CIAMPINO, APPALTI: IN MANETTE L'IMPRENDITORE MOLLICA. PERQUISIZIONI IN TUTTA ITALIA

Redazione

Ciampino (RM) – Oggi i finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito due provvedimenti cautelari emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti del noto imprenditore di origini siciliane Pietro Tindaro Mollica (classe '61), attivo nel settore delle opere pubbliche su scala nazionale, tanto da avere vinto nel tempo appalti per centinaia di milioni di euro. Oltre all'arresto in carcere di Mollica, le Fiamme gialle stanno anche eseguendo il sequestro di beni per circa 108 milioni di euro e decine di perquisizioni in tutta Italia. L'operazione odierna, convenzionalmente denominata «Variante inattesa», dal gergo degli appalti, interviene all'esito di complesse indagini coordinate della direzione distrettuale Antimafia della procura della Repubblica di Roma e svolte dal nucleo di polizia tributaria della Capitale, che hanno consentito di accertate plurime fattispecie di reato di bancarotta fraudolenta per distrazione aggravata, estorsione ed interposizione fittizia. Per arrivare a tali importanti risultati fondamentali si sono rivelate le intercettazioni telefoniche, gli accertamenti economico-patrimoniali e finanziari, le acquisizioni documentali presso enti pubblici, l'attività dinamica sul territorio, i sopralluoghi, i pedinamenti e le audizioni delle persone informate sui fatti eseguite dagli specialisti del Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata).

L'attività investigativa volta ha consentito di ricostruire l'operatività criminale del gruppo capeggiato da Pietro Tindaro Mollica, imprenditore di origini siciliane operante nel settore degli appalti pubblici da almeno un ventennio, amministratore di fatto delle aziende destinatarie dell'odierno provvedimento di sequestro, seppur fittiziamente intestate a prestanome (parenti e/o soggetti terzi). Più in particolare, ricostruendo le vicende gestionali del Consorzio Aedars Scarl con sede in Roma, si è tra l'altro accertato che, nel corso nel corso del decennio 2003-2013, lo stesso si fosse aggiudicato una serie di importanti appalti pubblici, su scala nazionale, tra cui spiccano le commesse, allo stato ancora in fase di esecuzione, indette dall'ufficio del commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico nella Regione Calabria, dall'Adr – Aeroporti di Roma spa, dall'Anas Spa – Sicilia, dalla Regione Sardegna, dalla Provincia di Reggio Calabria, dalla Provincia di Siracusa, dal Comune di Sessa Aurunca (CE), dal Comune di Rosarno (RC) e dal Comune di Ciampino (RM), con un valore attuale degli appalti già vinti pari ad oltre 118 milioni di euro. Inoltre, è stata accertata la riconducibilità al Mollica anche delle società Fracla spa (già Fracla srl), con sede a Roma, e Operae srl, con sede a Venezia, aziende peraltro consorziate alla citata Aedars ed anch'esse attive negli appalti pubblici; tutte, secondo ipotesi d'accusa, strumentalmente utilizzate per porre in essere illecite condotte riferibili a fatti di bancarotta concordataria fraudolenta per distrazione aggravata. Le reiterate condotte illecite acclarate e dettagliatamente ricostruite dai finanzieri del nucleo polizia tributaria di Roma, hanno consentito di apprezzare il concreto ed attuale pericolo ascrivibile in capo al dominus Pietro Tindaro Mollica, intento alla spoliazione dei beni delle nominate aziende, anche favorito dai propri consulenti, legali e contabili. In pratica, all'esito delle investigazioni, è emerso come il Pietro Tindaro Mollica, al vertice della struttura societaria investigata, amministratore di fatto del Consorzio Aedars e delle collegate Fracla Spa e Operae Srl, conscio dell'impossibilità assoluta di comparire formalmente nelle società per instaurare rapporti negoziali con la pubblica amministrazione, a causa dei suoi trascorsi giudiziari, abbia utilizzato un consorzio e società fittiziamente attribuite ad altri per continuare scientemente ad operare, da svariati anni, nel remunerativo settore degli appalti pubblici.

Tale assetto societario non era però sfuggito agli investigatori tanto che l'ente consortile era stato destinatario di due interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Roma, tuttavia annullate dal Tar Lazio e dal consiglio di Stato. Nel corso delle indagini sono altresì emerse responsabilità penali del Mollica e dei suoi sodali anche in ordine ad ulteriori episodi di estorsione e di bancarotta fraudolenta, conseguenti al fallimento della Trivella srl (già consorziata dell'Aedars), dichiarata fallita con sentenza del tribunale di Roma in data 9 febbraio 2012. In sintesi, con l'odierna operazione, i finanzieri del Gico del nucleo di polizia tributaria di Roma hanno dato esecuzione ai seguenti provvedimenti emessi dal Tribunale della capitale su richiesta della locale procura della Repubblica: ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, nei confronti di Pietro Tindaro Mollica, per i reati di bancarotta fraudolenta per distrazione aggravata ed estorsione; ordinanza applicativa di misura cautelare personale in carcere e reale, sempre nei confronti del medesimo Mollica, per i reati di bancarotta concordataria fraudolenta per distrazione aggravata, interposizione fittizia di beni, con contestuale sequestro preventivo in funzione di confisca obbligatoria: 75% del fondo consortile, intero complesso aziendale e tutti i beni del Consorzio stabile Aedars di Roma (composto, allo stato, da 5 partecipazioni societarie, due unità immobiliari site in Patti, cinque auto/motoveicoli, contratti in essere con le stazioni pubbliche appaltanti, pari a euro 117.286.835,00); capitale sociale, intero complesso aziendale e tutti i beni della Fracla spa di Roma (composto, allo stato, da 2 partecipazioni societarie e 8 unità immobiliari, site a Piraino e Varese); capitale sociale, intero complesso aziendale e tutti i beni della Operae srl di Venezia (composto, allo stato, da 2 unità immobiliari site a Brolo, 2 partecipazioni societarie, contratti in essere con le stazioni pubbliche appaltanti, pari a euro 1.052.881,00; 24 perquisizioni tra Lazio, Sicilia e Veneto, nei confronti di 14 indagati e delle aziende destinatarie dei provvedimenti di sequestro, con contestuale notifica delle informazioni di garanzia.

 




CIAMPINO: IL PD CONDIVIDE MA DICE NO ALLO STRISCIONE PER I MARO'

Redazione

Ciampino (RM) – Durante il Consiglio Comunale, tenutosi venerdì 20 febbraio 2015 , il Consigliere Comunale di Forza Italia a Ciampino Gian Massimo Di Fabio ha discusso la mozione avente per oggetto il trattenimento in India dei due Marò  Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

I due commilitoni, trattenuti in India da ormai tre anni, appartengono al Reggimento Lagunari “San Marco” e, all’epoca dei fatti, erano a bordo della petroliera “Enrica Lexie” in veste di componenti del Nucleo di Protezione Militare con compiti di contrasto alla pirateria nell’ambito delle norme previste dalle Nazioni Unite e dalla legge internazionale.

Dal 15 febbraio del 2012 sono bloccati in India perché accusati di aver ucciso due cittadini indiani che erano a bordo del peschereccio St. Anthony, avendo ritenuto che si trattasse di un’ attacco da parte dei pirati.
Nella seduta  il nostro consigliere chiedeva che il Comune di Ciampino, attraverso l’affissione sulla facciata del Municipio di uno striscione con le raffigurazioni dei due commilitoni chiedendone la liberazione e l’immediato rientro in patria, aderisse ad una campagna di sensibilizzazione pubblica, tenuto conto che attualmente è presenta una semplice foto all’entrata della sede comunale vergognosamente oltraggiata dalle scritte dei “Writers” locali.

Un semplice gesto di solidarietà nel pieno rispetto dei due Marò, delle loro famiglie e di tutti gli italiani. "E’ inaccettabile – commentano da FI – che il Partito Democratico, che governa questo comune, abbia bocciato la mozione, pur apprezzandone e condividendone il contenuto, tacciando il nostro consigliere di aver proposto un documento troppo politicizzato “caduto dall’alto” per usare le testuali parole di un Consigliere Pd e invitandolo a ritirare la mozione, opzione che naturalmente  egli non ha preso in considerazione. L’atto è stato votato a favore da tutta l’opposizione eccetto dai tre consiglieri del M5S che si sono astenuti, ciononostante la mozione è stata ignobilmente respinta. Com’è possibile che un semplice gesto di solidarietà, come quello richiesto, possa essere strumentalizzato senza essere in grado di comprendere che il rientro in Patria dei due commilitoni non è un atto politico ma è semplicemente un gesto umano!" Concludono.
 




CIAMPINO: ITALIA UNICA "SUL TEMA SICUREZZA NON SI DEVE FARE CONFUSIONE"

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Italia Unica Ciampino


Ciampino (RM) – In questi giorni, si è molto discusso a Ciampino, sul tema del delegato alla sicurezza. Vi sono state riunioni con dichiarazioni “contrastanti” da parte del Sindaco Giovanni Terzulli, e interventi di forze politiche e comitati di cittadini, che non hanno del tutto compreso la linea politica ed amministrativa del Comune in tema di sicurezza. In breve, solo una grande confusione e qualche brutta figura.
In parole povere, prima si è indicato il nome di un privato cittadino come delegato del Sindaco in materia di sicurezza, poi si è cambiata la linea politica ed amministrativa- e ad oggi-sembrerebbe si discuta su di un incarico a progetto.
Italia Unica non entra nel merito della professionalità in materia di sicurezza del cittadino in questione, in quanto non abbiamo a disposizione il suo Cv, e non sappiamo quali attività professionali svolga attualmente. In materia non ci risulta che il Sindaco abbia reso pubblici questi dati. Semplicemente non vediamo l’utilità di delegare in tema di sicurezza e tantomeno non vediamo la necessita' nel mettere in piedi “progetti” su questi aspetti. Se poi si vogliono scambiare opinioni e fare consultazioni con esperti, la questione cambia impostazione e non abbiamo preclusioni.  Il Sindaco resta pero'a nostro avviso responsabile del processo e non sono possibili “schermature”.
Italia Unica non è abituata a ragionare in modo astratto e tanto meno è favorevole a progetti “pasticciati” soprattutto quando è in gioco la sicurezza dei cittadini di Ciampino. Sul tema sicurezza gli interlocutori deputati esistono già, basta “utilizzarli” adeguatamente.
Proviamo prima anche a fare ordine su quelle che sono le competenze del Sindaco in alcune materie molto importanti-compresa la sicurezza-e che sono per molti versi collegate perché dettagliano come si organizza una città secondo le leggi dello Stato.
Basta leggere e  basta informarsi:
Il sindaco, oltre che organo del comune è, al contempo, organo locale dello Stato; quando agisce in tale veste, si dice che agisce quale ufficiale del Governo.

Le funzioni del sindaco quale ufficiale del Governo sono disciplinate dall'art. 54 del D. Lgs n. 267/2000[4]. Secondo tale articolo il sindaco, nel rispetto degli atti di indirizzo emanati dal Ministro dell'interno, sovraintende:
•    alla tenuta dei registri di stato civile (è ufficiale dello stato civile) e di popolazione (è ufficiale dell'anagrafe) e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale (presiede la commissione elettorale), di leva militare e di statistica;
•    alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica;
•    allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge;
•    alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.
Inoltre, il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e previa comunicazione al prefetto, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Se l'ordinanza è rivolta a persone determinate e queste non ottemperano all'ordine impartito, il sindaco può provvedere d'ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell'azione penale per i reati in cui siano incorsi.
Con tali provvedimenti, in casi di emergenza, connessi con il traffico o con l'inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell'utenza o per motivi di sicurezza urbana, il sindaco può anche modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio.
Il sindaco segnala alle competenti autorità, giudiziaria o di pubblica sicurezza, la condizione irregolare dello straniero o del cittadino appartenente ad uno stato membro dell'Unione europea, per la eventuale adozione di provvedimenti di espulsione o di allontanamento dal territorio dello Stato.
Nell'ambito delle suddette funzioni, il prefetto può disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento delle stesse. In caso d'inerzia del sindaco o del suo delegato nell'esercizio delle medesime funzioni, il prefetto può intervenire con proprio provvedimento.

Il sindaco, previa comunicazione al prefetto, può delegare l'esercizio delle funzioni di ufficiale del Governo, esclusa l'emanazione delle ordinanze contingibili e urgenti, al presidente del consiglio circoscrizionale; ove non siano costituiti gli organi di decentramento comunale, il sindaco può conferire la delega a un consigliere comunale per l'esercizio delle funzioni nei quartieri e nelle frazioni (il cosiddetto prosindaco).
Secondo l'art. 1 del R.D. n. 733/1931 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza del luogo.
Secondo l'art. 15 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, il sindaco è autorità comunale di protezione civile: al verificarsi dell'emergenza nel territorio comunale, assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto e al presidente della giunta regionale. Quando la calamità naturale o l'evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune, chiede l'intervento di altre forze e strutture al prefetto.
In pratica, da queste brevi note, a nostro avviso, le competenze del Sindaco in Italia, e quindi anche quelle di Giovanni Terzulli, ci sembrano chiare. Italia Unica ritiene quindi non opportuno e neanche possibile  che si parli o si pensi di poter delegare le competenze in materie di sicurezza se non nei termini  sopra citati  e previsti dalla legge.
Le questioni relative alla sicurezza sul territorio di Ciampino, devono rimanere direttamente in capo al Sindaco, che in collaborazione giornaliera con: Prefettura, Polizia Locale, Carabinieri e Polizia deve attivarsi per far funzionare al meglio la macchina organizzativa nel rispetto delle rispettive competenze e professionalità.
Ovviamente nello svolgimento delle funzioni, ci aspettiamo che anche le forze sociali, le associazioni,i partiti, i consiglieri comunali, i comitati di quartiere e di cittadini debbano essere sentiti per consultazioni e pareri.
Quello di cui non abbiamo assolutamente bisogno a Ciampino è una situazione di “confusione” e di possibili “conflitti di competenze”.
Per Italia Unica, la città ha,invece, bisogno di certezze e di professionalità al servizio dei cittadini anche e soprattutto in tema di sicurezza.
 




CIAMPINO: IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE UN PIANO DI RIDUZIONE E PREVENZIONE DEI RIFIUTI

Redazione
 Ciampino (RM)
– “Predisporre un Piano di prevenzione e riduzione dei rifiuti nel territorio comunale promuovendo azioni dirette che riducano la quantità e la pericolosità dei rifiuti destinata a smaltimento, anche introducendo forme di riduzione progressiva della tariffa per le utenze coinvolte”. E’ l’impegno posto al Sindaco e la sua Giunta dalla mozione approvata nell'ultimo consiglio comunale, primo firmatario il Capogruppo di Sel-tutta un’altra storia Guglielmo Abbondati.
 
“La produzione dei rifiuti nel Lazio è ancora superiore ai 3 milioni di tonnellate annue – spiega Abbondati – con una quota pro capite media pari a 538 kilogrammi per abitante. L’attuale sistema di gestione vede ancora il conferimento del 46% dei rifiuti nelle discariche regionali in progressivo esaurimento. Occorre cambiare strategia, mettendo in atto le politiche indicate dall’Unione europea: prevenzione, riutilizzo, recupero  e riciclaggio di materiali, per ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l'ambiente”.
 
“Lo scorso novembre la Regione Lazio – ricorda Abbondati – ha emanato le Linee guida per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, in attuazione del programma nazionale del 2013. I Comuni sono chiamati a predisporre propri piani d’azione. Si possono ad esempio coinvolgere i piccoli esercenti del commercio e della media distribuzione per ridurre gli imballaggi, promuovere la diffusione dei prodotti sfusi e del vuoto a rendere. Si può favorire il compostaggio domestico, ridurre lo spreco alimentare e promuovere gli acquisti verdi da parte dell’amministrazione e delle sue partecipate. Si può lavorare per allungare la vita degli oggetti, intercettando i beni post-consumo in apposite piattaforme del riuso”.
 
“Ciampino con il 60% di raccolta differenziata ha tutte le carte in regola per perseguire nel tempo l’obiettivo rifiuti zero – conclude Abbondati – e lo può fare coinvolgendo, attraverso  forme di riduzione progressiva della tariffa, quanti responsabilmente sono pronti a ridurre progressivamente la produzione dei propri rifiuti”.
 




CIAMPINO: SCOPERTA FABBRICA DI DOCUMENTI FALSI

Redazione

Ciampino (RM) – La Tenenza dei Carabinieri e il Comando di Polizia Locale di Ciampino hanno scoperto, nel corso di una indagine congiunta su un giro di false assicurazioni auto, una tipografia clandestina dedita alla stampa di documenti falsi italiani e romeni.

L'indagine, durata diverse settimane con accertamenti e perquisizioni estese tra Ciampino e fino ad arrivare alla periferia nord di Roma, trae origine da un'attività congiunta di controllo dei veicoli in transito, durante la quale agli occhi dei militari e degli agenti non è sfuggito un contratto assicurativo che, seppur apparentemente regolare, dai successivi controlli è risultato un documento contraffatto di eccezionale qualità, con il quale il conducente – S.L., 31 anni di nazionalità rumena residente a Roma – circolava da cinque mesi.

I successivi accertamenti hanno permesso di risalire al fornitore del documento – N.L., 44 anni, anch'esso cittadino rumeno residente a Roma – a casa del quale, nel corso di una perquisizione, è stata trovata una vera e propria tipografia abusiva di documenti falsi italiani e romeni, composta da diverse stampanti di alta qualità, un computer portatile di fascia alta, timbri e filigrana con sigilli originali della polizia romena e dello stato della Romania, cliché del consolato romeno, coloranti per passaporti, certificati di nascita e patenti romene contraffatte, carte di identità italiane in bianco con fotografie di soggetti romeni pronte per la produzione di documenti contraffatti, pastificatrice e contratti assicurativi italiani contraffatti pronti per la consegna.
L'appartamento era utilizzato quale base operativa per la produzione e la detenzione dei documenti da falsificare, tutti di ottima qualità e tranquillamente in grado di ingannare anche l'occhio esperto, che venivano poi venduti sul mercato nero dietro compensi non inferiori a 1.000 euro al pezzo all'interno ed all'esterno di luoghi di ritrovo delle comunità romene.
A seguito del materiale rinvenuto, altre 4 persone sono state trovate in possesso di documenti ed assicurazioni auto contraffatte.

Le indagini proseguono nella direzione del rintraccio dei vertici dell'organizzazione criminosa, individuata in altri soggetti – pregiudicati per diversi reati – di nazionalità romena e residenti nel Comune di Roma.

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CIAMPINO, CONTROLLI DELLA POLIZIA LOCALE NEI MERCATI CITTADINI: "OK, IL PESO È GIUSTO"

Redazione

Ciampino (RM) – Il Comando di Polizia Locale di Ciampino, nell'ambito delle consuete attività di polizia amministrativa a tutela dei consumatori, ha effettuato un capillare controllo delle bilance utilizzate per pesare la merce posta in vendita nei supermercati e nei mercati cittadini. Nei giorni precedenti all'attività di controllo, due agenti hanno effettuato una specifica attività di ricerca sugli aggiornamenti normativi e sull'uso pratico delle bilance, oltre che effettuare un attento monitoraggio sull'utilizzo di questi strumenti da parte delle attività imprenditoriali della zona. Avviata l'attività di controllo, per ogni postazione, gli agenti hanno verificato la corretta apposizione delle etichette attestanti la verifica periodica (adempimento obbligatorio che ne garantisce il corretto funzionamento), il corretto posizionamento delle livelle (una bilancia posta "fuori bolla" può "drogare" il peso) e il metodo di calcolo della "tara", che deve tener conto delle eventuali buste o carte nelle quali viene confezionata la merce.  In ultimo, gli agenti, dotati di due pesi certificati da 100 grammi e da 1 kg, hanno provveduto alla verifica dell'effettivo peso restituito dalle bilance.

I controlli, tutti effettuati in orario di utilizzo delle bilance e davanti al titolare dell'esercizio, hanno destato molta curiosità nei consumatori, che in diversi casi hanno fatto la fila per assistere alle prove effettuate dagli agenti. Non sono state riscontrate situazione di frode in commercio, anche se si è reso necessario adottare oltre 15 provvedimenti di "ordini di aggiustamento", con interdizione all'utilizzo degli stessi strumenti, fino al completo ripristino delle irregolarità (apparecchi fuori bolla, posizionamento non corretto, mancanza di revisione periodica ed in un caso specifico manomissione dei sigilli).

L'attività di controllo è proseguita con la verifica sulla corretta impostazione della tara. Anche in questo caso, si è reso necessario un "riallineamento" rispetto a quanto previsto dalla legge. Nella quasi totalità dei controlli, infatti, sulle bilance non era stato impostato correttamente il peso della tara, che di fatto veniva in questo modo "venduto" al cliente allo stesso importo della merce acquistata. Entro pochi giorni sarà ripetuta l'attività di verifica di quanto già accertato al fine di verificare l'ammontare delle sanzioni effettivamente da irrogare. Nei prossimi giorni, inoltre, l'intera attività sarà estesa alle altre attività imprenditoriali presenti sul territorio.
 




CIAMPINO: MAURO TESTA, "LA COMMISSIONE MENSA IMPORTANTE? SOLO SULLA CARTA"

di Mauro Testa

Ciampino (RM) – A Ciampino da diversi anni, come penso negli altri paesi, la commissione mensa. È composta da rappresentanti dei genitori, docenti, personale scolastico ed istruzioni, con l'assessore alla P.I. e membri consiliari di maggioranza e di opposizione.
Si riunisce periodicamente, su convocazione della presidente, rappresentante dei genitori, la Signora Marazzini Paolina per evidenziare criticità esistenti sul servizio mensa che viene fatto all'interno delle scuole pubbliche del territorio di Ciampino.
Ne fanno parte pressione motivate e preparate che hanno continuato, chi da più tempo chi da meno, ad evindenziare criticità, ma anche a dare proposte ed a sollecitare risposte.
Stamattina l'ultima riunione e, se si vuol dire così, l'ultima beffa. Le cose proposte quasi completamente snobbate dall'azienda Asp e modifiche a qualsiasi cosa, a suo dire, impossibile.
È stata richiesta la presenza di un capitolato, non obbligatorio per legge, per la trasparenza necessaria che è rimasto lettera morta, cosi come la richiesta di frutta di stagione per i bambini e della eliminazione delle verdure fuori stagione che possono produrre tossine ed intolleranze (sono solo degli esempi).
Poi la questione insonorizzazione delle mense. Ad ottobre fu approvata una mozione presentata da me e Paolo De Pace votata all'unanimità dal consiglio comunale che prevedeva questa importantissima infrastruttura per combattere i rumori oltre il limite di legge nelle mense dei bambini.
Con costernazione oggi si viene a sapere che nemmeno l'avvio dei procedimenti preliminari è stato adottato, come misurare ufficialmente il livello di decibel all'interno delle mense scolastiche.
Qual'è l'obiettivo? Probabilmente di scoraggiare persone motivate che stanno svolgendo un'attività lodevole e completamente volontaria.
Ringrazio vivamente loro per la grande dedizione e professionalità e l'invito ad andare avanti!
Qual'è l'augurio? Che l'amministrazione si vada ad occupare delle questioni "serie" della nostra città e non continui ad essrre ricordata per abnegazione sconcertante per le questioni frivole.




CIAMPINO, COMUNE INDEBITATO: “CITTÀ IN COMUNE” RISPONDE AL SINDACO

di Maurizio Costa

Ciampino (RM) – La lista civica “Città in Comune”, dopo aver avanzato la richiesta dell'istituzione di una commissione consiliare per analizzare i presunti debiti del comune di Ciampino, risponde al sindaco Giovanni Terzulli. La lista civica invita il sindaco ad instaurare “l'apposita Commissione consiliare che le stiamo richiedendo con la nostra raccolta di firme, per fare finalmente chiarezza sul vero livello d'indebitamento del Comune di Ciampino”.

“Città in Comune” riprende i quattro punti sui quali anche il sindaco aveva fatto delle precisazioni. Riguardo al problema del contenzioso di Acqua Condotte Spa, la lista civica è chiara: “A cosa è dovuta la dimenticanza che due anni fa ha messo il comune nella situazione attuale? Ci riferiamo alla mancata richiesta, garantita dalla legge, per ottenere la sospensione temporanea dell'obbligo di pagamento dell'esito Arbitrale fino alla sentenza d'appello. Una mancanza che è costata alle casse comunali un esborso di maggiori interessi al creditore per diverse migliaia di euro. Le parole del Signor Sindaco – continua la nota – ci fanno pensare ad un’azione di Governo dell’attuale Amministrazione (e della precedente con lo stesso Terzulli assessore al Bilancio) quanto mai creativa”. “La pretesa di Condotte di esser risarcita per la revoca della convenzione con ben 11 milioni di euro è del tutto ingiustificata, considerando che il colosso nazionale delle costruzioni non aveva minimamente rispettato la convenzione medesima”.

Riguardo alle cartelle Equitalia,
“Città in Comune” afferma che “una cosa è l’azione legale nei confronti di Equitalia che sarebbe colpevole di non aver riscosso le cartelle in consegna, altra cosa è garantire ai cittadini, accelerando le verifiche in corso, che non si tratti di “cartelle pazze”. Altra cosa ancora, infine, è essersi dimenticato di pagare quote dovute dal Comune ad altri Enti: dimenticanze che, se accertate, farebbero lievitare quegli stessi debiti”.

Sul problema dell'esproprio di Via Spada, la lista civica risponde al sindaco, dichiarando in una nota che “la verità è che i proprietari dei terreni espropriati (beneficiari della sentenza) hanno da tempo ceduto i loro diritti ad operatori economici che subito hanno richiesto la conversione della sentenza da Euro a metri cubi nelle aree di Via Reverberi. Hanno portato in Consiglio Comunale proposte su proposte sempre respinte, sia perché realmente irricevibili rispetto alla normativa in vigore su quei terreni (e che tra l’altro scatenerebbero una vera guerra edilizia con tutti i proprietari dei terreni viciniori) sia perché la maggioranza, a sei mesi dall’elezione, è sempre più irrequieta”.

Infine, anche le parcelle degli avvocati esterni del comune hanno un peso importante nella vicenda: “Sulle parcelle di avvocati esterni non pagate abbiamo chiesto di far chiarezza sull’anzianità di protocollo che farebbe comprendere se sono o no debiti fuori bilancio tuttora non emersi. Cosa che forse il signor Sindaco continua evidentemente a ritenerla un’inezia. Ne è tanto convinto che ci rassicura che nessuna parcella è contestata, tutte vanno pagate, ma quando lo decide lui e non le leggi di bilancio”.




CIAMPINO, COMUNE INDEBITATO: MAURO TESTA E PAOLO DE PACE CHIEDONO COMMISSIONE D'INDAGINE CONSILIARE

Redazione

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Ciampino (RM) – L’Osservatore d’Italia già dallo scorso 3 gennaio 2015 ha iniziato a sollevare la questione dei debiti che sta accumulando il Comune di Ciampino.

Fu la nostra redazione ad evidenziare che il Comune di Ciampino nel corso del 2014 ha speso la bellezza di 1.026.419,58 di euro codificati con il codice Siope 1804 che sta a significare "Oneri da sentenze sfavorevoli (esclusa obbligazione principale)" oltre ad euro 291.048,60 codificati con il codice Siope 1331 "Spese per liti (patrocinio legale)". Ciampino totalizza quindi, nel solo 2014, la cifra di euro 1.317.468,18 per spese relative a patrocini legali e sentenze sfavorevoli.

Queste cifre non hanno lasciato indifferenti i vari esponenti politici di opposizione. Due giorni dopo la pubblicazione, sull'argomento hanno inteso intervenire Elio Addessi capogruppo del Nuovo Centrodestra – Udc di Ciampino e Gabriella Sisti capogruppo NCD di Ciampino. Non ultima, il 13 gennaio scorso, la lista civica “Città in Comune” chiede di istituire una Commissione Speciale per effettuare un'analisi di tutte le posizioni debitorie maturate dal comune di Ciampino fino al 31 dicembre 2014, affrontando quattro principali tematiche.

La prima riguardo il Lodo arbitrale Condotte Acqua Spa, il secondo punto alcune cartelle esattoriali di Equitalia giacenti da anni per l'ammontare di 300 mila euro, la terza riguarda una sentenza sfavorevole in materia di espropri il cui valore dovrebbe attestarsi intorno ad 1.200.000/1.400.000 euro e il quarto punto, un debito presunto dell’ordine di 1,3/1,4 milioni di euro (quasi 4.000 euro al giorno) per parcelle di avvocati esterni. 

Ora è la volta di Mauro Testa e Paolo De Pace hanno chiesto, attraverso una mozione da discutere in Consiglio Comunale, la costituzione di una commissione d'indagine consiliare straordinaria per valutare la situazione debitoria del Comune di Ciampino.

"E' veramente assurdo che non si riesca a conoscere la verità rispetto alla situazione debitoria del Comune di Ciampino e dei pignoramenti che sono in atto nei confronti dell'ente. Una situazione paradossale che vede coinvolto in primis il Sindaco Giovanni Terzulli già Assessore al Bilancio della Città di Ciampino e che dovrebbe essere accuratamente analizzata da parte degli organi competente comunali, ma anche da parte della Corte dei Conti."

"Per questo motivo la mozione che richiede la costituzione di una commissione d'indagine consiliare straordinaria per valutare la situazione debitoria del Comune di Ciampino, richiede anche rassicurazioni sul fatto che alla Procura della Corte dei Conti abbia ricevuto la documentazione dei debiti comunali a corredo del bilancio di previsione comunale 2014".

"Se la documentazione non fosse stata trasmessa ci troveremmo davanti ad un'altra situazione incredibile ed assolutamente irregolare, oltre al fatto che il Sindaco Terzulli finora non ha ancora relazionato in modo esaustivo riguardo la questione in Consiglio Comunale".

"Ci auguriamo che il partito democratico, come sta facendo a Latina per nome del suo capogruppo consiliare Nicoletta Zuliani che si è contrapposta " al sindaco Giovanni di Giorgi ed alla scellerata gestione dei conti pubblici al Comune di Latina, come riportato sull'articolo pubblicato dall'Osservatore Laziale, voglia fare una vera operazione di trasparenza e spinga l'Amministrazione Comunale a rendere pubblici finalmente quei dati e che si faccia anch'esso garante che ci sia stata correttezza nella trasmissione della documentazione debitoria del Comune di Ciampino alla Procura della Corte dei Conti".

"Andremo fino in fondo, rispetto alla questione, ricordando che ogni qualvolta ci sono interessi maturati per debiti pendenti sono i nostri cittadini a doverli pagare!"

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CIAMPINO: QUELLA FANTASIOSA TOPONOMASTICA

Riceviamo e pubblichiamo da un residente di Ciampino

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Passando per via di Morena e strade circostanti abbiamo incontrato alcune anomalie sulle quali, evidentemente, nessuno si è mai soffermato.

Eppure, in questa zona ha vissuto, per numerosi anni, l’on. Antonio Rugghia prima di spostarsi a Frascati in una prestigiosa zona, oltre che qualche altro “autorevolissimo” dirigente del Pd, anch’egli trasferitosi recentemente in zone più amene.

Veniamo ai fatti. Nella foto n.1, leggiamo: via Mario De Bernardis.

Ci domandiamo ma chi era costui? Ci colleghiamo a Google e digitiamo il nome letto sulla targa del comune di Ciampino. Con comprensibile sorpresa esce fuori un profilo facebook contemporaneo, un volto allucinato e una scritta, “Mario De Bernardis ha condiviso il video di Masturbarsi fa male” – 11 gennaio alle ore 14.12. ed, ancora, un gruppo scultoreo in atteggiamenti inequivocabili (Foto n. 2). 

Deduciamo che deve esserci un errore! Infatti, procedendo su facebook troviamo: Levante, 30 aprile 2013 – i funerali di Mario De Bernardis…il sessantottenne accusato di aver ucciso il genero… nel 2012. Ma anche questo è un caso di omonimia!

Successivamente sempre su facebook, troviamo lo stesso nome che rientra nella toponomastica di Ciampino. Bene! Questa volta ci siamo! Scendiamo di un paragrafo e troviamo la biografia: Mario De Bernardis ha scritto diversi libri di argomento religioso e spirituale da un punto di vista laico. A fianco la copertina di uno dei libri: Liberare la Speranza (Foto n. 3). Finalmente abbiamo capito a chi è intitolata questa strada, o no? Il dubbio ci coglie ancora! Infatti, quella zona non era dedicata agli eroi dell’Aeronautica?

Facendo uno sforzo di memoria, cerchiamo di individuare l’errore. Dopo lunga riflessione scopriamo l’arcano. Ma sì, il nome esatto non è quello, ma non era facile immaginare che, da anni ed anni, nessuno nel comune di Ciampino se ne fosse accorto coinvolgendo nell’errore anche Google: il vero nome non è De Bernardis, ma De Bernardi! 

Andiamo a controllare sulla più popolare delle enciclopedie: Wikipedia.

Mario De Bernardi (Venosa, 1 luglio 1983 – Roma, 8 aprile 1959) fu colonnello pilota, medaglia d’oro al valore aeronautico, riuscì a battere il record mondiale di velocità raggiungendo i 479,290 km/h, collaudatore di aerei a reazione e tante altre gesta.

Ora speriamo che il comune di Ciampino voglia correggere l’errore inviando, anche, le scuse agli eredi dell’eroe conferito di medaglia d’oro. Per ora qualche volonteroso ha già fatto una correzione di emergenza (Foto n. 5). Seguono le foto storiche del Col. Mario De Bernardi (Foto 6,7,8,9,10).

Anzi, aggiungiamo noi che il Comune organizzi, a titolo di scuse, anche se fuori tempo massimo, avendo chiuso precipitosamente la rievocazione del 40nnale di Ciampino, una mostra  in ricordo della figura del Colonnello Mario De Bernardi  e di tutti gli eroi dell’Aeronautica Militare. Destinando, inoltre, un’ala del Casale dei Monaci, o in altro luogo idoneo, a Museo dell’Aeronautica.   

Infine, il Comune dovrebbe fare un riordino alla segnaletica alquanto sconclusionata come si evince dalle foto seguenti:

n. 601, cognome sbagliato, senza nome e minuscolo; n. 603, Locatelli, chi era costui? Senza nome e cognome maiuscolo; è un aviatore o un formaggio? N. 606, Maddalena senza nome, è la pentita del Vangelo? Via Di Morena, con D maiuscola è un cognome? N. 611, scopriamo che Maddalena è un cognome e si chiama Umberto, altro eroe dell’Aeronautica; n. 613, Marconi torna minuscolo sia nome che cognome; n. 617, Francesco De Pinedo (corretto) torna maiuscolo; n. 618, questa volta è corretto anche Guglielmo Marconi; n. 626, come pure Alessandro Guidoni; n. 628, Luigi Bleriot torna minuscolo; n. 630, come prima, Fratelli Wright.

Buon lavoro al Comune, visto che il sindaco parla tanto di arredo urbano!




CIAMPINO: INTERCETTATO UN UOMO RESIDENTE A ROMA MENTRE SCARICA CALCINACCI E INGOMBRANTI

Redazione

Ciampino (RM) – Come nelle peggiori abitudini urbane, nella giornata di ieri un cittadino – di nazionalità italiana residente nella Capitale – aveva pensato bene di scegliere un luogo periferico della città di Ciampino, in particolare la strada confinante al Liceo Scientifico "Vito Volterra", quale luogo ove effettuare abusivamente la discarica dei propri rifiuti ingombranti, quali calcinacci e residui di lavori di ristrutturazione casalinga.
 
L'uomo aveva caricato il tutto nella proprio furgone e, partendo dalla propria abitazione, si era destinato in Via dell'Acqua Acetosa quando è stato intercettato da una pattuglia della Polizia Locale, operativa in zona nel servizio di pattugliamento del territorio periferico e di prevenzione ai furti negli appartamenti.
 
Nel corso delle operazioni di identificazione, inoltre, è stato accertato che il mezzo utilizzato era privo di copertura assicurativa. Al trasgressore sono state quindi contestate sia le violazioni di carattere amministrativo per il conferimento dei rifiuti in strada, sia le violazioni al codice della strada, con un importo complessivo di poco inferiore ai 1.000 euro, oltre al sequestro ai fini della confisca del furgone.

Inoltre, al trasgressore è stato intimato il ripristino dei luoghi con la bonifica dell'area; operazione avvenuta regolarmente nel corso del pomeriggio.