Ciampino, bilancio ASP: i conti non tornano. Inseriti crediti per servizi mai autorizzati

Diritti in Comune: “Si metta a verifica immediata la legittimità dell’indennità di risultato in favore dell’Amministratore Unico dott. Arturo Accolla e, nel caso, si attivi da subito per il suo recupero”

CIAMPINO (RM) – 38mila euro di crediti per servizi non autorizzati quelli riportati nella proposta di bilancio di esercizio 2019 della società Azienda Servizi Pubblici S.p.A (ASP) partecipata dal Comune di Ciampino.  

Questo quanto evidenziato dall’Organo di Revisione Economico Finanziaria del Comune che ha preso atto delle verifiche amministrativo-contabili relative il prospetto tra debiti e crediti che intercorrono tra l’amministrazione comunale e l’azienda partecipata.

Nel prospetto sono stati riportati 247.513,01 euro di crediti, che la ASP vanterebbe nei confronti del Comune, comprensivi però di 38.511,70 euro riferiti a servizi che non sono mai stati autorizzati.

Un dato, questo, che riduce i crediti vantati dalla ASP a 209.001,31 euro e che annulla quello che doveva rappresentare l’utile di esercizio della partecipata pari a 33.837,00 euro.     

“Il tema sarà in discussione nel prossimo Consiglio Comunale. – Dichiarano da “Diritti in Comune” – Riteniamo necessario, – proseguono – come sollecitiamo da troppi mesi, che la Sindaca venga nella sede istituzionale opportuna a riferire sullo stato di attuazione del piano di risanamento del debito maturato dall’ASP Spa, inoltre, si metta a verifica immediata la legittimità dell’indennità di risultato deliberata in data 11 giugno 2020 in favore dell’Amministratore Unico dott. Arturo Accolla e, nel caso, si attivi da subito per il suo recupero”.




CIAMPINO, E' SCONTRO SULLE NOMINE AI VERTICI ASP E AMBIENTE: ADDESSI IN CERCA DELLA TRASPARENZA

Redazione

Ciampino (RM) – Ancora bagarre e dialettica politica accesa sulle nuove nomine ai vertici Asp e Ambiente a Ciampino.  Elio Addessi, capogruppo NCD scrive una nota al sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli. Ecco la nota: “Sindaco lei stesso asserisce, e si legge dall’articolo diffuso dal suo Ufficio Stampa, che "le famigerate nuove nomine ai vertici di Asp e Ambiente hanno determinato contestazioni vibranti, portate avanti in queste settimane con insistenza dall’opposizione e che hanno prodotto nei giorni scorsi le dimissioni dell'amministratore unico di Asp, Enrico Maria Capozzi, dimissioni che mettono in luce un'ammissione di colpa e presenza di incompatibilità". Sindaco, nella sua dichiarazione più che fare chiarezza mi è sembrato avesse voluto nascondere la realtà dei fatti.

Sindaco, a mio avviso deve essere più sincero e trasparente.

Un sindaco deve essere necessariamente il sindaco di tutti, non può permettersi il lusso di dichiarare in Consiglio, ad amministratori eletti dal popolo, che le comunicazioni le dà se vuole, e se lo ritiene opportuno (leggasi trascrizioni consiglio comunale).

Sindaco, le ricordiamo che lei è stato eletto per governare secondo regole e non secondo i suoi pensieri personali; le consigliamo maggiore umiltà nella gestione, altrimenti il percorso sarà lungo e tortuoso (e, aggiungiamo, non durerà molto ndr).

Sindaco, lei vorrebbe far credere ai cittadini di aver consegnato al suo vice la delega per le nomine come regalo di Natale? Troppo Buono (o già affaticato per una carica dimostratasi già troppo onerosa per Lei? In effetti, già dopo pochi mesi dalla sua elezione, non ci sembra politicamente all’altezza dei compiti che la carica richiede! ndr), lei sarebbe il primo caso in Italia. O, forse, ha consegnato la delega, così come ha affermato nelle comunicazioni in aula, a causa della erronea nomina come Amministratore Unico dell’ASP del dott. Enrico Maria Capozzi, già Commissario Liquidatore della Società Albalonga del Comune di Albano, fatta in evidente contrasto con il decreto legge 39 del 2013?

Il tutto ci sembra confermato dalle recenti dimissioni del dottor Capozzi presentate, guarda caso, il giorno successivo alla presentazione della mozione da parte dell’NCD che evidenziava la palese e grave incompatibilità.

Sindaco, vorrei ricordarle che l'opposizione è legittimata dal voto dei cittadini e la invito a riflettere sulla sua dichiarazione: “L'opposizione crea confusione solo per legittimare la sua presenza in aula". Forse questo è il suo stile, quello di buttare tutto in caciara in modo da nascondere difformità normative che, ad onor del vero, sembrano veramente tante fino ad oggi, basta vedere ad esempio la nomina della dottoressa Eleonora Di Giulio (Capogruppo Consiliare e Vicepresidente del Consilio del Comune di Marino) come Presidente del Consiglio di Amministrazione della S.p.a. Ambi.en.te, o come la nomina dell’Amministratore delegato della stessa società nella persona del Dott. Demetrio De Stefano. Entrambi secondo noi sono incompatibili.

Ma non importa, la sua opinione diversa dalla nostra non cambia il corso degli eventi perché secondo noi saranno gli Organi preposti, a cui abbiamo inviati gli esposti, a fare chiarezza.

Quindi, Sindaco, eviti gettare fango sull' opposizione con assersioni non vere e di creare solo confusione, visto che la confusione normativa sembra partire proprio dai suoi atti.

Asserisce che è stato fatto “Tanto rumore per nulla”, ma non ha dichiarato che il dott. Capozzi si è dimesso? L'opposizione non si diverte come lei asserisce a provare a giocarsi così il suo ruolo, per legittimare la propria presenza in Aula e per far vedere che è vigile (al termine di queste vicende bisognerà verificare chi è legittimato nei rispettivi ruoli ndr).

L’opposizione svolge il proprio ruolo senza polemiche, senza veleni, ma, sicuramente, sa svolgere bene il ruolo del controllo su eventuali difformità o atti contrari alle leggi vigenti e ogni qualvolta intraveda atti o azioni che sembrano contrarie alle più elementari regole le presenterà in Consiglio e agli Organi preposti alla vigilanza degli atti amministrativi come il Prefetto, La Corte dei Conti o l’Autorità Anti Corruzione.

Sindaco, ci dice infine che la consegna della delega di nomina al suo Vice è stata "Una sua decisione che ha preso in via cautelativa” pur sapendo che con le dimissioni di Capozzi l'iter che avrebbe potuto aprirsi avrebbe potuto portare al congelamento del potere di nomina del sindaco per tre mesi. (Se proprio è convinto di quanto afferma, faccia un atto di chiarezza e di coraggio davanti ai cittadini: si riprenda le sue legittime attribuzioni di Sindaco! E vediamo cosa succede! ndr).

E per raccontarla fino in fondo, in merito al Consiglio Comunale del 22 dicembre, Sindaco, lei ricorda che è terminato perché i suoi uomini della maggioranza hanno abbandonato l’aula facendo verificare la mancanza del numero legale dopo una interruzione durata più di 90 minuti senza conoscerne i motivi? (la vicenda ha tutto l’aspetto di una fuga rovinosa di un’ampia maggioranza numerica, incapace di contrastare le argomentazioni della minoranza ndr).

Sindaco, lei si ricorda su quale punto si è sospeso il Consiglio? Glielo ricordo io: dovevamo discutere una Mozione riguardante un decreto di nomina Sindacale, anche questo guarda caso, firmato dal suo Vice Verini e di una delibera di incarico esterno nello staff del Sindaco, incarico attribuito con la qualifica di dirigente alla modica cifra di euro SETTEMILA lorde Mensili (Euro 7.000).

Infine, avevamo una Mozione che chiedeva chiarezza su un annuncio ancora presente su Facebook di un presunto finanziamento di 278.000 euro effettuato da personaggi per la sua campagna elettorale (con foto e atti allegati alla mozione stessa). Abbiamo diritto ad una risposta?

Sindaco, secondo noi, lei ha molto da studiare per il prossimo Consiglio Comunale, con l’invito ad essere più chiaro e anche meno presuntuoso.

 Gabriella SISTI, già candidato sindaco dichiara:

“Noi sosteniamo le dichiarazioni del nostro capogruppo avvalorate dalle registrazioni del consiglio comunale e dalle testimonianze dei cittadini presenti che hanno assistito ad una delle peggiori pagine della storia politica ciampinese.”




CIAMPINO, ASP: CGIL FP, CGIL FILCAMS E CISL FISASCAT NON SOTTOSCRIVONO L'ACCORDO CON L'AZIENDA

Redazione

Ciampino (RM) – "Riteniamo che i problemi dell’Azienda siano ben altri e purtroppo molto seri. – Così inizia la nota comune dei sindacati Cgil Fp, Cgil Filcams, Cisl Fisascat, che prosegue – Ricordiamo a tutti che a luglio, per ridurre il costo del lavoro, l’Asp aveva aperto le procedure di mobilità per 30 lavoratori. L’accordo per evitare i licenziamenti prevedeva tra l’altro il pagamento delle tredicesime posticipato. Ma questo ai revisori dei conti non è bastato, tanto che l’Asp ha scritto una nota ai firmatari dell’accordo dichiarando che dette spettanze non sarebbero state più pagate. Una scelta grave, alla quale abbiamo risposto unitariamente con la dichiarazione dello stato di agitazione. Ci siamo resi conto comunque che una simile scelta da parte dell’Azienda stava a significare che si è sull’orlo della liquidazione. Per questo abbiamo provato a pensare soluzioni che tenessero insieme la tenuta dell’azienda ed i diritti dei lavoratori. In questo clima, un sindacato autonomo, che non firma mai alcun contratto nazionale  ne si ferma a leggere con attenzione i bilanci, proclama un’assemblea, che poi si trasforma in occupazione, lascia senza pasti caldi centinaia di bambini,  e chiede il pagamento delle tredicesime, come se nulla fosse e non sapesse la gravità del momento.

A oggi attendiamo ancora di sapere se e come l’Azienda abbia sanzionato sul serio certi comportamenti, al di là dei comunicati. Perché non siamo tutti uguali, e ci teniamo a distinguerci in termini di etica e responsabilità, soprattutto quando una vertenza colpisce i più deboli ed esposti, e quei cittadini costretti a lasciare il posto di lavoro per riprendere il figlio al nido.

Anche per questo quindi non condividiamo i contenuti dell’accordo, che lasciamo i problemi tutti irrisolti. – La nota conclude –  Un conto è aiutare quei lavoratori che per motivi personali hanno bisogno di un sostegno economico in questo particolare momento dell’accordo, altro è dare un contentino che maschera il vero problema dell’ASP, ossia l’assenza di un piano industriale forte e condiviso. In questo modo si salvano posti di lavoro, professionalità e servizi pubblici".

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CIAMPINO, PD:GIGLI SU ASILI NIDO ASP "NESSUNA SOLUZIONE DA QUESTA AMMINISTRAZIONE"

Redazione
 
Ciampino (RM) – “Siamo alle solite, all’ennesimo ritiro di una proposta di deliberazione o mozione, a fronte di nessuna soluzione alternativa proposta. E’ sempre la stessa storia, su tutte le questioni centrali che interessano la Città di Ciampino, dalle 167 alle Aziende, questa Amministrazione non prende alcuna iniziativa. In questo caso addirittura, come per la mozione sulle zone 167 della quale si chiese il ritiro, si nega la possibilità della discussione delle proposte che vengono da altri soggetti.
In questa Città ormai decidono tutti tranne la politica, che dovrebbe essere il soggetto deputato a dare indirizzi e a fare scelte. Qualcuno forse pensa che la politica si faccia aspettando le sentenze del TAR, o aggrappandosi a pareri tecnici negativi dei dirigenti. Quegli stessi dirigenti che hanno già commesso errori consistenti, determinando la situazione di incertezza attuale.
L’atteggiamento della Lista Civica in seduta di Consiglio comunale, poi, lascia profonda amarezza. Il gruppo “la Città che Vorrei”, infatti, ha fatto mancare il numero legale proprio al momento della discussione di due mozioni presentate dalla sottoscritta, riguardanti la manutenzione del Camper Service e la riqualificazione della ciclabilità ciampinese. Questo perché si preferisce anteporre le proprie esigenze politiche e di gruppo agli interessi dei cittadini, del benessere comune e della qualità della vita. Si tratta di una modalità spregiudicata (ma fin troppo abituale) di lanciare messaggi politici a Ciampino. Mi chiedo se abbia senso, in un simile stato di cose, continuare ad andare avanti in questo modo, con questa Amministrazione e con questa maggioranza.”




CIAMPINO, ASP: IL 31 OTTOBRE GLI ASILI NIDO COMUNALI DIVENTANO PRIVATI

Redazione

Ciampino (RM) – “Il 31 ottobre gli asili nido pubblici, finora gestiti dal Comune di Ciampino attraverso l’Asp, passeranno in mano ai privati mettendo in grave difficoltà le famiglie e le lavoratrici”. Dichiara Teresa Pascucci USB Roma e Lazio

“E’ una operazione che ha un fine preciso: tagliare i costi –prosegue la sindacalista- e le prime a pagare saranno le lavoratrici con una drastica riduzione salariale e il rischio molto concreto di perdere il posto di lavoro. Ma ancora di più pagheranno i bambini che non avranno più garanzia di essere accolti in luoghi educativi ma in strutture assistenzialistiche, baby parking che non assolveranno sicuramente la funzione di sostegno alla crescita di cui i bambini hanno bisogno. La nostra Organizzazione non starà certamente a guardare e già l’8 ottobre saremo davanti alla sede Municipale, insieme alle lavoratrici dei nidi e le famiglie, per protestare contro queste scellerate operazioni; la nostra protesta continuerà fino allo sciopero indetto per il 18 ottobre che vedrà il blocco dei servizi educativi di Ciampino.” conclude la rappresentante della USB.

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CIAMPINO, VICENDA ASP: IMPEGNO DEL CONSIGLIO COMUNALE A CERCARE SOLUZIONI PER MANTENIMENTO GESTIONE PUBBLICA DEI NIDI

Pascucci: "Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla gestione privata del servizio nidi e chiesto garanzie rispetto al proseguimento della gestione di ASP per tutto l’anno scolastico 2013/14"

 

Redazione

Ciampino (RM) – Dopo la protesta al Consiglio Comunale del 1 Luglio di USB e dei lavoratori di ASP, si è svolto oggi  un Consiglio Aperto nel quale si è discusso della situazione dell’azienda che gestisce i servizi, dell’accordo firmato il 26 luglio fra l’azienda e CGIL, CILS e UIL e della privatizzazione del servizio Nidi.

“Abbiamo avuto la capacità di  rimettere in discussione un accordo dato ormai per scontato, approvato senza aver consultato la maggioranza dei lavoratori e che, se applicato, porterebbe ad una decurtazione dei salari insostenibile  – dichiara Teresa Pascucci  Dirigente USB Roma e Lazio- Inoltre abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla gestione privata del servizio nidi e chiesto garanzie rispetto al proseguimento della gestione di ASP per tutto l’anno scolastico 2013/14. -prosegue Pascucci – Ma soprattutto siamo riusciti a dar parola ai lavoratori che, durante  i loro interventi, hanno ben chiarito quale sarà il peso dei tagli salariali e dei pericoli che corrono i bambini e le famiglie in caso di gestione privata degli asili nidi.Da parte del Consiglio Comunale c’è stato l’impegno a cercare soluzioni per il mantenimento della gestione pubblica dei nidi ed a  riaprire la discussione sul risanamento dell’ASP sentendo  tutte le organizzazioni sindacali.

Da parte nostra – conclude la dirigente sindacale – vigileremo per verificare se a questa disponibilità seguiranno degli atti concreti e ci terremmo pronti ad aprire un autunno caldo nel caso l’amministrazione di Ciampino intenda invece proseguire con una politica di risanamento fatta solo ai danni dei lavoratori".

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CIAMPINO, ASP NIDI COMUNALI: TAGLI AI SALARI DELLE EDUCATRICI , MARTEDI' 6 AGOSTO CONSIGLIO COMUNALE AD HOC

 Redazione

Ciampino (RM) – Dopo l'accordo siglato il 26 luglio tra Asp e CGIL CISL e UIL con cui si sancisce la decurtazione dal salario dei lavoratori Asp della tredicesime e della quattordicesima mensilita’  le educatrici dei nidi comunali con Usb sono entrate questa mattina durante il Consiglio Comunale che aveva all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio consuntivo dell'Asp, per protestare contro la firma dell'accordo che ha totalmente ignorato il parere della maggioranza dei lavoratori.

Mentre anche in Consiglio comunale si discute la necessita’  di un nuovo piano industriale – dichiara Teresa Pascucci  Usb Roma e Lazio – l'inadeguatezza del management dell'Asp viene fatta pagare ancora una volta ai lavoratori con il consenso dei sindacati complici.

In spregio alla qualita’  di un servizio cos  delicato come quello de nidi – denuncia Pascucci – si riducono salari di 700/900 euro al mese, senza certezze per il futuro vista la decisione del Comune di affidare in appalto a terzi la gestione dei nidi.

Per questo abbiamo protestato stamattina – continua la sindacalista Usb – per dare voce alle lavoratrici ignorate dall'Asp, per chiedere la revoca dell'accordo e dell'appalto.

Abbiamo ottenuto – conclude la sindacalista – uno specifico consiglio per martedi’  prossimo, ma se i provvedimenti contro i lavoratori non verranno ritirati promettiamo un autunno caldo anche a Ciampino, per la tutela dei diritti e dei servizi pubblici.

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CIAMPINO – ASP: CINQUE CONSIGLIERI DEL PD DETTANO LE CONDIZIONI PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2012

Redazione

Ciampino (RM) – Pazienza, Giglio, Fiorini, Sudano e Muzi (PD) chiedono garanzie per il futuro dell’Azienda e per il suo rilancio industriale nel lungo periodo. “Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione rispetto alla situazione economico finanziaria dell’ASP, in seguito all’ennesima perdita subita dall’Azienda nel corso del 2012, dopo quelle maturate negli anni 2010 e 2011. E’ dunque ormai evidente – affermano i cinque – che il Piano Industriale 2011-2013 non abbia sortito gli effetti sperati, ed abbia contribuito a condurre l’Azienda in una situazione di difficoltà.”

“Dobbiamo purtroppo riconoscere che le misure proposte a soluzione della situazione aziendale di crisi non si sono rivelate adeguate alla portata dei numerosi problemi. Occorre un’ammissione degli errori commessi nella gestione, rispetto ai quali la politica non può autoassolversi: solo attraverso tale riconoscimento – continuano i cinque – e una profonda autocritica si potrà riavviare un processo virtuoso che garantisca non solo all’ASP, ma a entrambe le aziende, un futuro più sicuro.”

“E’ per questo che, nell’ambito della discussione sul Bilancio dell’ASP, abbiamo espresso le nostre perplessità all’Assessore competente rispetto alla proposta presentata. Riteniamo che non sia ormai procrastinabile la nomina di un organo terzo in grado di garantire, attraverso la stesura di un Piano Industriale, il conseguimento della continuità aziendale nel lungo periodo. Crediamo infatti che sia l'unico modo per avere la certezza del salvataggio di quella che è sempre stata una realtà florida del nostro territorio.

“L’attuale situazione di crisi dell’azienda – concludono i cinque –  mette la classe politica di fronte a delle responsabilità stringenti: non è più tempo di palliativi, ma di trovare soluzioni di lungo periodo.”

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CIAMPINO, LICENZIAMENTI ASP: DAL PRIMO LUGLIO LAVORATORI IN LUTTO PER STRADA A DISTRIBUIRE VOLANTINI

Redazione

Ciampino (RM) – A partire dal prossimo 1 luglio i lavoratori e le lavoratrici dell’ASP di Ciampino, la partecipata che gestisce i servizi, indosseranno una fascia a lutto, distribuiranno volantini ai cittadini per denunciare la privatizzazione dei nidi di via Isonzo e via Fratelli Wright e il licenziamento di 30 lavoratori e lavoratrici fra nidi, mense , farmacie, servizi ai disabili, autisti scuola bus. Verranno inoltre raccolte le firme per chiedere  l’indizione di un referendum per far esprimere i cittadini sulle modalità di gestione dei servizi pubblici.

L’iniziativa, organizzata dall’Unione Sindacale di Base si protrarrà ad oltranza  fino a quando l’amministrazione comunale non ritirerà il provvedimento di licenziamento collettivo e bloccherà il bando di privatizzazione dei nidi.

Spiega Pio Congi, del Coordinamento Confederale Provinciale Usb: “E’ necessario aprire un tavolo per valutare tutte le soluzioni possibili e – prosegue il sindacalista- garantire che non si perda neanche un posto di lavoro. I cittadini di Ciampino saranno informati  in modo capillare dell’operazione messa in piedi dagli amministratori di Ciampino. La crisi aziendale dell’ASP dovuta ad una gestione scellerata protratta negli anni, non può essere fatta pagare ai lavoratori  con la perdita del posto di lavoro,  il peggioramento  dello loro condizioni salariali già ai limiti della sopravvivenza e con privatizzazioni selvagge che porteranno ad una caduta qualitativa dei servizi erogati alla persone.”

 “USB invita tutti i cittadini a sostenere la lotta in difesa dei servizi pubblici – conclude Congi – dei Nidi come servizi educativi e di qualità, per ottenere il blocco immediato dei licenziamenti ed il ritiro del bando di privatizzazione ed un tavolo che affronti a 360° il problema  dell’ASP con il coinvolgimento  dei cittadini, i soli  che hanno il diritto di decidere come i loro servizi debbano essere gestiti.”

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CIAMPINO, LICENZIAMENTI ASP: I LAVORATORI PRONTI A LOTTARE CONTRO LICENZIAMENTI E PRIVATIZZAZIONI

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Ciampino (RM) – Gremita e partecipata l'assemblea indetta ieri sera dall'Usb e dalla Flaica nella sala consiliare del Comune di Ciampino, contro i 30 licenziamenti avviati dall’ASP e il trasferimento della gestione dei nidi comunali ad una ditta appaltatrice. I lavoratori hanno ricevuto la solidarietà dei genitori accorsi numerosi per contestare la decisione di privatizzare i nidi, un servizio educativo fondamentale per la vita delle famiglie del territorio e che vogliono continui ad essere gestito dall'amministrazione comunale.

“L'importante presenza di lavoratori e cittadini – dichiara Maria Teresa Pascucci Usb Roma e Lazio – ha indotto il Sindaco e l'Assessore al Bilancio ad essere presenti e a dover ricevere la forte richiesta di ritirare immediatamente la procedura di licenziamento e di sospendere l'aggiudicazione della gara. -continua Pascucci- E’ necessario aprire un tavolo per valutare tutte le soluzioni possibili e garantire che non si perda neanche un posto di lavoro assicurando al contempo la continuità dei servizi pubblici.

“Il sindacato, i lavoratori e i cittadini hanno ottenuto l'impegno del sindaco e dell'Assessore a ricercare soluzioni per impedire la perdita di posti di lavoro. Poiché però – sottolinea la sindacalista Usb – non hanno recepito la richiesta di revocare i provvedimenti, si è deciso di dare vita ad un percorso di mobilitazione, che inizia già dai prossimi giorni con un presidio permanente davanti al Municipio e con iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza di Ciampino. C’è sicuramente disponibilità dei sindacati di base ad affrontare a 360° tutte le problematiche che riguardano la crisi aziendale ASP con proposte e possibili soluzioni condivise con i lavoratori, ma questa disponibilità non può avere come punto di partenza il ricatto dei licenziamenti.”.

“L'amministrazione locale ha il dovere di tener conto della volontà degli abitanti del territorio e dei lavoratori, che non hanno avuto in questa decisione nessuna voce in capitolo – conclude Pascucci – Porteremo inoltre la lotta dei lavoratori Asp fino in Regione, durante la manifestazione indetta da USB del 10 luglio prossimo. La Giunta Zingaretti non può ignorare il problema, visto anche che tra i consiglieri di maggioranza siede l'ex sindaco Lupi che ha lasciato ai cittadini di Ciampino il problema della crisi di ASP.

 

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CIAMPINO, CRISI ASP: 30 LAVORATORI A CASA. LA SOCIETA' DEL COMUNE METTE A RISCHIO IL SETTORE SOCIALE

Redazione

Ciampino (RM) – L’ASP di Ciampino licenzia 30 lavoratori. Era nell’aria da giorni, adesso è ufficiale: l’Asp, società in house del Comune di Ciampino, apre le procedura di mobilità, con il licenziamento di 30 lavoratori. La società, interamente di proprietà del Comune di Ciampino, gestisce per conto del Comune servizi di rilevanza sociale, tra cui le mense scolastiche, le farmacie, i nidi e l’assistenza scolastica agli alunni diversamente abili. Solo per il 2012 l’azienda dichiara una perdita di oltre un milione di euro, a cui si somma un altro milione solo con il primo semestre di quest’anno. Sono mesi, dichiara la CGIL FP di Roma Sud – Pomezia – Castelli, che chiediamo un incontroall’azienda, per trovare soluzioni a questo disastro, ma niente. Adesso ci inviano una nota, con l’apertura formale della crisi, e con l’elenco dei profili professionali dichiarati in esubero, gettando nel panico decine di lavoratori, e senza un confronto preventivo con le OO.SS.
E’ gravissimo tutto ciò, ma sembra studiato a tavolino. In questo modo la sciagurata scelta di dare in gestione privata i nidi passa in secondo piano. Anzi, così si potrà dire che quelle lavoratrici sono anche fortunate. Peccato che perderanno ore di lavoro e salario, se il Comune, come chiediamo da giorni, non torni sui propri passi. L’Asp al suo interno applica almeno 7 diversi CCNL , cosicchè non è stato mai possibile ragionare su un unico tavolo di relazioni sindacali. Tutto è stato così sempre frammentato, divise per i singoli servizi, e non ci è stata data la possibilità di correggere le dinamiche aziendali complessive.
Ci aspettiamo adesso che entri in campo la politica, già dal prossimo Consiglio comunale, azzerando la scelta di appaltare i nidi, ritirando i licenziamenti ed aprendo un unico tavolo sul futuro dell’azienda. Da parte nostra, insieme con CISL e UIL siamo pronti a trovare soluzioni per rilanciare l’azienda, ma la condizione è che i servizi di rilevanza sociale devono rimanere pubblici. Far fare business ai privati non è la soluzione, solo il male minore.