VITERBO, MARTIRI DELLE FOIBE: CONVOCATA LA PRIMA RIUNIONE NAZIONALE DEL COMITATO 10 FEBBRAIO

Redazione
Viterbo – Domenica 13 dicembre è stata convocata a Roma, presso la “Città dell’altra economia” in Largo Dino Frisullo, dalle 9.30 alle 15, la prima Riunione Nazionale per presentare il nuovo Statuto e ratificare le nomine dell’articolato Direttivo Nazionale e dell’illustre Comitato Scientifico.

La realtà del Comitato, attiva sin dall’Istituzione della legge 92/2004 per il Giorno del Ricordo, si è concentrata sulla promozione del “ricordo” e sulla difesa della millenaria identità italiana nell’Adriatico orientale, attraverso iniziative di divulgazione nelle scuole, presso gli atenei e in tutte le diverse occasioni di confronto offerte, compreso il sostegno di numerosissime iniziative culturali e pubblicazioni.

L’azione del Comitato, in sostegno dell’attività delle Associazioni degli Esuli, si sottolinea, “ha contribuito a mantenere viva una tradizione culturale altrimenti a rischio di estinzione, destinata a svanire a causa dell’oblio di un popolo dalla memoria spesso troppo corta. Perciò, dopo un decennio di attività, il Comitato ha deciso di ristrutturare il suo organigramma, al fine di rappresentare al meglio le variegate realtà che lo sostengono su tutto il territorio nazionale”.

Alla riunione del 13 dicembre verrà quindi presentata la nuova Direzione Nazionale, composta da illustri nomi della cultura e della comunicazione italiana e l’importante Comitato Scientifico presieduto dal professor Parlato. Seguirà, lunedì 21 dicembre, il conferimento in Parlamento della prima edizione del Premio “Norma Cossetto – Comitato 10 Febbraio”.

La provincia di Viterbo sarà rappresentata da Maurizio Federici di Viterbo e da Silvano Olmi di Tarquinia, tra i promotori del Comitato 10 febbraio nella Tuscia. Grazie al loro lavoro di ricerca storica, sono stati individuati i nominativi di 13 martiri delle foibe nati a Viterbo e nei paesi della provincia.

Il Comitato 10 febbraio, attivo sin dall’approvazione della legge 92/2004 che ha istituito “il Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, si è recentemente concentrata non soltanto sulla promozione del “ricordo” ma anche sulla difesa della millenaria identità italiana nell’Adriatico orientale, attraverso iniziative di divulgazione nelle scuole, presso gli atenei e in tutte le diverse occasioni di confronto organizzate in tutta Italia e in Istria.




ROMA, MOSTRA MOSAICO CROATO AL MUSEO DELLA CIVILTA' ROMANA ALL'EUR. SCELTA INOPPORTUNA?

Redazione

Il “Comitato 10 Febbraio” apprende con stupore e disappunto la decisione di Roma Capitale di organizzare una mostra sul Mosaico croato presso il Museo della Civiltà Romana all'EUR. Ogni iniziativa culturale è ovviamente ben accetta ed ha il nostro plauso, ma non possiamo non notare che celebrare la Croazia a poca distanza dal quartiere giuliano-dalmata sia quantomeno inopportuno, almeno fino a che non sarà riconosciuta da parte croata la tragedia delle foibe e dell'esodo fiumano, giuliano e dalmata, risarciti agli esuli i beni perduti e i carnefici titini ancora vivi non siano chiamati a rispondere dei crimini perpetrati contro migliaia di persone colpevoli solo di amare l'Italia.
Chiediamo al Sindaco che venga bloccata o almeno spostata la mostra, e che venga realizzata il prima possibile la "Casa del Ricordo", affinché almeno si impedisca ai più giovani di dimenticare. Una Casa che possa essere centro culturale, sede per le Associazioni di Esuli e monito per chi, ancora oggi, cavalca tesi revisioniste e negazioniste rispetto ad una tragedia che non è tale solo per chi è originario delle terre al confine orientale, ma che fa parte dell’irrinunciabile bagaglio culturale di tutti gli italiani che amano questo paese.
 

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