“Cinecittà si mostra”: viaggio tra set all’aperto e la storia di un sogno

“Cinecittà si Mostra” ed apre le porte al pubblico per poter visitare gli studi cinematografici ed esposizioni permanenti di “frammenti” appartenenti a capolavori con ben tre percorsi guidati ai set che hanno fatto la storia del cinema italiano ed internazionale.

L’exhibition si rivolge agli appassionati di cinema, alle famiglie e agli studenti di ogni ordine e grado.
Cinecittà fa parte della memoria del nostro paese e del nostro patrimonio storico – artistico e culturale, 3.000 film dal ’37 ad oggi sono stati girati qui nella Citta del Cinema dove è stata riconosciuta come Bene Culturale, come esempio di Razionalismo industriale, e da visitare per
potersi arricchire dentro, i percorsi da non perdere per chi si trova nella “Città Eterna” sono: Perché Cinecittà – Girando a Cinecittà – Backstage, un percorso didattico per Cinecittà.

L’intento di rendere visitabili gli ambienti, gli oggetti, i costumi e qualsiasi “frammento” nasce dalla volontà di far conoscere la storia, e il contesto socio-politico della nascita della “fabbrica dei sogni”, così come la chiamava Federico Fellini il grande maestro cineasta della “Settima Arte” che ha lasciato a noi posteri bellissimi capolavori cinematografici, ed inoltre ha contribuito a far nascere il mito del Teatro 5 che il maestro del cinema riminese riteneva la sua casa tanto che vi fece arredare nel suo interno un appartamento.
Le esposizioni ossia “Cinecittà si mostra” svela tutti i suoi segreti, tutte e tre i percorsi sono realizzate grazie al contributo di importanti partner che hanno collaborato fornendo a vario titolo filmati, fotografie, documenti, costumi, accessori ed elementi scenografici, dando modo
ai “viaggiatori” di poter apprezzare da vicino la ricchezza delle maestranze del “Bel Paese” coinvolte nella realizzazione di un film. Nel percorso – Perché Cinecittà – svela le ragioni della nascita di Cinecittà nella prestigiosa Palazzina Fellini, ad esempio la Sala dedicata al maestro
riminese, luogo che scelse per dare forma alla sua immaginazione, sempre nella prestigiosa Palazzina vi è anche la Sala Visconti dove è presentata una selezione di filmati e di montaggi che riguardano i protagonisti della città del Cinema. Un “racconto” all’interno della Palazzina
compreso in un arco di tempo tra il 1937 e il 1943 dove si potrà ammirare il passaggio dal cinema muto al sonoro, dall’incendio della Cines alla progettazione di una modernissima città del cinema, fino ad arrivare alle ultime produzioni importanti. Un ”viaggio” nel passato che il
visitatore vive nel visitare “la fabbrica dei sogni” con i percorsi grazie a disegni, immagini, oggetti, plastici in scala ridotta di impianti scenografici e costumi, grazie a questi “frammenti” cinematografici si può ammirare la bravura delle maestranze dei sarti, scenografi, pittori ecc, il regista Dario Argento definì la Città del Cinema “una zona che nello stesso tempo è bottega dell’arte e sistema industriale”
Cinecittà è composta da 20 teatri di posa interni e da molti anni altri set all’aperto che vengono allestiti temporaneamente per produzioni cinematografiche e televisive, la mostra non chiude mai per ferie, anzi è pronta ad accogliere i visitatori per tutta l’estate
I tre grandi set permanenti visitabili tutti i giorni con guide specializzate sono:

– Antica Roma, la Roma antica realizzata per l’omonima serie televisiva
– Firenze del Quattrocento ricostruita per il film di Neri Parenti Amici miei-Come tutto ebbe
inizio
– Il Tempio di Gerusalemme, realizzato per il film The Young Messiah uscito nel 2016.

Scenografie, costumi e tracce sonore di vecchi film con queste exhibition si rigenerano e vivono una nuova vita cambiando destinazione d’uso, infatti grazie a queste esposizioni qualsiasi “frammento di capolavori cinematografici” che siano oggetti, fondali o costumi sono
diventati oggetti da esporre, delle vere opere d’arte, ma anche oggetto didattico per chi vuole intraprendere la strada del cinema. La visita a Cinecittà significa vivere un’esperienza unica e formativa, qualsiasi “traccia” con “Cinecittà si Mostra” hanno acquisito una nuova aurea,
queste esposizioni hanno fatto nascere un nuovo modo di concepire la Città del Cinema e conferiscono un ulteriore valore all’artigianato e al fitto e capillare mondo dei cineasti. I “viaggiatori” nel percorso Backstage potranno non solo ammirare durante tutto il percorso
frammenti che fanno parte della nostra memoria storica – culturale, ma anche interagire con le innumerevoli iniziative, nel percorso si potranno sperimentare il doppiaggio, ma anche realizzare virtualmente costumi nella “Stanza del Costume”.

I visitatori con “Cinecittà si Mostra” potranno “viaggiare” nei ricordi vedendo da vicino “pezzi unici” ad esempio il costume che indossò Claudia Cardinale disegnato da Piero Tosi per il film “Il Gattopardo”, il costume indossato da Silvana Mangano nel ruolo di “Giocasta” nel film
“Edipo Re” di Pier Paolo Pasolini. I visitatori quando arrivano nell’agorà della “bottega dell’arte” e passano sotto la storica entrata già respirano aria di cinema, anche il numero civico della “fabbrica” è anch’esso celebre “1055”, un numero dove unisce passato, presente e il
futuro di Cinecittà. Il regista Luchino Visconti nel 1951 girò le famosissime scene nel film “Bellissima” con Anna Magnani nel periodo ricordato come “Hollywood sul Tevere”, la storia del film racconta di una produzione cinematografica che cercava a Cinecittà una bambina per
girare un film dando via alla sequenza più celebre del neorealismo, nonché una delle più celebri scene del cinema italiano.
Con Cinecittà si ripercorrono anche momenti tragici della nostra storia da non dimenticare, infatti nel 1945 la città del cinema divenne un primo tempo campo di prigionia degli Americani e successivamente campo per i rifugiati sia per stranieri che per italiani, in quell’anno venne
girato “Roma città aperta” di Rossellini e Anna Magnani e alcuni interni non essendo disponibile a Cinecittà perché era rifugio alcune scene vennero girate nel Teatro Capitani.
Cinecittà è la materializzazione della previsione nel 1921 del critico Ricciotto Canudo alla nascita del “Manifesto” sull’invenzione del 1895 dei Fratelli Auguste e Louis Lumière, egli definì il cinema come la Settima Arte, ed avrebbe unito in sintesi l’estensione dello spazio e la
dimensione del tempo. Ma, per i cineasti contemporanei Cinecittà cosa rappresenta?
L’Osservatore Italia ha posto questa domanda a diverse figure professionali che fanno parte dell’incantevole mondo del Cinema e della Televisione italiana.

NINO CELESTE, Direttore della fotografia
Per me Cinecittà è stato quel luogo che mi ha fatto decidere di entrare nel magico mondo del
cinema, infatti il primo lavoro che ho fatto è stato al teatro 1 di Cinecittà.

DUCCIO FORZANO, Regista
Per me Cinecittà è il debutto con Fiorello nel 2001.

DANIELE FERRARI, Attore                                                                                                                                                                                  Ora è il grande passato dei miei sogni, ma in passato era la “porta magica” dei miei sogni.
Purtroppo non è mai stata la mia casa, per ora!

GIORGIA FERRERO, attrice
Cinecittà evoca un luogo magico un sogno direi. Se si pensa al Teatro 5, immediatamente la
prima immagine è appunto quella di Fellini. Qui ha girato e ambientato quasi tutti i suoi film,
oggi purtroppo ci sono per lo più studi televisivi. Se si entra a Cinecittà si possono ancora
vedere set di grandi film che sembra di essere davvero dentro quell’epoca. Se da un lato è
sogno, dall’altro è anche amarezza e nostalgia verso un tipo di cinema che non esiste più.

Cinecittà è nata nel 1937 sulle ceneri degli studi della Cines che si trovavano nella zona di San Giovanni andati a fuoco nel 1935, il progetto fu firmato da Gino Parassuti elaborando un’analisi degli studi di Hollywood. Mussolini volle fortemente la Città del Cinema non solo per
stare al pari con le altre città del mondo come a Londra, Parigi e Hollywood, la voleva fortemente perché come mezzo per la sua propaganda, infatti nell’inaugurazione fu posta la scritta “La cinematografia è l’arma più potente”. All’epoca era altissimo il numero di analfabeti
e non esisteva la televisione, quindi Mussolini capì che l’immagine era lo strumento più semplice per far arrivare il suo messaggio, ma anche per le persone che si dovevano recare nelle vere e proprie sale cinematografiche per seguire i primi telegiornali, ossia i cinegiornali.
Fra i primi film che furono girati a Cinecittà ed erano di propaganda e tra questi fu “Scipione l’Africano” di Carmine Gallone e Luciano Serra Pilota di Goffredo Alessandrini. Il progetto di Mussolini sprese forma attraverso tre organismi cinematografici tutt’ora adesso esistenti: L’Istituto Luce( fondato nel ’24 e nel 1937 nell’edificio x), Il Centro Sperimentale di Cinematografia (fondato nel’32) e gli Studi Cinematografici di Cinecittà.

Giuseppina Ercole




Roma, 49 enne in manette a Cinecittà: in casa 13 rotoli per marche da bollo e una pistola “Smith & Wesson”

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro hanno arrestato un 49enne romano, disoccupato e con precedenti, trovato in possesso di 13 rotoli di carta valore con tagliandi adesivi per marche da bollo e della relativa macchinetta elettronica con la quale vengono impressi gli importi relativi ai valori bollati desiderati.

In via Francesco Gentile, quartiere Cinecittà, i Carabinieri durante un servizio di perlustrazione hanno incrociato il 49enne, a piedi, che stava per entrare nello stabile, dove occupa un appartamento abusivamente. Alla vista dei militari, l’uomo ha cambiato repentinamente strada, proseguendo dritto. Fermato dopo pochi metri, durante il controllo dei documenti, il 49enne si è mostrato molto nervoso facendo insospettire ulteriormente i Carabinieri, che hanno deciso di estendere il controllo anche nella sua abitazione.

Entrati nel suo appartamento, i militari hanno notato la particolare stampante con accanto i rotoli con i bolli su cui imprimere gli importi. Nella camera da letto invece, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola semiautomatica, marca “Smith & Wesson”, calibro 40, risultata rubata, completa di 59 cartucce dello stesso calibro e altre 100 cartucce calibro 9. L’uomo è stato immediatamente arrestato e portato in carcere a Regina Coeli. Si indaga per risalire alla provenienza dei rotoli di carta valore e della stampante. Esami tecnici sono stati disposti sulla pistola.




Roma, Centocelle, Torpignattara e Cinecittà: 4 arresti e sei denunce

ROMA – Per tutto il pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità, in particolare nei quartieri di Centocelle, Torpignattara e Cinecittà, che ha portato all’arrestare di 4 persone e alla denuncia di 6.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina hanno arrestato due cittadini romeni, di 25 e 27 anni, entrambi nullafacenti, senza fissa dimora e  con precedenti, il primo sottoposto anche alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G., sorpresi a cedere alcune dosi di cocaina, ad alcuni tossicodipendenti. I militari hanno sequestrato ai due pusher alcuni grammi di cocaina ed un centinaio di euro in contanti.

Gli stessi militari hanno arrestato un cittadino del Marocco, di 31 anni, nullafacente e già noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di decine di grammi di hashish. Ad un romano di 50anni, i militari hanno notificato un ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Roma, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.

I Carabinieri della Stazione di Roma Cinecittà hanno invece denunciato una cittadina del Kosovo, di 49 anni, incensurata, per furto. La refurtiva è stata poi riconsegnata. Un cittadino del Bangladesh di 32 anni è stato invece bloccato dagli stessi militari in via Tuscolana, all’interno di un istituto bancario, mentre cercava di aprire un conto corrente  esibendo una carta di identità falsa. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso ai militari di rinvenire e sequestrare ulteriori documenti falsi.

I Carabinieri della Stazione di Roma Centocelle hanno invece denunciato un romano di 25 anni, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, per essersi allontanato da casa senza nessuna autorizzazione.

Infine, i Carabinieri della Stazione Roma Torpignattara hanno denunciato 3 cittadini stranieri, un senegalese di 42 anni e due georgiani di 29 e 34 anni, per furto.

Tutti gli arrestati sono stati condotti nelle varie caserme e trattenuti, in attesa del rito direttissimo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Roma, Cinecittà torna pubblica: ecco il nuovo volto

 
di Angelo Barraco
 
 
ROMA – Cinecittà torna pubblica. Esattamente  80 anni dopo la sua nascita –era il 28 aprile del 1937- si riaprono le prestigiose porte di un mondo che ha fatto sognare milioni di italiani attraverso pellicole di rara bellezza e prestigioso incanto. Ad annunciarlo è stato l’Istituto Luce-Cinecittà che ha parlato della sottoscrizione dell’atto di acquisizione di Cinecittà Studios che vuole portare in auge le attività sotto la piena gestione pubblica. Si apprende inoltre che è già pronto un piano industriale che mira alla trasformazione dei vecchi studi in una cittadella moderna che mira al grande pubblico, come accadeva ai tempi d’oro e soprattutto mira alle grandi produzioni. Nuovo vigore quindi ad un mondo che per anni ha incantato attori, registi e semplici spettatori. Il progetto prevede l’unificazione delle attività di Cinecittà Studios, prettamente legate alle attività teatrali e alle opere audiovisive con le attività dell’Istituto Luce-Cinecittà. Tale risultato arriva dopo il prestigioso riconoscimento di Roma Città Unesco per il Cinema e ci si auspica inoltre che il tutto possa avvenire in tempi brevi. Tanti i progetti in cantiere: dalla formazione per i mestieri del cinema al nuovo museo, dall’Erasmus coadiuvato con il Centro sperimentale ci cinematografia con relativi scambi internazionali ad un’area di Nuova editoria digitale appositamente dedicata alla storia del cinema. Si punta inoltre alla valorizzazione dei servizi per produzioni audiovisivi come la produzione esecutiva alla post-produzione, la gestione dei teatri, la costruzione scenografica e uno studio particolare ai “film difficili”. Si punta infine allo sviluppo di nuovi linguaggi, la realizzazione di “Hub della creatività”, ma anche l’organizzazione di eventi e la gestione degli spazi e alla realizzazione di un “vero e proprio centro dell'audiovisivo, punto di riferimento e di competenza a livello nazionale ed estero. Un generatore di lavoro, ricchezza e occupazione, volano per la crescita di tutta l'industria audiovisiva italiana”. 



Roma, Cinecittà: impiegata Poste smaschera truffatrice

 

Red. Cronaca

ROMA – Una donna di 69 anni, con precedenti, è stata arrestata dai Carabinieri della Stazione di Roma Cinecittà dopo aver tentato di prelevare del denaro da un conto corrente, aperto precedentemente dietro l’esibizione di documenti falsi, con le generalità di un’altra persona.

La scorsa settimana, la donna si è presentata presso un ufficio postale del quartiere Tuscolano e ha chiesto di versare un assegno di 6.000 Euro, intestato ad una persona reale, alla quale però non è mai arrivato. La donna arrestata, venutane in possesso in modalità ancora da accertare, si è procurata dei documenti sui quali ha inserito le generalità dell’intestataria dell’assegno. Con quei documenti ha prima aperto il conto corrente e lo ha poi versato. 


Ieri mattina, la donna si è recata in un altro ufficio postale dove ha cercato di prelevare  2000 mila euro, esibendo gli stessi documenti falsi. L’addetta alla cassa ha però notato subito delle anomalie, lo ha segnalato al direttore che ha poi chiamato i Carabinieri. I militari sono intervenuti in pochissimo tempo arrestando la donna per possesso di documenti falsi e sostituzione di persona. I documenti falsi sono stati sequestrati.
 




Roma, Cinecittà: manette per un 21enne che perseguita l'ex compagna

 

Red. Cronaca

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà hanno arrestato un romano di 21 anni, nullafacente e con precedenti, con l’accusa di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, romana di 41 anni. Il giovane in passato era già stato denunciato per atti persecutori e nonostante fosse gravato dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex compagna, contravvenendo al divieto, si è recato sotto l’abitazione della donna, minacciandola e ingiuriandola.


I Carabinieri di Cinecittà sono subito intervenuti in via Chiovenda, presso l’abitazione della 41enne, dove hanno bloccato lo stalker che nel frattempo aveva anche cercato di avventarsi contro di lei. Il 21enne è stato ammanettato e portato in caserma, trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 




ROMA, CINECITTÀ: COLPO AL SALONE D'AUTO

Red. Cronaca
Roma
– I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato tre persone, due 23enni e un 36enne, tutte dell’est-Europa, con precedenti penali, per aver rubato 2 cerchi in lega completi di pneumatici ad un’autovettura in esposizione, all’interno di una concessionaria di automobili, in via di Torre Spaccata.
La gazzella in transito ha notato, attraverso la vetrina della concessionaria, un’autovettura sollevata con attrezzi di fortuna, priva di due ruote ed i 3 uomini che trafficavano nel tentativo di smontare le altre due gomme.

Uno dei due 23enni, posizionato all’esterno della concessionaria, che fungeva da palo, ha notato l’auto dei militari sopraggiungere e ha dato immediatamente l’allarme ai complici, fuggendo così tutti assieme a bordo di una utilitaria, risultata intestata ad una donna connazionale. Ma la fuga è terminata poco distante perché i Carabinieri li hanno fermati, recuperando svariati attrezzi utilizzati per compiere i furti. Dopo l’arresto i tre sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo.
 




ROMA: RISSA A CINECITTÀ IN VIA CALPURNIO FIAMMA

Redazione
Roma
– La scorsa serata, i Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà hanno arrestato quattro persone, due donne di 19 e 53 anni e due uomini di 26 e 27 anni, già noti alle forze dell’ordine, per aver dato vita ad una rissa in via Calpurnio Fiamma per futili motivi.
A chiamare i Carabinieri erano stati alcuni cittadini in transito che li avevano notati nel quartiere di Cinecittà, mentre si colpivano reciprocamente con calci, pugni e utilizzando un manganello telescopico ed un ombrello.
I quattro sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale “Vannini” per varie contusioni e abrasioni e sono stati poi dimessi con prognosi dai 3 ai 5 giorni.
Il manganello e l’ombrello, utilizzati per picchiarsi, sono stati sequestrati mentre per i quattro, in attesa del rito direttissimo sono stati disposti gli arresti domiciliari.
 




ROMA, CINECITTA': UCCIDE IL COGNATO A COLTELLATE

Redazione
Roma
– I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, unitamente ai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina ed i Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà hanno arrestato un 35enne romano, incensurato, che, ieri sera, al culmine di un litigio, ha ucciso a coltellate il cognato, 40enne romano.
I Carabinieri erano intervenuti a seguito di una chiamata al 112 in via Paolo Luigi Guerra, nel quartiere Cinecittà e, nell'androne del palazzo, hanno rivenuto il cadavere del 40enne, attinto da numerose coltellate al torace e all’addome.
Sul posto vi era anche l’autore del delitto, il 35enne che ha subito confessato ai Carabinieri l’omicidio, consegnando loro anche l’arma utilizzata, un grosso coltello con una lama di circa 30 cm, che è stato sequestrato.
L’uomo, arrestato dai Carabinieri, è stato associato al carcere di Regina Coeli, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere di omicidio.
Proseguono le indagini dei Carabinieri per accertare i motivi dell’insano gesto.
 




ROMA, CNA CULTURA E SPETTACOLO A CONFRONTO CON CINECITTÀ: GLI STUDIOS TORNINO MOTORE DELLA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA ITALIANA

Redazione

Roma – Cna Cultura e Spettacolo si sta battendo per ritrasformare Cinecittà in un luogo dove si fa produzione cinematografica. Gli Studios non devono diventare un museo del ricordo, ma devono essere un centro vitale, che produce ricchezza e occupazione. Questo obiettivo può essere raggiungo solo riportando al loro interno le piccole e medie imprese e l’artigianato che da sempre ne costituiscono l’anima.
 

Negli anni ’60 quelle che operavano stabilmente nella cittadella del cinema erano 25. Negli ultimi dieci anni non hanno mai superato le dieci. Oggi se ne contano appena tre, ma potenzialmente, vista la capienza, l’area potrebbe ospitarne 200.  Cna Cultura e Spettacolo ha quindi avviato con gli Studios un confronto che, si auspica, possa portare ad un accordo tra le parti a vantaggio di tutto il comparto. A crederci sono in molti. Primi fra tutti: sceneggiatori, produttori, distributori multi piattaforma, post-produttori e tecnici cinematografici.
 
E’ stato annunciato ieri 12 novembre nel corso del workshop organizzato da Cna Cultura e Spettacolo e Pmi Cinema e Audiovisivo nell’ambito delle attività del 7° Festival Internazionale del Film di Roma.
 
L’incontro è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore, fiore all’occhiello del territorio. Dal 2001 al 2012 il tasso di crescita delle imprese laziali del comparto cine-audiovisivo è stato del 32,5%. Gli occupati diretti sono circa 52mila con una ricaduta, nell’indotto, di circa 250mila addetti.

Nel Lazio si contano 1200 imprese attive nella produzione cinematografica e televisiva: il 58,8% del dato nazionale. La crisi ha rallentato una macchina che fino al 2008 ha creato migliaia di posti di lavoro. Tra il 1991 e il 2001 a Roma nell’occupazione c’è stato un vero e proprio boom. Nella produzione (+330,1%), nella distribuzione (+95,7%) e nell’esercizio (+138,5%). Gli addetti, in questi tre segmenti della filiera cinematografica, sono passati in quel periodo da 3.531 a 13.204. Poi è arrivata la crisi, i tagli alla cultura, la scure sui trasferimenti dallo Stato agli enti locali che hanno prodotto inevitabili ripercussioni sul settore. In Italia, negli ultimi cinque anni, l’intervento dello Stato nella cultura è sceso di oltre il 30%. La dotazione del ministero per i Beni e le Attività Culturali l’anno scorso è diminuita del 14,6%, passando da 1.710 a 1.459 milioni di euro.
 
Il Fus, poi, nel 2011 ha toccato il minimo storico: lo stanziamento è stato di 231 milioni di euro, quasi metà del finanziamento del 2010 (-43.52%). I tagli ai trasferimenti alle regioni, nel 2011, sono stati complessivamente di 4 miliardi. Alle province e ai comuni, rispettivamente, di 300 milioni e 1,5 miliardi. I tagli agli enti locali hanno avuto inevitabili ricadute anche sulla spesa in cultura delle amministrazioni locali. Al taglio dei trasferimenti a Regioni ed Enti locali si aggiungono, poi, norme che impediscono a questi enti di spendere risorse dei loro bilanci. Come ad esempio la limitazione al 20% di quanto speso nel 2009 per mostre e promozione.

tabella PRECEDENTI:

02/08/2012 ROMA CINECITTÀ, CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO: MOZIONE UNANIME PER IL RILANCIO DEGLI STUDIOS ROMANI
25/07/2012 CINECITTA’, CELLI (CIVICA): “CONVOCARE LAVORATORI IN AUDIZIONE”
19/07/2012 CINECITTA’, RODANO (IDV): “ANCHE INCENDIO DIMOSTRA ABBANDONO E INSICUREZZA”
17/07/2012 ROMA CINECITTA' STUDIOS: PARTITO L'ESPOSTO IN PROCURA CONTRO IL PIANO INDUSTRIALE
10/07/2012 ROMA, GIU' LE MANI DA CINECITTA' E ISTITUTO LUCE. GLI AUTORI SI APPELLANO A NAPOLITANO E A MONTI
01/07/2012 ROMA GIU' LE MANI DA CINECITTA', IL MINISTRO ORNAGHI: SU CINECITTA' STUDIOS SPA NON HO POTERI DIRIGISTICI
22/06/2012 ROMA, GIU' LE MANI DA CINECITTA'.


 




ROMA, GIU' LE MANI DA CINECITTA'.

Comandini (Idv): "Occorre fermare questo scempio e restituire cinecittà al suo ruolo. Diamo un bel calcio ai poteri forti che stanno distruggendo l'Italia."

 

Alberto De Marchis

Oltre 200 lavoratori di Cinecittà hanno manifestato ieri 21 giugno contro la possibile esternalizzazione e delocalizzazione di una parte delle attività degli studios. L’appuntamento in piazza di Cinecittà dove il corteo si è diretto poi al piazzale sul retro dello storico ingresso degli studi. Una bara con un manichino raffigurante un lavoratore è stata poggiata vicino la scenografia de “Il Casanova” di Federico Fellini. Il piano industriale presentato a metà maggio da Italiana Entertainment Group, proprietaria degli studios, tra i cui azionisti  ci sono Luigi Abete e Aurelio De Laurentis, prevede infatti la cassa integrazione per alcuni dipendenti e lo spacchettamento della maggior parte di loro in due società. Circa 60 tra addetti alle scenografie e allestimenti si vedrebbero quindi  esternalizzati negli studi ex De Laurentis sulla via Pontina. Gli addetti alla post produzione invece verrebbero “affittati” per tre anni al colosso americano Deluxe.
I sindacati confederali però non ci stanno. E sostengono che questa operazione celerebbe la volontà di “svuotare gli studi” per poi successivamente dare inizio ad un progetto di riconversione di parte della struttura. I piani di Ieg prevederebbero anche la costruzione di un centro fitness, una beauty farm e un hotel a fianco dei teatri di posa. Una scelta in direzione di un parco a tema del cinema. “Siamo contrari al piano industriale presentato da Ieg, mette a rischio la stabilità di 250 famiglie, dentro a questo progetto noi leggiamo la volontà di smantellare gli studi, – dichiara Alberto Manzini, segretario generale Sic-Cgil che prosegue affermando – La proprietà dice di voler realizzare opere che valorizzano Cinecittà ma è singolare che si pensi prima a cementificare con palestre e hotel e poi alle produzioni cinematografiche”. Il senatore Pd Vincenzo Vita, presente ieri insieme ai  lavoratori, ha sollevato la questione a Palazzo Madama e al Ministero dei Beni Culturali. “Qui rischiamo di assistere ad un arrembaggio edilizio che smantella in un colpo solo Cinecittà-Istituto Luce per affittarla, senza la garanzia per i lavoratori”. Marco Comandini segretario dell'Italia dei Valori di Marino presente al sit in insieme alla sezione del X Municipio dell'Idv ha dichiarato: "Occorre fermare questo scempio e restituire cinecittà al suo ruolo. Diamo un bel calcio ai poteri forti che stanno distruggendo l'Italia." Oggi pomeriggio 22 giugno è in programma un incontro tra la proprietà e i sindacati per tornare a parlare del piano industriale. Per il prossimo 25 giugno invece è stata programmata un’assemblea di lavoratori e movimenti all’interno degli studi.

TESTO DEL VOLANTINO DISTRIBUITO IERI DURANTE LA MANIFESTAZIONE


CINECITTÀ CHIUDE
I vertici di cinecittà hanno messo in atto tutta una serie di operazioni di spacchettamento delle attività degli studios, con la complicità ed il tornaconto di altre aziende del settore. L’affltto di tutto il ramo d'azienda della post produzione alla multinazionale Deluxe italia e Deluxe Digital Rome; il trasferimento del personale delle costruzioni scene sulla società cinecittà allestimenti tematici, di nuova costituzione; la cessione dei lavoratori dei mezzi tecnici a Panalight Studios; la dichiarazione di esubero per il personale con professionalità senza ricollocazione sul mercato, faranno di cinecittà una scatola vuota. nessuno più cura che sia rispettato quanto prescritto dallo stato ai tempi del contratto di privatizzazione – “che l’attività prevalente degli stabilimenti sia quella cinematografica” -, mentre il marchio cinecittà viene utilizzato per altri business, attraverso altre società, in contesti che nulla hanno a che fare con il cinema (parchi tematici e naturalistici, outlet commercial! ed eventi museali). soprattutto, tutto questo  avviene senza alcuna tutela dei lavoratori e delle loro professionalità, minando l’equilibrio esistente presso società quali Deluxe che in buona parte assorbiranno questo personale, riducendo drasticamente le possibilità di formazione, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori tutti. I lavoratori non ci stanno.  Perche' il dottor Luigi Abete e i soci abbandonano gli interessi del cinema e dell'audiovisivo italiani, impegnandosi in altre attività estranee al settore, mentre, allo stesso tempo, i manager di cinecittà ricevono importanti incarichi istituzionali, quali quello di direttore generale del Festival del Cinema di Roma? Perchè non viene permesso al sindacato e alle parti sociali di entrare nel merito di questi accordi tra aziende, permettendo di capire quali prospettive esistono per il futuro dei lavoratori coinvolti? Perché si continua a negare l’esistenza di un piano industriale? Perché la mala gestione di cinecittà dovrebbe impattare sulla realtà di altre aziende, quali Deluxe, limitando le possibilità di mantenimento del posto di lavoro a tanti altri lavoratori? Per quale motivo si deve rinunciare ad una realtà produttiva e culturale sul territorio di  Roma e del Lazio, in grado di produrre un numeroso indotto di lavoro, solo perché si e' deciso di perseguire business diversi, senza valutare l'opportunità di lasciare spazio a chi volesse rilanciare gli stabilimenti? Perché cinecittà, 74 anni dopo la sua fondazione, deve essere ridotta ad un marchio commerciale per parchi gioco e per un museo che ne ripercorra le glorie passate, minando
per sempre il suo futuro? salviamo cinecittà salviamo  il lavoro! . .