AEROPORTI, ENAC: NEL 2015 PASSEGGERI FIUMICINO +5,5%, CIAMPINO +20,5%

Redazione

Roma – Nel primo semestre 2015 con 18.396.718 passeggeri, l’aeroporto di Fiumicino ha registrato un +5,5 per cento rispetto all’anno precedente. Dello 0,1 per cento la variazione del totale movimenti (147.002). E’ quanto risulta dai dati del traffico commerciale complessivo internazionale e nazionale (arrivi e partenze) diffusi oggi da Enac. Aumento di passeggeri trasportati anche all’aeroporto di Ciampino, che con 2.860.808 di passeggeri segna un incremento del 20,5% rispetto al 2014. Nel secondo aeroporto romano sono in crescita anche il numero movimenti: 18.790 (+1,4 per cento). Entrambi gli scali hanno fatto registrare incrementi superiore alla media nazionale dei passeggeri trasportati negli scali italiani, cresciuti complessivamente del 5,02 per cento (72.113.453 passeggeri). Per quanto riguarda i Cargo, le tonnellate di merci trasportate sono diminuite del 3,3% a Ciampino (7.632) e dello 0,9% a Fiumicino

Altri voli e altre rotte andranno ad aggiungersi sui cieli di Ciampino e Marino. La compagnia Ryan air ha appena annunciato nel dettaglio la sua programmazione estiva 2016 dagli aeroporti presso la Capitale. 4 riguardano lo scalo ai piedi dei Castelli Romani, il 'G.B. Pastine' di Ciampino. Più di quelle che vedranno invece decollare ed atterrare i Boeing a Fiumicino, dove le nuove rotte saranno tre. Su Ciampino ci saranno dunque diversi voli in più, ogni giorno, da e verso destinazioni già operative: per Londra, Colonia, Lisbona, Ibiza e Manchester. A questi si aggiungono i voli per le nuove 4 rotte, con complessivi 10 nuovi voli quotidiani di connessione con tre Paesi europei più altri 6 voli a settimana da e verso la capitale del Marocco: Berlino (2 frequenze, ossia andata e ritorno, al giorno), Bucarest (2 frequenze al giorno), Copenaghen (1 frequenza al giorno) e Rabat (3 frequenze a settimana).

A Ciampino la programmazione estiva 2016, prevede Ryanair, "conterà 5 milioni e 100mila clienti l'anno e 40 rotte in totale". Ben 1,8 milioni di passeggeri in più a Ciampino rispetto a quelli previsti a Fiumicino (3,3 milioni l'anno).




CIAMPINO, FESTA DELLA FOLGARELLA: TELECAMERE PER LA SICUREZZA CON IL RICAVATO

Redazione

Ciampino (RM) – A Ciampino ritorna l'appuntamento di fine estate con l'allegra "kermesse" che propone la sfilata di bancarelle, con animazione, musica e spettacoli. La manifestazione, l'unica sul territorio di natura laica oltre alla "Notte Bianca" prevista per il 26 settembre, e' il frutto del lungo lavoro di alcuni consiglieri che, spinti da un'assoluta abnegazione, gia' da qualche mese si stanno occupando dell'organizzazione burocratica e finanziaria, condizioni imprescindibili per la sua realizzazione. Come nelle due edizioni precedenti, il direttivo ha deciso di prefiggersi una finalita' ben precisa che, in quella corrente, e' quella di acquistare, con il ricavato, delle telecamere da posizionare nei punti piu' strategici del quartiere.

Decisamente encomiabile l'obiettivo prescelto considerando la vicinanza della zona al campo rom "La Barbuta" e all'area aereoportuale. La manifestazione non sara' solo un momento di natura gogliardica, infatti e' stato, dal comitato stesso, richiesto un' incontro con l'Amministrazione Comunale durante l'Assemblea Pubblica che si terra' il 12 settembre alle 18 , in cui lo stesso direttivo e i cittadini residenti potranno confrontarsi con le istituzioni locali, su svariati temi tra cui quello inerente il "Piano Integrato di Via Reverberi", la cui adozione e' stata approvata in uno degli ultimi consigli comunali prima della pausa estiva e che avra' un grosso impatto a livello urbanistico.

"Questo e' il primo passo che il comitato intende fare alla ricerca di un dialogo sempre piu' costante e collaborativo che dia la dimostrazione della volonta' di rappresentare, nell'attuale presente e nel futuro, i residenti del quartiere senza lasciarsi sopraffare dall'assordante silenzio di cui e' stato tacciato". Hanno dichiarato dal comitato di quartiere la Folgarella.
 




CIAMPINO: CADE DAL BALCONE E MUORE MENTRE SISTEMA UNA TENDA

Redazione

Ciampino (RM) – 63enne di Ciampino cade dal balcone e muore sul colpo. Questo quanto accaduto intorno alle 13 di sabato 5 settembre in via Montegrappa a Ciampino quando l'uomo, mentre stava sistemando la tenda esterna del balcone della propria abitazione, è caduto dal secondo piano.

Nulla da fare per i medici del 118 accorsi sul luogo se non appurare il decesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ciampino che hanno svolto i rilievi accertando l'accidentalità del tragico episodio:  l'uomo era salito su una scaletta di legno per allungare la tenda, quando improvvisamente la scaletta ha ceduto spaccandosi in due tronconi. Il 63enne a quel punto ha perso l'equilibrio ed è precipitato dal balcone facendo un volo di otto metri.




CIAMPINO: COME VENGONO OSPITATI GLI IMMIGRATI? SISTEMAZIONE DELL'OSTELLO IN ALTO MARE

Redazione

Ciampino (RM) – Ormai l'immigrazione è diventata un'emergenza all'ordine del gorno. Psi Ciampino e Lista Civica Punto a Capo sollevano il problema di come ci si è preparati all'arrivo dei migranti a Ciampino: "Dove sono le informazioni costanti, i bandi pubblici per le assunzioni e per la sistemazione delle infrastrutture dell'ostello? – scrivono -A circa due mesi dall'annuncio del Sindaco di Ciampino dell'arrivo dei migranti a Ciampino il 1 settembre ci chiediamo dove sono andati a finire i buoni propositi con cui è iniziata questa situazione. Ci aspettavamo confronti e convocazioni costanti per essere presenti nella progettualità che l'amministrazione avrebbe messo in campo nell'accoglienza che Ciampino intende offrire ai rifugiati che troveranno alloggio nel nostro territorio ed invece, dopo tanti proclami, ci ritroviamo a ridosso del 1 settembre e niente delle intenzioni iniziali è rimasto".

E poi affondano evidenziando una situazione di inerzia:"Ma se poi quella data, ad oggi non smentita, è rimasta come riferimento non si ha notizia del bando pubblico per l'affidamento della ristrutturazione dell'ostello da parte dell'asp e nemmeno del bando pubblico, da noi richiesto a gran voce, per le assunzioni.
Non vorremmo che il nostro comune su di un tema così chiacchierato, per via delle note vicende riportate dalla cronaca di ciò che è accaduto in questi anni sul tema della solidarietà, si trovi a dover fare affidamenti veloci ed assunzioni attraverso enti od agenzie terze. Su questo richiediamo chiarezza e trasparenza, vogliamo credere che a tutti, quelli che rispettano i criteri dei bandi o di merito e professionalità, possa essere permesso di avere quell'affidamento o quel posto di lavoro".




CIAMPINO, SCONTRO TRA ROM E ITALIANI: PARLA UN TESTIMONE

di Ivan Galea – Chiara Rai

Ciampino (RM) – ‘La misura è colma’ ha denunciato allarmato sul nostro quotidiano il 23 giugno il Consigliere di Gente Libera Ivan Boccali asserendo di essere ormai arrivati ad “un passo dalla guerriglia urbana e nessuno muove un dito per risolvere la questione".

Questo perché martedì scorso a Ciampino nei pressi del Campo Nomadi de La Barbuta, secondo quanto riferisce il consigliere, un gruppo di cittadini di Ciampino, per scongiurare l’ennesimo incendio tossico, ha cercato di impedire ad alcuni ospiti del campo nomadi di rifornirsi di benzina nella vicina stazione di servizio. Gravissima la reazione di uno dei rom, che ha addirittura avrebbe tentato di investire con la propria auto un cittadino. Un nutrito drappello proveniente dall’insediamento si sarebbe poi minacciosamente avvicinato, facendo oggetto di una fitta sassaiola i mezzi della Protezione Civile sopraggiunti sul luogo.

“Per la prima volta – ha commentato Boccali – si è giunti allo scontro fisico, chiaro sintomo di uno stato di estrema esasperazione”. Questo articolo ha suscitato diversi e numerosi commenti, c’è chi ha contestato la ricostruzione dei fatti, addebitando la causa dello scontro tra alcuni cittadini di Ciampino ed i rom “agli italiani” che avrebbero provocato per primi e c’è chi invece ha confermato la ricostruzione fatta da Boccali.

Il nostro quotidiano, purtroppo, non era presente durante il famigerato episodio ma ha cercato di raccogliere altre testimonianze ed è riuscito a parlare con una persona che era lì quel martedì. Ovviamente non diremo il nome per questioni di privacy e per tutelare la persona da eventuali ripercussioni di sorta, ma comunque vogliamo oltremodo raccontare quello che è accaduto da chi lo ha vissuto. Poi faremo le nostre considerazione come il dovere e diritto di cronaca e di critica ci impone.


Lei c’era quel famigerato martedì?
Io c'ero con un mio parente e altre dieci persone e posso asserire che più o meno e c'è stato un pestaggio e un tentato investimento da parte di un rom verso un concittadino.

La questione è che c'e' chi dice che sono gli italiani che hanno lanciato i sassi
No i sassi li hanno lanciati i rom

Perciò gli italiani sono andati al benzinaio per impedire l'acquisto di carburante? Poi, cosa è successo?
C’era un presidio pacifico nell'area del benzinaio con l'intenzione di essere in numero sufficiente da poter  bloccare la via di Ciampino
Ma si era in pochi, troppo pochi e non è potuto far altro che rimanere a guardare lo svilupparsi dell'incendio e due bambini rom uscire dalla strada del campo e venire dal benzinaio a riempire due tanichette di benzina. Il benzinaio dovrebbe avere le telecamere comunque lo abbiamo visto tutti

Quindi eravate al benzinaio a presidiare visto che non c'era più la volante della municipale di Roma?
Un piccolo fuoco già si stava sviluppando in precedenza cioè prima che arrivassero i ragazzini rom al benzinaio. Subito dopo il ritorno dei ragazzini al campo si è sviluppata una colonna di fumo nero

Ok arrivano i ragazzini e voi che fate?

Tutti noi che eravamo là con il cellulare abbiamo chiamato il 115 e abbiamo segnalato l'incendio

La sassaiola come scaturisce?
Con noi c'erano due volontari della protezione civile che hanno fatto notare al benzinaio che era illegale vendere la benzina in quel modo. Infatti dopo la seconda tanica il benzinaio ha mandato via i ragazzini Prima che intervenissimo noi a dire di non farlo

Avevano molte taniche?

Io ne ho notate due

Perciò i ragazzini hanno acquistato la benzina e se ne sono andati?

Prima che intervenissimo noi a dire di non farlo. Insomma mentre eravamo là ad aspettare i pompieri che sono poi arrivati insieme alla polizia è arrivata una macchina con dentro un rom con moglie e un bambino in braccio. Il rom è sceso dall'auto e ha chiesto che stavamo facendo là Io purtroppo ho perso una parte del dialogo…a un certo punto è intervenuto il benzinaio in difesa del rom ma credo parlasse per paura

Dovevate quindi giustificare la vostra presenza al rom?
Poi uno di noi ha perso la pazienza e ha mollato un pugno in faccia al rom. Il rom ha replicato dicendo queste precise parole "adesso sei finito!" È scesa poi dalla macchina la moglie del rom col bambino e ha iniziato a insultarci. Noi intanto cercavamo di calmare quello che stava insieme a  noi (quello che aveva dato il cazzotto al rom) altrimenti la lite sarebbe potuta davvero degenerare. Alla fine il rom è risalito in macchina e il tipo manesco è saltato sul cofano e gli è saltato sopra. A questo punto, il rom ha dato un'accelerazione e ha cercato di investire il nostro concittadino. Poi noi siamo andati via perché non volevamo rischiare di essere arrestati o peggio attaccati dai rom che sono arrivati in massa all'ingresso della strada. Successivamente siamo tornati indietro per vedere che succedeva e abbiamo visto i carabinieri che avevano fermato il nostro concittadino e gli stavano perquisendo la macchina. Siamo arrivati di nuovo al benzinaio e abbiamo visto una folla di rom all'ingresso del campo con polizia, municipale e carabinieri .Stavano urlando e tiravano sassi. Credo ci fosse anche la protezione civile ma non siamo andati troppo vicino. Quello che mi è stato riferito è che i poliziotti dicevano che i bambini rom erano andati a prendere acqua dal benzinaio ma noi sappiamo che non è così. Anche i carabinieri con il tipo che è stato fermato insistevano su questa cosa dell'acqua. Ma il benzinaio dovrebbe avere le telecamere…quei bambini hanno riempito 2 taniche di benzina. Ci sono i testimoni, non solo io. E questo è quanto.


Questo racconto – testimonianza non vuole addebitare ne la colpa ai rom e neppure agli italiani. Sia i rom che in questo caso i ciampinesi sono vittime di un sistema che non funziona. E’ normale che ci siano tutti quei rifiuti al campo nomadi e che, soprattutto in estate, si verifichi un giorno sì e uno no un incendio con conseguenti fumi tossici che inquinano l’ambiente e la cittadinanza? L’Ue ha definito “illegale” il campo de La Barbuta e pertanto andrebbe chiuso.

I campi nomadi non sono altro che dei siti che riducono ad emarginati i nomadi che hanno il diritto dovere di essere integrati nella comunità civile, mandare i propri figli a scuola, procurarsi un lavoro nel rispetto della legalità, pagare le tasse e se disagiati pretendere un alloggio popolare dopo essersi adeguatamente messa in lista di attesa alla stregua degli italiani che comunque, proprio perché si è in Italia, dovrebbero avere la precedenza. Detto questo, non importa chi ha acceso la miccia per primo.

Il fatto è che la mancanza di controlli e di sicurezza in una situazione ormai al collasso fa degenerare gli animi che non sono più predisposti al reciproco aiuto: troppi incendi, troppo degrado e illegalità. Urge una soluzione e quando si constata che davvero “il vaso è colmo” bisognerebbe non soffermarsi su chi ha scagliato la prima pietra ma sul perché si è arrivati a questo punto. Una volante che monitora il campo nomadi non basta più.

E’ ora di adeguarci a tutti gli altri paesi civili europei che non hanno campi nomadi e non vivono queste ormai insopportabili condizioni disumane e di diseguaglianza sociale. I nomadi devono vivere come vivono gli italiani: se non trovano un alloggio ci sono le macchine. Non è più concepibile che vivano nelle tende e container obsoleti pieni di immondizia e sporcizia e con i bimbi che giocano in mezzo ai roghi a piedi scalzi e chiedono l’elemosina ai semafori. E’ il momento che si provi a restituire un po’ di dignità sia agli italiani che ai nomadi.  




CIAMPINO: LA BARBUTA: LA FURIA DEI RESIDENTI. IL VASO E' COLMO

Redazione
Ciampino (RM)
– Lunghi momenti di tensione martedì scorso a Ciampino nei pressi del Campo Nomadi della Barbuta. Un gruppo di ciampinesi, per scongiurare l’ennesimo incendio tossico, ha cercato di impedire ad alcuni ospiti del Campo di rifornirsi di benzina nella vicina stazione di servizio.

Gravissima la reazione di uno dei Rom, che ha addirittura tentato di investire con la propria auto un cittadino. Un nutrito drappello proveniente dall’insediamento si è poi minacciosamente avvicinato, facendo oggetto di una fitta sassaiola i mezzi della Protezione Civile sopraggiunti sul luogo.

Per la prima volta si è giunti allo scontro fisico, chiaro sintomo di uno stato di estrema esasperazione. ‘La misura è colma’ – dichiara allarmato il Consigliere di Gente Libera Ivan Boccali – ‘siamo ad un passo dalla guerriglia urbana e nessuno muove un dito per risolvere la questione".

"Il Sindaco ci ha di recente riferito i ringraziamenti del Prefetto di Roma sulla gestione del Campo – prosegue Boccali facile ringraziare chi si fa carico dei problemi altrui. L’episodio di martedì non è che la punta dell’iceberg di un disagio che ha radici profonde. Microcriminalità, fuochi pestilenziali, accattonaggio selvaggio, degrado: queste le conseguenze di uno stanziamento provvisorio da oltre vent’anni. E proprio di questi giorni le voci insistenti di un ulteriore incremento della popolazione dell’insediamento. Notizia questa della quale sto chiedendo conto al Primo cittadino e che, qualora si dimostrasse fondata, rischierebbe davvero di far esplodere una situazione già al limite.

Dopo l’aumento dei rifugiati’ – conclude Boccali – ‘un aumento dei Nomadi appare francamente una provocazione. Piuttosto l’Amministrazione faccia sentire tutto il suo peso politico e risolva una volta per tutte la questione Nomadi a Ciampino. Prima che la schiera degli indignati si ingrossi e i cittadini tentino di risolvere da soli, magari malamente, il problema.’ 

 




CIAMPINO, LA BARBUTA: SULLA VIGILANZA SCOMPARSA I CHIARIMENTI DEL PREFETTO GABRIELLI

 

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Redazione
Ciampino (RM)
– Il Prefetto Gabrielli farà ripristinare il servizio di vigilanza al campo nomadi de La Barbuta.

Dopo l'articolo pubblicato dal nostro giornale relativo la scomparsa della vigilanza al campo nomadi, che era stata predisposta dal Prefetto Gabrielli lo scorso 27 Giugno 2015 con una pattuglia della Polizia locale di Roma Capitale, coincisa con il riprendere dei roghi tossici, il sindaco di Ciampino ha immediatamente contattato il Prefetto il quale ha garantito la ripresa del servizio di vigilanza che di fatto come da noi segnalato era scomparso.

Dal Comune di Ciampino arriva la conferma dell'arrivo degli immigrati, circa un centinaio, all'Ostello della Gioventù mentre il primo cittadino di Ciampino, Giovanni Terzulli, smentisce categoricamente il presunto arrivo di 500 nuovi Rom al Campo Nomadi "La Barbuta", avendo avuto rassicurazioni in tal senso dallo stesso Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, il quale ha escluso totalmente tale evenienza.

Per quanto riguarda il campo della Barbuta, quindi, nessun nuovo arrivo di altri rom. Il sindaco di Ciampino ha inoltre ribadito: "auspico di nuovo l'importanza che il campo in questione sia vigilato onde prevenire atti che possano mettere a rischio la salute e l'incolumità pubblica".

La preoccupazione del sindaco Terzulli è anche motivata dal fatto che nella giornata di ieri martedì 21 Luglio 2015 si è sviluppato l'ennesimo incendio tossico le cui fiamme e fumi sono perdurati per diverse ore testimoniando ancora una volta lo stato di abbandono e la mancanza di vigilanza.

I cittadini per il momento tirano un sospiro di sollievo riguardo il mancato arrivo di uklteriori 500 rom alla Barbuta ma allostesso momento auspicano che alle parole di Gabrielli seguano i fatti.
 




CIAMPINO, REGALO DI FERRAGOSTO: 500 NUOVI ROM PER IL CAMPO LA BARBUTA E 80 PROFUGHI ALL'OSTELLO


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di Chiara Rai
Ciampino (RM)
– L'allarme del Campo nomadi La Barbuta alle porte di Ciampino non viene lanciato soltanto perché nella mattinata di lunedì 20 luglio 2015 si è verificato l'ennesimo incendio di notevole entità ma soprattutto perché, secondo fonti ufficiose, sarebbero in procinto di giungere altri 500 rom al campo La Barbuta che dovrebbero arrivare a cavallo di ferragosto, quando non ci sarà quasi nessuno a protestare.

Ma non è tutto perché oltre ai rom dovrebbero arrivare altri 80 profughi all'Ostello della Gioventù di Ciampino che in questi giorni è oggetto di ristrutturazione proprio perché danneggiato dagli immigrati. Questa notizia sarebbe confermata dal fatto che vi sarebbero movimenti in corso a La Barbuta: lavori di spianatura del terreno, allacci di bagni chimici e arrivo di potabilizzatori.

Intanto la situazione si fa sempre più incandescenti nel vero senso della parola. Infatti la mattina di Lunedì 20 Luglio 2015 si è verificato l'ennesimo incendio al campo nomadi della Barbuta. Il rogo si è scatenato all'ingresso del campo nomadi La Barbuta: rifiuti in fumo, nubi tossiche, rom in fuga da quella che appare una terra di nessuno.

Un sito abbandonato a se stesso che per un brevissimo tempo è stato controllato da una pattuglia di Roma Capitale. Ma di questi controlli, almeno per quanto abbiamo potuto constatare con i nostri occhi, non vi è neppure l'ombra. Infatti i roghi testimoniano uno stato di degrado e abbandono.

Ad accorrere immediatamente una squadra dei Vigili del Fuoco. Eppure neanche un mese è passato da quando il sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli aveva espresso, dinanzi al Consiglio comunale dello scorso 26 giugno 2015 la sua soddisfazione per aver visto messi in atto concretamente i primi impegni scaturiti nel corso della riunione sulla sicurezza pubblica tenutasi a Ciampino la settimana precedente con il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli.
 
In particolare, il Sindaco aveva preso atto dell'avvenuta disposizione del Prefetto di insediare, già da qualche giorno in via sperimentale, e dal 27 giugno in via definitiva, una vigilanza fissa all'ingresso del campo nomadi “La Barbuta” sulla via di Ciampino con la presenza di una pattuglia della Polizia locale di Roma Capitale. Tale intervento era stato infatti indicato come opportuno dai Comandanti della Tenenza dei Carabinieri e della Polizia locale di Ciampino, anche in considerazione del fatto che il campo nomadi, pur se insiste nel territorio del Comune di Roma, di fatto, è posto all'ingresso del Comune di Ciampino, distante poche centinaia di metri.

In merito alla presenza della pattuglia della Polizia locale Terzulli dichiarava: "Auspico ora che la presenza di questa pattuglia possa essere l'avvio di un percorso di integrazione a 360 gradi della Polizia locale di Roma Capitale con la Polizia locale di Ciampino e le altre forze dell'ordine del territorio, al fine di debellare del tutto i roghi al campo nomadi e di attivare un controllo serio ed efficace di tutti i pericoli per la sicurezza cittadina (non solo inerenti il maxi insediamento rom), che non conoscono né rispettano i confini imposti dalla geografia e dalla burocrazia”.

Ma gli incendi tornano ad "intossicare" le cronache del campo nomadi e tutto il resto rimangono soltanto parole al vento.
 




CIAMPINO: RIFORMULATO IL VINCOLO DI TUTELA SULLA TENUTA DEL MURO DEI FRANCESI

Redazione

Ciampino (RM) – Il Ministero per i Beni Culturali estende il vincolo su tutta la Tenuta del Muro dei Francesi a Ciampino. La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Lazio, come suggerito dalla sentenza del TAR, ha riformulato il vincolo di tutela sulla Tenuta del Muro dei Francesi, dichiarando l'intero sito di “interesse culturale particolarmente importante”. "Come noto la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale dello scorso gennaio – inopportunamente colta come favorevole dai cementificatori ricorrenti – obbligava gli Uffici del Ministero a motivare in modo più preciso e puntuale la decisione di apporre il vincolo indiretto su gran parte dell'area della Tenuta, scriteriatamente scelta dal Comune di Ciampino per il piano edilizio ex lege 167. – Dichiarano in una nota da Ciampino Bene Comune – Leggiamo dal nuovo avvio del procedimento di tutela – prosegue la nota –  che “al fine di ottemperare a quanto richiesto dal TAR, nel corso della indispensabile rivisitazione dell’intero impianto del provvedimento impugnato, sono emersi ulteriori elementi di interesse […]che hanno [determinato] l’esigenza di assicurare una diversa e maggiore tutela dell’area stessa”. È stato emesso così un nuovo provvedimento di tutela diretta sull’intera area: dalla via dei Laghi a via del Sassone, sino a via Superga e via dell'Ospedaletto, comprendendo gli uliveti storici ed il Casale dei Monaci, per un totale di oltre 20 ettari.  Si tratta di una decisione importante – da anni perseguita da Ciampino Bene Comune –rispettosa dell’unitarietà del sito “inscindibile unicum rappresentato da tutta l’area”. Questa decisione, in linea con l’inserimento del sito nel 2014 World Monuments Watch ribadisce, ben oltre i limiti e le ottusità comunali, l'importanza internazionale di quest'area e le grandi potenzialità di sviluppo, offerte da nuove economie non più basate sul mattone. Speriamo – conclude la nota di Ciampino Bene Comune –  che tutto ciò possa permettere di realizzare in futuro – se si sapranno cogliere a livello locale le opportunità – un grande parco pubblico, concretizzando i progetti e i sogni che i cittadini e centinaia di studenti delle scuole di Ciampino hanno immaginato in questi ultimi 15 anni".

 




CIAMPINO, ROGO A LA BARBUTA: TRAFFICO AEREO IN TILT

di Matteo La Stella


Roma – Un rogo, divampato intorno alle 7 e 30 di domenica mattina al campo nomadi de La Barbuta ha compromesso la visibilità dell'intera zona, andando ad intaccare anche il lavoro della torre di controllo dell'aeroporto di Ciampino, costretta a contattare la Polaria. La coltre di fumo nero ha determinato, infatti, una condizione di visibilità non ottimale per gli aerei in arrivo e in partenza dallo scalo di Ciampino, tanto da costringere gli addetti ai lavori ad allertare l'autorità competente. Sul posto, individuato nell'area de La Barbuta, sono intervenute 6 squadre di vigili del fuoco, oltre agli agenti della Polaria.

L'attività, resa articolata dalla combustione di sterpaglie ed alcuni rifiuti ingombranti, ha decretato un bilancio finale di circa 1000 metri quadrati di territorio andati bruciati. Al momento dell'intervento, gli agenti della Polizia di frontiera aerea e i pompieri non hanno trovato nessuno sul posto. L'incendio non ha recato danni a persone o cose, anche se la nube di fumo è rimasta inscritta nel cielo per diverso tempo, rendendosi visibile dal quartiere Tuscolano e dai Castelli Romani. 




CIAMPINO E MAFIA CAPITALE 2: LEROY MERLIN, IL CAMPO ROM, IL PD E… LA SEGRETERIA DI IGNAZIO MARINO


A Ciampino, Buzzi aveva intenzione di mettere le mani sul progetto del colosso francese che voleva costruire un campo nomadi spendendo 11,5 milioni di euro in cambio di una concessione edilizia.

 

di Maurizio Costa

Ciampino (RM) – I lunghi tentacoli di Mafia Capitale e delle cooperative di Salvatore Buzzi sono arrivati anche nei campi nomadi, un pozzo di denaro pubblico dal quale ricavare guadagni attraverso bandi e affidamenti. Il campo nomadi in zona La Barbuta a Ciampino sarebbe da tempo entrato nel mirino di Buzzi, che avrebbe contattato anche Leroy Merlin per un progetto da realizzare in collaborazione con il comune di Roma.

Il caso – Leroy Merlin, il colosso del fai-da-te francese, avrebbe voluto far partire un progetto da 11 milioni e mezzo di euro per smantellare il campo nomadi attuale in zona La Barbuta e costruirne un altro nei pressi dell'aeroporto di Ciampino. La zona così liberata sarebbe entrata in possesso della catena francese, che avrebbe acquisito ad uso commerciale la zona dell'attuale campo per 99 anni.

Buzzi – Il braccio destro di Carminati ci aveva visto lungo e voleva entrare in questo progetto milionario: “Ho visto una cosa enorme, sono stato a un incontro con Leroy Merlin”, così raccontava Buzzi a Carlo Guarany il 17 settembre 2014. “10 milioni sul sociale, sui nomadi o sugli immigrati o sugli asili nido o su quel cazzo che vuoi tu. Sono disposti a fare un'associazione temporanea di imprese. Leroy Merlin, costruttori e noi, che gestiremmo la quota dei 10 milioni”.

L'associazione temporanea di imprese era già pronta. Insieme a Leroy Merlin, nel progetto sarebbe entrata l'impresa edile Stradaioli Srl e la cooperativa sociale Capodarco, indagata, attraverso il presidente Maurizio Marotta, nel filone di Mafia Capitale. Il tutto sarebbe stato fatto senza alcuna bando di assegnazione.

L'intercettazione con la segreteria Marino
– Buzzi, odorando profumo di soldi, invia la sua proposta di collaborazione al progetto a Lionello Cosentino, segretario del Partito Democratico romano. A questo punto, Silvia Decina, segretaria di Ignazio Marino, chiama Salvatore Buzzi: “Ti volevo dire che Lionello mi ha dato la documentazione per Ignazio sulla Leroy Merlin. Adesso Ignazio l’ha vista e sta facendo convocare una riunione di staff”. Buzzi: “Gli è piaciuta al Sindaco?”.
Decina: “Moltissimo. Però ha chiesto che la seguissimo noi qui direttamente dal Gabinetto, perché se inizia a passare per tutti gli assessorati non ne usciamo vivi con questo”.

Decina non conoscerebbe Buzzi perché durante la telefonata sarebbero state fatte lunghe presentazioni. Secondo il Campidoglio, la telefonata sarebbe del tutto irrilevante. Inoltre, Buzzi e Carminati volevano raggirare anche la multinazionale francese: "Tu apri un finto cantiere – dice Carminati a Buzzi -. Poi, una volta che te portano via tutto, gli dici: "Mo io qui che faccio? Non posso lavora'. Quindi, dammi un altro posto"". In poche parole, aprire un finto cantiere per poi spostarsi in una zona migliore.

Ricordiamo che L'Osservatore d'Italia già da tempo ha seguito il problema del campo nomadi a La Barbuta, prima di Mafia Capitale. Il nostro stesso giornale aveva pubblicato dei dati incredibili: secondo i documenti del comune di Roma, Salvatore Buzzi, attraverso la gestione della bonifica fognaria del campo nomadi attuale, ha guadagnato ben 30mila euro. L'affidamento del lavoro fu fatto senza bando ma con delibera dirigenziale.