LAZIO, IL TRASPORTO PUBBLICO AFFONDA: I TITOLARI DELLE AZIENDE TPL OCCUPANO LA REGIONE E CONGELANO I SERVIZI

Chiara Rai

Lazio – E’ iniziata ieri 10 dicembre  la paralisi effettiva del trasporto pubblico locale su gomma in oltre 70 Comuni del Lazio, tra cui della Provincia di Roma: Fiano Romano, Capena, Bracciano, Velletri, Lariano, Tivoli, Artena, Valmontone, Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Bellegra, Genazzano, Cave, Segni, Anzio..

I titolari della aziende di trasporto non ricevono i pagamenti da oltre 14 mesi e rimasti senza più soldi per pagare benzina e dipendenti, hanno deciso di "barricarsi" all’interno della Regione nella sala Liri in via Rosa Raimondi Garibaldi, assieme a 37 referenti di società di trasporto, le organizzazioni sindacali e molti sindaci dei Comuni interessati finché non si troverà una soluzione concreta per poter riattivare i servizi Tpl. “Purtroppo nonostante la buona volontà e l’interessamento che Malcotti ha espresso nei nostri confronti – dichiara Giuseppe Cilia, presidente dell’associazione “Uni.A.Mo.La” che rappresenta 47 aziende Tpl del Lazio – si insiste sulla cartolarizzazione Sace, ovvero su un accesso al credito che richiede diverso tempo ai fini dell’erogazione del pagamento a seguito di preventiva consegna di una serie di documentazione non facilmente e immediatamente reperibile per tutti”.

Cilia ribadisce che ci sono dei punti di debolezza nell’accordo della Regione e che servono risorse immediate, perché la maggior parte della aziende non è più in grado di mettere gasolio ai mezzi. “Su 70 milioni – aggiunge Cilia e conferma Claudio D’Amico titolare della Damibus S.r.l. che serve Fiano Romano e Capena – abbiamo bisogno di almeno 10 milioni subito per poter tamponare la situazione”. Cilia e gli altri trasportatori pretendono un accordo scritto con le specifiche di un effettivo acconto di almeno il 10 per cento dell’intero importo. Intanto mercoledì alle 16 è fissato un incontro tra i rappresentanti delle aziende Tpl e l’assessore al Bilancio Stefano Cetica.

E il blocco dei mezzi su gomma continuerà ad oltranza fino all’effettivo pagamento dell’anticipo richiesto. “Fino a mercoledì – conferma Cilia – non riprenderemo il servizio perché siamo davvero impossibilitati”. Uno sciopero annunciato, quindi, che non è stato sospeso neppure dopo il tavolo dello scorso giovedì in Regione con l’assessore ai Trasporti Luca Malcotti in occasione del quale erano stati chiariti i tempi e le modalità di gestione dell’accordo siglato il 30 novembre che rende operativo l’accordo tra Regione, Poste Italiane e Sace. Una sorta di intesa  per l’erogazione del pagamento alle aziende di trasporto. Inoltre Sace, a dire di Malcotti, avrebbe già deliberato favorevolmente sulla cessione dei crediti di alcune imprese che verranno pagate nei prossimi giorni.

tabella PRECEDENTI:

07/12/2012 TRASPORTO LAZIO ALLO SBANDO, AZIENDE TPL IN GINOCCHIO: LUNEDI' SI FERMA TUTTO
06/12/2012 LAZIO VERTICE IN REGIONE TRA AZIENDE TPL E ASSESSORE MALCOTTI: COSTITUITA UNITA' DI CRISI
06/12/2012 LAZIO, RISCHIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: OGGI VERTICE IN REGIONE TRA L'ASSESSORE MALCOTTI E LE AZIENDE DI TPL
30/11/2012 LAZIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE LASCIA SPERARE, LE AZIENDE CHIEDONO GARANZIE
26/11/2012 LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.
21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.



TRASPORTO LAZIO ALLO SBANDO, AZIENDE TPL IN GINOCCHIO: LUNEDI' SI FERMA TUTTO

[ "CARO ASSESSORE LUCA MALCOTTI…" LA LETTERA DI GIUSEPPE CILIA ALL'ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI ]

 

Chiara Rai

Roma – Le oltre 50 società di trasporto pubblico locale su gomma del Lazio confluite nell’associazione “Uni.A.Mo.La” confermano lo stato di agitazione e annunciano che lunedì 10 dicembre, in concomitanza con il fermo dei servizi nei Comuni, si terrà uno sit in sotto la giunta regionale.

Questo è quanto ha scritto Giuseppe Cilia il presidente dell’associazione che rappresenta le società di Tpl, a seguito di un’assemblea straordinaria con gli associati, che ha fatto seguito al vertice di giovedì in Regione con l’assessore regionale ai Trasporti Luca Malcotti.

Ciò che Cilia espone nella lettera cordiale e confidenziale all’assessore è la “mancata individuazione di possibili soluzioni per consentire alle imprese di avere le risorse arretrate dovute (14 mesi senza pagamenti) per continuare a garantire i servizi”. Inoltre,la convenzione con Sace “prevede pesanti oneri finanziari diretti e riflessi – scrive Cilia – che devono essere assunti dalla Regione e non risolvono il problema immediato della impossibilità per le imprese di approvvigionamento del carburante e pagamento dei dipendenti”. Tutte queste complicazioni, secondo gli associati “Uni.A.Mo.La”, sarebbero sopraggiunte a causa degli “ingiustificabili” ritardi della Regione nei pagamenti alle imprese. Inoltre gli associati hanno provveduto a confermare alla Regione la formalizzazione d’intimazione di adempiere ai pagamenti in un congruo termine.

Eppure lo stesso Malcotti era uscito fiducioso dal tavolo di giovedì scorso, definendo l’incontro proficuo dove sarebbero stati chiariti tempi e modalità di gestione dell’accordo “la cui validità – ha asserito Malcotti –  è dimostrata dal fatto che, già giovedì, Sace ha deliberato favorevolmente sulla cessione dei crediti di alcune imprese che verranno pagate nei prossimi giorni”.

Ma Cilia resta con i piedi per terra e asserisce che la maggioranza delle società non può permettersi di aderire alle prescrizioni Sace: “andremo avanti ad oltranza – conferma il presidente “Uni.A.Mo.La” – continuare così significa far fallire le aziende. Ci auguriamo che Malcotti voglia accoglierci lunedì e firmare un protocollo di intesa venendo incontro alle nostre esigenze”.

Intanto Claudio D’amico titolare della società Damibus s.r.l. che fornisce Fiano Romano e Capena, che di fatto ha interrotto il servizio lo scorso 1 dicembre, dichiara di aver  presentato il 30 novembre scorso la documentazione presso Sace, “mi sono attivato subito con una e-mail  – ha detto D’Amico – per avere riscontro sui tempi di ed erogazione ma purtroppo nessuno mi sa dire niente, neppure in che modo bisogna fare le certificazioni dei Comuni, questo comporterà altre perdite di tempo. Non ultimo – conclude D’Amico –  il costo di tale operazione è a totale carico dell’azienda con interessi che dovranno essere pagati subito al momento dell’eventuale erogazione e, nel caso la Regione dovesse ritardare il rimborso alla Sace, il rischio è di avere un effetto deflagrante ed a tempo. A questo punto chiedo una cosa: ma i soldi stanziati e messi in bilancio per i nostri servizi dove sono?”.

tabella PRECEDENTI:

06/12/2012 LAZIO VERTICE IN REGIONE TRA AZIENDE TPL E ASSESSORE MALCOTTI: COSTITUITA UNITA' DI CRISI
06/12/2012 LAZIO, RISCHIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: OGGI VERTICE IN REGIONE TRA L'ASSESSORE MALCOTTI E LE AZIENDE DI TPL
30/11/2012 LAZIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE LASCIA SPERARE, LE AZIENDE CHIEDONO GARANZIE
26/11/2012 LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.
21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.


 




LAZIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE LASCIA SPERARE, LE AZIENDE CHIEDONO GARANZIE

Chiara Rai

Lazio – Si apre uno spiraglio per scongiurare la paralisi del trasporto pubblico locale nel Lazio. Questa mattina 30 novembre sarà firmata dalla direzione regionale Bilancio e da quella dei Trasporti la determina che rende operativo l’accordo tra Regione, Poste Italiane e Sace per il pagamento alle aziende di trasporto in ginocchio a causa dei mancati pagamenti della Regione. E’ un primo cenno di reazione a seguito della notizia di blocco del trasporto urbano di quasi 100 società nel Lazio riunitesi nella neo costituita associazione “Uni.A.Mo.La”, alla guida del presidente Giuseppe Cilia, imprenditore nel settore da 25 anni.

L’associazione ha, nei giorni scorsi, annunciato un blocco di almeno cinquanta società in oltre 30 Comuni della provincia di Roma, previsto per il 10 dicembre.

E da domani 1 dicembre dovrebbero fermarsi Capena e Fiano Romano. L’assessore ai Trasporti della Regione, Luca Malcotti torna a rasserenare i titolari delle aziende: “grazie a questo accordo – spiega Malcotti – saranno erogati circa 70 milioni di euro, attesi da un anno dalle imprese”. Le aziende, assicura Malcotti,  riceveranno quanto dovuto tramite la cessione del credito in un tempo stimato tra i 7 e i 15 giorni dalla presentazione della documentazione che la Regione ha già predisposto”.

Ma la Damibus s.r.l che serve Fiano Romano e Capena e che ha annunciato l’interruzione del servizio nei due Comuni, conferma il blocco del trasporto a partire da domani: “Si sta ripetendo la stessa storia per la seconda volta – asserisce Claudio D’Amico, titolare della ditta – già in ottobre la Regione fece lo stesso annuncio, ma poi non è successo nulla”. Inoltre, evidenzia D’Amico, che la società di revisione contabile che opera per la Regione sarebbe ancora in procinto di iniziare lo screening di tutte le società che vantano un credito e quindi non ritiene che in quindici giorni possano essere erogati i pagamenti. “Si continua a parlare sulla stampa – conclude D’Amico – mentre in mano non ho niente di scritto. Sono costretto a fermarmi perché non ho più risorse per continuare, se poi arriveranno i soldi riprenderò l’attività”.

Nel frattempo Giuseppe Cilia è stato raggiunto al telefono dall’assessore Malcotti: “Apprendo positivamente l’interesse dell’assessore Malcotti – dice Cilia – ma al contempo ritengo che bisogna conoscere il contenuto di questo accordo per essere in grado di computare quante aziende potranno accedervi. Prendiamo atto della disponibilità dell’assessore e ci auguriamo di firmare entro il 10 dicembre un protocollo d’intesa che concretizzi un ritorno delle aziende con la maiuscola”. Cilia fa sapere che l’intenzione dell’associazione è fissare un tavolo per il 6 dicembre in maniera da arrivare al 10 dicembre con delle garanzie concrete.

tabella PRECEDENTI:

26/11/2012 LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.
21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

 




CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO

Gli ultimi colpi di coda della Giunta Polverini.

 

Angelo Parca

Fiano (RM) – Dal primo dicembre si fermerà definitivamente il servizio di trasporto pubblico gestito dalla Damibus Srl nei Comuni di Fiano Romano e Capena. “Tale sospensione è determinata dal fatto che, nonostante tutte le promesse fatte dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture e lavori pubblici, politiche della mobilità e trasporti  Luca Malcotti  a mezzo stampa, – dichiara Claudio D’Amico legale rappresentante della Damibus –  a tutt’oggi non abbiamo percepito le nostre spettanze che riguardano oltre il 2012 anche il bimestre Novembre e Dicembre 2011.”

La Damibus lo scorso mese di ottobre aveva già annunciato che avrebbe interrotto il servizio a partire dal 1 novembre, [ FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.] ma a seguito delle rassicurazioni dell’assessore regionale Luca Malcotti il servizio fu ripreso il 3 novembre, dopo soli due giorni di interruzione. “Non abbiamo i soldi per pagare il gasolio, assicurazione e stipendi" incalza D’amico il quale, mercoledì 21 novembre, ha inviato la comunicazione della sospensione del servizio ai Comuni di Capena e Fiano ed  a tutti gli Enti preposti.  Oltre ai gravi disagi che dovrà vivere la popolazione dei due comuni, 20 dipendenti della Damibus resteranno senza lavoro.  

tabella PRECEDENTI:

26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

 




FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

[DELIBERA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO E DEGLI ASSESSORI DEL 13 LUGLIO 2012 N° 356]

 

Alberto De Marchis

Trasporto pubblico locale a rischio nei comuni di Fiano Romano e Capena. Ad annunciarlo, con una lettera presentata ai due comuni, la società Damibus Srl che eroga il servizio. Il trasporto resta garantito fino al prossimo 31 Ottobre 2012 a causa del  gravissimo squilibrio economico tra entrate ed uscite economiche dovuto al mancato pagamento dei corrispettivi da parte della Regione Lazio. L’interruzione del servizio di trasporto pubblico locale, interesserà tutto il territorio dei Comuni limitrofi a Fiano Romano e Capena. Studenti, pendolari e lavoratori saranno i primi a pagarne le conseguenze. Inevitabile sarà l’aumento del traffico urbano cittadino con conseguente paralisi di chi si muove solo con i mezzi pubblici per recarsi a scuola, a lavoro, presso gli uffici pubblici.  I Sindaci di Fiano e Capena lanciano un formale appello affinché la Regione Lazio riveda la sua posizione di “insolvente” nei confronti di piccole aziende che offrono grandi servizi ai Comuni della Provincia di Roma. La Conferenza dei Sindaci dell’Area Tiberina – Flaminia – Cassia a nome del Presidente Enzo De Santis si unisce all’appello degli Amministratori di Fiano Romano e Capena.  “La Damibus Srl deve avere i pagamenti da novembre 2011 ad oggi per quanto riguarda Capena e da gennaio 2012 ad oggi per quanto riguarda Fiano Romano, nonostante la legge regionale 30/98 preveda i pagamenti anticipati per bimestre – racconta Claudio D’Amico legale rappresentante della società di trasporti – i Comuni hanno invece regolarmente pagato l’IVA – conclude D’Amico – che resta a loro intero carico in quanto da febbraio 2012 il Ministero dell’Interno non la rimborsa più alle amministrazioni.” Andando a spulciare tra le delibere della Giunta Regionale del Lazio e degli Assessori abbiamo trovato la Deliberazione del 13 luglio 2012, n. 356, la quale, tra l’altro, recita: “che il pagamento dei finanziamenti regionali – ex art. 30, comma 2, lett. c) della L.R. n. 30/98 – viene effettuato per importi bimestrali” e nell’allegato “A” alla Delibera si legge chiaramente che per quanto riguarda il Comune di Capena la società di trasporto deve avere la somma di euro 309.893,22 per l’intero anno 2012 di cui euro 258.244,35 nell’esercizio 2012 e la rimanenza di euro 51.648,87 nell’esercizio 2013. Mentre per Fiano Romano la somma di 180.743,81  per l’intero anno 2012 di cui euro 150.619,51 nell’esercizio 2012 e la rimanenza di euro 30.123,90 nell’esercizio 2013. A conti fatti la Damibus Srl deve avere dalla Regione Lazio un totale di euro 490.637,03 per l’anno 2012. E secondo quanto stabilito dalla legge avrebbe dovuto avere 5 bimestri anticipati nel corso dell’anno 2012 che tra Capena e Fiano corrisponde alla cifra di euro 408.863,86. Non solo la ditta non ha visto un solo centesimo di questi finanziamenti relativi il 2012, ma ancora oggi attende di ricevere i soldi di novembre e dicembre 2011 – 6 bimestre 2011 – relativi a Capena.