ROMA, CINECITTA’ STUDIOS: SOTTOSCRITTO OGGI IL PROTOCOLLO D’INTESA CON CNA CULTURA E SPETTACOLO PER IL NUOVO “DISTRETTO DEL CINEMA E DEL MULTIMEDIALE”

Redazione

Roma – Costumi, musiche, effetti speciali, trucco e parrucco oltre ad altri mestieri: il dietro-le-quinte di un film è anche questo e vive della tradizione degli artigiani che da generazioni lavorano nelle botteghe al servizio del cinema.

Per non disperdere questo ricco patrimonio di cultura e antichi saperi, Cinecittà Studios e Cna Roma hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa per far muovere i primi passi concreti al progetto del Distretto del Cinema e del Multimediale. Con la collaborazione tra due delle eccellenze nazionali del settore dell’audiovisivo e dell’intrattenimento, si pongono così le basi per avviare un programma concreto di rilancio dell’intera filiera.

A siglare l’accordo sono stati oggi il presidente di Cinecittà Studios, Luigi Abete, e il presidente di Cna di Roma, Erino Colombi. Il Distretto del Cinema e del Multimediale, attualmente in fase di progettazione da parte del Gruppo Cinecittà, sarà realizzato nell’area di sviluppo per l’intrattenimento adiacente gli attuali studios cinematografici, nella quale sono altresì previsti una pluralità di investimenti per uffici, servizi e accoglienza, oltre a un nuovo grande teatro di posa.

Il Distretto nascerà per ospitare e aggregare società del settore, pmi, laboratori tecnici, centri formativi, unità produttive e centri di ricerca, con l’obiettivo di valorizzare antichi mestieri e nuove professionalità che costituiscono i migliori elementi del mondo del cinema, dell’audiovisivo, del multimediale e dell’intrattenimento in genere. In tal modo il Distretto costituirà un think tank di circa 200 imprese e studi professionali, destinato a costituire un centro vitale per la trasmissione di cultura, la produzione di ricchezza e occupazione, beneficiando del network d’imprese che ruota intorno a Cinecittà ed al sistema Cna.

La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, da oltre sessant’anni, rappresenta e tutela gli interessi delle imprese artigiane, delle pmi e di tutte le forme del lavoro autonomo. Cinecittà Studios è la società leader nel settore dei servizi alla produzione cinematografica, televisiva ed all’intrattenimento in generale e svolge la propria attività negli storici studios di Roma, gli stabilimenti cinematografici più grandi del sud Europa.

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ROMA CINECITTÀ, CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO: MOZIONE UNANIME PER IL RILANCIO DEGLI STUDIOS ROMANI

Alberto De Marchis

Cinecittà deve rimanere un polo cinematografico d'eccellenza e devono essere evitate improprie utilizzazioni del sito. Questo il senso della mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, dopo l'audizione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori degli studios romani che si è svolta stamane in commissione Lavoro.

La mozione su Cinecittà, all'ordine del giorno del Consiglio, era stata presentata da Fabio Nobile (Fds) e altri consiglieri dell'opposizione. Ampliata in commissione Lavoro, presieduta da Maurizio Perazzolo (Lista Polverini), con più di un emendamento dei consiglieri del Pdl Chiara Colosimo e Pier Ernesto Irmici, e infine ulteriormente limata in conferenza dei capigruppo, nella sua versione definitiva impegna la Giunta regionale, "ad operare, per la propria competenza in materia urbanistico – edilizia, affinché le aree residue del compendio storico di Cinecittà siano utilizzate per lo sviluppo delle attività produttive industriali proprie di Cinecittà stessa, evitando il rischio di improprie utilizzazioni volte ad una valorizzazione commerciale estranea al rilancio del polo cinematografico più importante d'Italia e d'Europa, impedendone, inoltre, ogni mutamento della destinazione d'uso.".

Il Consiglio, inoltre, impegna la Giunta "a promuovere un'azione che impegni il Governo a disporre del patrimonio immobiliare pubblico Cinecittà costituito da edifici storici e di più recente costruzione e da terreni liberi, in funzione delle finalità industriali e culturali per le quali sono sorti e comunque nel pieno rispetto delle norme vigenti che regolano l'utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico di tipo storico e monumentale (…); ad operare affinché non venga data attuazione alle cessioni dei rami d'azienda, che comportino il trasferimento dei lavoratori, prima dell'apertura di un tavolo formale con le parti sociali e le istituzioni pubbliche". La mozione infine impegna la Regione Lazio "a farsi promotrice di un'iniziativa presso le competenti autorità affinché Cinecittà Studios venga soggetto a vincolo di natura culturale, e comunque a non stravolgere la destinazione originaria; e presso il Governo nazionale, assieme al Comune ed alla Provincia di Roma, di una soluzione condivisa affinché gli Studios di Cinecittà tornino in mani pubbliche per realizzarne esclusivamente un luogo di produzione e formazione cinematografica.".

"Di fronte a questa situazione che ci dà preoccupazione sul destino di Cinecittà, metteremo in campo tutte le forze della nostra Regione – ha dichiarato il presidente della IX commissione Lavoro, Perazzolo – Questo hub è uno dei più importanti d'Europa. E' bene quindi non solo che sia salvaguardato ma che ritorni ai suoi fasti.".

Soddisfatto dell'esito della votazione anche il presidente Abbruzzese il quale ha dichiarato: "Con l'approvazione di questa mozione l'Aula si è voluta esprimere formalmente per preservare gli Studios di Cinecittà da eventuali usi edilizi impropri sull'area dove insistono le attività produttive e industriali della società stessa. Un atto – puntualizza Abbruzzese – che intende dare un segnale di rassicurazione verso i tanti lavoratori che sono coinvolti nei progetti aziendali e che impegna la Giunta a formalizzare, se mai ce ne fosse stato bisogno, la volontà di tutelare un patrimonio culturale ineguagliabile per la nostra regione nel campo della cinematografia e più in generale per il tessuto economico e produttivo locale."'.

Ecco il testo della mozione su Cinecittà approvata all'unanimità dal Consiglio regionale del Lazio

MOZIONE

Oggetto: Cinecittà

Premesso che

i terreni e gli immobili di Cinecittà, complesso di teatri di posa di eccellenza e rilievo internazionale, sono di proprietà dello Stato.;

con la privatizzazione risalente al 1997 è stata costituita la Cinecittà Servizi S.p.A, divenuta successivamente Cinecittà Studios S.p.a. i cui soci sono: Luigi Abete, Diego e Andrea della Valle, Aurelio De Laurentis e la famiglia Haggiag, di cui il 20% del pacchetto azionario è detenuto dallo Stato;

nell'anno 2008 è avvenuta la scissione da Cinecittà Studios dell'area post-produzione con la nascita di Cinecittà Digital Factory S.r.l. di cui l'85% del capitale appartiene a Cinecittà Studios, mentre il restante 15% appartiene a Medusa;

il piano immobiliare prevede un albergo con 200 stanze, parcheggi, piscina, centro fitness, palestra di 6.000 metri quadri;

nell'anno 2012 Cinecitta' Studios ha presentato un piano di scissione societaria, con cessioni di ramo d'azienda che comporta la cessione dei lavoratori di Cinecittà Digital Factory s.r.l. alla multinazionale Deluxe e di lavoratori del settore costruzioni scene alla società CAT, confermando il Piano immobiliare di 400.000 mila metri cubi di cemento;

Vista

la grave incertezza occupazionale per i lavoratori coinvolti nei progetti aziendali ed in accordi interaziendali;

la richiesta, avanzata il 5 giugno 2012 dalle Segreterie Regionali di CGIL, CISL e UIL di Roma e del Lazio, di incontro urgente al Sindaco di Roma in merito al progetto industriale più volte verbalmente annunciato dal Presidente del Gruppo I.E.G. Dott. Luigi Abete, riguardante il sito e le attività riconducibili alla società Cinecittà Studios S.p.A. ed alle sue controllate, che implicano notevoli ricadute sociali;

Visto

che il piano industriale presentato assume le caratteristiche della rinuncia alla vocazione produttiva, per identificarne una legata alla rendita immobiliare;

Considerate

le ricadute negative sul piano occupazionale e sulla prospettiva di sviluppo dell'industria cinematografica che prefigurano una rinuncia agli impegni di rilancio presi da Cinecittà Servizi S.p.A. con lo Stato italiano nel 1997;

Valutato che

è divenuto ormai improrogabile per l'insieme delle Istituzioni pubbliche l'investimento di risorse per rilanciare l'industria cinematografica nel nostro Paese, investita da un declino derivante da scelte politiche penalizzanti per l'intero settore, con conseguenze nefaste per l'occupazione e risvolti negativi sul piano socio-culturale;

Cinecittà rappresenta un patrimonio cinematografico, storico, culturale e finanche economico da preservare;

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

– Ad operare, per la propria competenza in materia urbanistico-edilizia affinchè le aree residue del compendio storico di Cinecittà siano utilizzate per lo sviluppo delle attività produttive industriali proprie di Cinecittà stessa, evitando il rischio di improprie utilizzazioni volte ad una valorizzazione commerciale estranea al rilancio del polo cinematografico più importante d'Italia e d'Europa, impedendone, inoltre, ogni mutamento della destinazione d'uso.
– A promuovere un'azione che impegni il Governo a disporre del patrimonio immobiliare pubblico Cinecittà costituito da edifici storici e di più recente costruzione e da terreni liberi, in funzione delle finalità industriali e culturali per le quali sono sorti e comunque nel pieno rispetto delle norme vigenti che regolano l'utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico di tipo storico e monumentale, come anche stabilito dal codice dei beni culturali (d.lgs. n.42/2004), e in particolare dagli tabella dal 55 al 59.
– Ad operare affinchè non venga data attuazione alle cessioni dei rami d'azienda, che comportino il trasferimento dei lavoratori, prima dell'apertura di un tavolo formale con le parti sociali e le istituzioni pubbliche.
– A farsi promotrice di un'iniziativa presso le competenti autorità affinché Cinecittà Studios venga soggetto a vincolo di natura culturale, e comunque a non stravolgere la destinazione originaria, presso il Governo nazionale, assieme al Comune ed alla Provincia di Roma, di una soluzione condivisa affinché gli Studios di Cinecittà tornino in mani pubbliche per realizzarne esclusivamente un luogo di produzione e formazione cinematografica.

tabella PRECEDENTI:

25/07/2012 CINECITTA’, CELLI (CIVICA): “CONVOCARE LAVORATORI IN AUDIZIONE”
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CINECITTA’, CELLI (CIVICA): “CONVOCARE LAVORATORI IN AUDIZIONE”

Redazione

“Ho scritto alla Presidente della VII Commssione-Cultura, Veronica Cappellaro e al Presidente della IX Commissione – Lavoro, Maurizio Pirazzolo per chiedere la convocazione urgente in audizione di sindacati e lavoratori di Cinecittà. Da settimane i dipendenti di Cinecittà Studios S.p.a. e Cinecittà Digital Factory S.r.l. sono in stato di agitazione contro il nuovo piano aziendale presentato dalla holding Italian Entertainment Group (I.E.G.), che prevede la chiusura e la vendita degli stabilimenti cinematografici”, lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della Lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio. “Così facendo si cancella come se nulla fosse una delle eccellenze italiane più conosciute ed apprezzate nel mondo, nonché un pezzo importante della storia recente della Capitale. Una realtà che ancora può dare molto al nostro Paese dal punto di vista della dell’arte, della cultura e non ultimo dell’occupazione, visto l’elevato numero di maestranza qualificate che sono impiegate negli Studios”, ha aggiunto. “Per tutti questi motivi, il coinvolgimento delle istituzioni su una questione che non riguarda solo i lavoratori, ma l’intero Paese, deve essere chiaro ed inequivocabile. Per tutti questi motivi ho chiesto la convocazione in audizione delle organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori degli Studios di Cinecittà, per consentire loro di illustrare gli effetti del piano di dismissione sul futuro di Cinecittà”, ha concluso.

tabella PRECEDENTI:

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CINECITTA’, RODANO (IDV): “ANCHE INCENDIO DIMOSTRA ABBANDONO E INSICUREZZA”

Redazione

“Mentre i lavoratori occupano il sito per difendere un simbolo del cinema italiano, sugli studi di Cinecittà si abbatte l’ennesima ‘disgrazia’. La quale fornisce l’ennesima conferma delle ragioni dei lavoratori: nella migliore delle ipotesi, infatti, l’incendio divampato stanotte è un segno inequivocabile di abbandono, di insicurezza e di grave degrado”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori. “E mentre i lavoratori diffondono in rete un appello per salvare il sito, mentre persino il Sindaco Alemanno riceve le maestranze, Renata Polverini tace” dichiara Rodano. “Eppure”, prosegue “nel Consiglio Regionale che questa maggioranza non riesce più a far riunire e funzionare dignitosamente, sono depositate ben due mozioni sul futuro di questo rilevantissimo sito produttivo: continuerò a chiedere che siano discusse in aula e che la Governatrice della Regione Lazio si degni di ricevere questi lavoratori”.  

tabella PRECEDENTI:

17/07/2012 ROMA CINECITTA' STUDIOS: PARTITO L'ESPOSTO IN PROCURA CONTRO IL PIANO INDUSTRIALE
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