CIAMPINO: CONDANNATI PER FALSO MADRE E FIGLIO CHE PARCHEGGIANO CON TAGLIANDO INVALIDI FALSO

Redazione

Ciampino (RM) –  Condanna penale per falso con ammenda di 30.000 a mamma e figlio che parcheggiavano con tagliando invalidi falso. La stazione ferroviaria di Ciampino, come è noto, rappresenta uno snodo viario di scambio strategico per i pendolari dei castelli romani, che vi giungono in auto per poi proseguire in treno fino a Roma Termini ogni mattina feriale. Per questo l'adiacente parcheggio è preso d'assalto ogni mattina, tanto da costringere l'Amministrazione comunale da qualche anno a regolare la sosta con stalli a pagamento dalle 8 del mattino alle 19, gratuiti per i residenti e per i portatori di handicap.
Proprio quest'ultima occasione è stata "sfruttata" da due pendolari residenti a Rocca di Papa, ed entrambi pendolari verso Roma e perfettamente sani: una mamma R.F. di 59 anni ed il figlio, A.R. di 28. I due hanno esposto sul parabrezza delle rispettive automobili un contrassegno invalidi che, ogni mattina, gli consentiva di trovare posto senza pagare alcuna tariffa. Peccato per loro che la Polizia Locale di Ciampino, nel corso delle periodiche verifiche della titolarità dei contrassegni invalidi esposti sulle auto, la mattina del 2 maggio 2011 li ha aspettati, ed ha verificato che tutti e due esponevano lo stesso contrassegno, rilasciato da un comune di castelli romani.

Dagli accertamenti effettuati a seguito del ritiro dei due tagliandi, è emerso sia che la titolare della concessione era la anziana suocera della donna e nonna del ragazzo, deceduta nel 2004, sia che entrambe i contrassegni erano falsi, ovvero mai emessi dal comune. La successiva perquisizione, disposta dal P.M. di Velletri ed effettuata dagli agenti della Polizia Locale di Ciampino nella lussuosa villa della famiglia a Rocca di Papa, ha permesso di accertare che la signora R.F. non solo era l'artefice del falso, ma che ne aveva realizzate altre tre copie, a disposizione di altre vetture della famiglia.

L’autorità giudiziaria ha condannato i due, per il reato di falso, al pagamento di una ammenda di 30.000 euro, oltre alla confisca ai fini della distruzione di quanto oggetto di sequestro.
 




CIAMPINO: LA POLIZIA LOCALE RESTITUISCE PORTAFOGLI PRIVO DI DOCUMENTI CON 650 EURO AL LEGITTIMO PROPRIETARIO

Redazione

Ciampino (RM) – Ancora un bell'esempio di senso civico a Ciampino, quando nei giorni scorsi un signore si presenta al Comando e consegna un portafogli recuperato in strada con all'interno 650 euro. Episodio con valore civico maggiore, in quanto lo stesso portafogli era privo dei documenti di identità del proprietario, cosa che in un primo momento rendeva improbabile il suo rintraccio.

All'interno, infatti, oltre alle banconote ed a qualche biglietto da visita di alcuni locali, l'unica cosa diversa presente era una contabile bancaria. E' grazie a questo che, nei giorni successivi l'ufficiale Aldo Fantozzi ha iniziato una minuziosa ricerca della tranciabilità della ricevuta, fino ad individuarne proprietario, poi identificato in un giovane dipendente di un'azienda del territorio che, una volta convocato, era incredulo che si era riusciti a individuarlo ed ha ringraziato il Comando. Peraltro, lo stesso proprietario ricordava una cifra all'interno del portafogli inferiore a quella effettivamente presente.
 




CIAMPINO MALTEMPO: MUORE UN PEDONE, ALLAGAMENTI E INCIDENTI

di Maurizio Costa

Ciampino e Roma (RM) – La pioggia che sta cadendo da ieri sera su Roma e Provincia sta causando non pochi problemi all’hinterland della Capitale. La Protezione Civile ha già lanciato l’allerta, mentre il Sindaco Ignazio Marino ha attivato un’unità di crisi in Campidoglio, con gli Assessori Paolo Masini (lavori pubblici), Guido Improta (mobilità), Estella Marino (ambiente) e la Protezione Civile per contrastare la situazione critica che attanaglia la Capitale.

Già da questa mattina presto, il Tevere e l’Aniene sono tenuti sotto controllo per contrastare un eventuale esondazione. I problemi seri sono cominciati verso le 8 di mattina, quando il Grande Raccordo Anulare si è allagato in più punti e molte uscite sono state chiuse (lo svincolo 1 dell’Aurelia, 2° di Casal del Marmo chiuso per uno smottamento, 30 di Fiumicino Aeroporto), senza contare il traffico eccessivo su tutto l’anello, che ha costretto alcuni automobilisti a scendere addirittura dalle proprie auto.

Inoltre, tre fermate della Metro A sono state chiuse: Lepanto, Ottaviano e Flaminio sono fuori uso per allagamenti interni. Anche la fermata Acqua Acetosa della Roma-Viterbo è stata chiusa per lo stesso motivo.

Non solo Roma, ma anche Ciampino ha avuto i suoi disagi. Oltre ai numerosi allagamenti, questa mattina è stata interdetta la circolazione dei treni sulla linea Roma-Frascati, a causa di un albero che ha tranciato i cavi dell’alimentazione ferroviaria. Molti i problemi causati ai pendolari di Ciampino, bloccati all’interno della stazione per molte ore. Da annoverare tra i problemi della cittadina anche il già citato incidente sull’Appia, rimasta chiusa per molte ore a causa di un sinistro avvenuto al chilometro 17,700, tra il bivio per Ciampino e la via dei Laghi, in cui ha perso la vita anche un pedone. La strada è stata riaperta poche ore fa.

 




CIAMPINO: IL DIRETTORE DELL'AEROPORTO INDAGATO PER TURBATIVA D'ASTA E' STATO RIMOSSO DAL SUO INCARICO

Redazione

Ciampino (RM) – Sergio Legnante è stato rimosso dalla carica di direttore dell'aeroporto "Pastine" di Ciampino in quanto indagato per Turbativa d'Asta. L’incarico è stato temporaneamente avocato da Giuseppe Daniele Carrabba, direttore centrale del Coordinamento Aeroporti dell’Enac. 




CIAMPINO: DISABILI DIMENTICATI A CASA. I GENITORI LANCIANO L'ALLARME

Redazione


Ciampino (RM) – Riceviamo e pubblichiamo una lettera che lancia un caso che noi de L'osservatore d'Italia non intendiamo mollare finchè non sarà risolto. Oggi pubblichiamo la lettera nei prossimi giorni sentiremo cosa dicono in Comune.

Salve, sono Ceparano Vincenzo uno dei  5 genitori di ragazzi disabili, che purtroppo, dal 1 gennaio 2014 sono a casa, in quanto il Comune di Ciampino non si accorda con il responsabile del centro diurno di Ciampetto (associazione ottantanove) e pertanto noi ed i nostri figli ne stiamo pagando le conseguenze. Da un mese non eseguono piu’ l’Ippoterapia, il nuoto, il teatro, lo Yoga .la ginnastica e altre attivita’ giornaliere che per loro erano la vita.

Abbiamo piu’ volte avuto nel precedente semestre 2013,  incontri tra l’Assessore Sisti Gabriella, il responsabile dei servizi Dr. Lucarelli, la responsabile Pisaturo, il Vice Sindaco Verini, il Sindaco uscente Lupi, l’assessore Terzulli, il responsabile del centro Braschi, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta ma, ancora a tutt’oggi il Comune di Ciampino continua a richiedere  5 operatori in base alle legge 41 e siccome i pagamenti promessi (convenzione non ancora firmata ambo le parti), al centro semiresidenziale sono pressoché la meta’ di quello che dovrebbe pagare Ciampetto agli operatori più la benzina  per il trasporto dei ragazzi più il pranzo giornaliero, chiaramente non se ne viene fuori.

Certi che una soluzione debba essere trovata, in quanto si parla sempre dei disabili e delle loro fragilita’, ma poi come si nota non si fa’ nulla per risolvere anche i piu’ piccoli problemi.

Non chiediamo niente di irrealizzabile in quanto ogni Comune d’Italia ha chi piu’ chi meno problematiche simili, basterebbe la volonta’ di fare.

Ceparano Vincenzo ed altri 4 genitori
 




CIAMPINO: LA POLIZIA LOCALE CELEBRA SAN SEBASTIANO MARTIRE

Redazione    
Ciampino (RM)
– Il Comando di Ciampino ha celebrato quest'oggi, lunedì 20 gennaio 2014, San Sebastiano martire, patrono della Polizia Locale. Le celebrazioni sono state dedicate al collega di Acerra Michele Liguori, unico vigile urbano della sezione ambiente del proprio comando, e simbolo – grazie a diversi sequestri e azioni repressive – della lotta contro lo sversamento di rifiuti nella cosidetta "terra dei fuochi", deceduto ieri all'età di 59 anni dopo aver scoperto nel mese di maggio di aver contratto due tumori.
La figura di Michele Liguori, che fa onore a tutti i corpi della Polizia Locale d'Italia, è stata onorata anche dalle parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha inviato ai familiari il seguente messaggio: "Partecipo al cordoglio per la scomparsa di un servitore delle istituzioni che si è adoperato nell'affrontare la situazione devastante determinata nella Terra dei fuochi" riconoscendo, appunto, la figura di servitore dello stato, solitamente accostata agli appartenenti delle altre forze di polizia, per un agente di Polizia Locale.
Nel corso delle celebrazioni, il parroco della chiesa di San Giovanni Battista, Don Edorado, ha impartito la benedizione agli agenti, ai locali del Comando ed ai mezzi. Al termine, è stata data lettura della preghiera del vigile urbano.
 
 




CIAMPINO: A STAZIONE BIRRA SI PREPARA L’OMAGGIO A IVAN GRAZIANI

Redazione

Ciampino (RM) – Un omaggio al cantautore e chitarrista sopraffino Ivan Graziani, scomparso il 1 gennaio 1997 e nato a Teramo nel 1945. Grande appassionato di musica e disegno, ha regalato al mondo della musica brani indimenticabili e di grande successo insegnando alla canzone d'autore italiana un nuovo approccio al rock. A Ciampino presso Stazione Birra il prossimo 2 febbraio 2014 tre band e un trio: Sciaband, Karak, Ivangarage e Monnalisa Band e diciannove canzoni “no stop” che scorrono piacevolmente, con leggerezza, magistralmente interpretate e amplificate da suggestioni musicali che abbracciano ora lo spirito ludico e irriverente, ora la maliconia insita nelle canzoni del grande rocker abruzzese. Il tutto condito da un sound variopinto melodico e sognante, energico e furioso.

Dunque un tributo con la T maiuscola capace di far convivere la melodia con un rock-folk vario e originale.
Per info e prenotazioni: 06 79845959
 




LAZIO RIFIUTI: LA TERRA DEI FUOCHI SPENTI

 di Maria Lanciotti


La notizia

“Hanno arrestato Cerroni” il succo della novità ripresa e rilanciata in un baleno dai media giovedì 9 gennaio di prima mattina. Non si è fatta festa in piazza, non si celebra una notizia attesa da anni ed esplosa come si fosse trattato della scoperta del secolo. Non ci si mette l’anima in pace perché è stato ufficialmente annunciato che il cancro c’è, diffuso non si sa quanto e in fase terminale. Non è che non fosse evidente il marcio che si sta pappando da anni e anni territorio e cristiani. E tuttavia l’inerzia regna sovrana, mentre si sta facendo serenamente e acquiscentemente la fine dei sorci, annegati nelle fosse abusive.
 

Si dovrebbe fare una lunga serie di passi indietro
Si dovrebbe tornare a quelle parole di Giuda che pronunciò Piero Marrazzo in una bella serata di luglio del 2008 a Velletri, in piazza del Comune. L’allora governatore del Lazio, mentre garantiva, accoltellava. Gasava, per meglio dire. Superprotetto dalle forze dell’ordine come dentro a una cassaforte. Riverito e coccolato dai politici locali. Non tutti con la faccia pulita. E d’altro canto, salvo un gruppo di ragazzi che furono i primi a dare la sveglia, unitamente al Comitato Acqua Pubblica di Velletri che aveva lanciato l’allarme arsenico, l’ex conduttore di Mi manda Raitre godeva della simpatia del popolo italiano, di cui si era guadagnato la fiducia in tanti anni di servizio nel ruolo di angelo custode del cittadino e castigamatti per imbroglioni d’ogni risma. Un trampolino di lancio non da poco, per atterrare a tempo debito sull’ambita poltrona. E il 22 ottobre 2008, non più commissario straordinario per l’emergenza rifiuti fin dal precedente 30 giugno, firma l’ordinanza per l’avvio della costruzione dell’inceneritore di Albano Laziale, i cui lavori da parte del Co.E.MA sarebbero dovuti partire entro il 31 dicembre 2008, per non farsi scappare gli incentivi pubblici Cip6. In assenza dell’Autorizzazione Ambientale Integrata, ancora in istruttoria.
 

Ma è inutile rimestare nella piaga
Tornando al marcio che infesta le nostre zone, tanto per restare nei confini geografici e i relativi assetti, certo qualcosa si è mosso. Arresti e ordinanze di custodia cautelare, il Grande Vecchio messo in pantofole, sequestro di beni mobili e immobili, coperchi che saltano e si salvi chi può. E questi sono fatti e non chiacchiere. Ma non confortano. Siamo nei guai fino al collo e nessuno che sappia indicare come uscirne. Mentre c’è chi trema e chi trama. Vocine di palazzo che azzardano gorgheggi, silenzi eloquentissimi, musiche stonate. Se ne sono combinate troppe e troppo grosse in tanti anni di arruffamento e di arraffa-arraffa, e adesso si teme il conto dell’oste.


Anche la stampa appare disorientata
La stampa libera e quella vincolata. I legali del Grande Vecchio sanno a chi rivolgersi per emanare le loro note di difesa e di contrattacco o per intimare il silenzio, ma non sanno come far tacere chi ha mantenuto la bocca libera dal morso. E poi c’è la popolazione che si traccheggia fra una lunga dormita e un sussulto, mai veramente presa nelle spire di un problema che ci sta strangolando da decenni e di cui non ci si affatica a comprendere portata e dinamiche. Qualcun altro ci penserà, suggerisce la pigra coscienza, e si delega tutto a chi non aspetta altro che di avere via libera per perpetrare i suoi crimini.
 

Crimini e criminali
Perché di questo si tratta, di crimini e di criminali. Il Grande Vecchio da solo non poteva fare tanti danni. Anche se a lui questo piace pensare e far credere. Si è fatto da solo, ma non ha fatto tutto da solo. Ora aspetta al calduccio di riscuotere il grosso credito che vanta nei confronti dell’Ama, per cattiva gestione dell’Azienda e clientelismi appurati. E non è dato sapere come si metteranno le cose con gli altri suoi debitori, fra cui qualche castellano con la fascia tricolore. Perché questo è stato sempre il metodo suo e della sua squadra: lavorare e far lavorare di frodo. E in tanti, in troppi, hanno abboccato. E adesso stanno stretti nel suo pugno e nelle maglie della Magistratura. Che si spera ardentemente proceda nella sua inchiesta senza incagliarsi in secche preordinate.
Intanto si ricompone ai vertici il nuovo assetto
Nello stesso giorno in cui è stata diffusa la notizia degli arresti, sono stati presentati in Campidoglio i nuovi vertici dell’Ama. Senza por tempo in mezzo, tutto coordinato. Subentrano alla guida dell’Azienda Municipale Ambiente di Roma le due dirigenti Rita Caldarozzi e Carolina Cirillo e il nuovo Amministratore delegato, Ivan Strozzi. Un nome che incute rispetto. Si vedrà. Ora dovrebbe partire sul serio la raccolta differenziata. Se non parte stavolta, mettiamoci pure una pietra sopra. E intanto mettiamo le mani al portafoglio: tocca alla cittadinanza riempire i buchi finanziari prodotti da una gestione assassina dei cosiddetti rifiuti. Ma non si chiamano rifiuti: si chiamano risorse, se si vuole.
 

Una domanda si pone
Non si può evitare di porre una domanda a chi è tenuto a dare una risposta.
Chi risarcirà le vittime di questa sporca guerra non dichiarata, chi ridarà loro gli anni spesi in tante battaglie che sembravano perdute in partenza, attaccati sempre ad un filo di speranza senza farsi sommergere mai dalla disperazione. Chi risarcirà studi interrotti, progetti rimandati o annullati, salute compromessa, lutti in famiglia? Ma per questo tipo di conti è ancora presto. Si sta ancora sulla breccia, all’erta più che mai: i colpi di coda di certi pesci grossi, di certi squali insaziabili, non vanno mai sottovalutati. I Movimenti contro discariche e inceneritori questo lo sanno bene, tanti anni di lotta hanno fatto scuola. Perciò, visiera abbassata e pronti ad ogni evenienza.
 

Giunta Comunale di Albano Laziale e sindaci di bacino
La lunga inchiesta condotta dal NOE che ha portato per ora all’arresto di sette persone fra cui il Grande Vecchio e Bruno Landi, ex presidente della Regione Lazio, riguarda in buona misura la discarica di Roncigliano e l’inceneritore dei Castelli Romani, nel comune di Albano Laziale. Luca Andreassi, consigliere delegato ai rifiuti, in una nota stilata con tutto comodo esterna il dubbio che forse esistono “falle enormi nel sistema di gestione dei rifiuti della Regione Lazio”. È già un passo avanti, e chissà quanto gli sarà costato. E teme di dover imbracciare la ramazza per ripulire le strade di Albano. O Cerroni o monnezza la sua ristretta visuale, ma ognuno ha i suoi limiti. Più che altro Andreassi sembra vagare in un deserto. Mentre il sindaco Nicola Marini, caduto dalle nuvole, così esprime la sua meraviglia: “Da quanto apprendiamo sembrerebbe che le accuse siano molto gravi e che riguarderebbero anche la discarica presente nel nostro territorio”. E auspica che si muova la raccolta differenziata “rinunciando definitivamente alla politica del passato basata su discariche e inceneritori”. La Giunta Marini forse dovrà vedersela col Grande Vecchio, che adesso penserà solo a riscuotere enormi crediti, bussando forse anche ad altri palazzi castellani.
Degli altri sindaci di bacino non ci giunge voce, forse stanno ponderando. Non hanno mai creduto sul serio di poter bloccare il Sistema Cerroni attraverso manifestazioni di piazza, ma facevano diligentemente la loro comparsa o mandavano i loro rappresentanti per rilasciare dichiarazioni standard. Sempre molto affaticati, per non dire riottosi, quasi sentendosi presi per la collottola. Però all’ultimo corteo, nell’ottobre del 2013, c’erano quasi tutti, perché era imponente ed esuberante, non una passeggiata di rito. E dunque non si poteva mancare, per dovere istituzionale.
 

Roma Capitale e Città del Vaticano
Alla discarica di Roncigliano, oltre ai rifiuti di Fiumicino e Ciampino, arriva parte della spazzatura indifferenziata di Roma Capitale e della Citta del Vaticano. Il Sindaco Marino sulla vicenda ha detto la sua alla maniera di Pilato, del tipo: “Ci sono stati degli arresti ma non ho informazioni privilegiate. Quello che credo sia importante é rendere il Comune in ogni sua area strategica una casa di vetro dove legalità e trasparenza sono al primo posto”. Mentre Papa Francesco non sembra occuparsi affatto di queste miserie umane, per quanto dimostri grande attenzione ai problemi terreni e concreti, in ambiti anche lontani da San Pietro. Ma avrà i suoi santi motivi per astenersi dall’entrare in argomento, anche se una sua parola di vicinanza molto potrebbe essere di conforto non solo per gli abitanti di Roncigliano e dei Castelli Romani, che si stanno saturando i polmoni anche con i miasmi della Città del Vaticano, meta di pellegrinaggio da tutto il mondo e quindi molto produttiva in fatto di monnezza, ma anche per tutta quella gente che sta subendo un lento avvelenamento di massa in un ambiente disastrato e irrecuperabile come per esempio in Campania, nella “Terra dei fuochi”. Qui da noi non ardono fuochi, l’inferno si trova sottoterra e sta tutto corrompendo senza rimedio. E questo non è un mistero per nessuno. Eppure si continua a bluffare, tirando in ballo un’emergenza rifiuti pianificata a tavolino.
 

Il ferro di Roma e i giorni della verità
Le indagini del NOE intanto vanno avanti, scavando soprattutto nei rapporti del Gruppo Cerroni con la politica. Sull’altro fronte, i legali preparano il piano di difesa per i sette arrestati, tutti ai domiciliari. Domani, martedì 14 gennaio, dovrebbero apparire dinanzi al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Rando, manager e fedelissimo di Cerroni, e Giuseppe Sicignano, direttore della discarica di Roncigliano, nel comune di Albano Laziale. Mercoledì 15 sarà la volta del Grande Vecchio e di Bruno Landi, suo alter ego. Giovedì interrogatori per Raniero De Filippis, funzionario pubblico, l’imprenditore Pietro Giovi e Luca Fegatelli, il dirigente regionale accusato tra l’altro di aver tentato d’inquinare le indagini del Noe di Roma. L’ordinanza del Gip prevede anche il confronto con Piero Marrazzo, accusato di falso e abuso d'ufficio. Peccato, proprio adesso che l’ex governatore del Lazio, dopo esperienze di trans e cocaina e purificazione in ospitali monasteri, si era rifatto una verginità, una nuova giovane compagna dopo la separazione dalla pazientissima signora Serdoz, e si era ripresentato come rinato in Tv. Perché costui non si trova in galera da quel dì, uno si domanda. E forse la risposta stavolta verrà. Intanto le acque (nere) si agitano per gli arresti del Grande Vecchio e Company. Dice la sua Renata Polverini – succeduta a Marrazzo dimissionario alla Regione – ma si ripete invano, parole trite; dice la sua Francesco Storace – vicepresidente del Consiglio regionale ed ex governatore del Lazio – in difesa di Nicola Zingaretti “lasciato solo di fronte al ‘cerronismo’” e recrimina sul silenzio di Alemanno, Veltroni e Rutelli e anche di molta parte della destra, mentre vede in fibrillazione il centrosinistra per le eventuali rivelazioni del Grande Vecchio. Dice la sua Marco Vincenzi, capogruppo Pd alla Regione, ribattendo che tutto è stato fatto presto e bene, fino alla chiusura di Malagrotta.


In tutto questo non si accenna minimamente da parte di nessuno a quello che si deve aspettare un povero cittadino di questa terra dei fuochi spenti, dove il marciume genera marciume e fra collusi e collisi tutti sembrano avere a che fare con il Grande Vecchio, che si aspetta pure di venir santificato a suo tempo.




CASTELLI ROMANI: NASCE IL NAPOLI CLUB

Redazione

Castelli Romani – Un club fondato con lo scopo di raggruppare tantissimi tifosi del Napoli presenti a Ciampino e nell'area dei Castelli Romani. L'idea nasce lo scorso 4 Ottobre 2013 , al parcheggio del palaghiaccio di Marino dove ha avuto inizio iniziato il cammino di un gruppo di persone unite per il raggiungimento di un unico scopo e di una grande passione comune: creare il Club Napoli Castelli Romani. E dalla voglia di un gruppo di amici con la passione di condividere con altri tifosi partenopei la propria fede per il Napoli.

Una sorta di club Napoli già era presente ai tempi d’oro, quelli di Maradona, poi scomparve. "Adesso questo sogno si è realizzato. – commenta Antonio Malavolta presidente del neonato club –  Un sogno accompagnato da tante aspettative, – prosegue Malavolta – un sogno in cui noi tutti abbiamo deciso di impegnarci, un sogno che dovrà necessariamente diventare una magnifica realtà .Alla fine ciò che conta è solo e soltanto l’amore verso il Napoli. Dopo che ci siamo conosciuti ci siamo spostati in una pizzeria alle porte dei Castelli dove siamo stati a parlare moltissimo , e fra tante risate battute e opinioni come se ci conoscessimo tutti già da tanto tempo si è trascorsa una bellissima serata. Abbbiamo discusso sui prossimi passi che il club dovrà fare per essere riconosciuto dall’associazione Napoli Club d’Italia. La prima cosa è raggiungere il numero minimo degli iscritti per fondare il club e poi trovare un locale dove poterci incontrare per vedere tutti insieme le partite del Napoli. Abbiamo gia distribuito il modulo per l’iscrizione annuale che sarà di 25 euro con prezzo differenziato per le lady ed i ragazzi. Ci siamo aggiornati tra 10 giorni per portare le adesioni di tutti quelli che mancavano ieri sera. L’obbiettivo è di creare un’associazione che non persegue scopi di lucro, politici e religiosi. Praticare ed esercitare l'attività sportiva, con particolare riguardo al calcio ed a tutte le attività complementari atte ad incrementare l'educazione fisica dei giovani ed allo sviluppo degli sports in genere. Inoltre organizzare attività culturali, turistiche e ricreative per i soci ed i loro familiari ed organizzare gite al seguito della SSC NAPOLI. Ovviamente, oltre al lato sportivo, il Club cercherà , nel suo piccolo, di adoperarsi per la promozione di azioni a carattere benefico a favore di bisognosi. – Malavolta conclude – Con un occhio di riguardo al "Fair Play", inteso quale insieme di gesti ed atteggiamenti tali da favorire un approccio sereno e sportivo al mondo del calcio. Grazie a tutti quelli che c'erano e che ci saranno! Ci vediamo al prossimo incontro , sempre più carichi e motivati … volere è potere ! let's go Napoli Club Castelli Romani !! …. sempre forza Napoli! Per tutte le informaziono il riferimento è il gruppo Facebook “ Napoli Club Castelli Romani “.




CIAMPINO: LADRO INCASTRATO DAL GPS DEL SUO TABLET

Redazione


Ciampino (RM)  – Vita dura per i malviventi, soprattutto quando a mettersi di traverso sul loro “cammino”, oltre alle forze dell’ordine, ci si mettono anche gli ultimi prodotti tecnologici sfornati dalle case di elettronica e informatica. E’ il caso del cittadino albanese di 33 anni, arrestato questa notte dai Carabinieri della Stazione di Frascati con la collaborazione dei militari della Tenenza di Ciampino.

L’uomo, con precedenti, nella tarda serata di ieri, è penetrato nell’abitazione di via Fontanile di Vermicino, a Frascati, di proprietà di un impiegato romano di 35 anni, portando via vari monili in oro, un televisore LCD, un computer e un tablet. Un colpo facile facile, senza complicazioni, e quando tutto sembrava fosse andato per il verso giusto, il topo d’appartamento, caricata la refurtiva in auto, è ripartito tranquillo alla volta della sua abitazione di Ciampino. Quello che non poteva sapere, però, era che la vittima, resasi conto del furto, aveva già avvisato i Carabinieri, i quali, tramite un altro tablet, di proprietà di uno dei militari della Stazione di Frascati, mettendo le proprie conoscenze informatiche al servizio dell’Istituzione, sono riusciti a collegarsi “da remoto” al GPS integrato dell’apparato trafugato e a seguirne gli spostamenti. Con sua enorme sorpresa, il cittadino albanese è stato bloccato dai militari di Frascati e della Tenenza di Ciampino, competente per territorio, subito dopo aver spento il motore della sua auto di fronte casa. Nell’abitacolo, gli uomini dell’Arma hanno recuperato tutta la refurtiva, che è stata restituita al legittimo proprietario, mentre l’auto utilizzata dal ladro è stata sequestrata e affidata in custodia a un deposito giudiziario. Lo “sfortunato” topo d’appartamento, invece, è stato portato nel carcere di Velletri, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 




CIAMPINO, ASP: CGIL FP, CGIL FILCAMS E CISL FISASCAT NON SOTTOSCRIVONO L'ACCORDO CON L'AZIENDA

Redazione

Ciampino (RM) – "Riteniamo che i problemi dell’Azienda siano ben altri e purtroppo molto seri. – Così inizia la nota comune dei sindacati Cgil Fp, Cgil Filcams, Cisl Fisascat, che prosegue – Ricordiamo a tutti che a luglio, per ridurre il costo del lavoro, l’Asp aveva aperto le procedure di mobilità per 30 lavoratori. L’accordo per evitare i licenziamenti prevedeva tra l’altro il pagamento delle tredicesime posticipato. Ma questo ai revisori dei conti non è bastato, tanto che l’Asp ha scritto una nota ai firmatari dell’accordo dichiarando che dette spettanze non sarebbero state più pagate. Una scelta grave, alla quale abbiamo risposto unitariamente con la dichiarazione dello stato di agitazione. Ci siamo resi conto comunque che una simile scelta da parte dell’Azienda stava a significare che si è sull’orlo della liquidazione. Per questo abbiamo provato a pensare soluzioni che tenessero insieme la tenuta dell’azienda ed i diritti dei lavoratori. In questo clima, un sindacato autonomo, che non firma mai alcun contratto nazionale  ne si ferma a leggere con attenzione i bilanci, proclama un’assemblea, che poi si trasforma in occupazione, lascia senza pasti caldi centinaia di bambini,  e chiede il pagamento delle tredicesime, come se nulla fosse e non sapesse la gravità del momento.

A oggi attendiamo ancora di sapere se e come l’Azienda abbia sanzionato sul serio certi comportamenti, al di là dei comunicati. Perché non siamo tutti uguali, e ci teniamo a distinguerci in termini di etica e responsabilità, soprattutto quando una vertenza colpisce i più deboli ed esposti, e quei cittadini costretti a lasciare il posto di lavoro per riprendere il figlio al nido.

Anche per questo quindi non condividiamo i contenuti dell’accordo, che lasciamo i problemi tutti irrisolti. – La nota conclude –  Un conto è aiutare quei lavoratori che per motivi personali hanno bisogno di un sostegno economico in questo particolare momento dell’accordo, altro è dare un contentino che maschera il vero problema dell’ASP, ossia l’assenza di un piano industriale forte e condiviso. In questo modo si salvano posti di lavoro, professionalità e servizi pubblici".

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