LADISPOLI: IL COMUNE DIFFIDA LA SOCIETA' RECIN

Marina Cozzi – Presidente Crzl

 

Ladispoli (RM) – Con un sintetico ma tempestivo comunicato l’Amministrazione Comunale ha reso noto di aver diffidato la società RECIN dal proseguire la sua attività che, come ricordiamo, consiste nel trasformare gli sfalci del verde pubblico e privato in compost utile per fertilizzare i terreni e nel recuperare i calcinacci trasformandoli in materiale riutilizzabile per l’edilizia e non solo.

Con la stessa sinteticità il Comitato Rifiuti Zero Ladispoli chiede, per l’ennesima volta, all’amministrazione comunale:

1) Dove andranno i cittadini a disfarsi dei rifiuti ingombranti, visto che l’isola ecologica è chiusa da giorni?

2) Dove andranno i cittadini (e il Comune stesso) a smaltire i residui delle potature e dei calcinacci, visto che è stata “sollecitata” la chiusura dell’unico impianto attivo nel raggio di oltre 100 km?

3) Quanto costerà ai cittadini ed alle casse comunali questa “sollecitudine”?

4) Chi si occuperà delle famiglie dei sei operai che lavorano, ancora per poco, alla RECIN?

I cittadini e il CRZL aspettano una tempestiva risposta, anche sintetica, a queste domande. 

 

 

 




LADISPOLI, GESTIONE RIFIUTI: BOOM DI PRESENZE ALLA PROIEZIONE DEL FILM "TRASHED"

Redazione

Ladispoli (RM) – Lo scorso venerdì sera piazza Rossellini gremita di persone come nelle grandi occasioni. Tantissimi  cittadini hanno accolto l’invito ad assistere alla proiezione gratuita del film- documentario Trashed, interpretato dal premio Oscar Jeremy Irons e girato dalla regista Candida Brady.

L’evento, organizzato dal Comitato Rifiuti Zero Ladispoli in collaborazione con l’associazione “Zero Waste Lazio” ed il Patrocinio del Comune di Ladispoli, ha avuto un enorme successo.

La proiezione del film è stata preceduta da un dibattito sulla gestione locale dei rifiuti al quale hanno partecipato il Vicesindaco e Assessore all’ Ambiente Giorgio Lauria e la presidente del comitato Marina Cozzi, a riguardo sono stati affrontate alcune criticità inerenti la situazione dell’igiene urbana a Ladispoli quali  

Chiusura dell’isola ecologica e conseguente interruzione del ritiro a domicilio dei rifiuti ingobranti

Insufficienza delle campane per la raccolta differenziata stradale

Chiusura della Recin, unico esempio di gestione virtuosa degli sfalci verdi e dei rifiuti inerti del nostro comprensorio

Imminente esito del bando per l’affidamento del servizio di igiene pubblica con l’estensione della raccolta porta a porta in tutta la città.

Subito dopo, la visione del film, a dir poco “impressionante”, ha mostrato chiaramente come i nostri stili di vita stiano mettendo in serio pericolo la vita di tutti sul nostro pianeta.

L’enorme quantità di rifiuti urbani che vengono prodotti nei paesi industrializzati sta inquinando in modo irreversibile l’acqua, la terra e l’aria. Il film ha tenuto con il fiato sospeso i presenti, le visioni apocalittiche facevano pensare ad una strada senza uscita che però, fortunatamente, veniva indicata alla fine dello stesso e cioè l’adesione alla strategia “rifiuti zero”. A questo proposito è intervenuto Massimo Piras, coordinatore regionale della  “zero waste”,  che ha spiegato le finalità ed i vantaggi della legge di Iniziativa popolare “rifiuti zero” di cui si è continuata la raccolta delle firme necessarie alla presentazione in Parlamento, raccolta che proseguirà fino alla fine di agosto presso gli URP comunali e nelle principali manifestazioni della zona, compreso il prossimo ecofestival di Cerveteri. La serata si è conclusa allegramente tra gli stand allestiti in piazza in cui i presenti hanno potuto degustare una fresca sangria e degli ottimi dolci, tutti rigorosamente a kilometri zero e utilizzando bicchieri compostabili e carta riciclata.  




LADISPOLI, COMITATO RIFIUTI: AL VIA LA RACCOLTA FIRME PER LA “LEGGE RIFIUTI ZERO”

Redazione

Ladispoli (RM) – Quest’anno IL Comitato Rifiuti Zero di Ladispoli sarà presente alla 63° sagra del carciofo con un proprio stand. Membri del comitato saranno a disposizione dei cittadini per parlare del problema dei rifiuti e della tutela dell’ambiente. L’evento principale, proprio in occasione della sagra qui a Ladispoli,  sarà l’anteprima nazionale del “firma day”, ossia la giornata dedicata all’inizio della raccolta delle firme necessarie per la presentazione del disegno di legge di iniziativa popolare denominata “Legge Rifiuti Zero”. La legge mira ad una riforma organica di tutto il sistema della raccolta e smaltimento rifiuti e si articola su cinque parole fondamentali enunciate già nel primo articolo: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Quest'ultimo punto – sottolineano i promotori – non è da sottovalutare: la diffusione della raccolta rifiuti porta a porta, che è uno degli obiettivi, sarebbe l'unica grande opera di cui il paese ha bisogno. Nuovi posti di lavoro dunque e contemporaneamente maggior tutela dell’ambiente, al fine di evitare i danni certi provocati dalle discariche e dagli inceneritori ed anche quelli causati dai megaimpianti a biogas, sicuramente ad elevato impatto ambientale , che stanno spuntando come funghi velenosi in tutta Italia. Chiediamo dunque a tutti i visitatori – conclude il presidente del CRZL Marina Cozzi- di aiutarci in questa battaglia  firmando la proposta di legge, 
con il loro sostegno riusciremo insieme a garantire un futuro più ecosostenibile alle prossime generazioni.




RIETI, SABATO 2 FEBBRAIO IL SEMINARIO TECNICO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Redazione

Rieti – Il Comitato Rifiuti Zero Ladispoli ha segnalato agli amministratori del Comune di Ladispoli, la possibilità di partecipare al Seminario Tecnico sulla Gestione Rifiuti che si svolgerà a  Rieti il 2 febbraio 2013. "Riteniamo che l'interesse dell'argomento, la qualità indiscussa degli oratori ed il taglio pratico dato all'evento siano elementi sufficienti per auspicare la partecipazione di una delegazione comunale proprio su quello che sarà l’obiettivo principale per il 2013 per i nostri amministrazione: l’introduzione dell’agognata raccolta differenziata. – Commentano in una nota dal Comitato – Sebbene a tutt’oggi non ci risulti l’adesione del Comune al nostro invito (così come è già avvenuto per la nostra richiesta di riduzione della TARSU a chi effettua il compostaggio)   il CRZL, al fine di stimolarne  la partecipazione, ha deciso di offrire TRE posti in auto a chi, tra i nostri amministratori, volesse approfondire l’argomento “raccolta differenziata” e contemporaneamente mettere in pratica uno degli strumenti della mobilità sostenibile: il car pooling (http://it.wikipedia.org/wiki/Car_pooling). – La nota conclude – Se poi, per precedenti impegni,  non fosse possibile per nessuno degli amministratori intervenire a questo seminario, il CRZL si mette a disposizione per qualsiasi confronto con gli amministratori  sull’argomento “raccolta differenziata e strategia rifiuti zero a Ladispoli”.
 




LADISPOLI, IL COMITATO RIFIUTI ZERO AUSPICA UNA CULTURA PIU' RISPETTOSA DELL'AMBIENTE

Redazione

Ladispoli (RM) – "Il Comitato Rifiuti Zero di Ladispoli apprende con piacere, come riportato sulla stampa locale, l'annuncio del nostro sindaco e della sua giunta che “ il 2013 sarà l'anno della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città “ e rimane fiducioso poiché questa volta, al contrario di quanto fatto dalle giunte precedenti, qualche provvedimento dovrà necessariamente essere preso, anche per non rimanere, seppure in "buona compagnia",  fuorilegge rispetto alle norme dell’Unione Europea. – Dichiara in una nota il portavoce del Comitato –  Ladispoli è in una regione – prosegue la nota –  tra le più disastrate in tema di rifiuti e il balletto dei piani e contropiani, cui abbiamo assistito negli ultimi anni da parte di chi amministra la cosa pubblica, ci fa dedurre che avremo ulteriori brutte sorprese. La strada tracciata fino ad ora dai vari Ministri e commissari non ci piace: pochissimo recupero dei materiali e come misero palliativo il solo pretrattamento (TMB) prima del conferimento in discarica, finalizzato alla produzione di ecoballe che non hanno nulla di ecologico e che servono solo ad alimentare inceneritori, alcuni ancora da realizzare. Il risultato di tutto ciò continuerà a essere il “solito” inquinamento ambientale, con relativi danni alla salute dei cittadini.

Quello che manca, secondo il nostro comitato, è una cultura più rispettosa dell'ambiente e della salute dei cittadini da parte dei nostri amministratori ed una conoscenza della strategia rifiuti zero" sintetizzabile con le quattro “erre“: Riduzione, Recupero, Riciclo, Riuso". Questa strategia può dare opportunità di nascita e di sviluppo a microimprese dedite al trattamento e alla valorizzazione dei materiali raccolti tramite la differenziata, creando così nuovi posti di lavoro anche in questo momento di forte depressione economica. Le scelte politiche attuali favoriscono la concentrazione della gestione del trattamento dei rifiuti in poche mani, creando dei monopolisti come si è visto con il caso Malagrotta. la scelta "rifiuti zero" è una scelta di civiltà, a cui dovrebbero puntare i nostri amministratori che dovrebbero incentivare corsi di educazione ambientale permanenti per i cittadini, al fine di evitare che per ogni impresa che opera nella "green economy" nascano comitati vittime dell' “effetto NIMBY” (Non nel mio giardino) così come è successo con il caso Recin prima a Ladispoli ed ora a Cerveteri.  L'indotto di imprese collegate  alla raccolta dei rifiuti (come ad esempio gli impianti di compostaggio) non deve spaventare la cittadinanza; queste imprese lavorano in un settore regolamentato da norme severissime a garanzia del cittadino.

Non si può dire di no a tutto, ma solo a ciò che ci danneggia: le discariche e gli inceneritori. Il trattamento dei rifiuti potrebbe rilanciare l'economia e l'occupazione nella nostra regione e risanare anche le casse comunali, sia attraverso una riduzione dei costi per il mancato conferimento in discarica sia dall’aumento delle entrate derivante dalla vendita dei materiali riciclati, chiaramente a condizione di non far viaggiare i nostri rifiuti per centinaia di chilometri. – La nota conclude – Il nostro comitato non condivide l'idea del sindaco Paliotta secondo cui la differenziata sia solo un obiettivo culturale e di tutela ambientale ma non di risparmio economico, infatti prendiamo ad esempio il comune di Capannori (Lu), che ha una popolazione equivalente a quella di Ladispoli: in questa cittadina con 82% di raccolta differenziata si è arrivati a risparmiare 1 milione e 900mila euro annui rispetto alla raccolta tradizionale. Ed è proprio basandoci sulle esperienze dei comuni "virtuosi" che noi diciamo, parafrasando le affermazioni di qualche esponente politico poco illuminato, che "se lo hanno VOLUTO a Capannori lo vogliamo anche qui a Ladispoli" cominciando proprio qui, nella nostra città,  un nuovo effetto GIMBY (Good In My Back Yard ossia utile nel mio giardino) che speriamo si estenda in tutto il Lazio. Noi lotteremo per questo."
 




LADISPOLI, CHIUSURA IMPIANTO RECIN. LAVORATORI A CASA PER NATALE

Cozzi: "Ancora una volta si favorisce il conferimento in discarica anzichè il recupero dei materiali, e il raggiugimento del 65 % di raccolta differenziata  entro il 2012  si allontana sempre di più."

 

Redazione

Ladispoli (RM) – L’impianto della Recin chiude. "In seguito  alla chiusura dell’attività i dipendenti  della Recin, quest’anno per Natale, troveranno  sotto l’albero una bella lettera di licenziamento. – Scrive in una nota Marina Cozzi presidente del Comitato Rifiuti Zero Ladispoli –  Alle famiglie che perderanno il lavoro – prosegue Cozzi – e agli imprenditori costretti a interrompere  la propria attività lavorativa va tutta la solidarietà del Comitato Rifiuti Zero di Ladispoli. Purtroppo  dopo anni di campagne di disinformazione e allarmismi ingiustificati la storia dell’impianto di recupero di inerti e sfalci verdi di Monteroni si conclude nel peggiore dei modi con danni enormi  agli imprenditori, ai dipendenti e alla collettività che vede l’interruzione di un servizio pubblico indispensabile per  una corretta gestione dei rifiuti.

Ancora una volta si favorisce il conferimento in discarica anzichè il recupero dei materiali, e il raggiugimento del 65 % di raccolta differenziata  entro il 2012  si allontana sempre di più. – La nota conclude – In quanto alla motivazione  della chiusura dell’impianto di smaltimento di inerti e verde che, secondo quanto sostiene l’amministrazione comunale, mette a repentaglio “la vocazione agricola e agroturistica della campagna di Monteroni” ,  secondo la nostra visione di sviluppo sostenibile del territorio è soprattutto  la cementificazione  il  nemico da  combattere,  non un impianto che trasforma i residui verdi in compost fertilizzante  per il terreno.