CIAMPINO, QUESTIONE "SUPERGHINO": L'ATTACCO DI CITTA' IN COMUNE

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo dalla lista "Città In Comune".

A chi in campagna elettorale parlava di ‘nuovo corso del centrosinistra’ o di rinnovamento rimarrà certamente deluso dal conoscere i primi provvedimenti della nuova Amm.ne comunale. Sappiamo che dal 27.08.2008 è stata affidata la gestione della piscina comunale all’Associazione “Polisportiva dilettantistica Ciampino”.
Da una successiva determinazione, sempre del V settore, n. 233 del 23 giugno scorso, “gestione dell’impianto sportivo comunale sito in via Superga – approvazione atto di transazione riconoscimento del debito di rateizzazione”, apprendiamo che la medesima associazione, prima denominata “Polisportiva dilettantistica Città di Ciampino”, aveva in affidamento il campo comunale di via Superga già dal 1/09/2004, affidamento rinnovato il data 6/09.2005; poi in data 21.08.2009 riceveva in affidamento anche gli spogliatoi e il bar, per un canone annuale di 6.500.00 euro. Dal 20.03.2008, sempre la medesima associazione è risultata poi aggiudicataria della gestione della piscina comunale, formalizzata il 22.08.2008 per il canone annuo di 11.750,00 euro, oltre a tutte le spese di consumo per acqua, elettricità e riscaldamento.
Sempre dalla medesima determinazione apprendiamo però che l’associazione, nel corso del periodo di concessione, ha accumulato debiti per il mancato pagamento dei consumi di acqua, elettricità e riscaldamento, per ben 29.444,00 euro. Come può accumularsi un simile debito se al primo mancato pagamento l’ente erogatore sollecita i versamenti inevasi e minaccia il distacco della fornitura? ‘Paradossalmente’ in questo caso, di fronte ad una evidente morosità, c’è stata una notevole dose di benevolenza nei confronti del gestore, al quale il comune si è sostituito non in modo sporadico ed episodico, ma continuativo e per anni nei pagamenti delle utenze. Non solo! Il comune, con i soldi di tutti i cittadini, si è proposto come finanziatore del debito dell’associazione, che è stato alla fine dilazionato non in tre mesi, come sarebbe logico aspettarsi, ma addirittura in oltre tre anni.
E a fronte di cosa c’è stata tanta cura e attenzione per questa associazione?
La gestione delle strutture affidate a questa associazione non è stata affatto limpida, anzi la conduzione privatistica del bene pubblico ha determinato il ben noto “Scandalo del superghino”, con tutte le implicazioni giudiziarie che ancora sono in atto. Ebbene la determinazione del V settore, n. 192 del 28.05.2014, riaffida di nuovo la gestione della piscina comunale alla medesima società, denominata “Polisportiva dilettantistica Città Ciampino”, per un periodo di tre anni al canone annuo di 16.800,00 euro. A completamento di queste riflessioni evidenziamo come carpire simili informazioni sia estremamente difficile. Infatti il sito web comunale, che ha una trasparenza solo apparente, continua a nascondere atti e documenti e per i cittadini non è possibile reperire, né in elenco né in chiaro, le determinazioni citate.
Città in Comune proseguirà ad informare i cittadini per costruire insieme a loro un’alternativa politica che metta al centro i cittadini e la difesa dei Beni Comuni. Per chiarezza di informazione e per proseguire ‘’l’operazione di verità’’ che abbiamo lanciato le scorse elezioni vi indichiamo i nominativi di alcuni responsabili comunali, ovviamente le responsabilità politiche sono molto più ampie e bipartisan:
– l’Ingegnere Marco Vona è il dirigente del V settore patrimonio
– l’Avvocato Giovanni Giaquinto è il dirigente del I settore ufficio legale
– Gabriella Sisti è stata assessore al patrimonio fino a maggio scorso
– Carlo Verini ha svolto le funzioni di sindaco fino a maggio scorso

La Città in Comune
P.S. Possibile che nessuna forza politica di maggioranza e di opposizione abbia fatto caso a quanto denunciamo? Non certo un buon inizio per questa ‘nuova’ classe politica!




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: CITTA' IN COMUNE NON APPOGGIA NESSUNO

Redazione

Ciampino (RM) – Città In Comune ha annunciato che non darà indicazioni di voto per il prossimo ballottaggio di domenica 8 giugno.

"La Città in comune è una realtà politica sorta per dare espressione ad una cultura radicalmente alternativa alla gestione di questo territorio costretto a subire scelte di cementificazione compulsiva (eclatante il caso del parco dei casali e dei resti archeologici della villa di messalla) e messa in pericolo dei beni e servizi pubblici (dismissione e privatizzazione dei nidi e mense) in linea con le politiche nazionali di tagli sociali destinati a colpire i più deboli. – si legge nel comunicato diffuso sul web – Non potevamo, perciò, fare alleanze prima delle elezioni e non possiamo, ora, dare indicazioni di voto per il ballottaggio, anche perché ognuno sa bene come comportarsi secondo coscienza. Non abbiamo finanziamenti o pacchetti di tessere da controllare.

Continua il nostro lavoro quotidiano di una politica di partecipazione dal basso per un legame sociale libero da ogni interesse e connivenza. Grazie a tutti gli elettori che sono parte integrante del progetto di una città in comune.