CIAMPINO, GRUPPO CAVICCHI: OMBRE E LUCI DI UN PROGETTO TRA PRIVATI E ROMA CAPITALE. PARTE L'INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 

L’invito al Comune di Ciampino è invece quello di prendere il prima possibile visione dell’intera faccenda, di fare richiesta per essere ammessi al tavolo delle osservazioni, perché anche se il territorio interessato non è di sua competenza, le conseguenze che ne potranno derivare interessano decisamente Ciampino.

 

di Daniele Rizzo

Ciampino (RM) – Martedì 8 luglio è il termine ultimo entro cui il Comune di Ciampino potrà presentare le osservazioni al Comune di Roma per quel che riguarda il “PRINT Xa2 a Ciampino”. Fino ad oggi né il Comune né l’Unione Commercianti locale ha dato segnali riguardo la volontà di interagire con autorità preposte alla progettazione del piano.

Perché è importante che l’amministrazione ciampinese faccia questa richiesta?

Per rispondere a questa domanda è necessario capire anzitutto cos’è il PRINT e come questo influirà sul territorio della città aeroportuale.

COS’E’ IL PRINT

Il PRINT (Programma Integrato) è un progetto urbanistico previsto dal Piano Regolatore Generale del Comune di Roma finalizzato alla ristrutturazione e alla riqualificazione di parti del territorio urbano. Il progetto preliminare del PRINT, la proposta, per intenderci, può essere avanzato da enti e proprietari privati che rappresentano almeno il 50% delle aree coinvolte. A questi soggetti privati viene concesso il potere di costruire nelle loro aree, purché realizzino in cambio opere pubbliche in accordo col comune. Il progetto integrato è, in sostanza, un’alternativa all’esproprio.

PRINT Xa2 CIAMPINO

Nella fattispecie, il PRINT a cui facciamo riferimento è quel progetto avanzato da un insieme di privati (Consorzio Xa2 Ciampino) la cui componente maggioritaria è associabile al Gruppo Cavicchi.

E infatti il progetto prevede la riqualificazione di tutta quella zona compresa e racchiusa tra il Grande Raccordo Anulare, Via Ranuccio Bandinelli, la linea ferroviaria dei Castelli e il confine del Comune di Ciampino: in poche parole, per chi conosce la zona, dalla fine di viale Kennedy alla rampa del Raccordo, la zona industriale di Ciampino, anche se in realtà sulla carta è comune di Roma. L’area interessata al programma è di circa 381.000 metri quadrati.

Ma cosa prevede questo progetto?

Analizzando la relazione pubblicata dal comune di Roma [ CLICCARE QUI PER SCARICARE IL PDF E LEGGERE LA RELAZIONE ] vediamo che gli interventi previsti sono riconducibili a tre idee di base: mantenimento e sviluppo delle attività e dei livelli occupazionali presenti nell’ambito, miglioramento della rete viaria e del sistema di mobilità, riordino urbanistico del sistema insediativo. In particolare è prevista una tangenziale che attraversi l’area verde di Gregna, l’area industriale di Ciampino (tra via Lucrezia Romana e Via Bandinelli) e sottopassi la linea ferroviaria, permettendo così una linea diretta tra Tor Vergata e l’Appia; inoltre è prevista la realizzazione di un mercato comunale su Via Bandinelli e la riqualificazione di tutte le strade limitrofe, con la conseguente piantumazione di alberi nell’area e la realizzazione di piazze in prossimità dei servizi insediati.
Insomma il progetto previsto è sì ambizioso ma anche molto caro; 38 milioni di euro sono i soldi che la relazione del comune di Roma prevede servano per l’attuazione delle opere pubbliche del progetto. E specifichiamo opere pubbliche perché, come detto, il PRINT prevede anche la partecipazione dei soggetti privati che devono contribuire anch’essi economicamente. E difatti i costi della nuova viabilità e dei nuovi svincoli previsti tra Via Lucrezia Romana e Via Anagnina (e cioè la tangenziale di cui parlavamo sopra) non sono riportati nella relazione, proprio perché saranno il risultato dell’accordo tra privato e pubblico.
Quello che sappiamo è che questa tangenziale è previsto che abbia le dimensioni di un’autostrada: un “Raccordo bis” che non risolverebbe la viabilità del quartiere di Morena ma rappresenterebbe un impulso per l'ulteriore urbanizzazione di un'area già congestionata. Inoltre il piano prevede che questa tangenziale attraversi il “Parco agricolo del Casale di Gregna”, un’area non solo interessata dal bacino di falde acquifere, ma anche sottoposta al vincolo della Sovrintendenza per motivi di carattere ambientale e culturale. Nessuno mette in dubbio dunque l’utilità di un elemento di raccordo tra l’Appia e l’Anagnina; si poteva però pensare un asse che corresse parallelo a Via dei Setti Metri, magari incrociando le molte strade di quell’area ad oggi tronche, evitando così l’attraversamento di una zona protetta. Ma questa non è che la prima di una lunga serie di anomalie che interessano tutta la questione.

GLI INTERESSI PRIVATI

Il 16 aprile 2012 il Gruppo Cavicchi vede respinto l’”Accordo di Programma” presentato per sanare il maxi abusivismo presente sulle sue aree; da quel momento è iniziata la campagna per trovare uno stratagemma che favorisse la continuità dei suoi affari. E lo stratagemma individuato è proprio quello del PRINT, che non solo permetterebbe al Gruppo Cavicchi di riqualificare l’intera area in cui sono concentrati i suoi capannoni, ma gli concederebbe anche la facoltà di poter costruire nuove strutture o ricostruirle con il 25% di cubatura in più nel momento in cui decidesse di demolire quelle esistenti. Sulla demolizione dei 62 abusi (dichiarati non sanabili dallo stesso comune di Roma) comunque il TAR si pronuncerà a fine ottobre; certo è che il PRINT rappresenta una bella via di fuga che permetterebbe a Cavicchi di restare a galla e tornare subito in pista.

GLI INTERESSI DI CIAMPINO

Il Programma parla dell’istituzione di un grande mercato comunale su Via Bandinelli: una realtà che metterebbe certamente in difficoltà la già arrancante economia ciampinese, che a fatica sopravvive grazie anche ai mercati rionali. La creazione di un centro commerciale delocalizzato rispetto al centro cittadino segnerebbe certamente il colpo del definitivo K.O. all’economia ciampinese: moltissime attività commerciali locali continuano infatti a chiudere giorno dopo giorno. Per questo motivo ci chiediamo come sia possibile che sia il Comune di Ciampino che l’Unione Commercianti siano completamente disinteressati ad un progetto che rischia di compromettere l’economia locale.

UN PROCEDIMENTO VIZIATO

Ma le anomalie non finiscono qui. Il 22 maggio 2013, tre giorni prima delle elezioni nel Comune di Roma, la giunta Alemanno dà il via libera al progetto. La delibera 272 del 22/05/2013 è stata dunque approvata da Roma Capitale bypassando il parere del Municipio, una pratica assolutamente controversa e viziata, che ha portato il VII municipio ad impugnarla ed a chiederne la revoca (solitamente il preliminare del progetto passa prima dal Municipio e, dopo l’approvazione, arriva a Roma Capitale per il parere definitivo). Il vizio procedurale sembra però non aver creato particolari problemi all’iter del progetto, tanto che il ricorso non è stato accolto e il Municipio dovrà mediare con le forze private per interagire solo sulle opere pubbliche interessate dal progetto, lasciando le opere del privato (Gruppo Cavicchi) senza possibilità di discussione. Ai singoli partiti presenti nel consiglio comunale non resterà altro da fare che accettare di interagire (e quindi piegarsi al compromesso) oppure opporsi con tutte le forze all’irregolarità procedurale del progetto.

E L’AEROPORTO?

Come se non bastasse, un’altra stranezza tutta italiana coinvolge il PRINT. La delibera approvata [ CLICCARE QUI PER SCARICARE E LEGGERE LA DELIBERA ] specifica che il “Programma d’Assetto Urbanistico Definitivo rimane subordinato al Piano di Rischio da approvare ai sensi dell’art. 707 c.5 del predetto Codice della Navigazione che fissi localizzazione e quantificazione del carico antropico sostenibile”; inoltre a pagina 9 della relazione si legge “le opere esistenti non sono oggetto di intervento e possono essere previste misure di contenimento. Per quanto riguarda la realizzazione di nuova funzione non residenziale la stessa deve essere caratterizzata da tipologie costruttive e destinazioni d’uso che prevedono la presenza di un basso numero di persone”.

Insomma, se il Piano di Navigazione dell’ENAC stabilisce che l’area interessata sia un “area di tutela intermedia”, se già esistono casi di opere bloccate nella zona perché poste sotto il cono di volo, se è evidente che gli aerei sorvolano l’intera area a bassa quota, risulta allora plausibile pensare che il Piano di Rischio Aeroportuale (che il VII Municipio ingiustificatamente tarda ad approvare) impedisca ulteriori costruzioni nell’area preposta al PRINT.
Ma non solo: il Piano di Rischio approvato dal Comune di Ciampino, che ragionevolmente dovrebbe coincidere con quello del Settimo Municipio, racchiude gran parte dell’area interessata sotto la curva di isorischio 1×10^(-6), e cioè una curva che stabilisce un alto livello di tutela per l’area interessata. Chi avrà tempo e modo di guardare la relazione del comune di Roma potrà notare che l’area del PRINT è stata divisa in base alla criticità della zona rispetto al cono di volo, e classificata con A, B, C e D a seconda del rischio, dove A corrisponde al rischio più alto. Ebbene, l’area indicata come quella in cui sorgerà il nodo di scambio, e quindi la nuova stazione ferroviaria Ciampino 2 con l’interscambio gomma-rotaia, è prevista proprio nella zona A: dunque il luogo con la maggiore concentrazione di persone è prevista nella zona dove il carico antropico è invece da limitare al massimo.

LA V.A.S. E IL PARERE DI COMPATIBILITA’ PAESAGGISTICA

La relazione chiede anche di subordinare il PRINT alla V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica), elemento di cui invece, ad oggi, ancora non si è tenuto conto; la verifica di assoggettabilità del programma integrato ancora non è stata fatta, nonostante la documentazione necessaria sia stata trasmessa il 7 marzo 2013, e ben più dei 90 giorni canonici sono passati.
Dall’analisi delle tavole inserite nella relazione è inoltre possibile vedere che attualmente il complesso Cavicchi sorge su un’area interessata dal vincolo paesistico decretato nel 1998, e che l’area di riferimento appartiene al Parco dell’Appia Antica e zone limitrofe (per questo motivo probabilmente gli abusi sono stati dichiarati insanabili); dunque ogni eventuale modifica dello stato dei luoghi deve essere autorizzata. Perché allora Roma Capitale ha approvato preliminarmente la delibera senza chiedere un Parere di compatibilità paesaggistica? Perché Roma Capitale ha approvato la delibera senza prima aspettare la VAS e il Piano di Rischio Aeroportuale? Perché Roma Capitale ha surclassato il Settimo Municipio prima che questo si esprimesse sulla delibera? E come è possibile che i cittadini siano chiamati ad esprimersi sul programma se ancora non sono stati approvati quegli atti che darebbero una visione completa della situazione?

LUCI E OMBRE

Luci e ombre nella vicenda PRINT sembrano sbilanciate dalla parte delle ombre; procedimenti sospetti e interessi privati rischiano di travolgere quello che potrebbe essere un serio piano di riqualificazione urbana. L’invito, generale, che noi facciamo è quello di analizzare bene tutte queste anomalie riscontrate, risolverle (se possibile) e ricominciare con un progetto sostenibile e legalitario. L’invito al Comune di Ciampino è invece quello di prendere il prima possibile visione dell’intera faccenda, di fare richiesta per essere ammessi al tavolo delle osservazioni, perché anche se il territorio interessato non è di sua competenza, le conseguenze che ne potranno derivare interessano decisamente Ciampino.




CIAMPINO, GRUPPO CAVICCHI: OMBRE E LUCI DI UN PROGETTO TRA PRIVATI E ROMA CAPITALE. PARTE L'INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 

L’invito al Comune di Ciampino è invece quello di prendere il prima possibile visione dell’intera faccenda, di fare richiesta per essere ammessi al tavolo delle osservazioni, perché anche se il territorio interessato non è di sua competenza, le conseguenze che ne potranno derivare interessano decisamente Ciampino.

 

di Daniele Rizzo

Ciampino (RM) – Martedì 8 luglio è il termine ultimo entro cui il Comune di Ciampino potrà presentare le osservazioni al Comune di Roma per quel che riguarda il “PRINT Xa2 a Ciampino”. Fino ad oggi né il Comune né l’Unione Commercianti locale ha dato segnali riguardo la volontà di interagire con autorità preposte alla progettazione del piano.

Perché è importante che l’amministrazione ciampinese faccia questa richiesta?

Per rispondere a questa domanda è necessario capire anzitutto cos’è il PRINT e come questo influirà sul territorio della città aeroportuale.

COS’E’ IL PRINT

Il PRINT (Programma Integrato) è un progetto urbanistico previsto dal Piano Regolatore Generale del Comune di Roma finalizzato alla ristrutturazione e alla riqualificazione di parti del territorio urbano. Il progetto preliminare del PRINT, la proposta, per intenderci, può essere avanzato da enti e proprietari privati che rappresentano almeno il 50% delle aree coinvolte. A questi soggetti privati viene concesso il potere di costruire nelle loro aree, purché realizzino in cambio opere pubbliche in accordo col comune. Il progetto integrato è, in sostanza, un’alternativa all’esproprio.

PRINT Xa2 CIAMPINO

Nella fattispecie, il PRINT a cui facciamo riferimento è quel progetto avanzato da un insieme di privati (Consorzio Xa2 Ciampino) la cui componente maggioritaria è associabile al Gruppo Cavicchi.

E infatti il progetto prevede la riqualificazione di tutta quella zona compresa e racchiusa tra il Grande Raccordo Anulare, Via Ranuccio Bandinelli, la linea ferroviaria dei Castelli e il confine del Comune di Ciampino: in poche parole, per chi conosce la zona, dalla fine di viale Kennedy alla rampa del Raccordo, la zona industriale di Ciampino, anche se in realtà sulla carta è comune di Roma. L’area interessata al programma è di circa 381.000 metri quadrati.

Ma cosa prevede questo progetto?

Analizzando la relazione pubblicata dal comune di Roma [ CLICCARE QUI PER SCARICARE IL PDF E LEGGERE LA RELAZIONE ] vediamo che gli interventi previsti sono riconducibili a tre idee di base: mantenimento e sviluppo delle attività e dei livelli occupazionali presenti nell’ambito, miglioramento della rete viaria e del sistema di mobilità, riordino urbanistico del sistema insediativo. In particolare è prevista una tangenziale che attraversi l’area verde di Gregna, l’area industriale di Ciampino (tra via Lucrezia Romana e Via Bandinelli) e sottopassi la linea ferroviaria, permettendo così una linea diretta tra Tor Vergata e l’Appia; inoltre è prevista la realizzazione di un mercato comunale su Via Bandinelli e la riqualificazione di tutte le strade limitrofe, con la conseguente piantumazione di alberi nell’area e la realizzazione di piazze in prossimità dei servizi insediati.
Insomma il progetto previsto è sì ambizioso ma anche molto caro; 38 milioni di euro sono i soldi che la relazione del comune di Roma prevede servano per l’attuazione delle opere pubbliche del progetto. E specifichiamo opere pubbliche perché, come detto, il PRINT prevede anche la partecipazione dei soggetti privati che devono contribuire anch’essi economicamente. E difatti i costi della nuova viabilità e dei nuovi svincoli previsti tra Via Lucrezia Romana e Via Anagnina (e cioè la tangenziale di cui parlavamo sopra) non sono riportati nella relazione, proprio perché saranno il risultato dell’accordo tra privato e pubblico.
Quello che sappiamo è che questa tangenziale è previsto che abbia le dimensioni di un’autostrada: un “Raccordo bis” che non risolverebbe la viabilità del quartiere di Morena ma rappresenterebbe un impulso per l'ulteriore urbanizzazione di un'area già congestionata. Inoltre il piano prevede che questa tangenziale attraversi il “Parco agricolo del Casale di Gregna”, un’area non solo interessata dal bacino di falde acquifere, ma anche sottoposta al vincolo della Sovrintendenza per motivi di carattere ambientale e culturale. Nessuno mette in dubbio dunque l’utilità di un elemento di raccordo tra l’Appia e l’Anagnina; si poteva però pensare un asse che corresse parallelo a Via dei Setti Metri, magari incrociando le molte strade di quell’area ad oggi tronche, evitando così l’attraversamento di una zona protetta. Ma questa non è che la prima di una lunga serie di anomalie che interessano tutta la questione.

GLI INTERESSI PRIVATI

Il 16 aprile 2012 il Gruppo Cavicchi vede respinto l’”Accordo di Programma” presentato per sanare il maxi abusivismo presente sulle sue aree; da quel momento è iniziata la campagna per trovare uno stratagemma che favorisse la continuità dei suoi affari. E lo stratagemma individuato è proprio quello del PRINT, che non solo permetterebbe al Gruppo Cavicchi di riqualificare l’intera area in cui sono concentrati i suoi capannoni, ma gli concederebbe anche la facoltà di poter costruire nuove strutture o ricostruirle con il 25% di cubatura in più nel momento in cui decidesse di demolire quelle esistenti. Sulla demolizione dei 62 abusi (dichiarati non sanabili dallo stesso comune di Roma) comunque il TAR si pronuncerà a fine ottobre; certo è che il PRINT rappresenta una bella via di fuga che permetterebbe a Cavicchi di restare a galla e tornare subito in pista.

GLI INTERESSI DI CIAMPINO

Il Programma parla dell’istituzione di un grande mercato comunale su Via Bandinelli: una realtà che metterebbe certamente in difficoltà la già arrancante economia ciampinese, che a fatica sopravvive grazie anche ai mercati rionali. La creazione di un centro commerciale delocalizzato rispetto al centro cittadino segnerebbe certamente il colpo del definitivo K.O. all’economia ciampinese: moltissime attività commerciali locali continuano infatti a chiudere giorno dopo giorno. Per questo motivo ci chiediamo come sia possibile che sia il Comune di Ciampino che l’Unione Commercianti siano completamente disinteressati ad un progetto che rischia di compromettere l’economia locale.

UN PROCEDIMENTO VIZIATO

Ma le anomalie non finiscono qui. Il 22 maggio 2013, tre giorni prima delle elezioni nel Comune di Roma, la giunta Alemanno dà il via libera al progetto. La delibera 272 del 22/05/2013 è stata dunque approvata da Roma Capitale bypassando il parere del Municipio, una pratica assolutamente controversa e viziata, che ha portato il VII municipio ad impugnarla ed a chiederne la revoca (solitamente il preliminare del progetto passa prima dal Municipio e, dopo l’approvazione, arriva a Roma Capitale per il parere definitivo). Il vizio procedurale sembra però non aver creato particolari problemi all’iter del progetto, tanto che il ricorso non è stato accolto e il Municipio dovrà mediare con le forze private per interagire solo sulle opere pubbliche interessate dal progetto, lasciando le opere del privato (Gruppo Cavicchi) senza possibilità di discussione. Ai singoli partiti presenti nel consiglio comunale non resterà altro da fare che accettare di interagire (e quindi piegarsi al compromesso) oppure opporsi con tutte le forze all’irregolarità procedurale del progetto.

E L’AEROPORTO?

Come se non bastasse, un’altra stranezza tutta italiana coinvolge il PRINT. La delibera approvata [ CLICCARE QUI PER SCARICARE E LEGGERE LA DELIBERA ] specifica che il “Programma d’Assetto Urbanistico Definitivo rimane subordinato al Piano di Rischio da approvare ai sensi dell’art. 707 c.5 del predetto Codice della Navigazione che fissi localizzazione e quantificazione del carico antropico sostenibile”; inoltre a pagina 9 della relazione si legge “le opere esistenti non sono oggetto di intervento e possono essere previste misure di contenimento. Per quanto riguarda la realizzazione di nuova funzione non residenziale la stessa deve essere caratterizzata da tipologie costruttive e destinazioni d’uso che prevedono la presenza di un basso numero di persone”.

Insomma, se il Piano di Navigazione dell’ENAC stabilisce che l’area interessata sia un “area di tutela intermedia”, se già esistono casi di opere bloccate nella zona perché poste sotto il cono di volo, se è evidente che gli aerei sorvolano l’intera area a bassa quota, risulta allora plausibile pensare che il Piano di Rischio Aeroportuale (che il VII Municipio ingiustificatamente tarda ad approvare) impedisca ulteriori costruzioni nell’area preposta al PRINT.
Ma non solo: il Piano di Rischio approvato dal Comune di Ciampino, che ragionevolmente dovrebbe coincidere con quello del Settimo Municipio, racchiude gran parte dell’area interessata sotto la curva di isorischio 1×10^(-6), e cioè una curva che stabilisce un alto livello di tutela per l’area interessata. Chi avrà tempo e modo di guardare la relazione del comune di Roma potrà notare che l’area del PRINT è stata divisa in base alla criticità della zona rispetto al cono di volo, e classificata con A, B, C e D a seconda del rischio, dove A corrisponde al rischio più alto. Ebbene, l’area indicata come quella in cui sorgerà il nodo di scambio, e quindi la nuova stazione ferroviaria Ciampino 2 con l’interscambio gomma-rotaia, è prevista proprio nella zona A: dunque il luogo con la maggiore concentrazione di persone è prevista nella zona dove il carico antropico è invece da limitare al massimo.

LA V.A.S. E IL PARERE DI COMPATIBILITA’ PAESAGGISTICA

La relazione chiede anche di subordinare il PRINT alla V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica), elemento di cui invece, ad oggi, ancora non si è tenuto conto; la verifica di assoggettabilità del programma integrato ancora non è stata fatta, nonostante la documentazione necessaria sia stata trasmessa il 7 marzo 2013, e ben più dei 90 giorni canonici sono passati.
Dall’analisi delle tavole inserite nella relazione è inoltre possibile vedere che attualmente il complesso Cavicchi sorge su un’area interessata dal vincolo paesistico decretato nel 1998, e che l’area di riferimento appartiene al Parco dell’Appia Antica e zone limitrofe (per questo motivo probabilmente gli abusi sono stati dichiarati insanabili); dunque ogni eventuale modifica dello stato dei luoghi deve essere autorizzata. Perché allora Roma Capitale ha approvato preliminarmente la delibera senza chiedere un Parere di compatibilità paesaggistica? Perché Roma Capitale ha approvato la delibera senza prima aspettare la VAS e il Piano di Rischio Aeroportuale? Perché Roma Capitale ha surclassato il Settimo Municipio prima che questo si esprimesse sulla delibera? E come è possibile che i cittadini siano chiamati ad esprimersi sul programma se ancora non sono stati approvati quegli atti che darebbero una visione completa della situazione?

LUCI E OMBRE

Luci e ombre nella vicenda PRINT sembrano sbilanciate dalla parte delle ombre; procedimenti sospetti e interessi privati rischiano di travolgere quello che potrebbe essere un serio piano di riqualificazione urbana. L’invito, generale, che noi facciamo è quello di analizzare bene tutte queste anomalie riscontrate, risolverle (se possibile) e ricominciare con un progetto sostenibile e legalitario. L’invito al Comune di Ciampino è invece quello di prendere il prima possibile visione dell’intera faccenda, di fare richiesta per essere ammessi al tavolo delle osservazioni, perché anche se il territorio interessato non è di sua competenza, le conseguenze che ne potranno derivare interessano decisamente Ciampino.




CIAMPINO LAVORATORI CEFI: TERZULLI INSIEME A LUPI E BONAFONI INCONTRANO UNA DELEGAZIONE

Redazione

Ciampino (RM) – L’Amministrazione comunale, per conto del neo-eletto Sindaco di Ciampino, Giovanni Terzulli, e alla presenza dei Consiglieri Regionali Simone Lupi e Marta Bonafoni, ha ricevuto le lavoratrici e i lavoratori del Centro fisioterapico di Ciampino che questa mattina hanno manifestato in Piazza fino a raggiungere il Municipio per rivendicare il loro diritto alla retribuzione e al lavoro.


“Dopo il presidio dello scorso aprile in Regione Lazio con i lavoratori di 'Ce.Fi' coinvolti nella vertenza, – ha dichiarato il Sindaco di Giovanni Terzulli – si sono susseguiti diversi incontri tra le parti per verificare e valutare tutte le opportunità a nostra disposizione, al fine di salvaguardare sia i posti di lavoro che l’erogazione di un servizio sanitario pubblico importante per il territorio e per i nostri cittadini. Oggi, insieme ai Consiglieri regionali Lupi e Bonafoni, abbiamo ricevuto nella sede comunale il sindacato e una delegazione dei lavoratori per ribadire di nuovo il nostro sostegno".
 
“Sono state già valutate alcune realtà imprenditoriali – hanno aggiunto i Consiglieri regionali Lupi e Bonafoni – che potrebbero favorire in tempi brevi la risoluzione attraverso l’affitto di ramo d’impresa e, nel corso della settimana, è previsto un nuovo incontro in Regione. Insieme all'Amministrazione comunale di Ciampino metteremo in campo tutti gli strumenti possibili per far ripartire quanto prima il meccanismo aziendale e scongiurare la chiusura di un'Azienda sanitaria territoriale che garantiva a centinaia di cittadini le prestazioni fisioterapiche e riabilitative”.
 
"Siamo a disposizione – ha concluso il Sindaco Giovanni Terzulli – e continueremo a lavorare nella direzione di un nuovo inizio, per evitare il fallimento e, di contro, garantire la sopravvivenza del centro. Diritto al #lavoro, dunque, e alla #salute”.



CIAMPINO: ASSUNZIONI NELLO STAFF DEL SINDACO E TASI SALATA

Redazione

Ciampino (RM) – Combattivo Mauro Testa, non lascia tregua al neo sindaco Terzulli e minuziosamente controllo ogni atto di indirizzo politico prodotto dal palazzo comunale per volere del primo cittadino appena eletto. 

Ecco la nota di Mauro Testa:

A Ciampino ancora non si conoscono i nomi dell’esecutivo, ma già si eseguono i primi attiLa prima delibera del neo sindaco, infatti, è stato quello di assumere, attraverso l’articolo 90, per chiamata diretta, una unità, che andrà a comporre lo staff del sindaco. Dunque, priorità assoluta dei nuovi amministratori di Ciampino saranno le assunzioni. Ma, ancor prima di essere promosso sindaco dai cittadini, l’assessore al bilancio Terzulli ha fatto un gesto, per nulla dovuto, ovvero, l’aumento della Tasi, senza alcuno sgravio, stabilendo l’aliquota massima per gli appartamenti, l’aliquota ribassata, dunque, per le ville. Intanto, a questo quadretto, c’è da aggiungere che cominciano a trapelare i primi nomi del famoso concorso bandito dalla società partecipata AMBI. EN.TE. per il comune di Genzano, le cui selezioni sono state effettuate a Ciampino, tre giorni prima le elezioni. Dunque, atti nuovi, metodi vecchi e, soprattutto, scelte discutibili. Nulla di nuovo sotto il sole, adesso, come primi gesti di buona volontà c’è quello di sistemare gli amici, le persone che si sono dimostrate fedeli, in seguito, ed in seconda istanza, si provvederà a sistemare i tetti delle aule delle scuole materne comunali gocciolanti, a cercare soluzioni per le famiglie che hanno necessità di far iscrivere i propri figli presso le scuole statali, perché impossibilitate a pagare le rette delle scuole private ed alle quali viene impedito l’accesso al lavoro regolare, con la possibilità di avere garanzie contrattuali, si provvederà a risistemare le strade, con le piogge di questi giorni diventate piscine, si troveranno soluzioni per dare slancio al commercio, visto che ogni giorno un esercizio commerciale chiude ed una speranza svanisce. Tutto vecchio. Di nuovo c’è soltanto che, stavolta, l’opposizione farà sentire forte la propria voce, controllerà ogni atto, ogni delibera, ogni gesto, aprirà le porte del consiglio comunale ai cittadini, darà voce ai cittadini, quelli che avranno pensato, vorranno parlare, avranno il coraggio civico di farlo.  




CIAMPINO: LA CITTA' MERITA UN FUTURO MIGLIORE…

di Domenico Di Pietro

Ciampino (RM) – I cittadini di Ciampino alle ultime elezioni amministrative hanno confermato la fiducia al PD e alla coalizione di centro-sinistra guidata da Giovanni Terzulli. Il dato delle urne è sempre sovrano e indicativo della volontà degli elettori. Alla fine le urne parlano chiaro e le recriminazioni lasciano sempre il tempo che trovano. Le valutazioni che gli analisti e i politici possono fare successivamente spesso sono di parte o inutili. Altre volte, come nel caso di queste ultime amministrative ciampinesi, hanno qualche utilità soprattutto se si vogliono leggere in senso costruttivo e prospettico per cercare di dare un futuro migliore alla Città. In questo senso il dato elettorale a Ciampino parla di vincitori ma anche di cittadini insoddisfatti che bisogna cercare di accontentare offrendo un futuro migliore e una nuova narrazione.

La vittoria del PD e del centro-sinistra
A Ciampino i cittadini hanno confermato la fiducia al PD e al centro sinistra che era al governo, nonostante i problemi e per molti versi le difficoltà in cui versa la Città. Perché è successo questo? Probabilmente perché  le alternative non erano credibili. Forse anche perché le alternative erano divise. Molto probabilmente perché tutto sommato la classe dirigente PD è più strutturata in confronto ai competitori. Probabilmente per tutte queste ragioni.
Di fronte ad un PD compatto, nonostante le iniziali divisioni, si sono presentati diversi avversari che hanno raccolto il voto di chi non era stato soddisfatto dell’amministrazione PD- centrosinistra. Però Testa, Boccali, Sisti , Porchetta e Bartolucci non sono riusciti ad andare al governo della Città. In parte i candidati erano divisi, in parte probabilmente non sono risultati credibili per una nuova amministrazione della Città. Bisogna anche tenere presente che a Ciampino vi è anche una gran parte della Città che non partecipa alla vita pubblica o non si informa e il gioco si chiude. Vince alla fine chi dimostra maggiore organizzazione, più compattezza e si cala meglio nella realtà locale riuscendo anche a mascherare errori o carenze. “Semplicemente ciampinesi” per usare uno slogan rivelatosi alla fine vincente.
Il PD e il centro-sinistra ciampinese hanno forse goduto dell’effetto Renzi per superare indenni un periodo di difficoltà dovuto ai risultati amministrativi non eccellenti, ma sono stati avvantaggiati anche a nostro avviso, da un’ opposizione non convincente e che non è riuscita a dare un’alternativa credibile a tutta la Città. Qualche candidato Sindaco ha sbagliato clamorosamente la campagna elettorale e le alleanze, altri non erano proprio in grado di poter competere. Vedremo adesso se saranno bravi nel condurre un’opposizione, vigile e costruttiva. Capiremo se verranno fuori almeno dei leader capaci di fare opposizione convincente.
 

Bisogna leggere con attenzione il dato elettorale
Proprio su questo aspetto è interessante leggere con attenzione il dato elettorale. Infatti è vero che il PD e il centro-sinistra hanno vinto, ma in Città vi è ancora molta parte di elettorato che non ha condiviso le politiche della passata amministrazione. Il PD e il centro-sinistra con il nuovo Governo cittadino dovranno lavorare da subito con grande impegno ed attenzione per migliorare la Città che è attanagliata da mille problemi che vengono aggravati dalla difficile situazione che vive l’Italia.
Giovanni Terzulli e la sua maggioranza hanno ora una grande responsabilità di fronte alla Città. Cullarsi solo sulla vittoria elettorale sarebbe un grave errore. Ciampino ha un bisogno terribile di fatti concreti. Ha necessità di una svolta. Deve diventare una Città moderna che si scuote e viaggia sicura verso una vera qualità della vita.
I problemi sul tappeto fanno tremare i polsi e per risolverli a mio avviso serve la collaborazione di tutti. Servirà anche fare opposizione responsabile e non ottusa. Sarà necessaria la partecipazione di tutta la Città per fare in tempi brevi un vero e proprio salto di qualità ed arrivare alla tanto sbandierata Smart City che guarda alla modernità e all’innovazione. La politica dovrà lavorare per cercare di coinvolgere anche energie e persone che non fanno politica attiva ma che potrebbero essere molto utili per portare idee ed innovazione di processo.
Il PD e il centro-sinistra al Governo della Città potranno sfruttare la sinergia virtuosa con Governo Regionale, Nazionale e Comunità Europea. Dovranno dare subito dei segnali concreti in questo senso, perché i problemi della Città sono gravi e non possono più aspettare. Gli altri partiti in Città dovranno per molti versi riorganizzarsi e cercare anche delle sinergie per evitare di fare opposizione sterile e non informata.
 

Solo due problemi tra i tanti……
Ieri mi capitava di parlare della situazione del quartiere in cui vivo con alcuni conoscenti. Eravamo seduti in quello che viene pomposamente chiamato il “Parco della Folgarella”. Il “parco” è situato a pochi centinaia di metri dall’Aeroporto di Ciampino. Vi racconto di questo episodio, perché è per molti versi paradigmatico della situazione che vive la Città di Ciampino. I conoscenti usavano tutti il termine Parco, ma pare evidente che chiamare “Parco” quello della Folgarella è veramente una esagerazione. Si tratta ad essere buoni solo di una “squallida sterpaglia” dove è ubicata qualche panchina ammaccata e alcuni tristissimi giochi per bambini. Una sterpaglia circondata di qualche piccolo modesto immobile con scritte sui muri, recinzioni rotte e sporcizia. Il Parco vero è altra cosa. I miei cari conoscenti però oramai per abitudine lo chiamano pomposamente “Parco della Folgarella” e sembrano non farci caso. Del resto loro hanno sempre visto questo stato di cose. Sembra stranamente tutto normale. In questo caso il compito della politica e di una buona amministrazione è anche quello di ricominciare a chiamare le cose con il proprio nome e di ripristinare la normalità e la bellezza. Un parco deve essere un parco, mentre una sterpaglia resta una sterpaglia. Il politico e il buon amministratore devono prendersi a cuore anche queste questioni per far ripartire la Città già dalle piccole cose. La cura del verde, dei parchi, dei giochi per i bambini sono tra i fondamentali per il corretto vivere di una comunità. A Ciampino in questi anni tutto questo non costituisce la normalità. Abbiamo molto ancora da fare.
Il “Parco” della Folgarella è come dicevo sopra, molto vicino all’Aeroporto di Ciampino. Insieme al gruppo di conoscenti si parlava dell’organizzazione della festa del quartiere. Il tema era la festa e il divertimento che da li a pochi mesi si sarebbero dovuti organizzare proprio al “Parco”. Per non rovinare l’atmosfera non mi sono allora permesso di portare all’attenzione dei presenti anche il tema dell’inquinamento e dei dati preoccupanti che alcuni scienziati e medici avevano alcuni giorni addietro presentato a Ciampino in una riunione aperta alla cittadinanza. I tecnici hanno detto con molta chiarezza che a Ciampino i rischi per la salute sono altissimi e che ovviamente l’Aeroporto ha delle grandissime responsabilità.
Questo problema dovrebbe essere tutti i giorni al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica ciampinese, invece, sembra quasi si voglia rimuovere nella speranza che non accadrà mai nulla. Stiamo giocando purtroppo sulla pelle dei cittadini mettendo a grave rischio la salute. Scienziati e medici lo hanno detto con molta chiarezza. Su questo problema la nuova amministrazione deve agire da subito per tutelare i cittadini e le opposizioni devono lavorare con attenzione per non abbassare la guardia e il livello d’attenzione che è già molto basso. Non possiamo perdere tempo. Chi ha delle responsabilità di Governo deve fare la sua parte con grandissimo senso di responsabilità. Il problema deve essere messo al primo posto nell’agenda.
 

Tanti auguri al nuovo Sindaco
Ciampino ha un nuovo Sindaco che si chiama Giovanni Terzulli. Ha vinto le elezioni e adesso ha la grande responsabilità di governare insieme alla sua maggioranza. Come abbiamo detto e scritto molte volte la situazione della Città è molto grave e lui ovviamente non avrà un compito facile.  Non resta che fargli un grande in bocca al lupo nella consapevolezza che ogni scelta giusta e ogni atto intelligente che sarà in grado di fare sarà un punto a favore di una Città che ha già sofferto molto e che merita un futuro migliore.
Per meritarsi un futuro migliore sarà importante anche che le opposizioni e i cittadini lavorino con attenzione valorizzando i rispettivi ruoli. Soprattutto la cittadinanza dovrà essere mediamente più presente ed informata, pretendendo con educazione e senso civico una città più bella in cui poter vivere.
 

…….Io siamo ciampinesi
Per migliorare la Città dobbiamo probabilmente iniziare a scegliere una politica anche locale che vuole tornare al suo ruolo di servizio, con la guida di persone coraggiose e competenti. Dobbiamo utilizzare l’Io Siamo e non solo l’io, come cominciano a fare i politici innovativi ed intelligenti che vogliono segnalare la fine dell’individualismo sfrenato.
Dobbiamo cercare di vivere insieme come comunità di donne, uomini, giovani e anziani che vogliano rafforzare la socialità e l’economia del dono, insieme ad imprese più forti e a cittadini liberi di scegliere e di investire in cultura, solidarietà e saggezza.
                                                                                                             
 




CIAMPINO: "C'HA 'N PINO", TRA TAGLI E POTATURE

di Maria Lanciotti

Ciampino (RM) – Provenendo dalla stazione di Ciampino dalla parte di piazza Luigi Rizzo, ci si è imbattuti nei giorni scorsi in un grosso lavoro di potatura ed abbattimento degli alberi nella proprietà posta all’inizio di via San Francesco D’Assisi, al civico 4.

Già residenza di un noto avvocato, personaggio di rilievo della storia locale, primo Direttore del periodico d’informazione ciampinese “Anni Nuovi” fondato nel 1966, la villa appartiene probabilmente ancora alla sua famiglia. I vecchi ciampinesi ricordano – anche per racconti tramandati – quella via appena tracciata nei pressi della stazione, che insieme a poche altre costituiva il sistema viario nella Ciampino del primo dopoguerra. I vecchi ciampinesi ricordano e forse anche il grande pino all’angolo, sempre stato lì a memoria degli abitanti più anziani, tante cose conserva degli accadimenti che hanno segnato la sua vita in crescita e quella del posto, ma la sua fine è stata decretata, essendo ormai pericolante e quindi da abbattere. Suggestiva l’ipotesi di un giovane assistente ai lavori, riferita ad un grande pino che con la sua biforcazione sembrerebbe indicare la sua origine autoctona e potrebbe essere il primo pino spuntato sul territorio di Ciampino. Da qui il nome del paese, come in passato piaceva ipotizzare: “C’ha ‘n pino” in romanesco, tradotto poi in Ciampino. Intanto si affollano i ricordi mentre i rami cadono sotto i colpi della motosega, e del pino mozzato rimane un moncone.
“La villa è stata costruita nel 1943, e i pini già c’erano”, la dichiarazione spontanea di un signore che con altre persone assisteva con interesse ai lavori. “Qui di fronte su una salitella c’era il Cinema Vittoria, col tabaccaio e il bar”, ricorda un altro. “Poi nel ’63 ha aperto Il Canadian Bar… lo gestiva Mike, che faceva pure il tassista…”.  “Vi ricordate com’era ‘sta pianura dopo la guerra, quattro case spallate e tanti prati con le greggi, poi d’un botto… non ci si crede!”. Poi, d’un botto… il Boom! E gli alberi cominciarono a soffrire.  
 




CIAMPINO, DONNA RAPINATA DI 22 MILA EURO MENTRE VERSA ALLA CASSA CONTINUA

Redazione

Ciampino (RM) – La donna, dipendente di un’azienda di prodotti alimentari di Roma, era intenta alle operazioni di versamento degli incassi della ditta per cui lavora, nella cassa continua dell’Agenzia della Banca Popolare del Lazio di Viale Kennedy e mai avrebbe immaginato che stava per divenire la vittima di una rapina. Non immaginava infatti che quello scooter che si aggirava nei paraggi da qualche minuto era interessato proprio a lei e che stava aspettando il momento propizio per avventarsele a dosso. Difatti, approfittando della sua distrazione, un uomo, con il casco integrale, la strattonava facendola cadere a terra e strappandole di mano la busta che conteneva 22.000 euro, scappando con la moto a tutta velocità in direzione di Roma. Fortunatamente un passante, che aveva assistito a tutta la scena, dava immediatamente l’allarme ai Carabinieri della Tenenza di Ciampino che, messisi subito all’inseguimento, riuscivano a raggiungere ed a bloccare il motociclo, risultato provento di furto, arrestando il rapinatore, un pregiudicato romano di 31 anni e recuperando la refurtiva. Fortunatamente la donna, a parte la paura, non ha avuto ulteriori conseguenza fisiche.
 




CIAMPINO AMMINISTRAZIONE TERZULLI: L'INTERVISTA AL NUOVO SINDACO DELLA CITTA' AEROPORTUALE

di Chiara Rai

Ciampino (RM) – Ancora carico di emozione il neo sindaco Pd Giovanni Terzulli eletto con il 64, 68 per cento pari a 7.364 voti contro il 35,32 per cento del socialista Mauro di Testa sostenuto da Forza Italia, pari a 4.021 voti. Giovanni Terzulli, grazie al sostegno del Pd, Idv, Sel e due liste civiche è pronto a governare la città aeroportuale.

Ieri il suo primo giorno da sindaco: come ha festeggiato?

Abbiamo appreso la notizia al comitato elettorale, dove hanno avuto inizio i festeggiamenti. Poi da lì, insieme allo staff e ai nostri sostenitori, ci siamo mossi a piedi per le strade della Città fino ad arrivare al piazzale del Municipio. E' stata una bellissima emozione. I cori improvvisati dei ragazzi, le bandiere che sventolavano e tutta quella gente che mi aspettava davanti la casa comunale, mi ha profondamente emozionato. Il calore delle persone che mi sono state vicino in tutti questi mesi, il loro affetto, la loro stima, è la ricompensa più grande in assoluto che mi ha reso ancora più forte e che sarà la carica per fare bene.

Se dovesse rendere nota, come ha fatto il premier Renzi, la sua tabella di marcia, quali impegni intende prendere nei primi 100 giorni?

Sicuramente riorganizzare la macchina amministrativa, perchè è da li che bisogna partire. E' necessario sin da subito adottare azioni che rendano l'Amministrazione efficiente e risolutiva, anche attraverso una programmazione capillare e con una diversa gestione delle risorse umane. Poi decoro urbano. Sono già iniziati i lavori per l'abbattimento delle barriere architettoniche alla stazione ferroviaria di Ciampino, sono a buon punto i lavori per il sottopasso pedonale di via Venezia ed ho preso accordi per la ristrutturazione di un parco comunale. Infine, a breve saranno aperte le buste del bando di gara che prevede l'ampliamento delle rete fognaria ed il rifacimento di 18 strade.

Per l'aeroporto ha in mente azioni nell'immediato futuro?

Più volte ho ribadito la mia posizione a riguardo. In continuità con le precedenti amministrazioni, continueremo ad adottare tutte le azioni possibili per difendere la salute pubblica. Il rumore acustico aeroportuale deve essere quello stabilito dai limiti di legge e adesso che è il periodo estivo sarebbe giusto che ognuno di noi potesse stare con le finestre aperte o sul balcone in tranquillità senza quel rumore assordante ogni 15 minuti. Di pari passo, però, sono convinto che l'Aeroporto possa diventare, se regolamentato, un elemento di sviluppo per la nostra Città.

La sua squadra sarà "giovane" e con buona porzione di quote rosa o ci saranno molti volti già noti nella politica ciampinese?

La squadra che abbiamo costruito racchiude un po' tutto. I candidati che hanno ottenuto più voti sono i volti noti della politica ciampinese, a dimostrazione del loro forte radicamento sul territorio. Hanno un rapporto solido con i cittadini ed il loro risultato ne è una prova. Rappresentano inoltre la competenza, quella che sarà d'aiuto e da supporto a chi, invece, è alla sua prima esperienza amministrativa. Questo mix, io credo, sia fondamentale per il nostro percorso. Giovani, veterani, donne e uomini senza etichette, sarà la persona a fare la differenza e noi sceglieremo le persone giuste per il cambiamento. la sua posizione in merito al campo nomadi La Barbuta La questione è ben nota a tutti e, come spesso capita a molte delle problematiche che insistono su territori di confine, non è di facile risoluzione. L'attenzione sarà sempre massima ma senza particolari allarmismi. Il campo autorizzato c'è, è stato deciso e costruito da Roma e, per quel che mi riguarda, farò in modo che vengano rispettate le regole stabilite al momento della sua realizzazione.

La sua primissima iniziativa da sindaco, in questa settimana?

In attesa della proclamazione, stiamo organizzando una festa di ringraziamento che si terrà mercoledì 11 giugno al parco Aldo Moro di Ciampino e alla quale è invitata tutta la cittadinanza.




CIAMPINO TASI: L'ACCUSA NCD- UDC,"IL COMUNE PREMIA SOLO CHI HA VILLE E CASTELLI"

Redazione

Ciampino (RM) – Neanche ha inizio la legislatura che già arrivano le prime problematiche per l’Amministrazione.

A sollevarle l’NCD-UDC di ciampino che chiede la modifica delle aliquote Tasi.

“La delibera di approvazione delle aliquote Tasi, afferma il Segretario Elio Addessi, evidenzia una preoccupante discriminazione.

Mentre l’aliquota delle abitazioni principali è stabilita al massimo e cioè nella misura del 2,5 per mille senza alcuna detrazione, l’aliquota delle abitazioni signorili, ville e castelli (Cat. A1, A8, A9) è solamente del’ 1,6 per mille.

Anche se per le ville e i castelli permane l’IMU, per noi è preoccupante il segnale che arriva ai cittadini in maggiori difficoltà;  proprio quel ceto medio con una rendita catastale nella media sarà quello più penalizzato e non basteranno gli pseudo 80 Euro di Renzi a consolarlo.”

Per queste ragioni l’NCD presenterà a breve una mozione per la variazione delle aliquote TASI e per l’introduzione di una detrazione per le abitazioni di tipo civile ed economiche (A2,A3 ecc.)  e per coloro che hanno un handicap grave in famiglia.  




FIUMICINO E CIAMPINO AEROPORTI, GESTIONE BAGAGLI: 900 DIPENDENTI GRUNDCARE SENZA STIPENDIO

Redazione
Fiumicino e Ciampino aeroporti
– "Sono circa 900 i dipendenti senza stipendio a causa del fallimento e del successivo esercizio provvisorio della società di handling Groundcare: lavoratori a cui va garantito un futuro occupazionale al più presto, per non lasciare in difficoltà un numero così elevato di famiglie e di giovani impiegati". Lo dichiara in una nota Ileana Piazzoni, deputata di Sinistra Ecologia Libertà, in seguito allo stato di agitazione sindacale dei dipendenti Groundcare, società che si occupa della gestione dei bagagli negli scali aeroportuali romani. "A Fiumicino e Ciampino la protesta di questi lavoratori ha messo in evidenza la gravità della vicenda, dal momento che nulla è stato fatto per impedire il fallimento della società e la mancata erogazione degli stipendi, con conseguenti effetti che ricadono direttamente sul tessuto occupazionale e sull'intera gestione dell'indotto aeroportuale. Un servizio fondamentale come quello dell'handling non può essere messo a rischio con tale noncuranza. Per questo, nell'immediato, dovrà essere compito degli enti Regione, Comune e Aeroporti di Roma, istituire un tavolo con i sindacati per trovare una soluzione rapida ed avviare una trattativa responsabile per il reinserimento occupazionale di tutti i dipendenti Groundcare.

Per queste ragioni presenterò un'interrogazione parlamentare all'attenzione del Ministero dei Trasporti, per sollecitare un intervento del Governo al fine di garantire una normalizzazione nei confronti dei posti di lavoro a rischio in un settore così strategico, e per verificare la possibilità di prolungare l'attività di gestione della società Groundcare per permettere alle parti di arrivare ad una soluzione".

 




CIAMPINO: PLEBISCITO DI VOTI PER GIOVANNI TERZULLI NUOVO SINDACO DI CIAMPINO

di Chiara Rai

Ciampino (RM) – Plebiscito di voti per Giovanni Terzulli, nuovo sindaco di Ciampino eletto con il 64, 68 per cento pari a 7.364 voti contro il 35,32 per cento del socialista Mauro di Testa sostenuto da Forza Italia, pari a 4.021 voti. Nella città aeroportuale vince dunque il Pd, nonostante la bassa affluenza che chiude questa seconda tornata al 38,01 per cento rispetto al 71,03 del primo turno per un Comune che conta oltre 31 mila elettori. Giovanni Terzulli fa strike di voti grazie al sostegno del Pd, Idv, Sel e due liste civiche: "Mando un ringraziamento di cuore a chi mi ha dato fiducia – dice Terzulli –  sarò il sindaco di tutti i residenti di Ciampino e mi metterò al lavoro per la città". Del resto, Il delfino del consigliere regionale Pd Simone Lupi è uscito già in vantaggio al primo turno quando ha registrato il 43,83 per cento mentre Testa ha incassato il 22,07 per cento, un risultato, quest'ultimo, più basso ma che è poi cresciuto in questa seconda tornata, complice il "non voto" di molti ciampinesi. E Quando al neo primo cittadino chiediamo quali saranno le sue prime azioni una volta indossata la fascia, risponde: "Si parte senza alcun dubbio dalla macchina amministrativa e dall'arredo urbano – dice – credo che una città funzioni bene solo se prima di tutto è la pubblica amministrazione a funzionare. È importante fornire servizi efficienti e dare risposte veloci e concrete ai cittadini. Visto che i problemi di oggi sono già tanti, se fossimo in grado di soddisfare i cittadini risolvendo loro alcune problematiche o necessità, significherebbe essere già ad un buon punto di partenza". Poi Terzulli dice di volersi dedicare da subito al controllo capillare e costante su tutto il territorio per monitorare gli interventi e i lavori da effettuare. Manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, dei parchi e, più in generale, dei quartieri.