CIAMPINO, RSU: ANCORA IN ALTO MARE LE TRATTATIVE PER ACCORDO 2015

Redazione

Ciampino (RM) – La Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) e l'assemblea dei lavoratori del Comune di Ciampino fanno sapere che non hanno ritenuto proficue le proposte avanzate dall'amministrazione comunale per il rinnovo del contratto decentrato integrativo dell'anno 2015. Pertanto hanno richiesto il miglioramento dell'ipotesi di accordo poiché comprime pesantemente le risorse contrattuali , riduce di molto le possibilità delle progressioni economiche del personale, annulla completamente alcune indennità di responsabilità, non dà alcuna certezza delle attività progettuali amministrative necessarie per lo sviluppo dei servizi.
L'ipotesi di accordo insomma non attua una equilibrata distribuzione delle poche risorse economiche disponibili. Riconosce invece laute indennità solo a tre posizioni organizzative, risorse consistenti al personale della Polizia Locale e minime possibilità alla restante maggior parte del personale.

Altri rappresentanti sindacali, invece, non considerando queste aspre disparità hanno comunicato lo stato di agitazione con l'effetto di sostenerle, confermando così di condividere le scelte operate dall'amministrazione comunale e dalla dirigenza.

La RSU e i lavoratori hanno invece richiesto una proposta migliore e più equa.  "L'ipotesi di contratto, trascinata a fine d'anno senza nessuno dei miglioramenti richiesti, – dichiara Francesco Gioiosi Coordinatore della Rappresentanza Sindacale Unitaria Città di Ciampino – mostra quale minima considerazione abbia la parte pubblica per i lavoratori e si rivela ora per quello che é: una trappola ed una scatola vuota che non distribuisce risorse e non riconosce diritti in modo equilibrato, ma dona solo benefici a pochi favoriti. Per i motivi riportati, – conclude il coordinatore – e se non dovessero essere accolte le richieste formulate alla Parte Pubblica, la RSU non siglerà l'accordo e non sarà complice per il mediocre trattamento riservato ai dipendenti".
 




CIAMPINO, COMUNE INDEBITATO: MAURO TESTA E PAOLO DE PACE CHIEDONO COMMISSIONE D'INDAGINE CONSILIARE

Redazione

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Ciampino (RM) – L’Osservatore d’Italia già dallo scorso 3 gennaio 2015 ha iniziato a sollevare la questione dei debiti che sta accumulando il Comune di Ciampino.

Fu la nostra redazione ad evidenziare che il Comune di Ciampino nel corso del 2014 ha speso la bellezza di 1.026.419,58 di euro codificati con il codice Siope 1804 che sta a significare "Oneri da sentenze sfavorevoli (esclusa obbligazione principale)" oltre ad euro 291.048,60 codificati con il codice Siope 1331 "Spese per liti (patrocinio legale)". Ciampino totalizza quindi, nel solo 2014, la cifra di euro 1.317.468,18 per spese relative a patrocini legali e sentenze sfavorevoli.

Queste cifre non hanno lasciato indifferenti i vari esponenti politici di opposizione. Due giorni dopo la pubblicazione, sull'argomento hanno inteso intervenire Elio Addessi capogruppo del Nuovo Centrodestra – Udc di Ciampino e Gabriella Sisti capogruppo NCD di Ciampino. Non ultima, il 13 gennaio scorso, la lista civica “Città in Comune” chiede di istituire una Commissione Speciale per effettuare un'analisi di tutte le posizioni debitorie maturate dal comune di Ciampino fino al 31 dicembre 2014, affrontando quattro principali tematiche.

La prima riguardo il Lodo arbitrale Condotte Acqua Spa, il secondo punto alcune cartelle esattoriali di Equitalia giacenti da anni per l'ammontare di 300 mila euro, la terza riguarda una sentenza sfavorevole in materia di espropri il cui valore dovrebbe attestarsi intorno ad 1.200.000/1.400.000 euro e il quarto punto, un debito presunto dell’ordine di 1,3/1,4 milioni di euro (quasi 4.000 euro al giorno) per parcelle di avvocati esterni. 

Ora è la volta di Mauro Testa e Paolo De Pace hanno chiesto, attraverso una mozione da discutere in Consiglio Comunale, la costituzione di una commissione d'indagine consiliare straordinaria per valutare la situazione debitoria del Comune di Ciampino.

"E' veramente assurdo che non si riesca a conoscere la verità rispetto alla situazione debitoria del Comune di Ciampino e dei pignoramenti che sono in atto nei confronti dell'ente. Una situazione paradossale che vede coinvolto in primis il Sindaco Giovanni Terzulli già Assessore al Bilancio della Città di Ciampino e che dovrebbe essere accuratamente analizzata da parte degli organi competente comunali, ma anche da parte della Corte dei Conti."

"Per questo motivo la mozione che richiede la costituzione di una commissione d'indagine consiliare straordinaria per valutare la situazione debitoria del Comune di Ciampino, richiede anche rassicurazioni sul fatto che alla Procura della Corte dei Conti abbia ricevuto la documentazione dei debiti comunali a corredo del bilancio di previsione comunale 2014".

"Se la documentazione non fosse stata trasmessa ci troveremmo davanti ad un'altra situazione incredibile ed assolutamente irregolare, oltre al fatto che il Sindaco Terzulli finora non ha ancora relazionato in modo esaustivo riguardo la questione in Consiglio Comunale".

"Ci auguriamo che il partito democratico, come sta facendo a Latina per nome del suo capogruppo consiliare Nicoletta Zuliani che si è contrapposta " al sindaco Giovanni di Giorgi ed alla scellerata gestione dei conti pubblici al Comune di Latina, come riportato sull'articolo pubblicato dall'Osservatore Laziale, voglia fare una vera operazione di trasparenza e spinga l'Amministrazione Comunale a rendere pubblici finalmente quei dati e che si faccia anch'esso garante che ci sia stata correttezza nella trasmissione della documentazione debitoria del Comune di Ciampino alla Procura della Corte dei Conti".

"Andremo fino in fondo, rispetto alla questione, ricordando che ogni qualvolta ci sono interessi maturati per debiti pendenti sono i nostri cittadini a doverli pagare!"

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CIAMPINO, CEMENTIFICAZIONE: IMPORTANTE ESTENDERE LA TUTELA SUL PORTALE SEICENTESCO E MURA DEI FRANCESI

Redazione

Ciampino (RM) – Ora il Mibac estenda la tutela per sventare rischio cemento su tutta l'area Legambiente esprime soddisfazione per l'avvio delle procedure per la “dichiarazione di notevole interesse pubblico” del portale Seicentesco e delle Mura dei Francesi nell'area di Villa Messalla a Ciampino da parte del Mibac, come l'associazione e i comitati locali avevano più volte chiesto. Ora il Ministero estenda la tutela all'intero contesto territoriale in cui si trovano i beni archeologici rinvenuti per salvaguardare l'intera area. Nel febbraio scorso Legambiente aveva inviato formale richiesta alla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, alla Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio e al Sindaco di Ciampino per l'avvio delle procedure perché, dopo gli straordinari ritrovamenti, fosse sventata la colata di cemento prevista dai progetti edilizi a pochi metri dall'area archeologica. Il 5 giugno scorso è arrivata l'approvazione da parte del Comitato Regionale di Coordinamento della proposta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici sulla necessità di avviare un procedimento di tutela diretta ed indiretta del portale archeologico. “ Con l'avvio delle procedure per il riconoscimento dell'interesse pubblico un primo risultato è stato raggiunto, ora è fondamentale andare avanti per tutelare i mosaici e le statue dal valore inestimabile –afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Chiediamo alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale di conoscere con quali provvedimenti intenderà valorizzare e salvare dal cemento una straordinaria area archeologica.” Legambiente chiede l'estensione della tutela per salvaguardare il contesto territoriale in cui i ritrovamenti si inseriscono, in base alla Circolare del Mibac del 2012 secondo cui “possono essere previste ulteriori misure di tutela con lo scopo di salvare il contesto territoriale…quando fra questi e il paesaggio circostante esista un legame così forte da creare un unico inscindibile complesso…”. La tutela indiretta è fondamentale per prescrivere le distanze, le misure e le altre norme atte ad evitare che sia messo in pericolo l'integrità dei beni o che ne siano alterate le condizioni ambientali e di decoro. 




CIAMPINO: RAGGIUNTO ACCORDO ALL'ASP. SCONGIURATI I LICENZIAMENTI

Redazione

Ciampino (RM) – Venerdì scorso, dopo una seduta fiume tra Azienda e OO.SS. si è raggiunto in n serata l’accordo che garantisce i livelli occupazionali e scongiura i licenziamenti. 

"Abbiamo dimostrato, se ancora cee ne fosse bisogno – dichiarano in una nota u unitaria le categorie di CGIL, CISL e UIL – qual’è il sennso di responsabilità e di attaccamento all’azi ienda da parte dei dipendenti tutti, nessuno escluso. . Dopo aver contestato tempi e modi dell’apertura dello stato di crisi, – prosegue la nota congiunta –  non ci siamo fermati alla meera denuncia, o alla ricerca di colpevoli.

I Billanci dell’azienda parlano chiaro, non ci sono più sp pazi per rinviare le scelte. Abbiamo ragionato insieme con ll’Azienda per trovare i correttivi necessari pe er permettere all’Asp di sopravvivere. Non ci interessavva affondare sapendo di aver ragione, l’intere esse primario è la salvaguardia dei posti di lavoro ee la garanzia che i servizi di rilevanza sociale restano in mano ad una gestione pubblica. 

L’accordo prevede certo dei sacriifici per i lavoratori. Abbiamo ragionato parte endo dalla necessità che i sacrifici fossero proporzionaati, e chi ha di più dia qualcosa in più. 

Oltre ai tagli agli sprechi ed alle iinefficienze, il cuore dell’accordo riguarda il differimento degli aumenti contrattuali al 2014 e la lliquidazione delle mensilità aggiuntive al 201 15. Questo significa che le lavoratrici ed i lavoratori d dell’ASP non perderanno un euro, ma questa ooperazione permette all’Azienda di avere soldi freschi i in cassa per accelerare ed onorare i piani di rrientri con i debitori. 

Adesso la parola passa alla propriietà, ossia al Comune di Ciampino. Ci aspettiiamo – concludono i sindacalisti, che dopo questo gran nde atto di generosità e di serietà, la politica f faccia altrettanto. Serve da subito un nuovo piano inndustriale per rilanciare l’Azienda, altrimenti i tutti i sacrifici risulteranno vani. Noi vigileremoo, già dal prossimo Consiglio Comunale, che ddovrà approvare il Bilancio dell’ASP, per vedere qu uali impegni concreti verranno presi in quella sede. Perché l’ASP è un bene comune, Le OO.SS. ci haanno messo la faccia e le firme sull’accordo, , i dipendenti lo onoreranno con i sacrifici, adesso o tocca alla politica battere un colpo. 

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CIAMPINO, CRISI ASP: 30 LAVORATORI A CASA. LA SOCIETA' DEL COMUNE METTE A RISCHIO IL SETTORE SOCIALE




CIAMPINO, LICENZIAMENTI ASP: I LAVORATORI PRONTI A LOTTARE CONTRO LICENZIAMENTI E PRIVATIZZAZIONI

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Ciampino (RM) – Gremita e partecipata l'assemblea indetta ieri sera dall'Usb e dalla Flaica nella sala consiliare del Comune di Ciampino, contro i 30 licenziamenti avviati dall’ASP e il trasferimento della gestione dei nidi comunali ad una ditta appaltatrice. I lavoratori hanno ricevuto la solidarietà dei genitori accorsi numerosi per contestare la decisione di privatizzare i nidi, un servizio educativo fondamentale per la vita delle famiglie del territorio e che vogliono continui ad essere gestito dall'amministrazione comunale.

“L'importante presenza di lavoratori e cittadini – dichiara Maria Teresa Pascucci Usb Roma e Lazio – ha indotto il Sindaco e l'Assessore al Bilancio ad essere presenti e a dover ricevere la forte richiesta di ritirare immediatamente la procedura di licenziamento e di sospendere l'aggiudicazione della gara. -continua Pascucci- E’ necessario aprire un tavolo per valutare tutte le soluzioni possibili e garantire che non si perda neanche un posto di lavoro assicurando al contempo la continuità dei servizi pubblici.

“Il sindacato, i lavoratori e i cittadini hanno ottenuto l'impegno del sindaco e dell'Assessore a ricercare soluzioni per impedire la perdita di posti di lavoro. Poiché però – sottolinea la sindacalista Usb – non hanno recepito la richiesta di revocare i provvedimenti, si è deciso di dare vita ad un percorso di mobilitazione, che inizia già dai prossimi giorni con un presidio permanente davanti al Municipio e con iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza di Ciampino. C’è sicuramente disponibilità dei sindacati di base ad affrontare a 360° tutte le problematiche che riguardano la crisi aziendale ASP con proposte e possibili soluzioni condivise con i lavoratori, ma questa disponibilità non può avere come punto di partenza il ricatto dei licenziamenti.”.

“L'amministrazione locale ha il dovere di tener conto della volontà degli abitanti del territorio e dei lavoratori, che non hanno avuto in questa decisione nessuna voce in capitolo – conclude Pascucci – Porteremo inoltre la lotta dei lavoratori Asp fino in Regione, durante la manifestazione indetta da USB del 10 luglio prossimo. La Giunta Zingaretti non può ignorare il problema, visto anche che tra i consiglieri di maggioranza siede l'ex sindaco Lupi che ha lasciato ai cittadini di Ciampino il problema della crisi di ASP.

 

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27/06/2013 CIAMPINO, CRISI ASP: 30 LAVORATORI A CASA. LA SOCIETA' DEL COMUNE METTE A RISCHIO IL SETTORE SOCIALE

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CIAMPINO, CRISI ASP: 30 LAVORATORI A CASA. LA SOCIETA' DEL COMUNE METTE A RISCHIO IL SETTORE SOCIALE

Redazione

Ciampino (RM) – L’ASP di Ciampino licenzia 30 lavoratori. Era nell’aria da giorni, adesso è ufficiale: l’Asp, società in house del Comune di Ciampino, apre le procedura di mobilità, con il licenziamento di 30 lavoratori. La società, interamente di proprietà del Comune di Ciampino, gestisce per conto del Comune servizi di rilevanza sociale, tra cui le mense scolastiche, le farmacie, i nidi e l’assistenza scolastica agli alunni diversamente abili. Solo per il 2012 l’azienda dichiara una perdita di oltre un milione di euro, a cui si somma un altro milione solo con il primo semestre di quest’anno. Sono mesi, dichiara la CGIL FP di Roma Sud – Pomezia – Castelli, che chiediamo un incontroall’azienda, per trovare soluzioni a questo disastro, ma niente. Adesso ci inviano una nota, con l’apertura formale della crisi, e con l’elenco dei profili professionali dichiarati in esubero, gettando nel panico decine di lavoratori, e senza un confronto preventivo con le OO.SS.
E’ gravissimo tutto ciò, ma sembra studiato a tavolino. In questo modo la sciagurata scelta di dare in gestione privata i nidi passa in secondo piano. Anzi, così si potrà dire che quelle lavoratrici sono anche fortunate. Peccato che perderanno ore di lavoro e salario, se il Comune, come chiediamo da giorni, non torni sui propri passi. L’Asp al suo interno applica almeno 7 diversi CCNL , cosicchè non è stato mai possibile ragionare su un unico tavolo di relazioni sindacali. Tutto è stato così sempre frammentato, divise per i singoli servizi, e non ci è stata data la possibilità di correggere le dinamiche aziendali complessive.
Ci aspettiamo adesso che entri in campo la politica, già dal prossimo Consiglio comunale, azzerando la scelta di appaltare i nidi, ritirando i licenziamenti ed aprendo un unico tavolo sul futuro dell’azienda. Da parte nostra, insieme con CISL e UIL siamo pronti a trovare soluzioni per rilanciare l’azienda, ma la condizione è che i servizi di rilevanza sociale devono rimanere pubblici. Far fare business ai privati non è la soluzione, solo il male minore.




CIAMPINO, IV MEMORIAL "LUCIANA CINGOLANI": DOMENICA LA GARA CICLISTICA

Redazione

Ciampino (RM) – Domenica 16 Giugno 2013 si terrà il IV Memorial “Luciana Cingolani”, organizzato da Piesse Cycling Team, in collaborazione con GS Luca Pinarello e A.S.D. Vessella Scorta Tecnica.

La Gara Ciclistica riservata alla categoria Juniores F.C.I., patrocinata dalla Presidenza della Repubblica Italiana, dal Comune di Ciampino, Assessorato alla Sport, dalla Federazione Ciclistica Italiana e dal Comitato Regionale della F.C.I., avrà partenza (h 14:30) e arrivo (h 17:30) a Ciampino, in Via Mura dei Francesi, e attraverserà i comuni di Grottaferrata e Roma per un totale di Km. 118,300.

Viabilità:
Divieto di sosta nel Piazzale di Martin Luther King (luogo di partenza e arrivo).
Il transito nelle strade interessate dalla manifestazione sportiva sarà bloccato al solo passaggio degli atleti.
 




CIAMPINO, FIRMATO L'ACCORDO "HOME CARE PREMIUM 2012": AUSILIO A DIPENDENTI E PENSIONATI PUBBLICI NON AUTOSUFFICIENTI

Redazione

Ciampino (RM) – L'Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Ciampino rende noto che è stato firmato dall’Amministrazione Comunale e dal Dirigente della Direzione Regionale dell’INPS – gestione ex INPDAP – l’accordo di programma per la realizzazione sul territorio dell’Ambito Territoriale Sociale del progetto “Home Care Premium 2012”.

Il Comune di Ciampino, Capofila del Distretto Socio Sanitario RMH3, insieme al Comune di Marino e al Distretto dell'Asl RMH3, ha infatti partecipato all’avviso “Home Care Premium 2012” ed è stato selezionato a prendere parte alla sperimentazione promossa dall’Inpdap.

Il progetto, avrà la durata di un anno ed è rivolto a  dipendenti e pensionati pubblici, utenti della gestione Inps ex Inpdap, ai loro coniugi conviventi ed ai loro familiari di primo grado, non autosufficienti, che saranno individuati entro il 31 maggio 2013. I destinatari saranno valutati da un nucleo di competenza che ne curerà la presa in carico. Le informazioni inerenti il progetto saranno divulgate attraverso uno sportello sociale ed un’apposita campagna di comunicazione sociale.

I principali benefici previsti dal progetto per soggetti non autosufficienti, erogati direttamente dall’INPS – gestione ex Inpdap alla famiglia che si prende cura della persona non autosufficiente, sono: la frequenza di centri diurni; servizi di trasporto; installazione di ausili e demotica per ridurre lo stato di non autosufficienza; servizi di sollievo domiciliare svolti da operatori o volontari.

Il progetto, inoltre, prevede attività di formazione, consulenza e supporto ai nuclei familiari che si prendono cura dei familiari non autosufficienti, ai volontari ed alle assistenti familiari; attività di valutazione della non autosufficienza e redazione del programma socio-assistenziale familiare, da condividere insieme alla persona non autosufficiente ed alla sua famiglia.

“Dalla Sinergia tra gli enti locali e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, – afferma l'Assessore ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Ciampino, Gabriella Sisti – nasce un progetto diretto a sostenere le numerose famiglie che vivono il dramma della non autosufficienza. Un progetto di grande civiltà che rimette al centro del sistema la famiglia, vero ed insostituibile strumento di welfare e grande muro portante della società moderna”.

“Ci auguriamo – conclude l'Assessore Sisti – che anche in futuro si possano ripetere tali forme di collaborazione in modo da poter dare alla famiglia e al soggetto in difficoltà una assistenza a 360 gradi quale dovrebbe essere quella garantita da uno stato moderno e civile”.




CIAMPINO, CONSULTORIO FAMILIARE: PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA SALUTE E SPORTELLO DI ASCOLTO”

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Redazione

Ciampino Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 –  Il Consultorio Familiare di Ciampino, in continuità con la tradizionale collaborazione con il mondo della scuola, offre la propria disponibilità a realizzare per l’anno scolastico in corso un progetto di intervento rivolto specificatamente ai ragazzi ed ai genitori. 

Il Consultorio propone di offrire ai ragazzi della scuola uno spazio di ascolto, con l’obiettivo di consentire agli alunni di esprimere difficoltà, disagi psicologici e sociali di carattere individuale e/o familiare e trovare una risposta d’ascolto e di orientamento da parte degli specialisti.

Parimenti, si vuole offrire un punto di riferimento anche ai genitori per i quali si prevede l’attivazione di uno spazio pomeridiano con modalità di colloqui individuali.

Nel progetto di educazione alla salute si affronteranno problemi inerenti allo sviluppo psico-fisico dei ragazzi, all’affettività e alla sessualità, con riferimenti di fisiologia e contraccezione, non tralasciando uno dei problemi più emergenti: la sindrome dismetabolica.

Il progetto sarà presentato il giorno 17/12/2012 dalle ore 11.00 alle ore 12.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Ciampino, in Via IV Novembre.




CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA

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Chiara Rai

Ciampino – Al centro d’interesse il presunto abuso del Ristorante nel complesso di Via Superga presso il campo sportivo dalla Polisportiva Città di Ciampino. Il ristorante di via Superga, della Società sportiva, vede come presidente onorario il consigliere comunale del Pd Mastroianni. Molti cittadini di Ciampino chiedono fatti: demolizione e ripristino del verde in origine. Senza escamotage di sorta. In questo momento storico dove le persone sono stufe di sentire parlare di “favoritismi”, l’interesse su questa vicenda è davvero acceso. Alcuni chiedono le dimissioni di questo consigliere.  

Il sindaco di Ciampino Simone Lupi fa sapere che è in corso l’avvio di procedura di rescissione del contratto nei confronti della società e nel contempo ha ordinato la demolizione.

Sostanzialmente il Comune intende mettere in chiaro che la suddetta società ha presentato una D.I.A. (dichiarazione inizio attività) in data 27/10/2011 e una successiva variante in data 18/05/2012, contestualmente alla richiesta di autorizzazione all’ufficio patrimonio.

Le stesse non sono state ritenute esaustive in quanto carenti di idonea e adeguata documentazione e, pertanto, i competenti uffici hanno provveduto ad emettere e notificare un provvedimento di demolizione.

L'Amministrazione comunale, si legge in una nota,  intende procedere ad esperire un'istruttoria volta ad accertare sia la compatibilità urbanistica che la prosecuzione del rapporto concessorio, nonché l'eventuale finalità pubblica dell’opera realizzata, al fine di stabilire le conseguenti azioni da intraprendere nel rispetto delle procedure di legge e nell’interesse della collettività.

Non è escluso che la società possa procedere a una richiesta di sanatoria, ma questa azione potrebbe far esplodere polemiche e proteste.

 

 

Maurizio Mistretta rende la sua versione dei fatti:

 

Hanno tirato fuori dal Cilindro un protocollo del 2011 che attraverso il meccanismo del ‘Silenzio assenso’’ e l’utilizzo della DIA (Denuncia di Inizio attività), sanerebbe l’abuso, anzi, l’abuso non sarebbe mai esistito.

Questo sarebbe il ‘’jolly’’ che vorrebbero vendersi per non finire denunciati e tutti a risponderne al Tribunale di Velletri.

Le prime reazioni dei Tecnici comunali ad un’ipotesi del genere la dicono lunga: ‘’silenzio assenso, per una struttura del genere? “…esiste la DIA, esiste anche la SuperDIA, ma per una costruzione del genere, la MegaDIA ancora non è contemplata"!

Un altro dipendente del Comune, Tecnico di valore da molti anni avrebbe dichiarato:’ "…il silenzio assenso per quella struttura è una follia, giustificare ed autorizzare questa operazione, sarebbe il più grande e vergognoso esempio di svendita del nostro patrimonio pubblico..’’

Vogliamo avvisare il sindaco e l’Assessore all’Urbanistica, che se questa fosse la strada, rischierebbero un Frontale con le Istituzioni davvero pericoloso.

Le opere che possono essere eseguite con la procedura della denuncia di inizio di attività (DIA) sono ben specificate dalla legge e certamente non sono contemplate opere che un concessionario può realizzare su una proprietà pubblica. Se questo fosse possibile sarebbe la fine del patrimonio pubblico italiano.

“Sindaco, questa cosa è gravissima e aprirebbe un precedente per la svendita del Patrimonio Pubblico di Ciampino”.

Se Lei e la sua Giunta volevate autorizzare la costruzione in quel luogo, avreste dovuto perseguire questa strada come minimo:

Fare una delibera di indirizzo politico della Giunta comunale, dove per urgenti e motivati problemi di carattere sociale, e nell’esclusivo interesse pubblico, si dava mandato all’ufficio Tecnico dell’urbanistica di verificare se esistevano i presupposti per autorizzare una costruzione commerciale, con fondi privati, su un luogo pubblico.

La delibera doveva essere portata alla discussione del Consiglio ed eventualmente approvata o respinta. In questo caso il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica, avrebbe dovuto motivare in maniera esplicita ed esaustiva, come fosse possibile autorizzare un privato a costruire un locale da adibire a Ristorante su un luogo pubblico.

Insomma, significa, che gli attuali sei soci del Ristorante, fra cui un consigliere comunale del Pd, stanno guadagnando denari propri su un bene pubblico.

Questa assurdità non potrà mai passare, sarebbe un precedente pericolosissimo, significherebbe che domani, tutte le associazioni che hanno in gestione un bene del Comune, potranno modificarlo, trasformarlo e farci soldi.

Noi non sappiamo se quando fu presentato questo famoso ‘’jolly’’ l’assessore all’urbanistica era la signora Anna Maria Perinelli, oppure il sig. Verini attuale, ma quello che sappiamo di certo, è che questo jolly vale meno del 2 di coppe quando regna bastoni.

Le ricordiamo la vicenda dell’Energy, quando 8 dipendenti comunali e un assessore del suo partito finirono arrestati per qualcosa di molto ma molto meno grave di questa.

“Sindaco Lupi, fermati finché sei in tempo, da parte nostra noi, se non bloccate questa vicenda vi promettiamo solennemente che perseguiremo tutte le strade consentiteci dalla legge. Dalla Procura della Repubblica al Tar. Non credo che ci possono essere tecnici comunali che possano autorizzare una cosa del genere, il rischio per loro sarebbe davvero altissimo. Sindaco si fermi e piuttosto si preoccupi di recuperare 32.000 euro che l’Ufficio Tributi deve ancora avere dalla Società che gestisce il Ristorante, per il consumo idrico dell’acqua. A un privato e semplice cittadino il servizio sarebbe già stato interrotto per morosità”.




CIAMPINO "LA BARBUTA", LUPI: "RECINTO E CONTAINER NON EQUIVALGONO A CORRETTEZZA E LEGGITTIMITA'"

Redazione
 
“Mi sembra di essere in un vortice di sentenze che non portano da nessuna parte. Quando vengono emesse queste sentenze, una discordante rispetto all'altra, non capisco se vengano veramente verificati gli atti o escano fuori da un'analisi poco puntuale degli argomenti” – questo era il commento a caldo rilasciato dal Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, nei giorni scorsi in un'intervista al Messaggero di Roma, non appena appresa la notizia della nuova sentenza del Tribunale civile che permetteva il riavvio dei trasferimenti al campo La Barbuta.
 
“Nonostante le dichiarazioni di persone illustri come il Ministro Ricciardi – proseguiva il Sindaco Lupi – sentire che i trasferimenti sono legittimi non mi fa ben sperare per questo paese: non Ciampino, non Roma ma l'Italia”.
 
Dopo aver appreso nella giornata di ieri dalla stampa del rientro di alcuni rom, trasferitisi a La Barbuta, nell'insediamento originario di Tor De Cenci, per quei difficili problemi di convivenza tra le diverse etnie, oggi arriva la sentenza del Tar che convaliderebbe il trasferimento delle popolazioni nomadi al campo posto al confine tra Roma e Ciampino, ed il Sindaco Lupi torna a ribadire la sua posizione:
 
“Non sono meravigliato rispetto al fatto che siano state decretate veritiere le carenze igienico sanitarie riscontrate nel campo di Tor De Cenci.
 
Altrettanto evidenti le condizioni di degrado del campo abusivo La Barbuta che per anni abbiamo denunciato, per la scarsa vivibilità causata, in primis, dalla posizione del sito, collocato a ridosso dell'Aeroporto, del Grande Raccordo Anulare, su una falda acquifera.
 
Non mi spiego quindi come Sveva Belviso possa parlare di successo. Di fatto la sentenza di oggi smentisce quanto accaduto nella giornata di ieri, visto che abbiamo assistito al rientro di un centinaio di Rom, trasferitisi a La Barbuta, al Campo Nomadi della piccola borgata sulla via Pontina.
 
Si è trattato di problemi con i diversi gruppi etnici, è stato comunicato a mezzo stampa, e temiamo, come più volte detto da oltre un anno, problemi di ordine pubblico.
 
Non si può parlare di integrazione, e non si può ancora pensare di farci credere illusioramente che questo piano è stato programmato con attenzione, che è stato condiviso con tutte le parti coinvolte, e che soprattutto ha tenuto conto di quegli aspetti delicati che però sono importantissimi per la realizzazione di una vera politica di convivenza sociale.
 
Recinto e container non possono essere il frutto della correttezza e della legittimità amministrativa.
 
Al di là di pareri a favore o contro, Alemanno andrà avanti con il Piano, come se tutto il resto non fosse importante e questo, a mio avviso, è il dato più negativo. L'augurio che mi faccio, come primo cittadino, – conclude il Sindaco di Ciampino – è quello di vedere in futuro sulle poltrone istituzionali uomini più inclini al dialogo e al confronto”.

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