CHICAGO: DUE AFROAMERICANI UCCISI DURANTE CONFLITTO A FUOCO CON LA POLIZIA

Redazione
Chicago
– Due afroamericani sono rimasti uccisi durante un conflitto a fuoco con la polizia di Chicago. Si tratta di Quintonio Legrier e Bettie Jones, rispettivamente di 19 e 55 anni.

I dettagli dell'accaduto non sono stati ancora resi noti. Immediate le polemiche: ''La polizia ci difende e ci toglie la vita?'' afferma Janet Cooksey, la madre di Legrier, studente della Norther Illinois University. Cooksey non era presente al momento della sparatoria. Legrier aveva disturbi mentali ma, secondo la madre, la polizia non ha risposto in modo adeguato. Critico anche il fratello di Jones, mamma di cinque figli e vicina di casa di Legrier. ''Ci sono molte domande e nessuna risposta'' mette in evidenza Melvin Jones.

La sparatoria riaccende le polemiche contro la polizia di Chicago, sommersa dalle critiche dopo il video che mostra l'agente bianco Jones Van Dyke sparare per 16 volte contro il 17enne afroamericano Laquan McDonald. L'incidente è accaduto nel 2014 e il video diffuso nelle ultime settimane, aprendo la strada a forti polemiche, costate il posto al responsabile della polizia. Fino alla vigilia di Natale si sono susseguite manifestazioni contro Emanuel e gli agenti. In molti chiedono la testa del sindaco, che resiste. ''Dobbiamo riconoscere dolorosamente e onestamente che qualcosa e' andato storto'' nel caso McDonald, ha detto Emanuel nelle ultime settimane rispondendo alle critiche. ''L'indagine federale – aggiunge Emanuel – ci rendera' una citta' migliore. E' nel nostro interesse, abbiamo bisogno di assistenza per per cambiamenti necessari e fondamentali''.
 




CHICAGO: UN 4 DI LUGLIO DI SANGUE

di Cinzia Marchegiani

Chicago  – Una città Chicago in guerriglia urbana che secondo le cronache americane. Il bilancio delle sparatorie avvenute nel weekend del 4 luglio a Chicago sono aggravate. Secondo il Chicago Tribune, i morti sono saliti a 10 e i feriti sono 54. Tra le vittime anche un bimbo di 7 anni, ucciso con un colpo al petto mentre guardava i fuochi d'artificio.


La violenza ha raggiunto il picco dal tramonto di sabato fino all'alba di domenica
, quando sono state colpite 30 persone in città, quasi la metà del totale dell'intero weekend.
Tra le vittime Amari Brown un bambino di 7anni colpito al petto mentre guardava i fuochi d'artificio vicino a casa di suo padre a Humboldt Park tarda notte di Sabato. La polizia ritiene che l’attacco era diretto al padre, che hanno descritto come membro di una gang. Tra i feriti un ragazzo di 16 anni e uno di 15 raggiunti da colpi da sparo poco dopo la mezzanotte di domenica 5 luglio mentre camminavano nel centro storico, mentre un altro ragazzo di 19 anni, la notte del 4 luglio mentre due gruppi combattevano vicino Navy Pier dopo i fuochi d'artificio.


Un bagno di sangue questa festa del 4 luglio 2015 che amaramente è riuscita ad abbassare le medie degli ultimi anni, quello precedente aveva censito 82 persone uccise.
La polizia chiede leggi più severe sulla detenzione delle armi. Il sovrintendente della polizia di Chicago Garry McCarthy ha detto che l'epidemia del fine settimana di violenza mostra che il numero di agenti che lavorano per le strade non è così fondamentale nel prevenire sparatorie ma avere leggi sulle armi efficaci che mettono i trasgressori pistola dietro le sbarre per molto tempo. McCarthy infatti a lungo sostenuto dichiara che le leggi di condanna Illinois per i crimini di pistola sono troppo indulgenti. Infatti rilasciando un commento spiega: "Se si pensa che mettere più poliziotti sulla strada sarebbe fare la differenza, quindi date un'occhiata per il fatto che abbiamo messo un terzo in più di manodopera in strada per questo fine settimana. Qual è il risultato? Non si riesce a fermare la violenza se non si argina il flusso di queste armi nella nostra città". Sulla morte del bambino di 7 anni il Capo della Polizia di Chicago, McCarthy dichiara che queste morti inaccettabili devono finire.

L'America continua a fare i conti con le proprie leggi sulla detenzione delle armi da fuoco, stragi di innocenti che devono lanciare moniti severi.