Ci vediamo a via Veneto, una coppia d’eccezione: focus di Tagliente e Barillari sulla criminalità a Roma

Dall’esclusivo
salotto dell’Harry’s Bar di Roma Chiara Rai intervista il Prefetto Francesco
Tagliente e “The King of Paparazzi” Rino Barillari




Red Carpet a Via Veneto per “La Festa del Cinema”

ROMA – La festa del cinema accende gli appuntamenti nel primo municipio. Da Boulevard Merulana, dove sono risuonate le grandi musiche dei film grazie al talento della banda dei Carabinieri, al red carpet di via Veneto, dove è andato in scena l’omaggio a John Travolta.

Dopo il successo degli scorsi anni tornano i tappeti rossi su una delle strade più famose del mondo

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 24/10/2019

In occasione della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, da mercoledì 16 ottobre fino a domenica 27 ottobre, si contano ben 10 appuntamenti che avranno come protagonisti attori registi musicisti e ballerini e come location alcune tra le più belle strade e piazza del Municipio.

“La cultura e il cinema di qualità hanno bisogno di farsi conoscere anche al grande pubblico – ha detto la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi – e le vie della nostra città – ha proseguito Alfonsi – sono il luogo perfetto. Questo progetto è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità delle associazioni dei commercianti e di Federalberghi.”

Tre gli appuntamenti nella strada della Dolce Vita: il 22 l’omaggio a John Travolta, il 23 un flash mob diretto da Giancarlo Scarchilli sul tema della “Dolce vita” .

Oggi in via Condotti è in programma un’altra performance artistica e un balletto per celebrare i 50 anni di Woodstock.
La coreografia sarà di Chiara Sasso e anche qui i cittadini prenderanno parte alla scenografia con vestiti a tema.

Sabato 26 ottobre Fabrizio Gifuni leggerà brani di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Carlo Emilio Gadda.

Infine domenica 27 ottobre in Piazza San Lorenzo in Lucina alle ore 19 le colonne sonore dei film più celebri saranno diffuse dal terrazzo di Palazzo Fiano”.




“Ci vediamo a via Veneto”: all’Harry’s Bar l’ultima puntata della stagione con una grande firma del cinema italiano: Marco Tullio Barboni

Marco Tullio Barboni, grande firma della televisione e del cinema italiano, sarà ospite del salotto romano dell’Harry’s Bar il prossimo sabato 3 agosto alle 18 per la trasmissione in diretta web su Youtube e Facebook “Ci vediamo a via Veneto” condotta dalla giornalista Chiara Rai.

La trasmissione potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 3 Agosto

Extralarge (1992-1993), L’ispettore Giusti (1999), La squadra (2003-2007), Doc West (2009) alcuni grandi titoli firmati da Barboni per il piccolo schermo in qualità di co-autore dei soggetti e delle sceneggiature.
E per il grande cinema ricordiamo titoli come “Lo chiamavano Trinità…”, “ …continuavano a chiamarlo Trinità”, “Ciao nemico”, “Nati con la camicia”, “Non c’è due senza quattro”, “Renegade – Un osso troppo duro”, “Un piede in paradiso”, “Trinità & Bambino… e adesso tocca a noi!”, “Cuori perduti” dove Barboni ha ricoperto il ruolo di aiuto regista, autore e co-autore dei soggetti e delle sceneggiature.

Marco Tullio Barboni vanta una famiglia importante per il Cinema italiano, basti pensare che Anna Magnani adorava suo zio Leonida, noto direttore della fotografia. E il padre Enzo, prima operatore alla macchina poi direttore della fotografia ed infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher, è ricordato per aver inventato il filone dei “fagioli western” con gli indimenticabili film che hanno visto come interpreti la coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill.

Dal 1981 comincia a firmare i soggetti e le sceneggiature che scrive, prima per la TOTA (seguendo in quei casi tutta la lavorazione, dall’ideazione al missaggio) poi anche per numerose altre produzioni. Dopo aver scritto una quarantina tra film ed episodi televisivi, il desiderio di affrontare tematiche diverse e di farlo in maniera totalmente libera, lo induce ad una incursione “free lance” nella regia. Avvalendosi della collaborazione di alcuni amici di straordinaria professionalità, come,ad esempio, Roberto Andreucci ed il maestro Franco Micalizzi, organizza, scrive e dirige i due cortometraggi ed un videoclip musicale anch’esso diretto da lui.

Frequentatore di set fin da ragazzino, Barboni è stato da sempre in contatto con volti indimenticabili del nostro Cinema ed ha proseguito la carriera familiare con tenacia ed indubbio talento.

Oggi possiamo definire Barboni soprattutto un intellettuale prestato alla Letteratura, che sembra pero’ destinata ad essere la sua destinazione definitiva.




C’erano una volta le colonne sonore con la maiuscola… a “Ci vediamo a via Veneto” il maestro Franco Micalizzi

Ha composto le musiche di film come “Lo chiamavano Trinità”, “L’ultima neve di primavera”, “Italia a mano armata”, “La banda del gobbo”, “Il cinico, l’infame, il violento” tanto per ricordare qualche titolo. Tempi in qui il grande cinema “made in Italy” vantava grandi firme per le composizioni musicali di commento alle immagini come Franco Micalizzi. Un compositore, direttore d’orchestra e musicista italiano che il regista Quentin Tarantino considera uno dei suoi compositori preferiti, tanto da avere inserito nella colonna sonora del suo “Grindhouse” il tema originale di “Italia a mano armata” e, nella scena finale di “Django Unchained”, il tema de “Lo chiamavano Trinità”.

Sabato 20 luglio 2019 il maestro Micalizzi sarà ospite della trasmissione “Ci vediamo a via Veneto” per un’intervista esclusiva con la giornalista Chiara Rai. Una puntata in cui si parlerà di come sono nate le musiche del maestro Micalizzi che oggi rappresentano un’eccellenza tutta tricolore scolpita nel libro d’oro del cinema italiano.

Undicesima puntata per la trasmissione “Ci vediamo a via Veneto”, trasmessa dalla prestigiosissima location dell’Harry’s Bar by Lepore, dove si parlerà della grande musica scritta appositamente per il cinema ma non solo… come sempre Chiara Rai cercherà di evidenziare aspetti meno noti che riguardano la carriera artistica e vita personale dell’ospite.

La trasmissione potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 20 Luglio

Franco Micalizzi nel 1970 riceve l’incarico di comporre la sua prima colonna sonora per il cinema. Si tratta di un western all’italiana in versione comica, Lo chiamavano Trinità, con due attori allora pressoché sconosciuti, Bud Spencer e Terence Hill. Il film riscuote un successo strepitoso sia in Italia che all’estero, decretando l’ingresso di Micalizzi nel novero dei più importanti compositori italiani di colonne sonore.

A questo film ne seguono molti altri: nel 1974, compone la musica del film L’ultima neve di primavera, il cui tema conduttore balza ai primi posti della Hit Parade discografica sia in Italia che all’estero, confermandolo compositore di successo. È autore delle musiche di molti dei più importanti poliziotteschi quali La banda del gobbo, Italia a mano armata, Napoli violenta e Roma a mano armata. In totale ne ha composte più di ottanta, collaborando spesso coi registi Umberto Lenzi e Marino Girolami.

Collabora nello stesso periodo con Luciano Salce, componendo le musiche del film Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno del 1974. Nel 1975 e poi ancora nel 1978 Micalizzi si reca negli Stati Uniti dove compone e registra le colonne sonore di Chi sei? e Stridulum.

Partecipa nel 1978-79, come direttore musicale, alle prime tredici puntate della terza edizione di Domenica in condotta da Corrado. Tornerà a collaborare con la trasmissione nel 1986, durante la conduzione di Elisabetta Gardini.

Nei primi anni ottanta fonda l’orchestra The Micalizzi Family, dove trova posto anche suo figlio Cristiano. Collabora poi con Bud Spencer e Terence Hill per alcuni poliziotteschi in chiave comica, tra cui Nati con la camicia, Non c’è due senza quattro, e Delitto a Porta Romana. Un altro grande successo è una versione della sigla di Lupin III interpretata da Irene Vioni con l’Orchestra Castellina-Pasi nel 1982.

La sua attività comprende anche diverse collaborazioni con la Rai per le musiche di alcune importanti fiction quali Albert e l’uomo nero; le cento puntate della serie televisiva Passioni su Rai 1; il film televisivo in due puntate Un figlio a metà su Rai 2.

Nel 2005 Micalizzi forma un’orchestra di 18 elementi, la Big Bubbling Band, con la quale intraprende una serie di concerti dove esegue le sue numerose colonne sonore e in particolare i temi dei polizieschi all’italiana degli anni settanta e ottanta, molto richiesti da un pubblico di appassionati.

Nel 2006 Micalizzi dà vita al progetto Gli Originali, in collaborazione con numerosi artisti della scena hip-hop italiana, fra i quali Deda MD, i Colle der Fomento, The NextOne, Kaos One, Funky Turi a.k.a. Calabro Nove, Speaker Dee Mo e altri ancora. Nel 2012 dirige l’orchestra dello spettacolo televisivo Panariello non esiste. Nello stesso anno torna con un disco di inediti Veleno. A novembre 2013 esce il nuovo disco Miele, e contemporaneamente la sua autobiografia C’est la vie d’artiste.

A ottobre 2014 esce il suo lavoro più recente, Ondanuova 1, all’interno del quale Micalizzi ospita solisti italiani e internazionali quali il tastierista Jeff Lorber, il sassofonista Eric Marienthal, il bassista Jimmy Haslip, il trombettista Fabrizio Bosso, il batterista Cristiano Micalizzi, suo figlio, che è anche produttore dell’album.




“Ci vediamo a via Veneto”: Rino Barillari a casa sua per raccontare la nuova Dolce Vita

Non poteva mancare a “Ci vediamo a via Veneto” Rino Barillari in arte “The King of Paparazzi”. Sabato 13 luglio The King sarà ospite della trasmissione condotta dalla giornalista Chiara Rai, per un’intervista in diretta da una delle più belle location del mondo, l’Harry’s Bar di via Veneto, che ha contraddistinto l’epoca d’oro della via della Dolce Vita.
Rino Barillari, che meglio di chiunque altro può raccontare quelli che sono stati quegli anni e che ha rappresentato il “paparazzo”, personaggio creato da Federico Fellini per il film “La Dolce Vita”, racconta il nostro bel paese attraverso i suoi scatti. E proprio dall’Harrys Bar Barillari ha catturato tante di quelle immagini che oggi rappresentano un patrimonio fotografico degli ultimi 50 anni della nostra storia. Gli scatti di Rino Barillari hanno immortalato non solo le stars internazionali, ma raccontano anche i sanguinosi fatti di cronaca che hanno segnato le pagine più dolorose degli ultimi decenni, per arrivare alle grandi personalità di ieri e di oggi.

La trasmissione potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 13 Luglio




“Ci vediamo a via Veneto”, sabato 6 luglio una “ecopuntata” con il Direttore dell’Anbi

Massimo
Gargano Direttore Generale dell’ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di
gestione e tutela del territorio e acque irrigue – ospite della prossima puntata
di di sabato 6 luglio di “Ci vediamo a via Veneto”, la trasmissione condotta da
Chiara Rai dalla prestigiosa location dell’Harry’s Bar by Lepore di via Veneto.

Un appuntamento, quello fissato con il Direttore Generale dell’Anbi per cercare di capire meglio quelli che sono i mutamenti climatici e come razionalizzare le risorse naturali come ad esempio l’acqua.

La trasmissione potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 6 Luglio

“L’obiettivo comune – ha detto Massimo Gargano – deve essere educare ad un uso consapevole della risorsa idrica, senza penalizzare l’agricoltura mediterranea, ma valorizzando i servizi ecosistemici dell’irrigazione”.

Una puntata, quella di sabato prossimo, per capire meglio quali iniziative vengono messe in campo dall’Anbi per offrire un contributo alla qualità all’agricoltura irrigua, alla sostenibilità ambientale, e alla vita dei cittadini.




Un’icona del grande cinema italiano a “Ci vediamo a via Veneto”: Antonella Lualdi

antonella lualdi

Sabato 29 giugno 2019 alle 18 in diretta dall’Harry’s Bar by Lepore

Antonella Lualdi una delle ultime dive italiane ospite a “Ci vediamo a via Veneto” la trasmissione giornalistica condotta in diretta web da Chiara Rai tutti i sabati alle 18 da quella che rappresenta la location rappresentativa della Dolce Vita: l’Harry’s Bar by Lepore di via Vittorio Veneto. E insieme alla famosa attrice ci sarà la figlia d’arte del Cinema italiano Carlotta Bolognini.

La trasmissione potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 29 Giugno

Antonella Lualdi, una star al pari della Bosè e della Lollobrigida

Negli anni cinquanta inanella vari successi come Miracolo a Viggiù (1951), Ha fatto 13 (1951), La cieca di Sorrento (1952), È arrivato l’accordatore (1952), Il cappotto (1952) di Alberto Lattuada.
Nel frattempo conosce il futuro marito, l’attore Franco Interlenghi, reduce dal successo de I vitelloni (1953), di Federico Fellini, da cui ha due figlie: Antonellina, anch’ella attrice, e Stella che ha partecipato al film Top Crack (1967).
I due recitano insieme in Il più comico spettacolo del mondo (1953), Gli innamorati (1955), Padri e figli (1957) di Mario Monicelli e Giovani mariti (1958) di Mauro Bolognini. Senza il marito lavora in A Parigi in vacanza (1957), Il colore della pelle (1959), I delfini (1960), Appuntamento a Ischia (1960), Il disordine (1962), Gli imbroglioni (1963), Se permettete parliamo di donne di Ettore Scola (1964) accanto a Vittorio Gassman, La colonna di Traiano (1969) e Un caso di coscienza (1969). Il suo successo dagli anni settanta cala e ottiene solo piccole parti in film dal valore diseguale.
Negli anni settanta frequenta la redazione del giornale Sorrisi in via Virgilio 8 a Roma, nello stesso palazzo è la sede della CAM, per la quale incide il 45 giri Il sogno, con arrangiamenti e direzione d’orchestra di Stelvio Cipriani.
È apparsa senza veli sull’edizione italiana di Playboy nel febbraio 1976.
Dal 1992 ha avuto un ritorno di popolarità apparendo nella serie televisiva francese Il commissario Cordier nel ruolo di Lucia Cordier, moglie italiana del protagonista.
Nel 2018 pubblica la sua Autobiografia Antonella Amata da Franco Nello stesso anno partecipa alla canzone Voyages Extraordinaires “ Di Alessandro Orlando GraIano Per la prima volta in una collaborazione con sua figlia, l’attrice Antonella Interlenghi e sua nipote, la cantautrice Beatrice Sanjust.

Carlotta Bolognini figlia di Manolo produttore Italiano e nipote di Mauro Regista

Cresciuta sui set cinematografici del papà produttore, Manolo, e dello zio regista Mauro, ha lavorato in produzione in diversi film con la regia di Dino Risi, Pasquale Squitieri, Jean Yanne, Coluche, Alberto Sironi, Carlo Cotti, Lina Wertmuller.
Collabora con il Centro Culturale Mauro Bolognini, con il Laboratorio d’arte e cinema di Alfredo Lo Piero a Catania, con il premio Gianni Di Venanzo di Teramo. Ha scritto il libro intervista Manolo Bolognini, la mia vita nel cinema, ricordi e aneddoti di backstage di oltre 50 anni di cinema del padre. Ha ideato, prodotto e sceneggiato il docufilm Figli del set, un omaggio al cinema visto attraverso gli occhi del figli di ogni reparto del cinema, con Ricky Tognazzi, Danny Quinn, Saverio Vallone, Fabio e Fabrizio Frizzi, Renzo Rossellini, Alessandro Rossellini, Simona Izzo, Claudio Risi, George Hilton e tantissimi altri, voce narrante di Giancarlo Giannini. Il docufilm ha partecipato come evento speciale al Giffoni Film Festival a Taormina e ai David di Donatello. È stata art director e aiuto regista per lo spettacolo teatrale Emma B., tratto da Madame Bovary. Carlotta Bolognini ha ricevuto i premi: “donna che fa la differenza 2014” in Campidoglio, “Dea Alata” a Venezia, “Gianni di Venanzo”, “Raf Vallone”, “Circeo Film e cultura”, il premo “Speciale Cinema Anzio”, l’ITFF International Tour Film Festival”, il premio “Musa d’Argento”, quelli di Mauro Bolognini” e di “Manolo Bolognini”. Il 16 febbraio 2018 è stata invitata a Montecitorio, alla Camera dei deputati, per organizzare un evento in ricordo di Manolo Bolognini. l’8 marzo 2018 ha ritirato il premio “Donne nell’arte 2018”.




“Ci vediamo a via Veneto”, la VII puntata con Gianfranco Butinar: all’Harry’s Bar arriva “l’erede del Califfo”

Gianfranco Butinar il “figlio d’arte” di Franco Califano, sarà ospite sabato 22 giugno, insieme a Michele Baldi, della VII puntata di “Ci Vediamo a via Veneto” il programma condotto da Chiara Rai tutti i sabati in diretta dall’Harry’s Bar di Roma by Lepore, lo storico locale della Dolce Vita di via Veneto.

L’intervista potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 22 Giugno

Un’intervista alla scoperta del personaggio e della sua amicizia con il Califfo

Butinar figlioccio del Poeta maledetto con cui ha vissuto 22 anni tra palco ed intima amicizia, sta portando in tour in giro per l’Italia lo spettacolo “80 NOSTALGIA DI CALIFANO”, con l’intento di sfociare in seguito anche all’estero nelle “colonie” gremite di italiani, con l’ambizione di dare seguito a un progetto per far conoscere e apprezzare le molteplici sfaccettature del Califfo, uno dei più intriganti cantautori della storia della musica leggera italiana. Due ore abbondanti di spettacolo tra pietre miliari della canzone, chicche sconosciute ai più, monologhi deliranti e commoventi allo stesso tempo, imperdibili aneddoti, ed inediti che sono rimasti nel cassetto di Gianfranco dopo la scomparsa del Maestro.




Roberto Giuliani, una delle massime istituzioni musicali italiane a “Ci vediamo a via Veneto”: sabato 15 giugno ore 18 l’intervista con Chiara Rai

Il noto musicologo e Direttore del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma Roberto Giuliani sarà ospite della VI puntata di “Ci vediamo a via Veneto”, il programma condotto dalla giornalista Chiara Rai.

L’intervista, che sarà trasmessa in diretta il prossimo sabato 15 giugno a partire dalle 18 potrà essere seguita anche su questa pagina nella finestra sottostante dove resterà disponibile anche per visioni successive

Giuliani, può essere considerato, senza nessun margine di
smentita, una delle massime istituzioni musicali italiane. Diplomato in Pianoforte principale con
Vittorio Venturi, laureato in Discipline delle Arti della Musica e dello
Spettacolo con Agostino Ziino, ha compiuto studi di Clavicembalo con Walter
Kolneder e di Analisi e Composizione con Cesare Carlini.

Ha iniziato a insegnare nei Conservatori
statali nel 1987, e dal 1992 è titolare in ruolo di Storia della musica
nel corso di Didattica presso il Conservatorio “S. Cecilia” dove, tra
l’altro: dal 2004 al 2010, ha fatto parte per due mandati del Consiglio
Accademico; ha contribuito alla creazione e al funzionamento di diverse
commissioni di studio e operative; ha ideato e coordina, con Carla Conti, la
rassegna di presentazioni di libri cd e dvd Alziamo il volume, che ha
ospitato i più importanti nomi della musica italiana; ha presentato la
relazione conclusiva nell’European Platform of Artistic Research in Music –
AEC – Association Européenne des Conservatoires
.

Parallelamente, dal 1990 al 2013, è
stato professore a contratto di discipline musicali e musicologiche presso le
Università di Lecce, Macerata, Napoli, Parma e Roma, per le materie: Storia
della teoria e della didattica compositiva
, Storia della musica
contemporanea
, Discografia e videografia musicale, Didattica
musicale multimediale
, Musica e nuovi media.

Ha svolto attività di direzione musicale e artistica,
e prima di dedicarsi all’insegnamento e alla ricerca musicologica, ha svolto
attività concertistica (come clavicembalista e pianista, solista e in
formazioni da camera), presentando musiche in prima esecuzione, anche in veste
di direttore.

Ha collaborato con i maggiori musicisti
e musicologi italiani, e con le maggiori istituzioni nazionali e internazionali
tra le quali: Unione Europea, Mozarteum di Salisburgo, Centro Europeo di
Ravello, ICON – Italian Culture On Net, Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale di
Firenze, Teatro Valli di Reggio Emilia, Maggio Musicale Fiorentino, Sagra
Musicale Malatestiana di Rimini, Sagra Musicale Umbra, Solisti Aquilani,
Festival Contempoartensemble, Fondazione Scelsi di Roma, Fondazione Cini di
Venezia, Accademia d’Ungheria, Istituto Italiano di Studi Gesualdiani,
BMG-Ricordi, Assessorati del Comune e della Provincia di Roma e della Regione
Lazio, Rotary Club, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Istituto di
Ricerca per il Teatro Musicale, Associazione per l’Economia della Cultura,
Nuovo IMAIE – Istituto mutualistico Artisti Interpreti Esecutori, ecc.;
l’impegno umanitario lo ha portato, tra l’altro, a coordinare l’iniziativa Insieme
per Haiti. I suoni della solidarietà
, finalizzata alla raccolta fondi per Medici
senza frontiere
, dopo il terremoto del 2010, fino alla collaborazione con
la Fondation Résonnance e l’Associazione Peter Pan in favore dei bambini
affetti da malattie gravi.

Ha lavorato a lungo per RAI-Radiotre,
conducendo tra l’altro Pomeriggio musicale e Novanta anni di musica
italiana
, collaborando con RAI-Educational, RAI-Teche ecc., e dirigendo
gruppi di ricerca.

Nell’ambito del suo costante impegno per la diffusione
della musica, è stato più volte consultato, in qualità di esperto e di
rappresentante sia di Conservatori sia di Università, dalle Commissioni Cultura
della Camera e del Senato, sui progetti legislativi relativi agli studi
musicali, alle attività concertistiche, ai beni culturali. È stato commissario
straordinario governativo e componente di commissioni nazionali di concorso,
anche come presidente, e di commissioni di studio ministeriali, nazionali e
internazionali, tra le quali quella nominata dal Ministro dell’Università nel
2000 e formata assieme a lui, dal Direttore del Conservatorio di Parigi, dal
Direttore del Conservatorio di Milano e dall’Ordinario decano dell’Università
di Roma II. Dal 2014 fa parte dell’Albo degli Esperti di Valutazione
dell’ANVUR-Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della
Ricerca, per il settore Musica dell’AFAM, a seguito di selezione nazionale.

Attualmente è componente del Comitato
scientifico internazionale del progetto Musica nel 900 Italiano e
consulente scientifico dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
(Discoteca di Stato); è stato componente della Consulta per lo Spettacolo –
Sezione Musica del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
(che sovrintende alle ripartizioni del FUS-Fondo Unico dello Spettacolo),
consulente musicale del Premio Strega, componente del Consiglio direttivo della
Società Italiana di Musicologia, della National Branch dell’IASA-International
Association of Sound Archives ecc.

Le sue aree di studio sono i rapporti tra musica e
mass media, con particolare riferimento al disco, alla radio, alla televisione;
la musica del Novecento; la prassi esecutiva; la conservazione e legislazione
dei beni culturali, e del diritto d’autore; la diffusione della musica nei
diversi gradi scolari e settori sociali.

In relazione a questi argomenti, in
ambiti anche multidisciplinari, nazionali e internazionali: ha diretto progetti
di ricerca; ha partecipato a congressi; ha pubblicato monografie e miscellanee,
oltre a saggi sulle maggiori riviste nazionali e internazionali (Early
Music, Mozart-Jahrbuch, Nuova Rivista Musicale Italiana, Rivista Italiana di
Musicologia
ecc.) e articoli su quotidiani nazionali e periodici di
divulgazione (Amadeus, Il Giornale della Musica, Musica dossier, Piano Time,
Suonosud
ecc.); ha tenuto conferenze e corsi presso istituzioni
internazionali, teatri, fondazioni, accademie, associazioni concertistiche,
università italiane e straniere, musei ecc.

Ha pubblicato tra l’altro per BMG-Ricordi un volume monografico su Salvatore Sciarrino, e per l’editore Guerini di Milano il libro La musica nel cinema e nella televisione, presentato nella Sala accademica del Conservatorio da Ennio Morricone, Franco Piersanti e Roman Vlad; un suo testo è stato inserito nel volume di Economia della Cultura intitolato Testimoni della cultura, accanto a quelli di Piero Angela, Paolo Baratta, Antonio Cognata, Carlo Fuortes, Roberto Grossi, Marino Sinibaldi, Monique Veaute ecc.




Ci vediamo a via Veneto, Giorgia Ferrero protagonista all’Harry’s Bar: tra una confidenza e una risata…

L’attrice Giorgia Ferrero ospite della V puntata di “Ci vediamo a via Veneto” la trasmissione condotta dalla giornalista Chiara Rai in diretta dal salotto romano dell’Harry’s Bar. Sabato 8 giugno alle 18 insieme alla conduttrice ad allietare il salotto anche la presenza di Pietro Lepore proprietario dello storico locale di via Veneto, l’unico posto che evoca la “Dolce Vita” come se fosse un’immagine del film, creando un flashback nell’epoca d’oro di via Veneto, quando Frank Sinatra suonava al piano e le stelle facevano la loro apparizione in questo bar/ristorante pieno di glamour e di stile, tra i più famosi al mondo.

Giorgia Ferrero debutta sul grande schermo nel film “Quale Amore”, nel 2008 è in “Amore che vieni, amore che vai” regia di Daniele Costantini nel ruolo di Antonia, tratto dal romanzo “Un destino ridicolo” scritto dallo stesso Fabrizio De Andrè poco prima della sua morte. Nel 2012 viene diretta dal grande regista Paolo Sorrentino ne “La Grande Bellezza”. Nel giugno del 2015 viene scelta per interpretare il ruolo di Martina Landi nella famosa serie televisiva Un posto al sole.

L’intervista potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 8 Giugno alle 18




Ci vediamo a via Veneto, la quarta puntata con Marina Baldi e Carlotta Bolognini

Carlotta Bolognini e Marina Baldi si incontrano nel salotto romano dell’Harry’s Bar in occasione della trasmissione “Ci vediamo a via Veneto” condotta dalla giornalista Chiara Rai e arrivata alla 4 puntata.

Una organizzatore generale cinematografico e l’altra biologa e genetista forense. Le accumuna una passione molto forte e l’affetto che cresce in una grande famiglia. Entrambe figlie d’arte, ognuna a modo suo ha raccolto un grande testimone, soprattutto in termini di ricchezza interiore.

L’intervista potrà essere seguita anche su questa pagina a partire dalle ore 18 di sabato 1 Giugno alle 18