Bari e provincia, operazione "pura defluit": tra gli arrestati un dirigente del Comune di Marino

Redazione

BARI – Nella mattinata di ieri militari del Comando Nucleo Polizia Tributaria di Bari della Guardia di Finanza e del Comando Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle hanno dato esecuzione a separate ordinanze emesse dall’ Ufficio G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, all’esito di complesse ed articolate attività d’ indagine – anche con operazioni tecniche di intercettazione telefonica e c.d. ambientale – relative a condotte di corruzione di pubblici ufficiali ed alterazione delle procedure di affidamento di opere pubbliche nel settore degli appalti che hanno interessato i comuni di Acquaviva delle Fonti, Altamura e Castellana Grotte.

 

Tra gli arrestati anche Marco Cuffaro, nuovo dirigente dei settori dell’Urbanistica del Comune di Marino, in provincia di Roma,  a guida Movimento Cinque Stelle. “E dopo tanto aspettare – ha commentato sul proprio profilo Fb Marco Comandini esponente politico di Marino – questo signore è stato messo a fare il dirigente ai lavori pubblici ed urbanistica, sperando sempre che sia innocente, agli inesperti della politica grillini consiglierei prudenza, anche perchè dopo le dimissioni di Costanzi quell’ufficio sembra non trovar pace, mi chiedo a queste condizioni come e quando si potrà fare un nuovo Prg come da programma elettorale. Ma poi quell’ufficio cosi’ delicato in quali mani era finito? Ai posteri la sentenza”.


Il primo provvedimento
– eseguito da militari del Comando Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle – è stato emesso nei confronti degli imprenditori Fatigati Salvatore e Procino Tomaso, dei tecnici comunali Cuffaro Marco e Lassandro Vito Raffaele, dei tecnici-progettisti Zampiello Antonello, Boscia Giovanni Francesco e Lamanna Nicola Valerio. Nei confronti del Fatigati, del Procino, del Cuffaro e del Lassandro la misura applicata è stata quella degli arresti domiciliari, nei confronti del Lamanna dell’obbligo di dimora.

Le condotte oggetto di contestazione concernono:
–             l’istigazione alla corruzione – con la dazione, non accettata ed oggetto di denuncia ai militari dell’ Arma, della somma di euro 5.000,00 e la  promessa di ulteriore corresponsione di denaro (“dieci/ventimila euro”) – posta in essere, in tempi diversi, dal PROCINO e dal FATIGATI – quest’ ultimo amministratore/gestore di APULIA s.r.l. – anche su istigazione dello ZAMPIELLO, nei confronti del vice-sindaco del comune di Acquaviva delle Fonti per indurlo a favorire l’ a.t.i. “APULIA s.r.l. – PI GROUP s.r.l.” nell’ aggiudicazione della gara d’ appalto per i lavori di recupero del Teatro comunale di Acquaviva delle Fonti (bando del 2 ottobre 2015, importo di euro 3.248.314,00) nonché per l’affidamento di futuri contratti di evidenza pubblica
–            la turbata libertà della gara d’ appalto sopra indicata, aggiudicata all’ a.t.i. “APULIA s.r.l. – PI GROUP s.r.l.” dalla commissione presieduta dal CUFFARO – dirigente dell’ Ufficio Tecnico Comunale di Acquaviva delle Fonti – attraverso mezzi fraudolenti consistiti dapprima nella nomina del LASSANDRO, dirigente dell’ Ufficio Tecnico del comune di Gioia del Colle,  quale componente della commissione aggiudicatrice – concordata dal FATIGATI, dallo ZAMPIELLO e dal PROCINO con il CUFFARO – e successivamente mediante l’attribuzione di punteggi di favore all’ offerta tecnica presentata dall’ l’ a.t.i. “APULIA s.r.l. – PI GROUP s.r.l.”
–            la turbata libertà della gara d’ appalto indetta dal comune di Acquaviva della Fonti relativa all’affidamento, mediante procedura negoziata, dell’incarico di progettazione definitiva dei lavori di “riutilizzo a fini irrigui della acque reflue affinate licenziate dal depuratore a servizio dell’ abitato di Acquaviva delle Fonti”, aggiudicata dal CUFFARO, quale  Responsabile unico del procedimento, allo Studio ROMANAZZI, BOSCIA e ASSOCIATI s.r.l., società della quale il BOSCIA era amministratore/socio, mediante preventive illecite intese tra il CUFFARO, il FATIGATI, il PROCINO ed il LAMANNA, quest’ ultimo nella qualità di amministratore/legale rappresentante di L.S. INGEGNERIA s.r.l., ed altri concorrenti ammessi alla presentazione delle offerte.
All’ esecuzione delle misure nei confronti del LASSANDRO e del PROCINO hanno collaborato anche militari della Tenenza di Gioia del Colle della Guardia di Finanza. Le misure nei confronti del CUFFARO, del FATIGATI e dello ZAMPIELLO sono state eseguite in Roma.
Il secondo provvedimento applicativo di misure coercitive è stato eseguito congiuntamente da militari del Comando Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e dai Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle ed ha interessato le persone di SALLAKU Bertin, TISCI Roberto Ottorino (per entrambi è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere), FATIGATI Michele, FORTE Giacinto e C.G., con applicazione per costoro della misura degli arresti domiciliari. Le condotte oggetto di contestazione hanno riguardato:
–            l’istigazione alla corruzione – con la dazione, non accettata ed oggetto di denuncia ai militari dell’ Arma, della somma di euro 2.000,00 e la  promessa di ulteriore corresponsione di denaro (“dieci/quindicimila euro”) – posta in essere, in tempi diversi, dal SALLAKU, amministratore/gestore di BESA COSTRUZIONI s.r.l., e dal TISCI, quale intermediario/agevolatore delle illecite condotte, nei confronti del vice-sindaco del comune di Acquaviva delle Fonti per indurlo a favorire l’ indicata società nella aggiudicazione della gara d’ appalto per i lavori di “ampliamento dell’ impianto per il riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue licenziate dal depuratore di Acquaviva delle Fonti”, intervento ammesso al finanziamento della Regione Puglia per l’ importo di euro 2.000.000,00 e per il quale era imminente la pubblicazione del bando
–            la dazione al FORTE, sindaco del comune di Altamura, della somma in contanti di euro 15.000,00 da parte del SALLAKU e del FATIGATI, con la complicità del TISCI,  quale atto di corruzione per indurre il pubblico ufficiale a favorire BESA COSTRUZIONI s.r.l. nell’ aggiudicazione di gare d’ appalto in procinto di essere indette dal comune di Altamura, tra le quali quella relativa ai lavori di “riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue affinate licenziate dal depuratore a servizio dell’ abitato di Altamura”, intervento al quale il comune era stato ammesso con riserva del finanziamento da parte della Regione Puglia; la dazione della somma – accettata dal FORTE – veniva eseguita il 28 marzo scorso all’ interno della sede sociale di BESA COSTRUZIONI s.r.l., in Altamura, dove il FORTE si era portato insieme al collaboratore TOTA Francesco
–            la dazione al signor C.G. , dirigente responsabile del Settore VI – Lavori Pubblici del Comune di Castellana Grotte, della somma in contanti di euro 6.000,00 quale atto di corruzione posto in essere dal SALLAKU affinchè il pubblico ufficiale   favorisse gli interessi di BESA COSTRUZIONI s.r.l. nella fase di predisposizione del bando di gara relativo all’ appalto “per interventi di ripristino funzionale ed adeguamento alla normativa vigente di settore della scuola secondaria di primo grado “Silvia Viterbo”” e nello  svolgimento della gara d’ appalto relativa alla “rifunzionalizzazione delle infrastrutture per il trattamento, lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque reflue depurate”, già indetta dal comune di Castellana Grotte.
E’ stato eseguito nei confronti di FATIGATI Salvatore il sequestro preventivo della somma di euro 5.000,00 oggetto di illecita dazione, non accettata dal pubblico ufficiale destinatario.
Sono state eseguite, e sono tuttora in corso di svolgimento, operazioni di perquisizione – che hanno condotto al sequestro di ingenti somme di denaro contante – presso uffici della Regione Puglia e dei comuni interessati, abitazioni, studi professionali e sedi aziendali nei confronti non solo delle persone interessate dai provvedimenti coercitivi ma anche di altre persone sottoposte ad indagine.




Gotto d'Oro: la storica cantina apre all'"uva anticrisi"

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di Ivan Galea

MARINO (RM)
– Vitigni anticrisi e di maggior qualità il tema che ha visto la storica cantina Gotto d'Oro di Marino protagonista assoluta per Roma e per l'intero Lazio al convegno che si è tenuto lo scorso 14 luglio organizzato dalla Cooperativa di Marino insieme ai Vivai Cooperativi Rauscedo presso il prestigioso "Salotto del Vino" della Gotto d'Oro.  La Gotto d'Oro, dunque, è la prima cantina del Lazio che apre all'innovazione e alla ricerca di qualità attraverso le nuove tecniche offerte dai vitigni resistenti.
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L'innovazione in viticoltura "È un occasione unica e siamo estremamente felici perché contiamo di risolvere due aspetti fondamentali: quello relativo l'ambiente, con consequenziali minor trattamenti e quello del lavoro" Queste le prime parole del Presidente Gotto d'Oro Luigi Caporicci che ha sottolineato il fatto di come potranno diminuire i rischi in campagna oltre che le spese favorendo quindi l'agricoltura grazie a quella che ha definito una vera e propria rivoluzione che rappresenta una svolta epocale per la viticoltura. "Un qualcosa di innovativo che noi abbiamo voluto sponsorizzare con tutto l'impegno possibile – ha proseguito il Presidente della Gotto d'Oro –  e che contiamo possa dare buoni frutti per tutti. Sicuramente – ha concluso Caporicci – tra qualche anno potremo dire grazie a questo processo di innovazione".

Obiettivo convertire i vigneti  "1200 ettari fra Roma e provincia coltivati a vigneto rappresentano l'importanza della nostra realtà cooperativa. – Ha detto Luigi Tonet Direttore Tecnico Commerciale Gotto d'Oro – "Questa enorme area rappresenta un enorme polmone verde che la cantina si sforza di mantenere oltre a impegnarsi in prima linea per conservare quelle che sono le tradizioni vitivinicole del territorio. Per questo – ha concluso Tonet – oggi abbiamo ricevuto operatori, dirigenti di aziende, enologi, viticoltori, rappresentanti delle Istituzioni e come ospite la Rauscedo" I Vivai Cooperativi Rauscedo hanno infatti presentato le nuove viti resistenti alle malattie."Se riusciremo pian pianino a convertire i vigneti con delle viti resistenti ne godrà l'intero sistema paese – ha dichiarato ancora il Direttore Tecnico Commerciale della Gotto d'Oro –  innanzitutto con un economia di gestione dei vigneti indispensabile in questo periodo di crisi e soprattutto  per l'aspetto ecologico: minori trattamenti e minori interventi sull'agricoltura". Tonet ha quindi confermato l'obiettivo della Gotto d'Oro di proseguire ad investire nella risorsa più importante rappresentata dal territorio attraverso l'incentivazione dei propri soci a fare delle scelte anche ecologiche che potranno consentire l'abbattimento dei costi relativi la lavorazione del vino.  

Le qualità di vite Durante il convegno il professor Raffaele Testolin docente all'Università degli studi di Udine, che ha trattato sotto il punto di vista scientifico l'argomento relativo la creazione di varietà resistenti alle malattie, ha puntato il dito contro quelle difficoltà di comunicazione tra viticoltori ed enologi da una parte e i genetisti dall'altra, che in qualche maniera sono stati esclusi dal processo di rinnovamento della viticoltura per una serie di ragioni storico culturali. Testolin ha quindi ripercorso le origini storiche delle varie qualità di vite soffermandosi sulle cause che introdussero in Europa le malattie della vite causate da parassiti come la filossera e soprattutto dalla peronospora e l'oidio.  

Il poteniale economico "Con piacere sono tornato qui dove ero stato nel lontano 1975 in qualità di studente di agraria all'Università di Padova" Ha ricordato il Il dr. Eugenio Sartori direttore dei Vivai Cooperativi Rauscedo che ha affrontato le tematiche legate al potenziale mercato e alla valenza economica dei nuovi vitigni resistenti alle malattie. Sartori ha quindi approfondito gli aspetti derivanti dalla genetica che arriva in soccorso dei viticoltori, illustrando le varie tipologie di vitigni resistenti e quindi immuni da peronospora e oidio.  

I vigneti sperimentali Il dr. Giovanni Pica dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura nel Lazio – Arsial – nel confermare che da qualche mese sono state avviate le prove sui vitigni resistenti,  ha voluto ringraziare la Rauchedo che ha fornito le barbatelle a titolo gratuito servite per impiantare il vigneto sperimentale su un'area di 2500 metri quadrati a Velletri dove ha sede il Centro Vitiviinicolo di Arsial.  Si avvicinano dunque i tempi in cui saranno effettuati i  test viticoli ed enologici ai fini di valutarne nella regione Lazio l'effettia resistenza alle crittogane nonché la qualità dei vini prodotti.         

Microvinificazioni e degustazioni L'enologo Paolo Peira, consulente della Gotto d'Oro, ha quindi illustrato le varie microvinificazioni sperimentali durante la degustazione offerta agli intervenuti.   

L'assessore alle Attività Produttive del Comune di Marino Il presidente della Gotto d'Oro ha poi invitato a prendere la parola al nuovo assessore alle attività Produttive del Comune di Marino Ada Santamaita che ha portato i saluti del nuovo sindaco che a causa di sopraggiunti impegni dell'ultimo momento non ha potuto presenziare al convegno. Santamaita ha quindi confermato una volontà di piena collaborazione con la storica cantina, fiore all'occhiello della città del vino, facendo in ultimo presente che sarà necessario un incontro al fine di determinare le opportunità collaborative tra le istituzioni locali e la Gotto d'Oro.    

 




COMUNE DI MARINO: ENZA CAPORALE NOMINATA COMMISSARIO PREFETTIZIO

Redazione
Marino Laziale (RM)
– E’ arrivata a Palazzo Colonna nella tarda mattinata di venerdì la comunicazione della Prefettura di Roma relativa alla nomina a Commissario Prefettizio del Comune di Marino della dott.ssa Enza Caporale, Viceprefetto.
    Il Decreto firmato dal Prefetto Gabrielli è datato 18 settembre 2015 e nomina la dott.ssa Caporale quale Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente con il conferimento dei poteri spettanti al Consiglio Comunale, alla Giunta e al Sindaco.
    Il medesimo documento decreta altresì che il Consiglio Comunale, nelle more dell’approvazione del Decreto Presidenziale di scioglimento, è sospeso.
    Il provvedimento si è reso necessario, si legge testualmente nel decreto, per “assicurare all’Ente l’efficienza e la continuità di tutte le funzioni proprie ed attribuite, nonché la tempestività nell’assumere tutti i provvedimenti necessari a consentire la prosecuzione dell’attività nei confronti della collettività”.
    Il Commissario Prefettizio si è formalmente insediato nella giornata di sabato 19 settembre 2015.
 




COMUNE DI MARINO: I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA PROTOCOLLANO LE DIMISSIONI

di I.G.

Marino Laziale (RM) – I consiglieri di maggioranza del Comune di Marino sono in proncinto di protocollare le dimissioni in massa per accelerare con tutta probabilità l'arrivo del commissario prefettizio.

Lo scorso 11 settembre abbiamo dato notizia delle dimissioni del sindaco del Comune Marino Fabio Silvagni. Qualeche giorno prima il vicesindaco aveva azzerato la giunta comunale dopo che anche l'assessore al Bilancio del Comune di Marino AriannaEsposito aveva espresso la volontà di dimettersi. Il primo cittadino è infatti accusato di essere responsabile di corruzione in relazione ad un mandato di pagamento emesso dal comune di Marino Laziale per lavori appaltati dall'amministrazione comunale ed effettuati da un'impresa edile locale. Fabio Silvagni che ha evaso i domiciliari si trova attualmente al carcere di Rebibbia. Silvagni si è dimesso quando ancora sulla sua persona vige la presunzione d'innocenza ma probabilmente il suo gesto è significativo di una ormai irreparabile crisi politica e soprattutto rottura di coesione all'interno della maggioranza.

L’implosione politica del centrodestra è arrivata all’apice quando il vicesindaco De Santis ha azzerato la giunta perché, a suo dire, “è venuta meno l’unitarietà dell’azione di governo". Il mal di pancia tra i consiglieri era palese da diverso tempo




FRATTOCCHIE – MARINO SCAVI ARCHEOLOGICI, STORICA SCOPERTA: TROVATO IL CAPOSALDO B

Un territorio pieno di ricchezze che vanno protette dai continui attacchi speculativi del “cemento selvaggio” e rese fruibili a tutti.

 

Redazione

Frattocchie – Marino (RM) – “Sabato 12 gennaio come cittadini e volontari del circolo di Legambiente “Appia Sud – Il Riccio” abbiamo, con emozione, ridato la luce ad uno dei punti fondamentali per le misure geodetiche, cioè le misure alla base della conoscenza e del disegno del territorio, che fu di notevole importanza per la cartografia di tutta l’Italia centro-meridionale realizzata tra il 1700 e 1800: il caposaldo B”.

E’ così che Renato Arioli, Presidente del circolo Appia Sud-il Riccio di Legambiente, racconta l’importante scoperta avvenuta sabato scorso a Frattocchie (Marino), grazie agli studi del dr. Tullio Aebischer e al lavoro dei volontari del circolo di Legambiente, coordinati dall’archeologa Romina Lunetta, alla presenza della Soprintendenza ai Beni Archeologici e del Parco dell’Appia Antica.

“E’ emozionante – prosegue Renato Arioli – vedere prendere “vita” in pochi minuti a ciò che è scritto nei libri di storia. Sappiamo da sempre che nel nostro territorio ci sono notevoli testimonianze storiche, archeologiche, ambientali e, ora lo possiamo affermare con certezza, anche scientifiche che con fatica immane noi volontari cerchiamo di tutelare e valorizzare nel generale disinteresse delle amministrazioni comunali e dei cittadini, spesso per nulla o poco informati.

La scoperta di sabato scorso ci rende orgogliosi e ci spinge a coinvolgere e informare ancor di più la cittadinanza del posto in cui ha la fortuna di vivere. Un territorio pieno di ricchezze che vanno protette dai continui attacchi speculativi del “cemento selvaggio” e rese fruibili a tutti. Per questo – ha concluso il Presidente del circolo Legambiente Appia Sud il Riccio, Renato Ariolicolpisce e rattrista ancora di più il totale disinteresse mostrato dall’amministrazione comunale di Marino, pure informata per tempo dell’importante ritrovamento fatto sul territorio di sua competenza, verso questa scoperta e lo scavo fatto sabato scorso.”

“E’ stata una giornata storica – ha aggiunto il dr. Tullio Aebischer, coordinatore del progetto un secolo di geodesia lungo l’Appia antica e collaboratore del gruppo didattica e comunicazione della Fisica e dell’Astronomia presso il dip. di Fisica, Università di Roma Tre (resp. prof. Altamore) – perché si è formalmente riconosciuta a questi luoghi un’importanza scientifica, oltre che archeologica e ambientale.

La Base Geodetica è il lato su cui poggia la triangolazione di una regione da disegnare, la cui estensione dipende dalla conoscenza dell’esatta distanza tra due punti fondamentali (caposaldo A – iniziale, caposaldo B – finale). E’ da questo tipo di misura che ha avuto inizio la cartografia come la conosciamo oggi.

La Base Geodetica di Padre Secchi, completata con la messa in luce anche del Caposaldo B – il Caposaldo A fu riscoperto nel 1999 ed è oggi protetto da un tombino sito davanti il Musoleo di Cecilia Metella – ha  infatti avuto, ed ha tuttora, – ha concluso il dr. Tullio Aebischer – un notevole significato per lo studio della cartografia antica e della forma della Terra.”

[ LA BASE GEODETICA DI SECCHI SULLA VIA APPIA ANTICA (XIX SEC.): IL CAPOSALDO B ]




MARINO COSTA CASELLE, DIVENTI "SPONSOR" E PUOI VIVERE TRANQUILLO NELLA TUA CASA… MA LA FOGNA LA PAGHI TU… E PURE DUE VOLTE

Comandini (Idv): "I futuri abitanti di Costa Caselle per Natale sotto l’albero troveranno qualche “santino” per le votazioni come regalo ed i soliti propositi per l’anno nuovo… e qualcuno gli crederà ancora una volta…in fondo a Natale siamo tutti più buoni e Febbraio è vicino!! "

 

Chiara Rai

Marino (RM) – Il consorzio “Loggetta di Marino”, complesso residenziale di 53 villini in via Costa Caselle che si affaccia sulla via Dei Laghi si ritrova a “sponsorizzare” al Comune di Marino, di tasca propria, la realizzazione di allacci idrici e fognari, opere di urbanizzazione primaria, che i consorziati già pagarono nell’86 contestualmente alla concessione in sanatoria.

Sono circa 3 mila euro per ciascuna unità e all’epoca l’importo corrisposto fu in lire di 2.194.020 (duemilionicentonovantaquatromilaeventi lire)  ciascuno. Circa una decina di consorziati, su 53, non vogliono pagare due volte e per questo motivo intendono preparare un’azione legale collettiva per contestare questa “assurda” richiesta. Tra i primi a ribellarsi è il consorziato Mario Nurzia che denuncia la mancata realizzazione della condotta fognaria da parte del Comune, nonostante l’avvenuta corresponsione del contributo per le opere di urbanizzazione: “Dove sono finiti i nostri soldi? – chiede Mario – Vorremmo sapere per quale motivo e se sono stati distolti dalla loro originaria destinazione. La nostra non solo è una questione d’incapacità economica ma anche un principio: quante volte dobbiamo pagare delle opere pubbliche al Comune? Non è giusto che adesso ci vengano richiesti circa 3 mila euro a famiglia con la formula della sponsorizzazione”.

Una formula senz’altro volontaria, ma della quale se ne impone l’accettazione, altrimenti il rischio è che il consorzio rimanga in una posizione “irregolare”. Di fatti è stato più volte contestato al Consorzio, e qualche anno fa l’ex presidente Arduino Pinto finì anche in Tribunale,  il fatto che  le acque del depuratore esistente sfocerebbero in un sito non idoneo con conseguente rischio inquinamento. Da qui la necessità della “sponsorizzazione” che ha convinto adesso la “Loggetta di Marino” ad aderire e all’offerta del Comune.

Intanto a manifestare non sono soltanto quei dieci. Ci sono tante famiglie che si appellano al diritto alle case, perché Costa Caselle è un cantiere che ha sfornato altri immobili. Doveva sorgere un altro complesso residenziale di villini, simile alla Loggetta, invece le colate di cemento hanno sfornato tante altre case. Non che non si possa, ma intanto, “dopo la posa della prima pietra il 3 aprile 2009 – scrive una acquirente –  noi cittadini speravamo in un iter di tempi per la consegna della nostra prima casa ragionevole, dopo anni di attesa , di enormi sacrifici , oggi sfiniti e non considerati siamo pronti a tutto !! Ricordiamo a chi ha le orecchie chiuse che noi ci stiamo finanziando il collettore fognario sulla dorsale di costa caselle con 3.000,00 euro a famiglia , e che abbiamo dato tutto fino all'ultimo centesimo strapagando le nostre case”.

Non vogliamo entrare in diatribe in essere tra costruttori e la società Preneste appalti (ditta che deve ancora ultimare l'urbanizzazione interna) e ferma dal giugno 2012, ma oggi dopo quasi cinque anni di attesa, pretendiamo attenzione e se non l'avremo da nessuno tantomeno da una amministrazione e un sindaco che propone di andare oltre , saremo noi ad alzare la voce tramite tutti quegli organi di tutela e informazione che sono a disposizione di ogni cittadino onesto che stanco di essere snobbato pone a sua tutela e protezione. Il tempo è scaduto, il nostro Natale è già un disastro faremo in modo che lo sia per tutti quelli che hanno la responsabilità del nostro disagio di famiglie senza un tetto dove abitare”. Perché succede che prima si realizzano le case e dopo “i servizi primari a rete, preordinati al conferimento della agibilità dei nuovi insediamenti intensivi” finanziati con la geniale trovata della “sponsorizzazione” che come un boomerang restituisce il colpo ai cittadini acquirenti che non volendo e magari non potendo attendere un famigerato collettore fognario che dovrà essere realizzato da enti sovra comunali tra, diciamo, tre anni, stanchi di aspettare famigerati sponsor che fanno fatica a sponsorizzare, sfiancati e sfiniti dal desiderio di avere un tetto sopra la testa diventano addirittura loro degli “sponsor” e si tassano o meglio “sponsorizzano le opere che gli consentiranno l’agibilità della loro casa e per fare questo costituiscono un “raggruppamento temporaneo di impresa” dove far confluire le “sponsorizzazioni” di tutti i poveri cristi che spontaneamente hanno aderito per poter mettere piede in casa celermente. In cambio gli sponsor, coadiuvati dall’ufficio stampa, dovrebbero ricevere della pubblicità con segnaletica, messaggi pubblicitari su appositi impianti, insomma tutto ciò che deve toccare ad uno sponsor.

Tutto questo è scritto su apposita deliberazione comunale dello scorso febbraio di quest’anno. Insomma per farla breve, su quei banner pubblicitari c’è Susanna, Marco, Mario, Andrea, Franca (ovviamente sono nomi inventati dalla redazione per far capire l’esempio) che per mettere piede in casa hanno unito le forze e messo mano al portafogli. In fondo, tremila euro per la libertà, si può fare.

 

Nota del segretario dell'Idv di Marino Marco Comandini

COSTA CASELLE: PROCLAMI BUGIE, PROMESSE E SOLDI… FINITI DOVE???

"Eddai ci risono le elezioni …ed allora giù a ripromettere!!! Senza vergogne, senza pudore!!  E dopo la barzelletta dell’apertura del Pronto Soccorso, eccone un'altra: “la ripresa dei lavori a Costa Caselle”, a Settembre dopo nostri vari comunicati e gli insulti gratuiti dell’amministrazione che promise dopo colloqui una ripresa dei lavori entro 15 giorni dissero “tranquilli riprenderanno i lavori!!!” …NATURALMENTE ANCORA I SOCI STANNO ASPETTANDO!!!

Siamo nuovamente a riscrivere dopo oltre due mesi perché nulla è cambiato, anzi è addirittura peggiorato, con la ditta affidataria dei lavori alla quale sembra sia stato revocato l’incarico, e così si dilatano i tempi di consegna delle case, ed inevitabilmente si aggraveranno i costi per i soci acquirenti, e non solo quelli ma spesso anche i rapporti famigliari di persone che vivono in stato di disagio.

Oramai, gli acquirenti, non sanno più neanche bene quanti soldi abbiano versato per quei lavori di urbanizzazione, sembra addirittura di più del dovuto, e la fine dei lavori non si vede nemmeno col binocolo! Doppia beffa quindi!!! Doppia arrabbiatura e sconcerto!

Noi non ci meravigliamo più, ci aspettiamo solo che il SuperSindaco rifuturo candidato risentenzi e rifarfugli nuovamente delle date, di ripromesse, che ridispensi camomille in incontri al cloroformio, e che ci rinsulti!!! Ma non fa nulla per noi ce ne faremo una ragione, mentre per i soci parlano i fatti, soci costretti ancora una volta da false promesse a riscrivere sui giornali, a rivendicare cio’ che per loro è più ovvio e cioè avere e presto realizzati i servizi che hanno lautamente pagato ed entrare nelle loro abitazioni.

Con persone disperate che non sapendo a quale santo rivolgersi minacciano impaurite anche denunce alla Guardia di Finanza, nella speranza che si smuova qualcosa e che non fanno per timore di vedersi allungati i tempi di consegna.

Un amministrazione degna di questo nome avrebbe fatto fuoco e fiamme per i suoi cittadini in difficoltà, ma dopo la vicenda ospedale e Costa Caselle è chiaro da che parte stanno alcuni e non certo da quella dei cittadini, forse da quella di carriere personali e di costruttori, gli stessi che poi forse finanziano e promuovono campagne elettorali.

I futuri abitanti di Costa Caselle per Natale sotto l’albero troveranno qualche “santino” per le votazioni come regalo ed i soliti propositi per l’anno nuovo… e qualcuno gli crederà ancora una volta…in fondo a Natale siamo tutti più buoni e Febbraio è vicino!!

Su una cosa il Sindaco ha ragione noi avremmo sicuramente fatto meglio, visto cio’ che loro hanno combinato e per fortuna qualcuno ha aperto e stà aprendo finalmente gli occhi.Noi avevamo lanciato una proposta che era quella di una discussione aperta in Consiglio comunale, l’amministrazione ci rispose picche, preferendo degli incontri nelle segrete stanze, non capendo o facendo finta di capire che saremmo arrivati ancora una volta a questo punto. Noi rilanciamo ancora una volta la stessa proposta."

tabella PRECEDENTI:
18/09/2012 MARINO COSTA CASELLE, PALOZZI: "COMANDINI VUOLE SOLO GETTARE FANGO PER I SUOI SCOPI POLITICI"
15/09/2012 MARINO COSTA CASELLE, COMANDINI (IDV): “'I SORDI DEL COMPARE' SI CONTRADDICONO."
07/09/2012 MARINO, IL SINDACO PALOZZI RIBATTEZZATO DALL'IDV PONZIO PILATO
25/08/2012 MARINO COSTA CASELLE, IDV: "CONSIDERAZIONI E PROPOSTE A SEGUITO DELLA LETTERA DEI SOCI"
24/08/2012 MARINO SPECULAZIONI EDILIZIE, RIFONDAZIONE COMUNISTA FA IL PUNTO
21/07/2012 MARINO, I RESIDENTI DI COSTA CASELLE POSSONO SPERARE…..DI AVERE UN COLLETTORE FOGNARIO!
07/02/2012 E' BAGARRE TRA PALOZZI E ONORATI SULLA ZONA 167


 




PALOZZI INTERVIENE SU INCOMPATIBILITA' DA PRESIDENTE COTRAL E L'IDV GLI RICORDA LA LEGGE

Angelo Parca

 

L’Idv ha semplicemente citato la legge e il sindaco marinese, ha invece parlato d’altro. "Il moralismo falso e le bugie autentiche giunte in particolare dall'Idv di Marino – dice Palozzi – non sono altro che il solito minestrone di cattiverie e pettegolezzi contro la mia persona che naturalmente non hanno nessun effetto sul governo della città di Marino né sul consenso che i figuri imprecisati dell’Italia dei Valori di Marino non riescono né riusciranno a intercettare. Al punto che ci sono persone evidentemente così valide costrette a sobbarcarsi di lavoro e a ricoprire doppi incarichi a causa delle manchevolezze e delle incapacità altrui, passate e presenti”.

Sarebbe, dunque, per il sindaco un doppio incarico assunto per incapacità altrui?

 E la legge, in questo caso, va forse ignorata?

 

“Quello che più fa male – continua Palozzi – ma spiega anche il perché della sfiducia dei cittadini nei loro confronti, è la chiara volontà da parte di questi individui di strumentalizzare, mentendo, persino atti giudiziari come una sentenza del TAR a fini politici".

 E la legge?

 “Sono orgogliosamente sindaco di Marino da sei anni – prosegue Palozzi – Alla guida dell'Amministrazione più stabile nella storia della Città di Marino. Non nascondiamo le difficoltà. Le governiamo. Allo stesso modo sto cercando di operare al Cotral. Del resto il senso civico e la buona amministrazione dalla parte del territorio e dei cittadini non devono conoscere soluzioni di continuità. Proprio questo, non l'ambizione personale, come dicono i dipietristi marinesi è ciò che mi ha portato ad assumere con massimo senso di responsabilità l'incarico alla presidenza del Cotral per il quale la presidente della Regione Lazio ha deciso di proporre e sostenere la mia persona”.

 La lunga nota del sindaco marinese continua, ma il succo pare esser questo: I dipietristi sarebbero falsi moralisti e per giunta invidiosi, mentre Palozzi lavorerebbe per il bene comune. Immediata la replica del Capogruppo Idv in consiglio regionale del Lazio Vincenzo Maruccio: “Palozzi parla d’altro – dice Maruccio – non è questione di meritocrazia o meno e neppure di moralismo: Per legge Palozzi non può coprire lo stesso incarico essendo stato un amministratore che controllava Cotral. Quindi o c’è stata una svista oppure nel nominarlo si è fatto finta di vedere e non ricordare cosa recita la legge 148/2011, fatta tra l'altro dal governo Berlusconi”.




MARINO, IN VIA MOROSINI CONTINUE PERDITE D'ACQUA. I RESIDENTI: "E' PERICOLOSO C'E' ANCHE UNA SCUOLA"

Chiara Rai

Aumentano i disagi dei residenti di via Morosini a Marino, dove c'e' anche la scuola materna d’infanzia Don Morosini.

I disagi sono dovuti alle continue perdite d’acqua che allagano l’intera via. Con le basse temperature di questi giorni, l’acqua ghiaccia e diversi residenti hanno rischiato scivoloni.

Serafina, un’anziana ha rischiato di rompersi una gamba: “Le perdite sono sempre più frequenti – dice la donna – solo oggi dopo sette giorni di allagamento della strada, hanno riparato il guasto alla meno peggio.

La mattina prendere la macchina con l’acqua che ha ghiacciato è impossibile, la strada è dissestata c’è anche fango dove si parcheggiano le auto ed è impossibile salire a bordo. Per di più, davanti la scuola comunale ci sono anche rifiuti ingombranti e recinzioni arrugginite”.

In via Morosini e dintorni risiedono centinaia di persone, alcune di queste si sono lamentate addirittura sulla bacheca Facebook del sindaco Palozzi: “In via Morosini è da venerdì scorso che c'è un guasto alla tubazione idrica con fuoriuscita d'acqua in vari punti – scrive Sandra –  si è creato un fiume con disagio per i pedoni e pericolo per le auto perché in prossimità dell'asilo, l'acqua ieri mattina (martedì) era ghiacciata, e forse anche stamattina considerando le temperature.

Il Comune ha detto che prima di sabato non possono intervenire, e tutto sto spreco chi lo paga? Se il danno fosse stato in via Manara l'intervento sarebbe stato più tempestivo!”.  La signora Sandra, incontrata personalmente in via Morosini, ha detto che nella vicina via Manara non ci sono questi problemi e che l’asfalto è stato persino rifatto di recente. E in effetti è così.

Davanti ad un bar all’angolo con via Morosini ci sono Americo e Luciano che non appena gli è stato chiesto se gli allagamenti fossero frequenti o meno hanno detto: “Le tubature sono vecchie e non vengono sostituite, spesso la strada si allaga di acqua e c’è pericolo che qualcuno si faccia male”. Monia, una ragazza che vive lì, ha detto che le perdite durano anche diversi giorni e sono frequenti. Ebbene, queste sono le testimonianze di cittadini che hanno il sacrosanto diritto di manifestare i disagi quotidiani, siano essi piccoli oppure grandi. Non importa. L’informazione serve a dare voce alle persone.




L'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO CONCEDE IL CONTRIBUTO AL BACCO JAZZ FESTVAL

Redazione

Riceviamo e publichiamo da Associazione Bacco Jazz

 

Mentre continua la denuncia dell’Associazione Bacco Jazz Festival e dei gruppi politici locali in merito al mancato contributo di 5 mila euro da parte dell’’assessorato alla Cultura del Comune di Marino, nonostante l’’impegno con atto scritto timbrato e firmato dal Comune, il responsabile del Festival punta l’’accento sulla serietà e coerenza delle amministrazioni ed enti rispetto agli impegni presi.

 

“Mentre l’’assessorato alla Cultura del Comune di Marino, non ha rispettato gli impegni presi con tanto di atto scritto – dice Ivan Galea – l’’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio ha concesso il contributo richiesto dall’’Associazione e ha così permesso che l’’Associazione non finisse in un mare di debiti.

 

Questa è una dimostrazione di serietà e coerenza da parte della Regione e dell’’assessore all’’Ambiente Marco Mattei che ha creduto fin dall’’inizio nel progetto BACCO JAZZ FESTIVAL, la prima manifestazione che si è tenuta con grande successo nel territorio protetto del PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, ed ha incentivato con dibattiti e iniziative il rispetto per l’’ambiente e la possibilità di dare vita a nuove iniziative che valorizzino il verde che abbiamo intorno attraverso la diffusione della CULTURA, con la maiuscola”.

 

Pertanto l’’associazione Bacco Jazz ringrazia l‘’assessorato all’’Ambiente della Regione Lazio per aver sostenuto l’’iniziativa non soltanto con un patrocinio gratuito ma anche con un contributo oneroso.

 

Un ringraziamento è inoltre dovuto al commissario del Parco regionale dei Castelli Matteo Mauro Orciuoli che si è mostrato fin da subito sensibile all’iniziativa, sposandola attraverso la concessione del nulla osta per la manifestazione, previa verifica dell’impatto acustico all’’interno del Bosco Ferentano, e mettendo a disposizione l’’ausilio dei guardia parco nei giorni in cui si è tenuta la manifestazione.

 

L’’associazione culturale ha avuto cura e rispetto del Bosco Ferentano mantenendo i volumi prettamente acustici al livello consentito e non prolungando i tempi di permanenza della musica fino a notte inoltrata.




MARINO, L'IDV CHIEDE CHIARIMENTI AL SINDACO: LA SALA LEPANTO E BACCO JAZZ FESTIVAL

Marco Comandini – Idv Marino

Il Sindaco chiarisca se ne trova il tempo due vicende una vecchia e l’altra di cronaca recente, visto che i diretti interessati sollecitati non lo hanno ancora fatto. Chiediamo infatti per quale motivo la Sala Lepanto debba essere ancora chiusa oramai da anni, cosè che ostacola l’apertura del “Museo del Cinema”, ce ne spieghi i dettagli di lavori iniziati e mai terminati e di cartelli dei lavori spariti. Ed inoltre la vicenda del “Bacco Jazz Festival” e riportando fedelmente uno dei molti quotidiani che hanno trattato l’argomento: “Per questa importante manifestazione, come spiegano gli organizzatori, l’assessore alla cultura del comune di Marino Otello Bocci aveva firmato una comunicazione ufficiale in cui l’amministrazione comunale si impegnava a partecipare alle spese organizzative dell’evento con la somma di 5 mila euro, fondi che però non sono mai arrivati per alcune irregolarità amministrative come messo in evidenza dagli uffici comunali competenti”. Chiediamo quindi al Sindaco di spiegare dov’è l’errore, e se c’è stato da parte di chi, e quali rimedi siano stati presi perché cio’ non accada più garantendo ad ogni altra Associazione che si impegna nel territorio una certezza degli impegni presi. Anche perché l’organizzatore Ivan Galea, con la suo ottimo evento, così come i cittadini meritano una risposta pubblica e chiara.