ANGUILLARA, QUARTIERI E COMITATI: SCACCO DI MANCIURIA. SECONDO RICCI RIMETTE LA DELEGA

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Ad Anguillara il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci, ha rimesso nelle mani del sindaco la delega ai quartieri.

La notizia, con la campagna elettorale già bella che avviata, ha sorpreso diversi cittadini, almeno inizialmente. Le motivazioni, secondo le dichiarazioni dello stesso Secondo Ricci, sarebbero da ricondursi nella sofferenza manifestata dai rappresentanti dei vari comitati nel non ricevere risposte da parte degli amministratori comunali alle varie richieste. Infatti il Presidente del Consiglio Comunale di Anguillara ha messo nero su bianco che i comitati “sono allo stremo”.

La notizia non è passata inosservata per alcuni residenti del luogo "strano il fatto che solo pochi giorni fa, – dichiarano alcuni cittadini – su un giornale del luogo, si lodavano le mille iniziative dei tre comitati esistenti, raccontati come la più grande istituzione democratica dopo le polis greche". Occorre qui ricordare che il territorio di Anguillara è stato suddiviso in 9 quartieri e che per ognuno di questi è stata prevista l'istituzione, a mezzo di pubblica consultazione, di un comitato. Ad oggi sui 9 quartieri di Anguillara sono stati ufficialmente istituiti 3 comitati di quartiere: Comitato 1 "Centro Storico", Comitato 5 "Residenza Claudia e Poggio dei Pini", Comitato 9 "Colle Sabazio, Ponton dell'Elce".

"Non riusciamo a credere che Secondo Ricci sia veramente così affranto delle mancate risposte date dagli assessori alle sue 'creature' istituzionali. – Hanno commentato ancora i cittadini – Perché se è vero – proseguono – che pretende attenzione dagli altri, avrebbe dovuto per primo lui fornire le risposte a chi, certo di aver subito un’ingiustizia, ha chiesto il suo intervento, come responsabile dei quartieri". La critica, quindi, che viene mossa a Secondo Ricci è quella di non aver fornito risposte neanche in presenza di richieste regolarmente protocollate in Comune. "Dietro precise e documentate accuse, – evidenziano alcuni residenti del luogo – ci si sarebbe attesi una presa di posizione da parte di Ricci, anche fosse stata di diniego. Invece no, il consigliere delegato ai quartieri ha pilatescamente ignorato qualsiasi richiesta d’intervento, applicando ripetutamente quel comportamento che oggi rimprovera ai suoi colleghi di coalizione. In certi casi le dimissioni non sono un atto di orgoglio, – concludono i cittadini – ma una fuga dalle proprie responsabilità, effettuata nel momento in cui ha raggiunto la consapevolezza di non essere capace a governare in maniera adeguata la partecipazione popolare tanto sbandierata, ma poco sostenuta dai fatti".

Probabilmente, a determinare la scelta di Secondo Ricci di rimettere la delega ai quartieri è stata l'interrogazione fatta dal consigliere di opposizione Sergio Manciuria. Infatti Manciuria, con l'interrogazione diretta a Secondo Ricci quale Presidente del Consiglio Comunale di Anguillara, lo avrebbe costretto a dover discutere delle presunte mancanze riferite ai quartieri di cui lo stesso Ricci risultava essere il delegato istituzionale. Una scelta quindi, che sembrerebbe essere stata effettuata per uscire fuori da un'imbarazzante empasse politica.

La patata bollente, ora è nelle mani del sindaco Francesco Pizzorno che dovrà rispondere in Consiglio comunale all'interrogazione del Consigliere Sergio Manciuria. Una scelta, quindi, quella di Ricci, che fa accendere maggiormente i riflettori sulla questione dei quartieri di Anguillara e dei relativi comitati e soprattutto mette in luce i risultati (non) conseguiti da Ricci quale delegato agli stessi, che vengono definiti da molti come "impalpabili".

Un vero e proprio boomerang politico, quello innescatosi, che ora rischia di far incrinare alcuni equilibri politici all'interno di un Pd locale che rischia di presentarsi alla consultazione elettorale formalmente unito, ma di fatto spaccato all’interno molto più di quanto già avviene in ambito nazionale.