CIVITAVECCHIA, AREA METROPOLITANA O PROVINCIA DELL’ETRURIA? PARTE LA RACCOLTA FIRME IN FAVORE REFERENDUM

Cacace: “Solo grazie al contributo e all’impegno di ciascuna persona, delle associazioni e del comitato che credono in questa causa sarà possibile raggiungere le duemila firme che consentiranno ai cittadini di esprimersi in merito al proprio futuro tramite il referendum. Vi aspettiamo numerosi”.

 

Redazione

“Sabato 13 ottobre, dalle ore 10, saremo presenti insieme agli amici e ai promotori del Comitato che hanno dato la loro disponibilità, nei pressi del centro commerciale Eurospin di via Padri Domenicani con un banchetto per raccogliere le firme in favore del referendum popolare per scegliere la futura collocazione di Civitavecchia: o nell’area metropolitana di Roma o nella Provincia dell’Etruria con Viterbo e Rieti”.Così annuncia l’iniziativa l’associazione cittadina ‘Il Popolo della Città’, il cui presidente, Antonio Cacace, è tra i membri  del comitato promotore. “I promotori e i sostenitori dell’iniziativa che stanno raccogliendo le firme con banchetti sparsi in tutta la città sono convinti che la futura collocazione di Civitavecchia non debba essere un affare interno al Consiglio comunale e tanto meno ridursi ad una faida tra partiti e schieramenti politici o, peggio ancora, il frutto dei tornaconti personali di qualcuno perché la questione riguarda il futuro dell’intera comunità di Civitavecchia e di intere generazioni”. “Dietro alla richiesta di questo referendum – spiegano dall’associazione Il Popolo della Città – non vi sono lobby, partiti politici o grandi risorse finanziarie ma solo un gruppo di persone impegnate a titolo personale e in maniera volontaria e trasparente che credono nella partecipazione diretta dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Si va ben oltre la mera protesta”. “Solo grazie al contributo e all’impegno di ciascuna persona, delle associazioni e del comitato che credono in questa causa – conclude Antonio Cacace – sarà possibile raggiungere le duemila firme che consentiranno ai cittadini di esprimersi in merito al proprio futuro tramite il referendum. Vi aspettiamo numerosi”.
 




CIVITAVECCHIA, IL POPOLO DELLA CITTA’: "E’ MORTA LA ROTATORIA DI VIA TARQUINIA"

Redazione

«E’ venuta mancare in questi giorni la rotatoria di Porta Tarquinia». A darne il triste annuncio alla città sono Antonio Cacace e Carlo Stabile, rispettivamente presidente e vicepresidente de Il Popolo della Città, associazione di Civitavecchia. «Dopo i parchi cittadini e la Marina  – affermano i due esponenti dell’associazione – ecco un’altra vittima illustre del verde cittadino, figlia dell’incuria della mala gestio. Infatti, come si vede nella foto, la prima rotatoria nata a Civitavecchia neanche 10 anni fa è praticamente da radere al suolo; il verde e quelle quattro piante grasse rimaste sono completamente secche e ciò che rimane della rotatoria è al limite della sicurezza stradale e oltre ogni decoro urbano. Al di là dell’ironia usata per portare alla luce questa vicenda vogliamo denunciare il danno d’immagine che sta subendo la nostra città per questo avvio di Amministrazione non certo brillante. Vediamo ovunque sporcizia, in primis al centro, con i parchi nel degrado più assoluto, la Marina sporca come non mai, interruzioni continue di erogazione dell’acqua, la gestione dei rifiuti in perenne disservizio. Di contro però – concludono Cacace e Stabile – leggiamo le dichiarazioni trionfalistiche della nuova giunta, che afferma che da quando ci sono loro alla guida della città tutto funziona e tutto va bene (madama la marchesa), ma è sufficiente farsi un giro in città per accorgersi del contrario. Sarebbe stato meglio assumere un addetto stampa in meno e un tecnico in più. Ma la vecchia politica si sa, spesso preferisce apparire piuttosto che fare».
 




CIVITAVECCHIA, IL POPOLO DELLA CITTA’: "NIENTE TRASPARENZA AL COMUNE"

"Tutto ciò è ancora più grave poi se prendiamo in considerazione il programma elettorale del centrosinistra e i precedenti cinque anni di opposizione dove l’attuale maggioranza non perdeva una occasione per “immolarsi” in nome della trasparenza"

 

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Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'associazione cittadina Il Popolo della Città.

"Il Comune di Civitavecchia non rispetta le norme di legge della trasparenza amministrativa online.  Infatti, visitando il sito istituzionale del Pincio, non c'è traccia di tutti gli incarichi, consulenze, tabella 90 e 110 elargiti dal sindaco Tidei ma ancora vi sono pubblicati quelli della precedente amministrazione comunale. La pubblicazione degli incarichi è invece un preciso dovere dell'amministrazione. Dal 1° gennaio 2011, lo ricordiamo, è entrata in vigore la legge 69 del 18 giugno 2009 che stabilisce che a partire da quella data ogni amministrazione ha l’obbligo di pubblicare tutti gli atti sul proprio sito internet. Poiché non possiamo pensare che questa maggioranza voglia dimostrare che la precedente Giunta Moscherini rispettava le norme sulla trasparenza e la nuova no, ci sembra un modo evidente per non rendere pubblico il surplus di costi delle consulenze e degli incarichi fiduciari dopo che si è gridato ai quattro venti che il Comune era in deficit finanziario. Farsi beffa di tali disposizioni in un momento in cui i cittadini si aspettano ben altro dalle istituzioni è un segnale inquietante che favorisce il dilagare dell'ostilità della gente comune contro la casta. Tutto ciò è ancora più grave poi se prendiamo in considerazione il programma elettorale del centrosinistra e i precedenti cinque anni di opposizione dove l’attuale maggioranza non perdeva una occasione per “immolarsi” in nome della trasparenza, della legalità e del rigore sui conti. Ci auguriamo che al più presto venga di nuovo garantito il rispetto delle leggi.»