CIAMPINO: NASCE IL COMITATO PER IL NO ALLA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE

Red. Politica

Ciampino (RM) – E’ nato a Ciampino il Comitato per il NO alla legge Renzi/Boschi di revisione della Costituzione italiana, in vista del voto referendario del prossimo ottobre.

"Il nostro NO convinto – commenta il portavoce del neo comitato –  è dettato da diverse motivazioni, sia nel merito che nel metodo con cui questa riforma è stata approvata. Riteniamo che la modifica dei 47 tabella della Carta promossa da questa riforma – prosegue il portavoce -, in combinato disposto con la nuova legge elettorale, recentemente approvata e battezzata Italicum, non fa che peggiorare due gravi problemi del nostro attuale sistema costituzionale: il primo è il progressivo rafforzamento del potere esecutivo a discapito dell’attività del Parlamento e il secondo, la scarsa rappresentanza dei cittadini, la distanza fra governanti e governati".

"La nuova legge elettorale infatti, – spiegano dal comitato – riguarda soltanto la Camera dei Deputati, e – con un meccanismo che persegue la governabilità ad ogni costo, in spregio alla rappresentanza del popolo – assegna al partito vincente e al suo leader un fortissimo premio di maggioranza (340 seggi su 630). Di fatto il voto di un cittadino che vota il partito di maggioranza vale poco meno di 4 volte il voto di un cittadino che ha votato le liste della minoranza. Parimenti, se venisse confermata, la riforma costituzionale ci consegnerebbe un Senato di nominati sottratto all’elezione diretta dei cittadini e svuotato della sua attuale funzione di contrappeso democratico, con la conseguenza di un accentramento del potere nelle mani dell’esecutivo e del premier, rendendo il Senato stesso un ibrido e la Camera un organo servente del governo. Per questo motivo, molti ed autorevoli costituzionalisti e giuristi definiscono il nuovo sistema un “bicameralismo confuso”, anche e soprattutto perché si modifica il meccanismo di produzione delle leggi, che invece di essere semplificato, diviene notevolmente intricato e moltiplica le procedure per l’approvazione dei provvedimenti.
Ed ancora, sui contrappesi democratici, vengono modificati i sistemi di elezione degli organi costituzionali di garanzia, ossia del Presidente della Repubblica e dei giudici della Consulta: anche qui, c’è la possibilità che questi organi supremi diventino espressione sempre più diretta del premier e del partito della sola maggioranza.            

La nostra analisi va però oltre e non prescinde da un ragionamento più complesso che parte dall'analisi dell'esistente, cioè dalla constatazione che è il mercato, e non la politica, ad esercitare un vero potere sulle vite degli uomini e delle donne. La Costituzione nata dalla Resistenza, fatta di corpi intermedi, pesi e contrappesi, non è più funzionale a questo tipo di dominio e quindi "va cambiata". Da qui la blindatura di una casta politica fatta a colpi di premi di maggioranza e la modifica del titolo V per mettere sotto scacco le Regioni.
Infine, ma non meno importante, crediamo fermamente che la Costituzione sia un vero e proprio Bene Comune di tutti i cittadini, e che una riforma costituzionale debba intanto essere proposta e dibattuta da un Parlamento che sia vera e legittima espressione del popolo e debba soprattutto godere di un consenso ampio, non conquistato a colpi di maggioranza.

Anche per questo contestiamo una campagna referendaria impostata sul personalismo e sui ricatti dell’attuale Presidente del Consiglio, rivendicando una seria discussione sul merito della riforma.
I governi passano, le istituzioni democratiche restano, ed è nostro dovere di cittadini difenderle. E come cittadini liberi denunciamo lo sbilanciamento dell'informazione sui grandi media nazionali, troppo spesso acriticamente allineati alle ragioni del governo di turno, e chiediamo un servizio d'informazione referendaria equidistante, serio e nel merito delle questioni.  
Per tutti questi motivi invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alle nostre iniziative e alle nostre assemblee: La prima iniziativa prevista è per il prossimo 15 giugno presso la Sala Consiliare di Ciampino, dove saranno presenti personalità del mondo accademico e politico. Diffonderemo in rete nei prossimi giorni tutte le ulteriori informazioni. Il nostro Comitato – concludono – è aperto all’adesione di tutte e tutti i cittadini che vogliono difendere la Costituzione e le libertà democratiche tutelate da essa."

Al Comitato aderiscono come realtà associative cittadine: Città in Comune, Officine Civiche, Rifondazione Comunista Ciampino, Sel-Tutta un'altra storia, Movimento 5 Stelle Ciampino-Morena.