. Soddisfatto anche il presidente della Viterbese-Castrense Vincenzo Camilli, che dopo la stretta di mano con il primo cittadino, ha ribadito l'importanza di questa convenzione. “Ringrazio il sindaco Michelini e il consigliere Insogna per aver seguito da vicino i vari aspetti legati alla convenzione. Grazie alla firma di questo documento ora sarà più semplice programmare la nostra attività sportiva”. A entrare più negli aspetti tecnici della convenzione è stato il delegato allo sport Insogna. “La concessione dello stadio Rocchi è assegnata per cinque anni, intesi come stagioni sportive agonistiche, a decorrere dal 31 agosto del 2013 fino al 30 agosto 2018. In questi giorni sono ancora in corso alcuni interventi di natura straordinaria che l'amministrazione comunale sta portando avanti. Come previsto infatti dalla convenzione, il Comune di Viterbo provvederà ai vari interventi di manutenzione straordinaria e a fornire il servizio idrico, mentre la Viterbese-Castrense dovrà provvedere a quella ordinaria, compresa la regolarizzazione delle utenze riguardanti gas e corrente elettrica”.

L'impianto sportivo, allo stato attuale, è composto  dal campo da gioco, per il calcio a 11, da un complesso sportivo comprensivo di spogliatoi, magazzini, locali uso ufficio e a disposizione dei giornalisti, spalti per spettatori, servizi igienici, centrale termica, ascensore per diversamente abili, scale, torri faro, impianti tecnologici. La struttura sportiva, che può contenere oltre tre mila spettatori, comprende anche delle aree di pertinenza esterna. All'interno della struttura sono presenti ulteriori spazi, oltre al campo da gioco e gli spalti per il pubblico, che potranno essere utilizzati dal gestore per le finalità sportive e ricreative. 




ROCCA DI PAPA, CRISI CENTRO EQUESTRE FEDERALE: SI LAVORA ALLA RINASCITA

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Redazione

Rocca di Papa (RM) – Si è svolto con successo l’incontro tra il sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia e la presidentessa della FISE Antonella Dallari, circa il futuro del Centro equestre federale dei Pratoni del Vivaro, che segue quello avuto con il presidente regionale del Coni Riccardo Viola.

“Apprendo con piacere lo stanziamento di un finanziamento da parte del Comitato olimpico nazionale per effettuare i primi interventi di riqualificazione sulle strutture – dichiara il primo cittadino – e l’intento di iniziare un percorso di rilancio e riqualificazione del polo sportivo roccheggiano, che vanta trascorsi d’eccellenza nel mondo dell’equitazione”.

Sulla scia dell’allarme lanciato in merito all’instabilità occupazionale dei dipendenti, e in seguito alla recente nomina del nuovo presidente del Coni Giovanni Malagò, sono in programma ulteriori incontri che mirano a porre le basi per un nuovo percorso di sviluppo, che riporti il Centro equestre federale ai fasti di un tempo.

Dalle Olimpiadi del 1960, i più importanti nomi dell’equitazione nazionali e internazionali hanno gareggiato sugli splendidi percorsi naturalistici del centro ippico di Rocca di Papa.

“E’ giunto il momento di fare squadra – continua il primo cittadino -. E’ opportuno che il Coni, insieme al Comune e la Regione Lazio, individuino al più presto il modo di poter sfruttare a pieno le potenzialità del Centro equestre, con i suoi 145 ettari di colline e distese verdi, rilanciando da un lato  l’allevamento e le discipline del cavallo, e dall’altro aprendo alle altre federazioni che già oggi trovano nel Cef una location ideale per gare  e competizioni a livello nazionale, come la mountain-bike, l’atletica e persino il tiro con l’arco.

La nostra priorità, oltre alla stabilizzazione del personale, è quella di ridare lustro a una risorsa sportiva fondamentale per il territorio, obiettivo per cui abbiamo sempre mostrato piena disponibilità. Mi farò promotore, inoltre, di un tavolo dei sindaci del comprensorio, perché siano anch’essi protagonisti di un progetto di sviluppo condiviso, che veda nel Centro equestre federale l’elemento trainante, con risvolti fondamentali sia in termini occupazionali che turistici”.