VELLETRI, GRAVISSIMA SITUAZIONE D'EMERGENZA: POPOLAZIONE SENZ'ACQUA DA DUE SETTIMANE

Chiara Rai

Velletri (RM) – Trentamila residenti di Velletri senz’acqua o con l’acqua un ora sola al giorno da ormai 13 giorni. La città degli assetati, sempre in emergenza in fila alle autobotti disponibili, impossibilitati a farsi una doccia, in condizioni igienico sanitarie precarie, con difficoltà a lavare i vestiti e a garantire l’igiene a se stessi e ai propri figli. Gli approvvigionamenti, lamentano i residenti, sono pochi, spesso obsoleti mentre i bisognosi d’acqua sono tanti e paiono, in questi giorni d’inizio estate, persone proiettate in uno scenario da terzo mondo, dove l'acqua è merce rara e c’è il pericolo di malattie. I veliterni sono senza dubbio i più colpiti dalla carenza idrica. Il palazzo comunale è subissato di segnalazioni di disservizi sparsi a macchia d’olio per l’intero territorio ma in particolare più critici nelle zone di Colle dei Marmi, via della Cava, colle Caldara, via Appia Nord, Colle Ottone, Rioli di Mezzo nelle quali l'assenza di acqua diretta persiste da ormai due settimane.

Sergio Andreozzi, assessore ai Beni Comuni di Velletri lamenta inoltre che nelle zone del centro urbano, piazza Mazzini, via del Corso, via Portella, via Bonese, Piazzola e Aurelio Mariani, è stata completamente disattesa la programmata turnazione da parte del gestore Acea: “questo assessorato – dice Andreozzi –  congiuntamente al dirigente del sesto settore ha inviato alla STO ed alla presidenza Acea Spa, una lettera di protesta nei confronti del gestore. Nel contempo ho scritto una missiva di denuncia di interruzione pubblico servizio indirizzata al prefetto di Roma, Pecoraro, alla procura della repubblica di Velletri, al Commissario Prefettizio della provincia di Roma Postiglione, alla Asl di Albano e per conoscenza al presidente Acea Cecili per segnalare il grave pericolo per la salute pubblica derivante dall'assenza completa per più giorni dell'approvvigionamento idrico”.

E proprio venerdì 28 giugno l’amministrazione Servadio ha convocato un tavolo invitando lo stesso prefetto di Roma a partecipare, data la gravità dell’emergenza.  Intanto  anche la zona a Est della città non vede un goccio d’acqua. Le vie più colpite sono  via Appia nord, via della Cava, via della Pilara, via Colle Noce. “Disservizi da bollettino di guerra – aggiunge Andreozzi – abbiamo toccato il fondo. L’Acea non ci fornisce risposte, i responsabili non ci danno spiegazioni”. Soltanto venerdì, fanno sapere dal Comune, l’Acea ha riparato un guasto a un pozzo. Ma l’emergenza non è rientrata. Il comitato Acqua Pubblica Velletri continua la sua strenua lotta per avere garantito il bene essenziale, in trincea dal 2008. Venerdì i membri dell’organizzazione hanno partecipato all'incontro con i cittadini che in questo momento vivono enormi disagi e in quell’occasione hanno criticato duramente gli attori politici di centrosintra: “tariffa sociale non rispettata, mancanza di acqua. Questa città non è stata in grado di approvare un atto semplice: dichiarare l'acqua bene comune, non negoziabile”. L’esortazione del Comitato, arrivati a questo punto, è quella di una mobilitazione dell’intera cittadinanza, “altrimenti – avvertono i membri – non cambierà nulla!”.




VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO

Velletri (RM) – A Velletri l’incubo dell’acqua con l’arsenico fuori legge non è passato con il 2012. Il sindaco Fausto Servadio ha firmato l’ordinanza di divieto di bere l’acqua pubblica in ben diciannove strade alimentate dal pozzo “Le Corti”. Velletri si aggiunge ai Comuni freschi di ordinanza di divieto di bere l’acqua dai rubinetti casa propria: Canale Monterano, Anguillara e Lanuvio. Eppure nella vicina Velletri, il clima che respirano i cittadini è tornato ad essere di rabbia e stanchezza rispetto alla ormai “di casa” emergenza per le strade con file di persone che si approvvigionano tramite i dispenser d’acqua forniti da Acea.

I membri del comitato Acqua pubblica di Velletri, intanto reclamano più trasparenza: “intanto – dice Proietti – sarebbe il caso che l'amministrazione rendesse noti urgentemente i valori riscontrati nelle varie zone del nostro territorio. Che si provveda in maniera decisa a tutelare quei cittadini interessati dall’emergenza e costretti ad approvvigionarsi tramite i dispenser d’acqua, roba del terzo mondo, insomma ora basta con la pazienza". Era il 2010 quando iniziarono le prime file ai serbatoi Acea. Sergio Andreozzi, assessore con delega alla Rete idrica ha pronta una risposta che in sintesi dice: l’amministrazione si è mossa,. “Se si analizza la situazione prima del 2006 – spiega Andreozzi – avevamo i pozzi Castello, Lauri, Acqua Palomba, Campo Sportivo, Rioli, Le Corti, 167, Marmi I e II, Poggi d'Oro con valori di arsenico e fluoro molto sopra i limiti. Acea è stata quindi costretta limitare tale fenomeno. Sono stati quindi tombati i pozzi di Lauri e Castello, potabilizzato quello del Campo sportivo e della zona 167 e obbligato i proprietari dei rimanenti pozzi a potabilizzare i propri. Nel caso di Le Corti i valori sono sempre rimasti in deroga dai 13 ai 16 microgrammi.Oggi la deroga è finita, il pozzo Le Corti va potabilizzato.

Tale situazione era ben nota agli addetti ai lavori fin dal 2010 e così si è cercato di individuare un'area a ridosso del pozzo dove istallare il potabilizzatore”. Dopo varie verifiche tecniche è stato individuato un terreno privato che il Prg prevedeva in origini a servizi, un parcheggio per una zona direzionale che poi non è stata mai portata avanti e di fatto e decaduta. Andreozzi fa sapere che l'individuazione del terreno non è andata a genio alla proprietà dello stesso, che da circa un anno e mezzo, starebbe facendo decisa opposizione. “La concomitante assenza – continua l’assessore veliterno –  nel finire del 2011 di un commissario regionale deposto al potere espropriativo e la successiva crisi politica regionale hanno fatto perdere del tempo utile per definire la questione. Si è quindi giunti alla fine del 2012 con la necessità di risolvere l'emergenza aspettando segnali da parte degli organi preposti. Il gestore assicura che la partita si chiuderà entro giugno 2013 anche se la preoccupazione è che i tempi legali si allunghino almeno fino a dicembre 2013, termine ultimo per essere definitivamente in regola”.

tabella PRECEDENTI:

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06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
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