Civitavecchia e Nettuno vanno al centrodestra. I risultati dei Comuni del Lazio al ballottaggio

A Nettuno ha vinto il centrodestra con l’ingegnere Alessandro Coppola che ha preso il 60,45 per cento; a Civitavecchia l’avvocato Ernesto Tedesco, ex Fratelli d’Italia passato alla Lega ( vicesindaco dal 2001 al 2005), ha incassato il 58 per cento, lasciando a 16 punti di distanza Carlo Tarantino; a Ciampino ulteriore conferma del fronte «salviniano», con Daniela Ballico, Fratelli d’Italia, sindacalista Ugl, che con il suo 54,06% (contro il 45,94 di Giorgio Balzoni) è diventata la prima sindaca nella storia della cittadina sull’Appia.

A Monterotondo, il candidato del centrosinistra Riccardo Varone sopravanzava di poco quello del centrodestra Simone Di Ventura (51,8 contro 48,2)

A Tivoli sia lo schieramento guidato dalla Lega sia quello del Pd hanno invece ceduto il passo al candidato «civico» ed ex sindaco Giuseppe Proietti, vincitore con il 65%;

A Palestrina, lo spoglio è terminato con un’altra vittoria del centrodestra, grazie al 53% di Carlo Moretti, avanti di 6 punti rispetto al 47% dello «zingarettiano» Manuel Magliocchetti.

Viterbo e Frosinone

Verdetti netti anche negli altri tre comuni laziali al voto, due in provincia di Viterbo e uno di Frosinone.

In Ciociaria Cassino ha eletto il candidato del centrosinistra, Enzo Salera, che ha vinto con 58 a 42 un politico d’esperienza come Mario Abbruzzese, l’ex presidente del consiglio regionale del Lazio.

Nella Tuscia infine affermazione di centrodestra sia a Tarquinia, con l’elicotterista Alessandro Giulivi al 58%, sia a Civita Castellana con Franco Caprioli, che forte del suo 70,79% ha stracciato il concorrente Antonio Remo Zezza e si è guadagnato la palma nel neosindaco laziale con la percentuale più alta in questa tornata elettorale.




CIAMPINO ELEZIONI: IL BALLOTTAGGIO E' TRATTO

di Daniele Rizzo

Ciampino (RM) – Le elezioni sono finalmente concluse, il ballottaggio è tratto. Possiamo dunque trarre qualche conclusione da questa tornata elettorale, e provocare voi lettori con qualche riflessione.

Cominciamo proprio dal ballottaggio: se domenica 8 giugno avete trovato traffico ritornando dal litorale laziale, sappiate che in fila accanto a voi probabilmente ci sarà stato qualche ciampinese. 19mila elettori sono infatti “andati al mare”, preferendo un altro tipo di cabina a quella elettorale.
Giovanni Terzulli ha perso 1955 voti da un turno all’altro. Perché se voglio Giovanni Terzulli sindaco il 25 maggio non vado poi dopo due settimane a riconfermare la mia volontà?
Testa ha perso solo 484 voti, il discorso fatto sopra può essere valido anche per lui. I sondaggi che lo davano in grande rimonta si sono comunque rivelati sbagliati, e se un riavvicinamento tra i due in termini di voti c’è stato è più per demerito di Terzulli che non per merito di Testa.
Giovanni Terzulli, di fatto, sarà il sindaco di un quarto degli aventi diritto al voto e di un quinto dei ciampinesi nel loro insieme. E’ evidente un deficit di legittimazione: il sindaco, dati alla mano, sarà rappresentativo per appena un quinto della popolazione totale. La democrazia rappresentativa andrebbe forse ridiscussa alla luce del sistema elettorale e dell’esasperazione del pluripartitismo.
Bisognerebbe forse interrogarsi sull’attualità di questo sistema elettorale, un sistema che assegna 15 seggi (la maggioranza) a chi ha preso 7300 voti al ballottaggio e solo uno a chi ne ha presi fino a 1500.
Inoltre, il tanto discusso metodo D’Hondt (metodo di assegnazione dei seggi) favorisce e premia le coalizioni e le larghe intese, permettendo a singole liste che non hanno superato neanche gli 800 voti di raggiungere complessivamente l’obiettivo di avere un rappresentante al consiglio comunale. Dall’altra parte, liste autonome con più di 800 voti restano fuori. La legge, così com’è, sembra voler garantire un premio all’opposizione, assegnando alle coalizioni più seggi rispetto a quanti ne prenderebbero se il D’Hondt fosse applicato sulle singole liste; come se l’opposizione avesse diritto ad un “premio di governabilità”, o meglio ingovernabilità, in tal caso.
Dell’incoerenza dei votanti tra le europee e le amministrative avevamo già detto in un precedente articolo, ma è bene sottolinearlo nuovamente per interrogarsi sui “perché” di queste differenze di voti. Vogliamo credere e sperare che nulla c’entri con il clientelismo locale, e che queste anomalie siano solo il risultato della gran confusione mediatica pre-elettorale.
Da domenica notte Ciampino ha un nuovo sindaco, giovane e pieno di voglia di fare. Speriamo che questo basti per sconvolgere positivamente un partito che a livello locale sembra invece vecchio e stantio, con tanti problemi e incongruenze. Speriamo che Ciampino riparta seriamente, e torni (o cominci, a seconda dei punti di vista) ad essere un centro importante e di riferimento per la collettività.




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: URNE CHIUSE INIZIA LO SPOGLIO

di Daniele Rizzo
Ciampino (RM)
– Lo avevamo ipotizzato alle 12.00; ce lo avevano confermato i dati delle 19.00. I rilevamenti prossimi alla definizione non hanno fatto altro che palesare quanto annunciato: ha vinto l’astensionismo.
Poco più di 12mila ciampinesi circa in questa giornata di sole e probabilmente di mare hanno scelto di andare a votare al ballottaggio che vedeva allo scontro finale Giovanni Terzulli, il candidato del centrosinistra favorito alla vigilia, e Mauro Testa, il candidato del centrodestra che i sondaggi ufficiosi davano in rimonta.
Solo il 40 per cento degli aventi diritto ha quindi deciso di votare; una cosa è certa: 12mila voti sono più o meno gli stessi che i due candidati si sono divisi al precedente turno, con 4666 preferenza per Testa e 9299 per Terzulli. Volendo ipotizzare in un migliaio di voti quelli persi rispettivamente dai due candidati rispetto al primo turno si andrebbe incontro al risultato annunciato; se invece ciò non dovesse accadere all’interno del centrosinistra dovranno interrogarsi sulle defezioni ai seggi, defezioni che potrebbero anche consegnare la città in mano al candidato Testa. Entrambi i candidati dovranno comunque chiedersi il perché di una così bassa partecipazione elettorale, sicuramente figlia non solo di questa bella e soleggiata domenica di giugno. Ad ogni modo, poche ore ancora e finalmente sapremo chi siederà sulla poltrona più importante della città. E sapremo anche se lo farà con un risultato netto o per una manciata di voti.

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CIAMPINO BALLOTTAGGIO: PER ORA VINCE L'ASTENSIONISMO

Redazione


CIAMPINO (RM) – E’ finalmente arrivato il giorno al termine del quale i ciampinesi conosceranno il nome del loro futuro sindaco. I seggi sono aperti dalle 8.00, ma dopo il primo rilevamento ufficiale delle 12.00 solo 3539 persone (pari all’11,41 % degli aventi diritto) si sono recati alle urne. Un dato che, se confermato dai risultati finali, vedrà come vero vincitore del ballottaggio l’astensionismo.

Ricordiamo infine che i due sfidanti sono Giovanni Terzulli per il centro sinistra e Mauro Testa per il centro destra




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: BRACCIO DI FERRO SULL'AEROPORTO

di Ivan Galea

Ciampino (RM) – Mauro Testa e Giovanni Terzulli, sfidanti al ballottaggio per le amministrative di ciampino, si sfidano sull'aeroporto. Per il candidato Pd Terzulli lo slogan per il Pastine è "sviluppo nella legalità", dunque tutelare i residenti che vivono nei dintorni e che sopportano un inquinamento acustico oltre la norma ma al contempo non arrestare quello che può essere un volano per turismo e commercio nella città aeroportuale. Il motto di Testa è invece "vivibilità e ambiente", ovvero l'avvio di una progettazione integrata con gli organi competenti per il ripristino delle condizioni di vivibilità dei cittadini a ridosso dell’aeroporto "Pastine". Pochi slogan ancora e domenica si sfideranno all’ultimo voto Giovanni Terzulli sostenuto dal Pd che ha chiuso il primo turno con il 43,83 per cento e il socialista Mauro Testa che proviene dalla stessa estrazione politica di Terzulli ed è supportato da Forza Italia. Quest'ultimo ha incassato il 22,07 per cento di preferenze. Gli altri candidati non hanno acconsentito ad alcun apparentamento ne hanno inteso indicare preferenze rispetto all'uno o l'altro candidato in lizza per la poltrona di primo cittadino della città aeroportuale.

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CIAMPINO BALLOTTAGGIO: INTERVISTA AL CANDIDATO PSI – FORZA ITALIA MAURO TESTA

di Angelo Parca

Ciampino (RM) – “Mauro Testa contro tutti” questo lo slogan del candidato socialista portato da Forza Italia che non risparmia critiche e “anziché salire sul palco con i vip” corre da una parte all’altra di Ciampino per cercare di risolvere o almeno conoscere i problemi.

Dove si è precipitato in queste ore? Chi  ha soccorso?
Ero insieme ai genitori di fronte all’istituto scolastico Sabin alle prese con un episodio di disorganizzazione: Qui, al secondo circolo didattico,  un bambino disabile insieme alla classe non è potuto partire per la gita scolastica con destinazione  Marino solo perché, nonostante l’istituto avesse inoltrato il 30 aprile al Comune la domanda di un mezzo attrezzato con pedana, arrivati al giorno della gita si è presentato un pullman non idoneo al trasporto di persone con disabilità. Si è consumata una intollerabile discriminazione. La verità è che per il Comune risulta difficile anche il semplice disbrigo amministrativo”.

Perché ha criticato più volte le modalità “promo” della campagna del suo avversario?
Si sta facendo passare un messaggio sbagliato e che distorce la realtà dei fatti: un candidato non è valido solo perché fa vedere che ha referenti politici a tutti i livelli. La Regione è un referente per tutti i sindaci del territorio e sono sicuro che gli elettori guarderanno alla persona, non agli sponsor. Io ho la gente dalla mia parte, sono loro i miei “big”.

Perché è uscito dalla maggioranza e corre da solo?
Non corro da solo, ma con me c’è una coalizione composta da due partiti politici e cinque liste civiche. La scelta di non essere nel centrosinistra è molto semplice. Tutto parte dal momento in cui c’era la mia candidatura alle Regionali condivisa inizialmente con il sindaco Lupi, il quale aveva dato una valutazione positiva a questa candidatura, poiché doveva essere la voce di Ciampino in Regione. Con grande sorpresa a sei giorni dalla consegna delle liste mi viene chiesto di ritirarmi perché Lupi aveva deciso di candidarsi. Io sono rimasto al mio posto, e dopo le elezioni mi è stato tolto l’incarico di vicesindaco; con il PSI abbiamo allora chiesto una nuova spinta propulsiva, soprattutto per l’assessorato alle infrastrutture, che fino a quel momento non aveva ricevuto quasi alcun fondo; tutto ciò che facevamo era con i residui di altri appalti. Nonostante la richiesta non venne ascoltata noi tentammo comunque di andare avanti, fino a quando non abbiamo deciso di rompere gli indugi.

La municipalizzata Asp dal bilancio in rosso, quale la sua ricetta?
L’Asp che cura diversi servizi dallo scuolabus, alle mense, alle farmacie, ha messo in contratto di solidarietà tutti i lavoratori tranne quelli in fascia dirigenziale, e già questo non ci può stare; ma poi consideri che se noi eliminiamo la figura del direttore generale dalle aziende risparmieremmo circa 300 mila euro; il sindaco deve rispondere in prima persona delle due aziende, eliminando quella figura che invece fa solo da “rimbalzino”. Per il resto vogliamo il mantenimento di tutta la struttura pubblica a partire dagli asili nido, l’ampliamento dell’offerta, riprendendo quei servizi che al momento sono appaltati all’esterno, la riconversione di tutte quelle figure di personale che sono in eccesso rispetto al numero massimo di persone che due aziende come ASP e AMBIENTE possono avere ritengo anche che la differenziata  debba procurare degli utili.
 




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: INTERVISTA AL CANDIDATO PD GIOVANNI TERZULLI

di Chiara Rai

Ciampino (RM) – Non si preannuncia un ballottaggio tranquillo a Ciampino dove si sfideranno all’ultimo voto Giovanni Terzulli sostenuto dal Pd che ha chiuso il primo turno con il 43,83 per cento e il socialista Mauro Testa che proviene dalla stessa estrazione politica di Terzulli ed è supportato da Forza Italia.


Quali saranno le sue prime azioni qualora dovesse essere eletto?
Si parte senza alcun dubbio dalla macchina amministrativa e dall'arredo urbano. Io credo davvero che una città funzioni bene solo se prima di tutto è la pubblica amministrazione a funzionare. È importante fornire servizi efficienti e dare risposte veloci e concrete ai cittadini.
Visto che i problemi di oggi sono già tanti, se fossimo in grado di soddisfare i cittadini risolvendo loro alcune problematiche o necessità, significherebbe essere già ad un buon punto di partenza. Poi, controllo capillare e costante su tutto il territorio per monitorare gli interventi e i lavori da effettuare. Penso alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, dei parchi e, più in generale, dei quartieri.

Mercoledì è stato protagonista di un evento con Zingaretti e Bonafè, mi riassume in breve i motivi per i quali i cittadini dovrebbero riporre la fiducia nella sua coalizione e nel suo operato?
Sono felice che la buona politica, ancora una volta, si affacci sulla nostra Città e scelga di sostenere il progetto del centrosinistra ciampinese. La Regione Lazio, grazie al Presidente Zingaretti e alla sua Giunta, ha già dato in un solo anno prova di un reale cambiamento.
L'Italia cambia, ora anche noi. Credo dunque che la passione e la sana dedizione che da sempre ci contraddistinguono e che da novembre a questa parte abbiamo avuto modo di dimostrare, dovrebbero far pensare ai cittadini che non è più il tempo delle chiacchiere ma dei fatti. Siamo e resteremo sul territorio comunque, sempre, a disposizione del nostro territorio, tra le persone e per le persone.

Cosa cambierà rispetto alla passata amministrazione?
In questi mesi abbiamo chiesto fiducia in nome del rapporto che abbiamo sempre avuto col territorio ma anche per la nuova ventata di aria fresca che si respira nel partito. Persone di esperienza che, in questi mesi, hanno lasciato spazio alle nuove generazioni, finalmente non più distaccate e disinnamorate della politica.
Il progetto, emerso grazie agli incontri avuti con i cittadini, è stato scritto da tutte le forze politiche di coalizione e ci rappresenta fortemente. Idee semplici e concrete, chiare e realizzabili, senza però perdere di vista i grandi progetti.
Grazie al contributo della squadra e delle persone giuste che saranno al mio fianco, dimostreremo che si può fare la differenza.

La critica più importante che riserva al suo sfidante Testa
Siamo molto diversi, non solo dal punto di vista dell'appartenenza politica. Ognuno di noi, in questi mesi, ha lavorato a suo modo facendo scelte anche in termini di comunicazione e questo, secondo me, potrebbe essere già un elemento di scelta. Mi dipingono come una persona semplice, gentile e solare con i piedi ben saldati a terra. Chi conosce la mia storia, le mie origini ed il mio percorso lavorativo, sa che non ho 'grilli per la testa', né tanto meno un ego personale da soddisfare. Con la giusta dose di autocritica, andremo avanti consapevoli che chi ha questo compito deve essere sempre a servizio della comunità e mai di se stesso.




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: I "BIG" DEL PD SCENDONO IN CAMPO PER TERZULLI SINDACO

di Daniele Rizzo

Ciampino (RM) – Questi ultimi giorni di campagna elettorale a Ciampino hanno visto un incremento delle polemiche da parte delle due compagini che si sfideranno nel ballottaggio dell’8 giugno, e quindi le due coalizioni per Giovanni Terzulli e per Mauro Testa. I toni, che erano stati decisamente bassi fino al 25 maggio, hanno infatti subito un brusco innalzamento allorquando il ballottaggio si è palesato nella sua ineluttabilità. Decisivo in tal senso è stato sicuramente l’attivismo sui social network dei candidati sindaci e dei loro sub candidati, che negli ultimi giorni non hanno perso alcuna occasione per sferrare attacchi più o meno diretti ai loro avversari. Facebook in particolare è sembrato il Mont Ventoux (i lettori ci scuseranno per questa metafora ciclistica), terreno sul quale le due coalizioni si sono sfidate a colpi di pedale, cercando di piazzare sempre l’affondo decisivo che gli regalasse la vittoria. Quando sembrava però che la sfida dovesse risolversi in volata, in un testa a Testa – dove questa seconda coincide tra l’altro col candidato del centro destra -, Terzulli ha fatto scendere in campo i "big" del centro sinistra.

E così l'altra sera a Parco Aldo Moro, dinanzi a due/trecento persone, si sono alternati sul palco allestito per l’occasione il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la capolista per la circoscrizione di centro alle recenti elezioni europee Simona Bonafé, e il candidato sindaco Giovanni Terzulli. C’erano inoltre il senatore Bruno Astorre, l’onorevole Renzo Carella, il presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori, il consigliere regionale Michele Baldi, il vice presidente del consiglio regionale Lazio Massimiliano Valeriani, l’ex sindaco ora consigliere in Regione Simone Lupi, l’attuale sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e Rocco Maugliani, il segretario provinciale del PD.

Ad assistere all’evento come già detto qualche centinaia di persone, perlopiù addetti ai lavori; non abbiamo fatto fatica ad individuare diversi candidati nella coalizione di centro sinistra, tra cui Verini, Sudano, Abbondati, e anche lo sconfitto alle primarie Antonio Rugghia. Tra i tanti, qualche curioso sicuramente attratto dalla presenza di figure di così alto spicco del Partito Democratico, ma anche qualcuno attirato semplicemente dal gazebo che offriva bibite e cibarie. Comunque una buona partecipazione di pubblico che ha reso merito a quella che possiamo considerare come la chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio. 

Il primo ad intervenire è stato Nicola Zingaretti; in realtà non abbiamo notato molte differenze tra il discorso di ieri e quello del cinque maggio, data in cui era già intervenuto a sostegno del candidato ciampinese. Come nella precedente occasione il Governatore ha ribadito la buona condotta della sua amministrazione, i risultati raggiunti e quelli da raggiungere, con il solito richiamo ai pagamenti regolari della Regione e alle borse di studio pagate agli studenti. Questa volta il discorso è stato però anche molto incentrato sul risultato elettorale da raggiungere domenica prossima; se infatti il cinque maggio l’appello ai votanti era stato poco chiaro all’interno di un discorso che all’epoca definimmo “propagandistico ma autoreferenziale”, l'altra sera è stato decisamente più importante, tanto ha definito i votanti come i “protagonisti di una battaglia culturale e politica che porti Giovanni ad essere il nuovo sindaco di Ciampino”. La posta in gioco, ha sottolineato Nicola Zingaretti, è quella di poter continuare una bella storia, una storia che cambia a seconda delle amministrazioni, perché queste fanno la differenza all’interno dell’entità comunale. A riguardo c’è stato poi il richiamo all’amministrazione Cinque Stelle di Pomezia e all’episodio delle merendine negate nelle mense ai bambini in difficoltà economica, episodio che testimonia la differenza che passa tra le diverse amministrazioni. Zingaretti ha poi concluso invitando tutti a votare Terzulli in nome di un cambiamento che parte dal locale per arrivare all’Europa, e sferrando un attacco diretto alla coalizione sfidante, definita un’Armata Brancaleone che pensa di governare per sé stessa, ma che non può perché non ha un programma, non ha un’idea ma è tenuta insieme solo da questioni di potere, e non può essere un opzione per il bene comune. 

Simona Bonafé ha invece legato strettamente la questione locale al risultato delle europee, evidenziando come il 25 maggio sia una data da ricordare perché i cittadini italiani hanno non solo premiato il PD, ma anche la speranza e l’Italia che riparte dopo venti anni di immobilismo grazie al governo Renzi, un governo che non è andato nelle piazze ad alimentare la rabbia ma si è concentrato su questioni concrete (in tal senso i famosi 80 euro non sono altro che un’idea della direzione che il governo vuole seguire). In Italia ci vuole una classe dirigente seria e capace, ha continuato la Bonafé, che sappia utilizzare anche i fondi europei che arriveranno alle comunità locali; questo grande cambiamento che è iniziato con le elezioni europee deve quindi continuare anche nel locale, perché le amministrazioni comunali non devono essere escluse da questo rinnovamento. Anche lei ha poi chiuso con l’invito ai votanti di non andare al mare domenica, perché la partecipazione al voto (in favore di Terzulli) di tutti i cittadini è fondamentale per fare di Ciampino un motore per la crescita complessiva del paese.

Infine è intervenuto Giovanni Terzulli, che ha ringraziato i presenti e ha fatto un resoconto della campagna elettorale condotta fino a quel momento, ricordando che è da dicembre con la campagna delle primarie che si sta adoperando per un risultato politico che sarà chiaro però solo dopo domenica. Non ha nascosto un’evidente euforia per il risultato del 25, un risultato che gli ha regalato un discreto vantaggio in vista del ballottaggio ma che va ottimizzato portando tutti a votare in suo favore l’8 giugno. Ha poi ricordato quanto la sua squadra sia compatta e come abbia rifiutato ogni logica legata ad accordi e apparentamenti in vista del ballottaggio, una scelta non scontata che è però il frutto di un progetto politico che non ha intenzione di cedere a compromessi sul programma. Terzulli ha chiuso dicendo che i primi cento giorni serviranno eventualmente per dare una scossa e far ripartire la città che al momento è addormentata, e ancora “noi cambieremo Ciampino, è l’impegno che ci mettiamo, ci mettiamo la faccia, io per primo. Ma vi chiedo di venirci a votare, perché il risultato non è vero che è scontato, dobbiamo avere un voto in più del nostro avversario”.




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: CITTA' IN COMUNE NON APPOGGIA NESSUNO

Redazione

Ciampino (RM) – Città In Comune ha annunciato che non darà indicazioni di voto per il prossimo ballottaggio di domenica 8 giugno.

"La Città in comune è una realtà politica sorta per dare espressione ad una cultura radicalmente alternativa alla gestione di questo territorio costretto a subire scelte di cementificazione compulsiva (eclatante il caso del parco dei casali e dei resti archeologici della villa di messalla) e messa in pericolo dei beni e servizi pubblici (dismissione e privatizzazione dei nidi e mense) in linea con le politiche nazionali di tagli sociali destinati a colpire i più deboli. – si legge nel comunicato diffuso sul web – Non potevamo, perciò, fare alleanze prima delle elezioni e non possiamo, ora, dare indicazioni di voto per il ballottaggio, anche perché ognuno sa bene come comportarsi secondo coscienza. Non abbiamo finanziamenti o pacchetti di tessere da controllare.

Continua il nostro lavoro quotidiano di una politica di partecipazione dal basso per un legame sociale libero da ogni interesse e connivenza. Grazie a tutti gli elettori che sono parte integrante del progetto di una città in comune.




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: I CINQUE STELLE CONSEGNERANNO SCHEDA NULLA

Redazione

Ciampino (RM) – Con un comunicato apparso all’indomani del risultato elettorale, il Movimento 5 Stelle di Ciampino ha annunciato dal proprio sito che al ballottaggio andrà alle urne per consegnare una scheda nulla.

Di seguito il comunicato:

Tutta la lista del MoVimento 5 Stelle di Ciampino, a partire dal candidato sindaco Marco Bartolucci, insieme a Daniele De Sisti, Marilena Checchi, Alessia Morandi, Marco Antonio Sergi, Fabrizio Palmiotto, Cristian Vigliarolo, Maria Vittoria Leo, Francesca Vitale, Giorgio Vitale, Francesco Paolo Trapani, Alessio Petronelli, Valerio Farfanicchia, Giuseppe Granata, Giovanna Angiulli, Monica Persichetti, Angela Cracchiolo, e agli attivisti e ai simpatizzanti tutti, ringrazia 3300 volte tutti i cittadini per la fiducia riposta attraverso la propria preferenza alle urne.
Non siamo ancora la prima forza politica a Ciampino ma abbiamo concorso a testa alta e da soli, diventando in poco tempo la seconda realtà politica sul territorio nonostante i ben radicati partiti di sinistra e destra. A ballottaggio concluso, i nostri portavoce siederanno in consiglio e daremo filo da torcere a chiunque intenda continuare a gestire la nostra città alla vecchia maniera a chiunque intenda continuare a gestire la cosa pubblica come un affare privato. Si cambia musica, sarà più difficile del previsto ma la nostra intenzione è quella di continuare a lavorare, di stare col fiato sul collo ai nostri amministratori perché l'obiettivo non cambia: Ciampino deve tornare ad essere a misura di cittadino e non abbiamo nessuna intenzione di mollare!

Con tutta l'energia, la passione e la grinta che in questi anni avete avuto modo di conoscere, il M5S di Ciampino torna tra le gente e per la gente da subito, senza tregua, per migliorare ancora e per essere ancora più vicino ad ognuno di voi.
Per trasparenza, il M5S comunica sin da ora che non appoggerà nessuno dei due candidati sindaco che hanno raggiunto il ballottaggio. Andremo alle urne come nostro diritto e dovere a consegnare una scheda NULLA. Auguriamo ai due candidati sindaco uno scontro onesto e cominciamo a pre-allertare entrambi che non faremo sconti, non faremo passare nulla che non vada a vantaggio della cittadinanza.
A voi simpatizzanti, amici, attivisti e agli impagabili (in ogni senso, visto che il loro tempo lo hanno messo a disposizione gratuitamente!) Rappresentanti di Lista nostri ''defensores tabellae'': vi aspettiamo di nuovo numerosi al prossimo infopoint e nell'attesa vi ringraziamo di cuore per questa indimenticabile esperienza.




CIAMPINO BALLOTTAGGIO: DOMANI ZINGARETTI E BONAFE' FANNO FESTA CON TERZULLI

C.R. 

Ciampino (RM) – Il candidato sindaco del centrosinistra di Ciampino, Giovanni Terzulli ha organizzato per questa sera al Parco comunale Aldo Moro un evento al quale parteciperanno il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e Simona Bonafè, deputata e capolista Pd nella circoscrizione Centro alle elezioni europee 2014. "Sara una occasione – dice Terzulli – per mettermi a disposizione di tutti coloro che finora non hanno avuto modo di conoscermi personalmente. Sarò pronto a dialogare e rispondere alle domande". Ad accompagnarlo ci sarà tutta la sua squadra. L'evento inizierà alle 19, ci sarà musica e un buffet per l'occasione. Al secondo turno Terzulli sostenuto dal Pd che ha chiuso il primo turno con il 43,83 dovrà vedersela con il socialista Mauro Testa che proviene dalla stessa estrazione politica di Terzulli ed è supportato da Forza Italia.Intanto gli altri candidati hanno dichiarato di non voler apparentarsi con nessuno dei due sfidanti in lizza. Testa è convinto che la sfida è tutta da giocarsi e che in sostanza il Pd riuscirà difficilmente a muoversi oltre la percentuale raggiunta: “Gli altri candidati sono tutti palesemente anti Partito Democratico – dice Testa – un partito che in questi anni non ha fatto altro che prendere decisioni devastanti per la città”. 

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