COMUNALI ROMA: FOCUS SULLA SICUREZZA. PER GIACHETTI L'ASSO TAGLIENTE, INCOGNITA PER RAGGI

di Chiara Rai

La sicurezza di Roma è un tema fondamentale che dovrà essere affrontato con la massima competenza e serietà dal futuro sindaco di Roma. L'Osservatore d'Italia ha inteso fare un focus su questo fondamentale tema pubblicando i punti che Raggi e Giachetti intendono attuare sotto il profilo della sicurezza. Abbiamo chiesto a entrambi gli staff dei candidati sindaci di poterci inviare nel dettaglio i punti salienti che riguardano questo importantissimo tema. Dal Prefetto Francesco Tagliente, ex Questore di Roma, chiamato da Giachetti a far parte della Giunta come tecnico, ci è pervenuto del materiale che ben illustra cosa si intende realizzare per la sicurezza a Roma. Stessa cosa non può dirsi invece di Raggi in quanto sono state inviate dalla redazione de L'Osservatore d'Italia svariate mail di richiesta del programma nel dettaglio ma nonostante una gentile risposta telematica (inoltreremo la richiesta ecc…) non abbiamo ricevuto altro e, dato che i tempi stringono e il ballottaggio è alle porte, abbiamo intenzione di soddisfare i nostri lettori.


Ecco le proposte sulla Sicurezza e Decoro Urbano che compaiono sul sito web di Virginia Raggi. Per l’attuazione non sappiamo chi della squadra della pentastellata si occuperà del tema


Sicurezza urbana
Il principio di legalità è il cardine della convivenza civile ed è fondamento per la sicurezza della comunità urbana. Solo il rispetto delle norme che regolano la convivenza civile, da parte dei cittadini, residenti e ospiti, e da parte dell’’Amministrazione Capitolina consentirà di dare finalmente soluzione ai problemi che ancora gravano sulla città, per arrivare, finalmente, a godere di una città sicura, a cominciare dalle periferie. Le risorse attualmente in dotazione all’Amministrazione Capitolina per affrontare con forza ogni aspetto in cui si manifesta l’illegalità ed il degrado urbano nei singoli municipi sono male impiegate: l’approccio con piccoli interventi e senza continuità degli impieghi, rende sempre impunito e più forte il fenomeno da contrastare, accrescendo così la frustrazione dei cittadini e degli operatori capitolini. Occorre un maggiore coordinamento che dovrebbe essere svolto da un apposito ufficio del Campidoglio.

Approccio interforze
E’ da agevolare in tutte le sedi competenti una collaborazione interforze e interdisciplinare (forze di Polizia, ASL, INAIL, Polizia Locale) contro i fenomeni di illegalità che si verificano nel territorio comunale. Proprio sul piano della collaborazione tra diversi organi di controllo in una situazione di competenze distribuite si evidenzia la possibilità di fortissimi margini di miglioramento della situazione di diffuse insicurezza e illegalità. Tale approccio si sostanzierà nell'ambito dei lavori del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ove il Sindaco svolgerà un ruolo attivo e propositivo.

Regolamento di Polizia Urbana
Il Regolamento di Polizia Urbana disciplina attività e comportamenti dei cittadini con lo scopo di consentirne la civile convivenza e la tutela dell’ambiente, dei beni pubblici e del patrimonio artistico e storico della Città. E’ uno strumento normativo utile, che dovrà essere necessariamente aggiornato e implementato per uscire dalla logica distorta delle ordinanze sindacali estemporanee dettate dall’urgenza, anche mediante un approccio partecipato dalle medesimo Forze dell’Ordine.

Riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale
La percezione non buona da parte dei cittadini riguardo l’efficienza della Polizia Locale trova riscontro nelle lacune organizzative dello stesso. Per sanare queste inefficienze non è più rinviabile una riorganizzazione del Corpo che provveda ad eliminare duplicazioni di strutture e frammentazione di competenze. Si rende necessario, quindi, rivedere funzioni e distribuzione territoriale in una rinnovata struttura organizzativa che consenta di rendere la Polizia Locale uno strumento importante per la tutela del cittadino e del territorio. Tale riorganizzazione non può prescindere da un confronto effettivo con le esigenze del Corpo stesso.

112, numero unico per le emergenze, realmente efficace sul territorio
Recentemente è stata data attuazione alla direttiva dell’Unione Europea per l’istituzione anche nella Provincia di Roma del Numero unico per le emergenze (N.U.E), il 112 europeo, un servizio attivo da decenni in molti altri paesi. È in fase di completamento il raccordo con la Polizia Locale come soggetto indispensabile per gli scopi del servizio. Infine, occorrerà dotare il territorio di una Centrale Operativa Unica realmente efficace.

Sicurezza Stradale
La perdita di numerose vite umane nel territorio di Roma Capitale è un tragico ed evitabile risultato dovuto principalmente al comportamento scorretto degli utenti della strada e alla pessima qualità di strade e segnaletica. È necessario provvedere a una efficace formazione e sensibilizzazione dei giovani riguardo ai comportamenti errati e all’impiego delle nuove tecnologie come strumento di deterrenza e prevenzione dei comportamenti scorretti.Completerà il quadro un maggior controllo stradale.

Piano Comunale per l’affermazione della cultura della legalità

Investire con continuità proprio sulle giovani generazioni per affermare il principio condiviso del rispetto dei beni pubblici: occorre infatti colmare la deformazione culturale che determina il disprezzo e l’incuria dei luoghi pubblici e, al tempo stesso, promuovere azioni che migliorino il decoro urbano, la vivibilità degli spazi comuni, il benessere di tutti i cittadini.

Legalità nella gestione e uso del patrimonio immobiliare pubblico
Non può essere più ignorato un ambito nel quale si rileva un’illegalità tollerata da parte dell’amministrazione capitolina quale è il caso delle occupazioni di beni immobili e spazi pubblici. Per raggiungere l’obiettivo di una piena affermazione della legalità nella gestione di tali beni, occorre necessariamente considerare le diverse tipologie di occupazioni e le motivazioni che l’hanno indotte, per individuare percorsi differenziati ed efficaci per il ripristino di una piena legalità, comunque tutti improntati sull’evidenza pubblica delle procedure valorizzando, al contempo, le esperienze di solidarietà sociale già intraprese.

LE TRE PRIORITÀ

● Efficace coordinamento delle politiche per la sicurezza

● Riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale

● 112, numero unico per le emergenze efficace sul territorio

 

 

Ecco le proposte sulla Sicurezza e Decoro Urbano di Roberto Giachetti. Per l’attuazione ha voluto nella sua squadra come tecnico l’ex Questore di Roma Francesco Tagliente

#I problemi della criminalità a Roma sono noti.
Inutile negare che Roma abbia diversi problemi di sicurezza. Chi ci vive li conosce bene, a cominciare dal degrado urbano, l’illegalità diffusa, l’abusivismo, la microcriminalità, la corruzione e salendo la scala della pericolosità arriviamo fino a mafie e criminalità organizzata. Ogni reato rappresenta una grave ferita per chi lo subisce, ma è anche un colpo alla vivibilità cittadina, all’offerta turistica, all’economia cittadina.
Giustamente i romani rivendicano il diritto a vivere in sicurezza così come gli operatori economici chiedono di poter lavorare e investire senza il timore di subire condizionamenti ambientali. Ma strettamente connesso al tema della sicurezza urbana, c’è quello del decoro perché l’ambiente determina il comportamento sociale. Un idoneo sistema di illuminazione di una zona critica è già un deterrente forte per alcune forme di reato e incide sulla percezione della sicurezza. Ecco perché sono convinto che accanto alle politiche di prevenzione da sviluppare con le Forze di Polizia e i Vigili Urbani sia necessario un uso intelligente delle tecnologie esistenti e un loro potenziamento, oltre che un maggiore coinvolgimento dei cittadini. Ma un piano del genere non avrebbe la giusta efficacia senza interventi strutturali sul decoro urbano.


#Rispetto delle competenze e coesione fra le Istituzioni

Per una saggia politica di prevenzione è necessario tenere distinti Ordine Pubblico, Sicurezza Pubblica e Sicurezza Urbana, ma una gestione di successo non è possibile se non si punta ad una coesione fra le Istituzioni. Eventuali e possibili incomprensioni tra organismi governativi e comunali vanno superate alla radice, rispettando i confini delle proprie attribuzioni, senza cedere alla tentazione di sottrarre spazi di competenza a chi ne ha titolo. Un esempio classico è la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, per reprimere i reati e colpire i colpevoli ci sono la Magistratura, vari Organismi interforze, e le Forze di Polizia. Quel che può fare il Comune e mettere a disposizione le informazioni e concentrare l’attenzione sulla prevenzione della corruzione e sulla sicurezza urbana. Ecco perché ritengo importante:


#un Desk anticorruzione e antimafia

Il Sindaco dovrebbe istituire un organo collegiale, un “Desk anticorruzione e antimafia” che metta a fattore comune tutte le conoscenze delle varie articolazioni interessate del Comune sviluppando azioni congiunte, per prevenire le possibili infiltrazioni della criminalità nei vari settori dell’Amministrazione capitolina ma anche in quelli commerciali ed imprenditoriali ritenuti sensibili, attraverso il continuo monitoraggio degli appalti e delle licenze pubbliche (tenendo conto dei subentri e delle volture).

#Più Forze di Polizia e Vigili Urbani nelle aree critiche
Do per scontata l’esigenza di tendere al ripianamento degli organici delle Forze e dei Corpi di Polizia e di mantenere a Roma le Forze impegnate per la sicurezza Giubileo. Ma non basta, bisogna pensare anche a recuperare e razionalizzare risorse che abbiamo ora da destinare al controllo operativo, soprattutto delle periferie, riorganizzando alcuni settori di attività di supporto.

Alcuni esempi:


#riorganizzane e valorizzazione del Corpo dei Vigili Urbani
Penso, per esempio, ad una generale riorganizzane e valorizzazione del Corpo dei Vigili Urbani, rilanciando l'attività operativa esterna, ma penso anche che vada soprattutto riorganizzata la Centrale operativa del Corpo, convogliando su di essa tutto il flusso delle comunicazioni in modo da poter monitorare tutte le criticità del territorio e coordinare gli interventi immediati. Un lavoro che va oltre la gestione dell’emergenza per allargarsi alla mappatura delle criticità ed alla programmazione delle attività amministrative.”
 

#‎Tecnologie‬ per una città sicura.
Vanno censiti tutti i sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, che insistono sulle aree pubbliche, per consentire agli operatori di polizia di sapere sempre dove sono dislocate le telecamere attive, in questo modo non solo si aumenta la capacità di controllo ma si alleggerisce pure il carico di lavoro degli operatori stessi, a beneficio della sicurezza generale. Tutte le informazioni disponibili vanno comunque messe a sistema e vanno promossi investimenti sulla video-analisi, per agevolare il riconoscimento di veicoli o persone ritenute a rischio per la sicurezza della città.

#Consiglio per la Sicurezza Urbana: Partenariato territoriale
Il controllo a distanza non può però bastare. Servono un maggiore coinvolgimento dei cittadini e interventi strutturali sul decoro urbano. Penso ad una “App” con la quale tutti, dai cittadini, ai dipendenti del Campidoglio e delle imprese partecipate, in servizio nei quartieri, possano segnalare situazioni di degrado urbano e disagio sociale, per orientare gli interventi prioritari. E ovvio inoltre che per conoscere a fondo le problematiche della città ed individuare le cause di situazioni devianti o di quelle che determinino semplici percezioni d’insicurezza bisogna andare nelle aree periferiche o ritenute a rischio, dove l’occhio e le orecchie dei rappresentanti delle istituzioni e dell’Amministrazione, non riescono ad arrivare. Parlo del partenariato territoriale con incontri presso i Municipi e a livello Capitolino.

#Attenzione alle fragilità
Le Istituzioni hanno il dovere di promuovere tutte le iniziative possibili per garantire il diritto alla sicurezza a cittadini, turisti ed operatori economici e a rivolgere particolare attenzione a chi si trova in una condizione di fragilità. Penso ai bambini, agli anziani, e alle donne e a chiunque possa trovarsi in situazioni di difficoltà.

#Sicurezza dei plessi Scolastici e più illuminazione dei parchi pubblici
Ecco perché serve un programma di potenziamento dell’illuminazione pubblica nei luoghi della città a rischio o anche solo dove si concentrano i soggetti più deboli, è quindi necessario garantire maggiore sicurezza nei parchi pubblici e nei plessi scolastici, favorendo la polifunzionalità, anche nelle ore serali.

#‎Servizio‬ di ascolto e sostegno antiusura e antiracket.
Sono soggetti deboli anche quelle categorie sociali che versano in una condizione di sofferenza economica “incolpevole”. Commercianti, imprenditori, cittadini colpiti dalla crisi che non possono permettersi di rivolgersi ad un avvocato o ad un commercialista, con il rischio concreto di cadere in mano ad usurai o, ancora peggio, in quelle pericolose situazioni di solitudine e scoraggiamento, che in alcuni casi sfociano in tragedie familiari. Tutti questi soggetti vanno ascoltati, sostenuti, consigliati. Va rilanciato il ruolo degli Sportelli territoriali di ascolto e per i casi più complessi va attivato un “Servizio di ascolto e sostegno” che metta insieme una rete volontaria di competenze e professionalità in ogni settore utile. Un servizio che combatta anche le piaghe del racket e dell’usura nella piccola imprenditoria, perché la crisi economica in cui versano persone, famiglie, operatori ed imprese, ha effetti negativi sulle forze sociali ed economiche, e favorisce i circuiti dell’illegalità alimentando disagio scoraggiamento, con esiti anche tragici.

#Campi Rom
Una città come Roma deve reagire e contrastare tutte le forme di degrado, comprese quelle rappresentate dai Campi Rom e dalle baraccopoli abusive, ma deve anche combattere l’emarginazione sociale e diminuire le differenze. Roberto Giachetti ha detto che nel suo primo mandato andranno chiusi 3 dei 10 campi ufficiali della città. Nel frattempo, in attesa della chiusura, servono interventi immediati congiunti di assistenza e di sicurezza. Partendo dai campi più critici (dove spesso vengono bruciati plastica e rifiuti) si deve procedere con la politica del doppio binario: attenzione nei confronti di chi ha bisogno di essere assistito e controlli e interventi rigorosi nei confronti di chi delinque e non ha diritto all’assistenza. Per procedere in questo senso bisogna che la Polizia Municipale, supportata dai servizi sociali, sia messa nelle condizioni di fare i controlli, anche dentro i camp,i e di far rispettare i regolamenti.
L’AMA deve assicurare un continuo prelievo di rifiuti dai campi tenendoli puliti. Alle istituzioni governative va richiesto uno specifico intervento in materia di prevenzione e contrasto dei reati ambientali. Sono necessarie, però, anche delle verifiche patrimoniali (partite iva, movimenti bancari, catasto, pra). Chi non ha i requisiti soggettivi richiesti dovrà cercarsi un percorso autonomo e uscire dai campi.

#Linea diretta per far scattare l’intervento dei vigili del fuoco e i dei vigili urbani.
Il lavoro di sorveglianza e pulizia di Vigili e Ama va integrato da un Servizio per i cittadini che vivono intorno ai campi. Se riscontrano delle anomalie devono poter chiamare una linea diretta e far scattare l’intervento dei vigili del fuoco e dei vigili urbani.

#Osservatorio provinciale sui furti di rame
Collegato a questo servizio serve anche un osservatorio apposito per prevenire i roghi di mucchi di plastica nei campi e contrastare più efficacemente i furti di rame, che hanno impatti negativi sull’erogazione di servizi essenziali, come l’illuminazione cittadina, il trasporto, l'energia e le telecomunicazioni. Va promossa quindi l’istituzione di un 'Osservatorio provinciale sui furti di rame al fine di condividere informazioni e adottare strategie mirate e più efficaci, con il contributo di tutti i soggetti, pubblici e privati: Amm.ne comunale, Forze e Corpi di Polizia, Ufficio delle Dogane, ENEL, ACEA Ferrovie, Anie, Telecom.

#Gioco d'azzardo patologico: verso una Roma No Slot.
La ludopatia rovina vite e famiglie. Va gestita l’emergenza gioco d'azzardo patologico che affligge anche i giovani e giovanissimi. Serve un regolamento che, recependo la legge 5/2013 della Regione Lazio, preveda limitazioni per il posizionamento di slot machines e sale giochi in prossimità di luoghi sensibili, come scuole e ospedali, e che introduca limitazioni orarie, ma va pure rilanciata una campagna di comunicazione e sensibilizzazione diretta ai soggetti più fragili e vietati i messaggi pubblicitari che promuovono il gioco d'azzardo. Servono, infine, incentivi per le attività commerciali che rimuovano le slot machine o le videolottery già installate o per quelle che si impegneranno a non introdurle nelle proprie aree.

#Movida responsabile
Le conseguenze della movida non sono più un problema stagionale ma una condizione oramai costante in diversi quartieri. Lo strumento dell’ordinanza non ha risolto i problemi e va superato con un nuovo regolamento di polizia urbana per gestire meglio le limitazioni orarie; diffondere campagne informative; stabilire presidi e controlli sul territorio. Inoltre, vanno rafforzate l’illuminazione e i servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti, con progetti di raccolta del vetro in collaborazione con gli esercenti. Vanno poi rese più stringenti le regole già esistenti: verifiche fiscali sulla vendita di alcolici, controlli sulla vendita da asporto – già vietata dopo mezzanotte – e sull’inquinamento acustico. Perché la vita serale e notturna sia compatibile con il sonno dei residenti.
#Prostituzione
Il problema è rimasto irrisolto, come dimostrano le proteste dei cittadini. Per tenere lontano dai centri abitati la prostituzione di strada è necessario intervenire sia con i servizi antiprostituzione interforze mirati sia con la creazione di aree a tolleranza zero, mettendo in campo, ove possibile, anche un’illuminazione idonea e nuovi sistemi di videosorveglianza intelligente.

Biografia professionale di Francesco Tagliente, già Questore di Roma

Tagliente per oltre 40 anni si è occupato di controllo del territorio, ordine e sicurezza pubblica a Roma.
Dal 1986, per 9 anni consecutivi, al vertice della Squadra Volante e della Sala Operativa della Questura assicura il controllo del territorio e il pronto intervento
Dal 1995 ricopre l’incarico di Capo di Gabinetto di quattro diversi Questori di Roma.
Nel 2000, dall’Ufficio per il Giubileo, segue gli aspetti concernenti la sicurezza e la mobilità nazionale in occasione della “Giornata Mondiale della Gioventù.
Al termine dell’impegno per il Giubileo assume la direzione dell’Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell’Interno.
Nel 2006 coordina a livello nazionale della sicurezza delle Olimpiadi Invernali di Torino
Nello stesso 2006 viene nominato Questore di Firenze
Dal mese di agosto 2010 a giugno 2012 ricopre l’incarico di Questore di Roma. Durante questi due anni elabora e dà attuazione ad un progetto finalizzato a garantire ai cittadini il diritto di “essere e sentirsi sicuri”.

Tra i progetti figurano:
Progetto “113 Pronto in sei secondi”
Progetto “Controllo del Territorio”: Il generale riassetto del Reparto Volanti portò ad un potenziamento del 10% degli equipaggi impegnati sul territorio.
Progetto “Sala Operativa” e “Centro per la Gestione della Sicurezza dei Grandi Eventi”: Il sistema di comando e controllo, informatizzato nel 1993, è stato completamente riqualificato ed adeguato tenendo presenti anche possibili future esigenze della Capitale.
Progetto “Cittadini Virtuosi”: esaltato il senso civico di alcuni cittadini per essersi prontamente attivati in presenza di situazioni di pericolo o disagio evitando così possibili tragedie.
Progetto “Stadio sicuro con bambini sugli spalti”: La politica del “doppio binario”, ha consentito di azzerare incidenti e feriti, favorendo la presenza dei bambini sugli spalti anche in occasione di derby serali.
Progetto “Passaporti” sotto casa in sette giorni attraverso il decentramento delle procedure di accettazione e stampa dei passaporti presso i Commissariati
Partenariato Territoriale: Ha coinvolto le associazioni delle categorie economiche ed i rappresentanti di quartiere con periodiche riunioni presso i Commissariati.
Nel 2012 il Consiglio dei Ministri lo ha nominato Prefetto di Pisa.




COMUNALI ROMA: FOCUS SULLA SICUREZZA. PER GIACHETTI L'ASSO TAGLIENTE, INCOGNITA PER RAGGI

di Chiara Rai

La sicurezza di Roma è un tema fondamentale che dovrà essere affrontato con la massima competenza e serietà dal futuro sindaco di Roma. L'Osservatore d'Italia ha inteso fare un focus su questo fondamentale tema pubblicando i punti che Raggi e Giachetti intendono attuare sotto il profilo della sicurezza. Abbiamo chiesto a entrambi gli staff dei candidati sindaci di poterci inviare nel dettaglio i punti salienti che riguardano questo importantissimo tema. Dal Prefetto Francesco Tagliente, ex Questore di Roma, chiamato da Giachetti a far parte della Giunta come tecnico, ci è pervenuto del materiale che ben illustra cosa si intende realizzare per la sicurezza a Roma. Stessa cosa non può dirsi invece di Raggi in quanto sono state inviate dalla redazione de L'Osservatore d'Italia svariate mail di richiesta del programma nel dettaglio ma nonostante una gentile risposta telematica (inoltreremo la richiesta ecc…) non abbiamo ricevuto altro e, dato che i tempi stringono e il ballottaggio è alle porte, abbiamo intenzione di soddisfare i nostri lettori.


Ecco le proposte sulla Sicurezza e Decoro Urbano che compaiono sul sito web di Virginia Raggi. Per l’attuazione non sappiamo chi della squadra della pentastellata si occuperà del tema


Sicurezza urbana
Il principio di legalità è il cardine della convivenza civile ed è fondamento per la sicurezza della comunità urbana. Solo il rispetto delle norme che regolano la convivenza civile, da parte dei cittadini, residenti e ospiti, e da parte dell’’Amministrazione Capitolina consentirà di dare finalmente soluzione ai problemi che ancora gravano sulla città, per arrivare, finalmente, a godere di una città sicura, a cominciare dalle periferie. Le risorse attualmente in dotazione all’Amministrazione Capitolina per affrontare con forza ogni aspetto in cui si manifesta l’illegalità ed il degrado urbano nei singoli municipi sono male impiegate: l’approccio con piccoli interventi e senza continuità degli impieghi, rende sempre impunito e più forte il fenomeno da contrastare, accrescendo così la frustrazione dei cittadini e degli operatori capitolini. Occorre un maggiore coordinamento che dovrebbe essere svolto da un apposito ufficio del Campidoglio.

Approccio interforze
E’ da agevolare in tutte le sedi competenti una collaborazione interforze e interdisciplinare (forze di Polizia, ASL, INAIL, Polizia Locale) contro i fenomeni di illegalità che si verificano nel territorio comunale. Proprio sul piano della collaborazione tra diversi organi di controllo in una situazione di competenze distribuite si evidenzia la possibilità di fortissimi margini di miglioramento della situazione di diffuse insicurezza e illegalità. Tale approccio si sostanzierà nell'ambito dei lavori del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ove il Sindaco svolgerà un ruolo attivo e propositivo.

Regolamento di Polizia Urbana
Il Regolamento di Polizia Urbana disciplina attività e comportamenti dei cittadini con lo scopo di consentirne la civile convivenza e la tutela dell’ambiente, dei beni pubblici e del patrimonio artistico e storico della Città. E’ uno strumento normativo utile, che dovrà essere necessariamente aggiornato e implementato per uscire dalla logica distorta delle ordinanze sindacali estemporanee dettate dall’urgenza, anche mediante un approccio partecipato dalle medesimo Forze dell’Ordine.

Riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale
La percezione non buona da parte dei cittadini riguardo l’efficienza della Polizia Locale trova riscontro nelle lacune organizzative dello stesso. Per sanare queste inefficienze non è più rinviabile una riorganizzazione del Corpo che provveda ad eliminare duplicazioni di strutture e frammentazione di competenze. Si rende necessario, quindi, rivedere funzioni e distribuzione territoriale in una rinnovata struttura organizzativa che consenta di rendere la Polizia Locale uno strumento importante per la tutela del cittadino e del territorio. Tale riorganizzazione non può prescindere da un confronto effettivo con le esigenze del Corpo stesso.

112, numero unico per le emergenze, realmente efficace sul territorio
Recentemente è stata data attuazione alla direttiva dell’Unione Europea per l’istituzione anche nella Provincia di Roma del Numero unico per le emergenze (N.U.E), il 112 europeo, un servizio attivo da decenni in molti altri paesi. È in fase di completamento il raccordo con la Polizia Locale come soggetto indispensabile per gli scopi del servizio. Infine, occorrerà dotare il territorio di una Centrale Operativa Unica realmente efficace.

Sicurezza Stradale
La perdita di numerose vite umane nel territorio di Roma Capitale è un tragico ed evitabile risultato dovuto principalmente al comportamento scorretto degli utenti della strada e alla pessima qualità di strade e segnaletica. È necessario provvedere a una efficace formazione e sensibilizzazione dei giovani riguardo ai comportamenti errati e all’impiego delle nuove tecnologie come strumento di deterrenza e prevenzione dei comportamenti scorretti.Completerà il quadro un maggior controllo stradale.

Piano Comunale per l’affermazione della cultura della legalità

Investire con continuità proprio sulle giovani generazioni per affermare il principio condiviso del rispetto dei beni pubblici: occorre infatti colmare la deformazione culturale che determina il disprezzo e l’incuria dei luoghi pubblici e, al tempo stesso, promuovere azioni che migliorino il decoro urbano, la vivibilità degli spazi comuni, il benessere di tutti i cittadini.

Legalità nella gestione e uso del patrimonio immobiliare pubblico
Non può essere più ignorato un ambito nel quale si rileva un’illegalità tollerata da parte dell’amministrazione capitolina quale è il caso delle occupazioni di beni immobili e spazi pubblici. Per raggiungere l’obiettivo di una piena affermazione della legalità nella gestione di tali beni, occorre necessariamente considerare le diverse tipologie di occupazioni e le motivazioni che l’hanno indotte, per individuare percorsi differenziati ed efficaci per il ripristino di una piena legalità, comunque tutti improntati sull’evidenza pubblica delle procedure valorizzando, al contempo, le esperienze di solidarietà sociale già intraprese.

LE TRE PRIORITÀ

● Efficace coordinamento delle politiche per la sicurezza

● Riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale

● 112, numero unico per le emergenze efficace sul territorio

 

 

Ecco le proposte sulla Sicurezza e Decoro Urbano di Roberto Giachetti. Per l’attuazione ha voluto nella sua squadra come tecnico l’ex Questore di Roma Francesco Tagliente

#I problemi della criminalità a Roma sono noti.
Inutile negare che Roma abbia diversi problemi di sicurezza. Chi ci vive li conosce bene, a cominciare dal degrado urbano, l’illegalità diffusa, l’abusivismo, la microcriminalità, la corruzione e salendo la scala della pericolosità arriviamo fino a mafie e criminalità organizzata. Ogni reato rappresenta una grave ferita per chi lo subisce, ma è anche un colpo alla vivibilità cittadina, all’offerta turistica, all’economia cittadina.
Giustamente i romani rivendicano il diritto a vivere in sicurezza così come gli operatori economici chiedono di poter lavorare e investire senza il timore di subire condizionamenti ambientali. Ma strettamente connesso al tema della sicurezza urbana, c’è quello del decoro perché l’ambiente determina il comportamento sociale. Un idoneo sistema di illuminazione di una zona critica è già un deterrente forte per alcune forme di reato e incide sulla percezione della sicurezza. Ecco perché sono convinto che accanto alle politiche di prevenzione da sviluppare con le Forze di Polizia e i Vigili Urbani sia necessario un uso intelligente delle tecnologie esistenti e un loro potenziamento, oltre che un maggiore coinvolgimento dei cittadini. Ma un piano del genere non avrebbe la giusta efficacia senza interventi strutturali sul decoro urbano.


#Rispetto delle competenze e coesione fra le Istituzioni

Per una saggia politica di prevenzione è necessario tenere distinti Ordine Pubblico, Sicurezza Pubblica e Sicurezza Urbana, ma una gestione di successo non è possibile se non si punta ad una coesione fra le Istituzioni. Eventuali e possibili incomprensioni tra organismi governativi e comunali vanno superate alla radice, rispettando i confini delle proprie attribuzioni, senza cedere alla tentazione di sottrarre spazi di competenza a chi ne ha titolo. Un esempio classico è la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, per reprimere i reati e colpire i colpevoli ci sono la Magistratura, vari Organismi interforze, e le Forze di Polizia. Quel che può fare il Comune e mettere a disposizione le informazioni e concentrare l’attenzione sulla prevenzione della corruzione e sulla sicurezza urbana. Ecco perché ritengo importante:


#un Desk anticorruzione e antimafia

Il Sindaco dovrebbe istituire un organo collegiale, un “Desk anticorruzione e antimafia” che metta a fattore comune tutte le conoscenze delle varie articolazioni interessate del Comune sviluppando azioni congiunte, per prevenire le possibili infiltrazioni della criminalità nei vari settori dell’Amministrazione capitolina ma anche in quelli commerciali ed imprenditoriali ritenuti sensibili, attraverso il continuo monitoraggio degli appalti e delle licenze pubbliche (tenendo conto dei subentri e delle volture).

#Più Forze di Polizia e Vigili Urbani nelle aree critiche
Do per scontata l’esigenza di tendere al ripianamento degli organici delle Forze e dei Corpi di Polizia e di mantenere a Roma le Forze impegnate per la sicurezza Giubileo. Ma non basta, bisogna pensare anche a recuperare e razionalizzare risorse che abbiamo ora da destinare al controllo operativo, soprattutto delle periferie, riorganizzando alcuni settori di attività di supporto.

Alcuni esempi:


#riorganizzane e valorizzazione del Corpo dei Vigili Urbani
Penso, per esempio, ad una generale riorganizzane e valorizzazione del Corpo dei Vigili Urbani, rilanciando l'attività operativa esterna, ma penso anche che vada soprattutto riorganizzata la Centrale operativa del Corpo, convogliando su di essa tutto il flusso delle comunicazioni in modo da poter monitorare tutte le criticità del territorio e coordinare gli interventi immediati. Un lavoro che va oltre la gestione dell’emergenza per allargarsi alla mappatura delle criticità ed alla programmazione delle attività amministrative.”
 

#‎Tecnologie‬ per una città sicura.
Vanno censiti tutti i sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, che insistono sulle aree pubbliche, per consentire agli operatori di polizia di sapere sempre dove sono dislocate le telecamere attive, in questo modo non solo si aumenta la capacità di controllo ma si alleggerisce pure il carico di lavoro degli operatori stessi, a beneficio della sicurezza generale. Tutte le informazioni disponibili vanno comunque messe a sistema e vanno promossi investimenti sulla video-analisi, per agevolare il riconoscimento di veicoli o persone ritenute a rischio per la sicurezza della città.

#Consiglio per la Sicurezza Urbana: Partenariato territoriale
Il controllo a distanza non può però bastare. Servono un maggiore coinvolgimento dei cittadini e interventi strutturali sul decoro urbano. Penso ad una “App” con la quale tutti, dai cittadini, ai dipendenti del Campidoglio e delle imprese partecipate, in servizio nei quartieri, possano segnalare situazioni di degrado urbano e disagio sociale, per orientare gli interventi prioritari. E ovvio inoltre che per conoscere a fondo le problematiche della città ed individuare le cause di situazioni devianti o di quelle che determinino semplici percezioni d’insicurezza bisogna andare nelle aree periferiche o ritenute a rischio, dove l’occhio e le orecchie dei rappresentanti delle istituzioni e dell’Amministrazione, non riescono ad arrivare. Parlo del partenariato territoriale con incontri presso i Municipi e a livello Capitolino.

#Attenzione alle fragilità
Le Istituzioni hanno il dovere di promuovere tutte le iniziative possibili per garantire il diritto alla sicurezza a cittadini, turisti ed operatori economici e a rivolgere particolare attenzione a chi si trova in una condizione di fragilità. Penso ai bambini, agli anziani, e alle donne e a chiunque possa trovarsi in situazioni di difficoltà.

#Sicurezza dei plessi Scolastici e più illuminazione dei parchi pubblici
Ecco perché serve un programma di potenziamento dell’illuminazione pubblica nei luoghi della città a rischio o anche solo dove si concentrano i soggetti più deboli, è quindi necessario garantire maggiore sicurezza nei parchi pubblici e nei plessi scolastici, favorendo la polifunzionalità, anche nelle ore serali.

#‎Servizio‬ di ascolto e sostegno antiusura e antiracket.
Sono soggetti deboli anche quelle categorie sociali che versano in una condizione di sofferenza economica “incolpevole”. Commercianti, imprenditori, cittadini colpiti dalla crisi che non possono permettersi di rivolgersi ad un avvocato o ad un commercialista, con il rischio concreto di cadere in mano ad usurai o, ancora peggio, in quelle pericolose situazioni di solitudine e scoraggiamento, che in alcuni casi sfociano in tragedie familiari. Tutti questi soggetti vanno ascoltati, sostenuti, consigliati. Va rilanciato il ruolo degli Sportelli territoriali di ascolto e per i casi più complessi va attivato un “Servizio di ascolto e sostegno” che metta insieme una rete volontaria di competenze e professionalità in ogni settore utile. Un servizio che combatta anche le piaghe del racket e dell’usura nella piccola imprenditoria, perché la crisi economica in cui versano persone, famiglie, operatori ed imprese, ha effetti negativi sulle forze sociali ed economiche, e favorisce i circuiti dell’illegalità alimentando disagio scoraggiamento, con esiti anche tragici.

#Campi Rom
Una città come Roma deve reagire e contrastare tutte le forme di degrado, comprese quelle rappresentate dai Campi Rom e dalle baraccopoli abusive, ma deve anche combattere l’emarginazione sociale e diminuire le differenze. Roberto Giachetti ha detto che nel suo primo mandato andranno chiusi 3 dei 10 campi ufficiali della città. Nel frattempo, in attesa della chiusura, servono interventi immediati congiunti di assistenza e di sicurezza. Partendo dai campi più critici (dove spesso vengono bruciati plastica e rifiuti) si deve procedere con la politica del doppio binario: attenzione nei confronti di chi ha bisogno di essere assistito e controlli e interventi rigorosi nei confronti di chi delinque e non ha diritto all’assistenza. Per procedere in questo senso bisogna che la Polizia Municipale, supportata dai servizi sociali, sia messa nelle condizioni di fare i controlli, anche dentro i camp,i e di far rispettare i regolamenti.
L’AMA deve assicurare un continuo prelievo di rifiuti dai campi tenendoli puliti. Alle istituzioni governative va richiesto uno specifico intervento in materia di prevenzione e contrasto dei reati ambientali. Sono necessarie, però, anche delle verifiche patrimoniali (partite iva, movimenti bancari, catasto, pra). Chi non ha i requisiti soggettivi richiesti dovrà cercarsi un percorso autonomo e uscire dai campi.

#Linea diretta per far scattare l’intervento dei vigili del fuoco e i dei vigili urbani.
Il lavoro di sorveglianza e pulizia di Vigili e Ama va integrato da un Servizio per i cittadini che vivono intorno ai campi. Se riscontrano delle anomalie devono poter chiamare una linea diretta e far scattare l’intervento dei vigili del fuoco e dei vigili urbani.

#Osservatorio provinciale sui furti di rame
Collegato a questo servizio serve anche un osservatorio apposito per prevenire i roghi di mucchi di plastica nei campi e contrastare più efficacemente i furti di rame, che hanno impatti negativi sull’erogazione di servizi essenziali, come l’illuminazione cittadina, il trasporto, l'energia e le telecomunicazioni. Va promossa quindi l’istituzione di un 'Osservatorio provinciale sui furti di rame al fine di condividere informazioni e adottare strategie mirate e più efficaci, con il contributo di tutti i soggetti, pubblici e privati: Amm.ne comunale, Forze e Corpi di Polizia, Ufficio delle Dogane, ENEL, ACEA Ferrovie, Anie, Telecom.

#Gioco d'azzardo patologico: verso una Roma No Slot.
La ludopatia rovina vite e famiglie. Va gestita l’emergenza gioco d'azzardo patologico che affligge anche i giovani e giovanissimi. Serve un regolamento che, recependo la legge 5/2013 della Regione Lazio, preveda limitazioni per il posizionamento di slot machines e sale giochi in prossimità di luoghi sensibili, come scuole e ospedali, e che introduca limitazioni orarie, ma va pure rilanciata una campagna di comunicazione e sensibilizzazione diretta ai soggetti più fragili e vietati i messaggi pubblicitari che promuovono il gioco d'azzardo. Servono, infine, incentivi per le attività commerciali che rimuovano le slot machine o le videolottery già installate o per quelle che si impegneranno a non introdurle nelle proprie aree.

#Movida responsabile
Le conseguenze della movida non sono più un problema stagionale ma una condizione oramai costante in diversi quartieri. Lo strumento dell’ordinanza non ha risolto i problemi e va superato con un nuovo regolamento di polizia urbana per gestire meglio le limitazioni orarie; diffondere campagne informative; stabilire presidi e controlli sul territorio. Inoltre, vanno rafforzate l’illuminazione e i servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti, con progetti di raccolta del vetro in collaborazione con gli esercenti. Vanno poi rese più stringenti le regole già esistenti: verifiche fiscali sulla vendita di alcolici, controlli sulla vendita da asporto – già vietata dopo mezzanotte – e sull’inquinamento acustico. Perché la vita serale e notturna sia compatibile con il sonno dei residenti.
#Prostituzione
Il problema è rimasto irrisolto, come dimostrano le proteste dei cittadini. Per tenere lontano dai centri abitati la prostituzione di strada è necessario intervenire sia con i servizi antiprostituzione interforze mirati sia con la creazione di aree a tolleranza zero, mettendo in campo, ove possibile, anche un’illuminazione idonea e nuovi sistemi di videosorveglianza intelligente.

Biografia professionale di Francesco Tagliente, già Questore di Roma

Tagliente per oltre 40 anni si è occupato di controllo del territorio, ordine e sicurezza pubblica a Roma.
Dal 1986, per 9 anni consecutivi, al vertice della Squadra Volante e della Sala Operativa della Questura assicura il controllo del territorio e il pronto intervento
Dal 1995 ricopre l’incarico di Capo di Gabinetto di quattro diversi Questori di Roma.
Nel 2000, dall’Ufficio per il Giubileo, segue gli aspetti concernenti la sicurezza e la mobilità nazionale in occasione della “Giornata Mondiale della Gioventù.
Al termine dell’impegno per il Giubileo assume la direzione dell’Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell’Interno.
Nel 2006 coordina a livello nazionale della sicurezza delle Olimpiadi Invernali di Torino
Nello stesso 2006 viene nominato Questore di Firenze
Dal mese di agosto 2010 a giugno 2012 ricopre l’incarico di Questore di Roma. Durante questi due anni elabora e dà attuazione ad un progetto finalizzato a garantire ai cittadini il diritto di “essere e sentirsi sicuri”.
Tra i progetti figurano:
Progetto “113 Pronto in sei secondi”
Progetto “Controllo del Territorio”: Il generale riassetto del Reparto Volanti portò ad un potenziamento del 10% degli equipaggi impegnati sul territorio.
Progetto “Sala Operativa” e “Centro per la Gestione della Sicurezza dei Grandi Eventi”: Il sistema di comando e controllo, informatizzato nel 1993, è stato completamente riqualificato ed adeguato tenendo presenti anche possibili future esigenze della Capitale.
Progetto “Cittadini Virtuosi”: esaltato il senso civico di alcuni cittadini per essersi prontamente attivati in presenza di situazioni di pericolo o disagio evitando così possibili tragedie.
Progetto “Stadio sicuro con bambini sugli spalti”: La politica del “doppio binario”, ha consentito di azzerare incidenti e feriti, favorendo la presenza dei bambini sugli spalti anche in occasione di derby serali.
Progetto “Passaporti” sotto casa in sette giorni attraverso il decentramento delle procedure di accettazione e stampa dei passaporti presso i Commissariati
Partenariato Territoriale: Ha coinvolto le associazioni delle categorie economiche ed i rappresentanti di quartiere con periodiche riunioni presso i Commissariati.
Nel 2012 il Consiglio dei Ministri lo ha nominato Prefetto di Pisa.
 

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COMUNALI ROMA: ECCO I 48 POSSIBILI CONSIGLIERI

Red. Politica

Roma – A circa metà dello scrutinio dei voti di preferenza, si comincia a delineare quella che sarà la composizione della prossima Assemblea capitolina.

Alcuni seggi sono già assegnati, molti però – soprattutto quelli del Pd e del M5S – dipenderanno dall'esito del ballottaggio. Ecco chi sarebbero i componenti dell'aula Giulio Cesare (stando alle preferenze raccolte finora, quando siamo a metà dello spoglio) a seconda se la vittoria andrà a Virginia Raggi o a Roberto Giachetti. Comunque vada, si profilano diversi esclusi 'eccellentì.

SE VINCE IL M5S – Il Movimento Cinque Stelle prenderebbe 29 consiglieri, Raggi compresa. Al momento, in ordine di preferenze, entrerebbero quindi Marcello De Vito, Paolo Ferrara, Carola Penna, Annalisa Bernabei, Daniele Frongia, Enrico Stefano, Eleonora Guadagno, Daniele Diaco, Alessandra Agnello, Nello Angelucci, Roberto Di Palma, Maria Agnese Catini, Giuliano Pacetti, Valentina Vivarelli, Simona Donati, Sara Seccia, Teresa Maria Zotta, Angelo Sturni, Gemma Guerrini, Donatella Iorio, Angelo Diario, Cristina Grancio, Monica Montella, Pietro Calabrese, Fabio Tranchina, Cristiana Paciocco, Simona Ficcardi e Alisia Mariani. In caso i tre uscenti De Vito, Frongia e Stefano dovessero entrare nella Giunta a Cinque Stelle, pronti a subentrare Piero Accoto, Francesco Ardu e Cettina Caruso. La prima forza di opposizione sarebbe il Pd, con 8 consiglieri: Roberto Giachetti, Marco Palumbo, Michela Di Biase, Ilaria Piccolo, Giulio Pelonzi, Giulia Tempesta, Valeria Baglio e Giovanni Zannola (con Orlando Corsetti a subentrare in caso di rinuncia di Giachetti, altrimenti primo escluso); resterebbero fuori i testa di lista Montalcini, Davoli e Concia e gli uscenti Estella Marino, Erica Battaglia, Tiburzi e Parrucci. A seguire Fratelli d'Italia con 5: Giorgia Meloni, Fabrizio Ghera, Andrea De Priamo, Francesco Figliomeni e Maurizio Politi (Rosaria Iani prenderebbe il posto di Meloni); esclusi Mennuni, Rocca, Guidi e Visconti. Poi la Lista Marchini con 2, Alfio Marchini e Alessandro Onorato, e poi 1 a testa per Forza Italia con Davide Bordoni (esclusi la capolista Alessandra Mussolini, ma anche Gazzellone, l'uscente Rossin e Calzetta), per la lista civica Giachetti con Svetlana Celli, per Sinistra per Roma con Stefano Fassina (fuori Medici, Azuni e Peciola) e per la lista civica di Giorgia Meloni con Rachele Mussolini. Fuori dall'Assemblea capitolina resterebbe anche il segretario nazionale dei Radicali, Riccardo Magi

L'altro scenario: SE VINCE IL PD – Il Partito democratico si porterebbe a casa 22 consiglieri, contando Giachetti. Dentro, oltre agli altri 7 'sicurì Palumbo, Di Biase, Piccolo, Pelonzi, Tempesta, Baglio e Zannola, entrerebbero in ordine Orlando Corsetti, Giulio Bugarini, Anna Paola Concia, Erica Battaglia, Marco Tolli, Mariano Angelucci, Estella Marino, Andrea Casu, Cecilia Fannunza, Fabio Pompei, Riccardo Corbucci, Carla Fermariello, Daniele Parrucci e Alessandro Cozza. Nella maggioranza di centrosinistra troverebbero spazio anche 5 consiglieri della civica di Giachetti, quindi oltre a Celli anche Bruno Schiaramazzi, Daniele Di Bella, Claudio Monzio Compagnoni ed Eleonora Talli (sarebbero comunque fuori Lodoli e la capolista Alessia Filippi). A completare il quadro 1 consigliere per la lista Democratici e Popolari – Più Roma, Federico Bertucci (fuori Belfronte e la capolista Maria Fida Moro). All'opposizione prima forza il M5S, con 11 consiglieri: Raggi, De Vito, Ferrara, Penna, Bernabei, Frongia, Stefano, Guadagno, Diaco, Agnello e Angelucci. Poi 4 a Fratelli d'Italia, Meloni, Ghera, De Priamo e Figliomeni e solo 1 a testa per la Lista Marchini con lo stesso Alfio Marchini, Forza Italia con Bordoni, Sinistra per Roma con Stefano Fassina e civica Meloni con Rachele Mussolini




COMUNALI ROMA: ECCO TUTTI I DATI DEI MUNICIPI

Redazione

Sono arrivati i dati definitivi relativi ai candidati alla presidenza dei 14 Municipi di Roma. Nessun minisindaco è stato eletto al primo turno e sarà quindi necessario il ballottaggio tra due settimane.

In nove Municipi sono in testa i candidati del Pd, in cinque quelli del M5S.

Nello specifico nel I Municipio, il centro storico, Sabrina Alfonsi del Pd è in testa con il 38,69%, Maria Giuseppina Campanini (Movimento 5 stelle) è seconda con il 20,19%, mentre Stefano Tozzi (FdI) è terzo con il 17,46%.

Nel II Municipio, Parioli-Salario, Francesca Del Bello (Pd) è al 35,67%, Fabio Fois (M5S) al 20,03% e Andrea Signorini (FdI) al 18,49%.

Nel III Municipio, Nomentano-Montesacro, Paolo Emilio Marchionne (Pd) è al 29,39%, Roberta Capoccioni (M5S) al 26,78% e Vincenzo Di Giamberardino (FdI) al 18,55%.

Il IV Municipio, il Tiburtino, è il primo dove il M5s è in testa: Roberta Della Casa (M5S) ha toccato quota 31,30%, Emiliano Sciascia (Pd) il 25,26% e Giovanni Ottaviano (FdI) il 20,25%.

Anche nel V Municipio, Pigneto/Centocelle i grillini sono in testa: Giovanni Boccuzzi (M5S) è al 29,50% Alessandro Rosi (Pd) al 24,69% e Fabio Sabbatani Schiuma (FdI) al 20,17%.

Nel VI, il Municipio delle Torri, Roberto Romanella (M5S) è al 33,71%, Nicola Franco (FdI) al 21,93% e Dario Nanni (Pd) al 19,67%

Nel VII, l'Appio7Tuscolano, torna in vantaggio il Pd: Valeria Vitrotti dei Dem è al 30,10%, Monica Lozzi (M5S) al 29,27%, Fulvio Giuliano (FdI) al 18,25%.

Nell'VIII, Garbatella/Ostiense, Paolo Pace del M5S è in testa con il 27,26%, Anna Rita Marocchi (Pd) tocca il 26,90% mentre il presidente uscente Andrea Catarci (Sinistra per Roma/Fassina sindaco) è terzo con il 15,73%.

All'Eur, il IX Municipio, è in testa Dario D'Innocenti del M5S con il 30,89%, Andrea Santoro del Pd è al 27,36% e Maurizio Cuoci (FdI) al 18,88%.

Se nel X Municipio, Ostia, non si votava in quanto commissariato, nell'XI Municipio, Portuense/Magliana, Maurizio Veloccia (Pd) è al 31,38%, Mario Torelli (M5S) al 30,13% e Marco Palma (FdI) al 19,97%.

Nel XII Municipio, Monteverde, Cristina Maltese (Pd) tocca il 33,91%, Silvia Crescimanno (M5S) è al 28,58% e Marco Giudici (FdI) al 17,49%.

Nel XIII Municipio, l'Aurelio, Massimiliano Pasqualini (Pd) è al 25,04%, Giuseppina Castagnetta (M5s) al 24,17%, Enrico Cavallari (FdI) al 19,25%.

Nel XIV Municipio, Montemario/Balduina, Valerio Barletta (Pd) è in testa con il 28,51%, seguono Alfredo Campagna (M5S) con il 27,78% e Fulvio Accorinti (FdI e Lega) con il 19,93%.

Infine, il XV Municipio, Cassia/Flaminia: Daniele Torquati (Pd) è in testa con il 28,54%, Stefano Simonelli (M5S) è secondo con il 23,29% e Giuseppe Mocci (Lista Marchini) terzo con il 20,09%.




EXIT POLL, COMUNALI ROMA: AVANTI RAGGI – GIACHETTI

Redazione

Roma – Si profila una sfida tra Pd e Cinque Stelle. Ecco i primi dati :

Roma: exit Ipr-Piepoli, avanti Raggi – Giachetti – Secondo il primo exit poll di Ipr Istituto Piepoli per La Rai, a Roma il candidato M5s Virginia Raggi è in vantaggio con il 34-38%, segue il candidato Pd Roberto Giachetti con il 20-24%. Raggi e Giachetti andrebbero così al ballottaggio. Giorgia Meloni è invece al 16-20% mentre Alfio Marchini si attesta al 9-13%.

Roma: sondaggio Tecnè, Raggi 30-34%, Giachetti 23-27% – Secondo un sondaggio fatto da Tecnè per Mediaset su un campione di 2000, con margine di errore +/-2.2%, a Roma Virginia Raggi sarebbe al 30-34%, Roberto Giachetti al 23-37%, Giorgia Meloni al 18-22%, Alfio Marchini all'11-15% e Stefano Fassina al 4-7%.
 




COMUNALI ROMA, RENZI PER GIACHETTI ALL'AUDITORIUM: "MA DE CHE STAMO A PARLA'"

Redazione

Uno degli ultimi appuntamenti della campagna elettorale di Roberto Giachetti, candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni comunali di Roma: il candidato ha condiviso il palco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma con il presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. Abbiamo seguito la diretta sui social, strumento usato più volte da Giachetti nell’arco della sua campagna elettorale, dell’evento titolato “De che stamo a parla'”, locuzione che rappresenta al meglio il modus operandi del rapporto col pubblico che ha scelto di perseguire il candidato: confidenziale ed informale. Un Auditorium gremito, due sgabelli, due microfoni e i due uomini al centro della scena del centrosinistra italiano. Oltre allo stile della presentazione a tratti minimalista, un supporto fotografico che ha disegnato la linea guida per tutta l’ora di durata della presentazione.

I due hanno inscenato sul palco dell’Auditorium un botta e risposta a mo’ di intervista svolta da Renzi al candidato sindaco, prendendo in considerazione le proprie divergenze personali e ricordando anche momenti di totale disaccordo, per poi passare all’illustrazione dei progetti di Giachetti per le comunali e delle sue esperienze passate. Una serata totalmente targata Pd, durante la quale il premier, forte del proprio momento politico, non ha risparmiato i propri avversari politici. Il format sperimentato dai due è passato dalla campagna elettorale del candidato, all’ironia e alle battute tra i due, a diversi attacchi del presidente del Consiglio principalmente rivolti al Movimento 5 Stelle: «Ci sentiamo dire “onestà” da gente che governa in 17 Comuni su ottomila e ha casini nella metà dei Comuni. Dicono onestà, ma iniziassero a fare trasparenza, iniziassero a mettere fuori i bilanci».

Oltre a quello che secondo i sondaggi è il primo nemico alla corsa a Roma, il M5s, Renzi ha ironizzato anche sulla destra: «Solidarietà a Giorgia Meloni, una che va in campagna elettorale ritrovandosi sostenuta da Salvini che vuole far pagare il Raccordo». Pronto l’appoggio in materia da parte di Giachetti, che racconta del pullman targato Lega Nord con la scritta “Milano Capitale”, a cui è seguita solamente una risata dal chiaro significato. Continua il premier citando il “rapporto speciale” di Donald Trump e Salvini, alzando i toni nel momento in cui si parla di legalità interna al Pd, i cui appartenenti, a detta del presidente del Consiglio, dovrebbero camminare a testa alta data l’onestà che li caratterizza. Emblematica la frase con cui Renzi ha esordito all’Auditorium: «Vi presento il nuovo sindaco di Roma: Roberto Giachetti». A quattro giorni dalle comunali un incontro importante per il Pd, che riempie l’Auditorium memore delle difficoltà affrontate solo sei mesi fa con le dimissioni del sindaco Marino.




COMUNALI ROMA: MELONI VUOLE INTITOLARE UNA STRADA AD ALMIRANTE E STORACE L'ATTACCA

Redazione

È polemica dopo l’annuncio di Giorgia Meloni di voler intitolare una strada a Giorgio Almirante qualora vincesse le elezioni. Ad attaccarla, oltre a esponenti Pd e a Stefano Fassina, candidato sindaco Si-Sel, che ha definito l’idea “un’offesa a Roma città aperta”, anche Francesco Storace, leader de La Destra per Alfio Marchini, che l’ha accusata di voler “raccattare voti”.

“Il 22 maggio ricorre l’anniversario della scomparsa di Giorgio Almirante – ha detto la Meloni – Io sono qui per dire che, quando sarò eletta sindaco, uno degli impegni che mi prendo è quello di intitolare una strada di Roma a un uomo che è stato fondamentale nella storia della destra italiana e nella storia della politica italiana. Un patriota e una persona che amava gli italiani, che credeva nella democrazia e nell’onestà della politica”.

“E la Meloni, alla vigilia delle elezioni, promette una strada ad Almirante… davvero peccato – ha replicato Storace – Avrei evitato speculazioni in campagna elettorale sul suo nome. Che c’entra quel ‘se fossi sindaco’? Anche perché quando governavano Roma con la giunta di centrodestra se ne sono scordati mentre io lo chiedevo invano. E ora, in piena campagna elettorale, danno l’alibi a chi mette all’indice Almirante per la difesa della razza, dimenticando gli illustri ‘democratici’ che sottoscrissero quel manifesto. Nata nel ’77, la Meloni avrebbe fatto meglio a parlare delle buche di Roma come quando passa a piazza Venezia. Per raccattare voti, non si usi Almirante”. Lo scrive in una nota pubblicata sulla sua pagina facebook, Francesco Storace, capolista della Lista Storace Marchini Sindaco.
 




ROMA COMUNALI: LA RESURREZIONE È INIZIATA. PAROLA DI SIMONE CARABELLA

Red. Politica
Roma
– "Roma tornerà ad essere la potenza economica e sociale di un tempo. La Resurrezione è iniziata." Con queste parole Simone Carabella ha annunciato la propria scesa in campo a Roma come capolista del movimento Patria che sostiene la candidatura a sindaco della capitale di Alfredo Iorio.

Simone Carabella in questi ultimi anni è salito alla ribalta delle cronache per le battaglie per il sociale portate avanti insieme a Claudio Palmulli, quest'ultimo figlio del famoso Mister Ok che da 28 anni ogni capodanno si tuffa nelle acque del Tevere. Il duo Carabella – Palmulli ha denunciato concretamente con immagini forti e sconcertanti lo stato attuale delle barriere architettoniche dei mezzi pubblici di Roma. Il duo si è reso protagonista di numerose maratone della solidarietà come quella, tanto per citarne una, della solidarietà per gli italiani abbandonati dalle istituzioni dove Carabella partì alle 9 di mattina del 4 luglio 2015 da piazza Colonna, proprio davanti la sede del Governo, percorrendo oltre 40 chilometri di corsa fino a Casale San Nicola e trasportando il disabile Claudio Palmulli sulla carrozzina che innalzava la bandiera tricolore in segno di solidarietà alle famiglie di italiani che stazionavano da oltre due mesi di fronte ad un ex scuola destinata ad accogliere un centinaio di immigrati.. Occorre ricordare che Claudio Palmulli, è affetto dalla nascita di tetraparesi spastica e assieme a Simone Carabella ha affrontato, oltre all'episodio raccontato, le insormontabili difficoltà che incontra un viaggiatore in carrozzina nel poter prendere un semplice autobus, sprovvisti di pedana, e quelli che ne sono muniti non sono funzionanti.

"Per amore per amicizia .. per passione e ideali comuni, per essere disabili, e normodotati ma allo stesso lato umili e sinceri, e batterci sempre per il prossimo mettendoci la faccia. – Afferma Claudio Palmulli – La mia scelta a livello politico va a questo uomo – Simone Carabella Ndr. – perchè in due anni mi ha sempre sostenuto e mai abbandonato.. Lo faccio per me – prosegue Palmulli – lo faccio per tutte quelle persone disabili, costrette a non potersi andare a prendere un caffè perchè la nostra città e piena di barriere architettoniche . Si scrive Simone Carabella si legge libertà! Ho rifiutato lavori, ho rifiutato agevolazioni ho rifiutato privilegi, perchè l'obiettivo non è agevolare Claudio, ma agevolare tutte quelle persone che stanno in difficoltà, ed è per questo che ho scelto di lottare insieme a Simone. Con Lui in Campidoglio saranno rappresentate tutte quelle categorie abbandonate dallo Stato. Perché, – conclude Palmulli – quello che abbiamo detto abbiamo sempre fatto perchè nella vita contano i fatti e noi lo abbiamo dimostrato sempre . Con Simone Roma Risorgerà!"

Alla domanda posta a Palmulli in merito ad un probabile ballottaggio tra Alfio Marchini e Virginia Raggi chi voteresti?  "La mia risposta è semplice è concisa, – risponde senza esitazione Claudio Palmulli – Virginia Raggi, senza se e senza ma, perchè il Movimento 5 Stelle con rappresentate Daniele Frongia  è stato l'unico movimento insieme al mio amico fraterno Simone Carabella ad aiutarmi in questa ardua battaglia.




COMUNALI ROMA: STEFANO FASSINA FUORI DALLA COMPETIZIONE ELETTORALE

Red. Politica

Roma – "Abbiamo appreso con stupore che la commissione elettorale ha respinto le nostre liste dalla competizione per Roma. Si tratta di una decisione che, se fosse confermata, altererebbe pesantemente l'esito delle elezioni amministrative nella Capitale. Presentiamo subito ricorso e nelle prossime ore decideremo quali ulteriori iniziative intraprendere". Così in una nota Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma.

Le sorti del candidato sindaco di Roma per Sinistra Italiana Stefano Fassina si decideranno quindi la prossima settimana. Le sue liste sono state respinte dalla commissione elettorale circondariale per vizi formali "non sanabili" e la sua candidatura ora dipende dall'esito del ricorso al Tar. Per le sue liste municipali sarebbero stati utilizzati moduli vecchi, in quelle comunali ci sarebbero dati mancanti. Tra oggi e domani la commissione elettorale trasmette la notifica solo degli esiti negativi alle varie liste: ricusazione o richiesta di modifica. Per rispondere i soggetti politici hanno tempo fino a mezzogiorno di martedì. Nel caso specifico di Fassina, il ricorso sarebbe al Tar la cui decisione si attende entro tre giorni dal ricorso. La prossima settimana potrebbe essere decisiva per la corsa del candidato di Sinistra Italiana.
 




COMUNALI ROMA, SAVIANO E GIACHETTI: BOTTA E RISPOSTA A SUON DI TWITTER

Redazione

Roma – Botta e risposta via Twitter tra lo scrittore Roberto Saviano, autore del bestseller «Gomorra», e il candidato sindaco di Roma del centrosinistra Roberto Giachetti (Pd). Il tema la vicenda del consigliere del Municipio I Nathalie Naim, che qualche giorno fa aveva denunciato a mezzo stampa di esser stata esclusa da un posto in una lista municipale a sostegno di Giachetti, per una querela per diffamazione. Naim ha poi accolto l'offerta di ospitalità, avanzata dai Radicali, accettando la candidatura come capolista per il Municipio I nella lista Radicali – Federalisti, laici, ecologisti, che sostiene Giachetti. A Saviano che ha scritto: «Giachetti a poche ore dalla presentazione delle liste epura Nathalie Naim rinviata a giudizio per diffamazione a mezzo stampa. Ma davvero?», il candidato dem ha replicato: « robertosaviano Naim sarà candidata con i radicali miei alleati. Per le mie liste ho usato regole rigide per tagliare i ponti col passato». A rispondere allo scrittore napoletano in precedenza anche il segretario di Radicali italiani e capolista al Comune della lista Radicali – Federalisti, laici, ecologisti, Riccardo Magi, che ha scritto: « robertosaviano chi vorrà + ingaggiare battaglie giuste rischiando di perdere diritti politici? X questo..», postando una foto insieme alla Naim in occasione dell'accettazione della candidatura, e aggiungendo, in un tweet successivo: « robertosaviano ci si affida a ciò quando si ha difficoltà a selezionare classe dirigente La nostra è sfida certamente




COMUNALI ROMA, RAGGI: "BERLUSCONI E RENZI SONO UNA COSA SOLA. NON DEVONO METTERE LA MANI SU ROMA"

Redazione

Roma – “Si parla di patto del Nazareno perché questo a livello nazionale c’è. Renzi e Berlusconi sono una cosa sola. Se hanno intenzione di governare Roma come stanno governando l’Italia, noi glielo impediremo in tutti i modi. Non devono mettere le mani su Roma”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del M5s Virginia Raggi, interpellata a margine di un’iniziativa nel quartiere Prenestino-Centocelle.
“Credo che i cittadini sappiano bene e abbiano capito bene quali sono i giochi di potere che questi partiti continuano a fare sulla loro testa e sulle loro spalle – ha detto ancora Raggi – Sono mesi che siamo di fatto in una campagna elettorale su Roma e noi dobbiamo pensare a Roma, non a questioni di leadership, di chi governa quel partito e chi andrà a essere il candidato. A noi non interessa, ai cittadini non interessa, a loro importa una visione di Roma e una visione di Roma noi ce l’abbiamo, ed è molto precisa, è quella di rigenerare una città partendo dall’ordinario. Tutto il resto sono speculazioni che non ci riguardano non ci interessano e secondo noi non devono far parte di una buona attività politica”.