CERVETERI, COMUNE: ENERGIA VERDE AL 100 PER CENTO

Redazione


Cerveteri (RM) – Il 100% della fornitura elettrica del Comune di Cerveteri proviene da fonti rinnovabili. In occasione della Settimana Europea dell'Energia, il Consorzio CEV, struttura di supporto per il Patto dei Sindaci, ha predisposto e conferito al Comune di Cerveteri la Certificazione 100% Verde che attesta la provenienza da fonti rinnovabili della fornitura d'energia elettrica per illuminazione stradale e degli edifici pubblici.
“Questo importante riconoscimento – ha spiegato Andrea Mundula, Assessore alla Tutela e l’Organizzazione del Territorio – certifica che il gestore energetico da cui si rifornisce il Comune di Cerveteri, cioè l’azienda Global Power S.p.A, utilizza energia verde certificata ai sensi della deliberazione ARG/elt 104/11, dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas”.
“Inoltre – ha proseguito l’Assessore Mundula – nella Tabella del Calcolo della CO2 risparmiata da quando l'Ente è socio del Consorzio CEV, per la fornitura elettrica di tutte le utenze comunali si legge che il nostro Comune ha immesso in atmosfera, in quattro anni, 5 tonnellate di anidride carbonica in meno di quella che avrebbe prodotto rifornendosi da un gestore che tratta energia prodotta da fonti non rinnovabili. Questo è sicuramente un passo avanti per la tutela del nostro ambiente e per il rispetto del Protocollo di Kyoto, ma tanto si può e si deve fare ancora fare. Come Amministrazione comunale stiamo perseguendo tutte le strade utili al progressivo abbattimento dei consumi e l’efficientamento energetico. A breve sarà avviata la gara per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre scuole, in questo modo, producendo direttamente l’energia necessaria, contribuiremo direttamente a ridurre le emissioni inquinanti. Insieme ad altre Città europee e a partner privati, inoltre, stiamo partecipando al programma della Commissione europea Life+ Home, presentando un progetto per l’efficienza energetica nel settore della mobilità e degli usi domestici. Come Comune abbiamo già avviato, con la collaborazione della Multiservizi Caerite, azioni di contenimento degli sprechi come la chiusura delle fontane che non sono dotate di motore per il ricircolo dell’acqua, che quindi finirebbe in modo inaccettabile nelle fognature, e l’installazione dei rubinetti sulle fontanelle dell’acqua potabile. Da pochi giorni, inoltre, abbiamo completato e avviato il nuovo impianto fotovoltaico sul Cimitero dei Vignali”.
Per maggiore chiarezza in merito ai parametri utilizzati per la Certificazione 100% Verde, si consideri che il calcolo delle emissioni di CO2 risparmiate utilizza il Fattore di emissione “Standard”, in linea con i principi del’IPCC, che comprende tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione dei carburanti all ’interno dell’autorità locale, che indirettamente, attraverso la combustione dei carburanti nell’area comunale. Il Fattore di emissione nazionale è pari a 0,483 t CO2/MWh. COM.


 




CERVETERI: ARRIVANO QUARANTA ARCHEOLOGI NORDAMERICANI

Redazione

 
Cerveteri (RM) – Arrivano da 15 Università canadesi, statunitensi ed italiane e sono guidati dal Prof. Fabio Colivicchi. Sono i 40 giovani archeologi che hanno portato avanti in queste settimane a Cerveteri importanti studi archeologici in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale. Il progetto è stato lanciato dalla Queen’s University del Canada, molto attiva nella promozione di scambi internazionali di studio e ricerca. Una delegazione dell’Amministrazione comunale di Cerveteri composta dall’Assessore allo Sviluppo Sostenibile Lorenzo Croci, dall’Assessore alla Tutela del Territorio Andrea Mundula e dalla Consigliera comunale Federica Battafarano hanno incontrato in due diversi momenti i 40 studenti, tutti entusiasti del soggiorno trascorso a Cerveteri, per la precisione a Cerenova. Ha collaborato attivamente ad organizzare gli incontri e la presentazione del lavoro svolto sul campo, la Dott.ssa Rita Lucarini, dell’Associazione Caere Tarkna.
“Chiunque vuole fare ricerca sulla storia e l’arte etrusca troverà sempre il nostro più caloroso benvenuto, specialmente quando si parla delle Università, con cui ci piacerebbe instaurare nuove collaborazioni, e non solo nei settori culturali – ha detto l’Assessore Lorenzo Croci – siamo felici che in nordamerica stia crescendo l’attenzione verso la cultura etrusca, questo può sicuramente avere dei risvolti positivi anche per il nostro turismo. Per questo ringrazio sentitamente il Prof. Colivicchi e tutta la sua equipe di esperti e li invito a tornare presto a Cerveteri”.
Le attività di scavo, mappatura, prospezione e ricostruzione 3D sono state portate avanti anche con il supporto di strumenti altamente tecnologici come per esempio un drone che ha effettuato rilievi fotografici aerei dell’area archeologica. Il risultato delle ricerche effettuate sarà pubblicato nei prossimi mesi, dopo ulteriori studi che le Università dovranno compiere.




CERVETERI, ALLARME BIOGAS A PIAN DELLA CARLOTTA: IN QUESTE ORE LA CONSEGNA DELLA PERIZIA SCIENTIFICA DEL PROF. STEFANO MONTANARI

Redazione

Cerveteri (RM) – Il tema del biogas a Pian della Carlotta è stato trattato ancora una volta dal Consiglio Comunale di Cerveteri. In risposta ad un'interrogazione presentata al Sindaco sulle iniziative che l'Amministrazione comunale sta portando avanti. Il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha fatto un lungo ed approfondito intervento illustrando la situazione attuale e ripercorrendo le ultime tappe della battaglia che vede una collaborazione sempre più stretta tra l'Amministrazione ceretana e i comitati cittadini.

"In questi giorni stiamo formalizzando l'istituzione di un gruppo di lavoro comporto da rappresentanti della nostra Amministrazione e dei Comitati civici – ha detto il Sindaco Alessio Pascucci – nonostante i rapporti con i referenti dei comitati siano stati in questi mesi continui e frequenti, nelle ultime settimane abbiamo ricevuto formali lettere in cui ci chiedevano di spiegare approfonditamente alcuni aspetti particolarmente complessi". Per rispondere a queste richieste il Sindaco ha recapitato ai Comitati una lunga lettera (sei pagine più gli allegati) in occasione della manifestazione pubblica del 18 maggio al borgo del Sasso.
 
"Ma la nostra battaglia sta proseguendo con determinazione – ha proseguito il Sindaco Alessio Pascucci – in queste ore ci sarà consegnata la perizia scientifica prodotta dal Prof. Stefano Montanari. A seguito dei sopralluoghi effettuati dal Comune di Cerveteri, inoltre, è stata avviata un’indagine per accertare la regolarità delle attività svolte presso l’impianto. In ultima analisi, proprio oggi (martedì 28 maggio) ho presentato alla Guardia di Finanza un esposto che ho firmato personalmente in qualità di Sindaco di Cerveteri. Nei prossimi giorni, se questo mi sarà consentito da chi sta svolgendo le indagini, vorrei pubblicare il testo integrale di tale esposto per dare alla cittadinanza un quadro chiaro di quello che la nostra Amministrazione sta facendo. Ringrazio a questo proposito gli Uffici comunali, la Giunta, i Consiglieri di Maggioranza e i Comitati per la collaborazione che stanno offrendo su questo tema così complesso”.
 
 




ASL ROMA F. FIRMATA LA NUOVA CONVENZIONE CON L’AMSI: AL VIA TRE NUOVI AMBULATORI MULTICULTURALI INTERNAZIONALI

 

Civitavecchia (RM) – La Roma F era stata la prima ASL in Italia, agli inizi degli anni 2000, a sviluppare un accordo operativo con l’Associazione Medici di origine Straniera in Italia per attivare un percorso assistenziale ad hoc per quanti, al tempo, erano definiti extracomunitari. A distanza di oltre un decennio, forti dell’esperienza consolidata e in ossequio alle linee guida sviluppatesi nel corso degli anni in ambito regionale e nazionale, si concreta l’iniziativa del neo Commissario Straordinario volta a imprimere un impulso decisivo alle iniziative già in corso, con il coinvolgimento diretto dei Comuni del territorio e con la piena strutturazione nella vita operativa della ASL.

E’ stata infatti firmata ieri mattina dai rispettivi vertici, il dott. Giuseppe Quintavalle ed il Presidente dell’A.M.S.I.  dott. Foad Aodi , la nuova Convenzione tra la ASL ROMA F e l’A.M.S.I. che supera e rilancia in maniera decisiva  quella già esistente con l’ampliamento numerico e prestazionale degli ambulatori dedicati principalmente agli immigrati ed più in generale agli utenti di ogni nazionalità, che nei nostri territori vivano oggi condizioni di disagio sociale, economico, culturale ma anche semplicemente linguistico. Una sinergia ‘istituzionalizzata’ in cui medici ed operatori AMSI madrelingua (araba, rumena, moldava, albanese, inglese, francese) svolgono una funzione essenziale con i pazienti per il superamento di varie problematiche , dalle più comuni a quelle complesse.

La convenzione punta su quattro linee portanti: l’assistenza sanitaria, l’aggiornamento professionale sulle patologie emergenti, la cultura in medicina e le iniziative nell’ambito della cooperazione internazionale, e sulla formazione e la certificazione dei mediatori culturali esperti in sanità.

Allo ‘storico’ ambulatorio in funzione a Ladispoli nel Distretto F2, saranno presto affiancati due nuovi servizi analoghi nei comuni di Cerveteri e Civitavecchia, con la nuova denominazione di Ambulatori Multiculturali Internazionali, con il supporto di alcune figure professionali specifiche esperte in mediazione culturale, ed in piena integrazione con i settori sociosanitari dei comuni ospitanti.

 “Voglio ringraziare – ha commentato il Presidente dell’AMSI, dott. Foad – innanzitutto il Direttore dott. Quintavalle per la consueta sensibilità e la disponibilità ad esplorare queste nuove forme di collaborazione più adeguate ai nostri tempi. Un ringraziamento particolare inoltre va a i Comuni ed ai loro rappresentanti qui presenti,il dott. Magliani per Civitavecchia, il dott. Gandini per Ladispoli e la d.ssa Cennerilli per Cerveteri, che con la loro adesione hanno reso possibile questo salto qualitativo e culturale nel suo complesso.” 

“Con questo nuovo strumento – ha concluso il dott. Quintavalle – abbiamo varato con l’AMSI una modalità innovativa di approccio nella quale tutti gli operatori coinvolti si muovono in una logica di rete con tutti gli altri servizi istituzionali del territorio: i Punti Unici di Accesso, i Consultori, i Distretti Sanitari e i Servizi Sociali dei vari comuni, anche con uno sguardo attento all’appropriatezza prescrittiva, e non limitandosi alla semplice ‘gestione’ dei casi ma divenendo parte attiva nella proposizione di progettualità formative, nell’analisi periodica dei dati rilevati e nella complessiva umanizzazione dei servizi. Insomma un’esperienza sulla quale stiamo investendo molto, per la quale attiveremo presto percorsi formativi specifici, e che dovrà crescere estendendola progressivamente anche ad altri comuni dell’Azienda, come ad esempio Formello,  che hanno già manifestato l’intenzione di partecipare all’innovativo progetto.”




CERVETERI, VIAGGIO HI-TECH NEL MONDO DEGLI ETRUSCHI CON “TOUCH ON GLASS”

Luca Pagni

Cerveteri (RM) – Al Museo Nazionale Archeologico di Cerveteri è stata presentata un’iniziativa capace di entusiasmare anche i più giovani  alla storia degli Etruschi e non solo. Grazie a ‘teche parlanti’ uniche al mondo che con un semplice tocco sul reperto, si trasformano in autentici touch screen e diventano multimediali e interattive grazie a realtà aumentata, video e divulgazioni d’autore a cura di Piero Angela e Paco Lanciano. Si chiama ‘Touch on glass’ ed è la tecnologia che da oggi fa il suo esordio al Museo Nazionale Archeologico di Cerveteri con ‘Museo Vivo’, le ultime installazioni di Filas nell’ambito del Distretto Tecnologico per i beni e le attività Culturali (Dtc), gestito dalla Finanziaria Laziale di Sviluppo per conto della Regione Lazio. L’iniziativa – allestita da Mizar e realizzata in accordo con la Soprintendenza dell’Etruria Meridionale – è stata presentata ieri a Cerveteri dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessore alla Cultura e Sport della Regione Lazio, Lidia Ravera, la Soprintendente per i beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, Alfonsina Russo Tagliente, il Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, il Presidente Filas, Michele Pasca Raymondo ed il giornalista e divulgatore Piero Angela.

Grazie a ‘Museo Vivo’ i millenari reperti archeologici riprendono vita per raccontare storia, curiosità e segreti sull’affascinante mondo degli Etruschi. ‘Touch on glass’ funziona come uno smartphone: sfiorando il vetro in corrispondenza dell’oggetto, le speciali teche museali si animano e generano realtà aumentata su buccheri etruschi, anfore per l’olio e bicchieri per il vino, con l’ausilio di spettacoli di luce, effetti sonori, ricostruzioni 3D e proiezioni audiovisive. Al tocco le luci della teca si spengono per dare risalto al reperto prescelto; si attiva poi un breve video che ne descrive usi e costumi e lo riporta virtualmente nel luogo in cui è stato ritrovato. Il tutto è accompagnato dalle divulgazioni di Piero Angela. Oltre alle installazioni nelle teche, il museo mette a disposizione anche il filmato introduttivo con Piero Angela a grandezza naturale che accoglie e accompagna il visitatore durante tutta l’esposizione. Cerveteri diventa così l’area archeologica, patrimonio dell’umanità, più hi-tech al mondo. ‘Museo Vivo’ si aggiunge infatti agli allestimenti multimediali realizzati in otto tombe della Necropoli della Banditaccia, sito Unesco.

Tali interventi sono stati realizzati nell’ambito delle azioni del Dtc, il sistema integrato per valorizzare il patrimonio culturale del territorio attraverso le tecnologie digitali. Grazie ad avanzate tecniche di spettacolarizzazione, proiezioni audiovisive in sei lingue, ricostruzioni virtuali e effetti sonori, le installazioni mostrano ‘dal vivo’ nelle tombe stesse come queste erano più di duemila anni fa, riproducendo le atmosfere del tempo e i loro tesori con assoluto rigore scientifico e rispetto per la sacralità dei luoghi. Ad arricchire la visita, anche un’applicazione mobile che funge da guida interattiva: la App gratuita Cerveteri mostra la mappa della Necropoli su cui sono dislocati i vari punti di interesse corredati da immagini, file audio e schede descrittive. Museo Vivo, realizzato da Filas per conto della Regione Lazio, rappresenta un’ulteriore leva per  il rilancio dell’economia del territorio, a cominciare dal turismo. Basti pensare che nel 2012 grazie alle installazioni del Dtc, la Necropoli di Cerveteri ha registrato una crescita di afflussi di circa il 10% sul 2011 in controtendenza con il dato nazionale (-9% Dati MIBAC) e invertendo una tendenza in costante declino che ha visto dimezzare i visitatori delle necropoli negli ultimi 10 anni. Un comparto, quello dei beni culturali, strategico per il Lazio (regione con la più alta concentrazione di musei, monumenti e aree archeologiche statali), dove l’innovazione e la tecnologia possono portare un ritorno economico importante. Obiettivo del Dtc è infatti creare una rete fra imprese hi-tech, industrie creative (7mila con 250mila addetti solo a Roma), aziende nella filiera per i beni culturali (1.800) e del turismo culturale (30mila), incentivando l’innovazione e l’indotto sul territorio. Tutte le informazioni sul progetto Cerveteri e gli Etruschi sono presenti sul sito www.futouring.com




CERVETERI, ALLARME IMPIANTO BIOGAS A PIAN DELLA CARLOTTA: I CITTADINI CHIEDONO AIUTO A ZINGARETTI

Redazione

Cerveteri – I Comitati e le Associazioni contro il biogas a Cerveteri, proccupati riguardo la costruzione in atto di un impianto a biogas a Pian della Carlotta scrivono una lettera aperta al Presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Il Comune di Cerveteri aveva dato parere negativo all'impianto, localizzato in una zona a protezione speciale.

 

Al Presidente della Provincia
Nicola ZINGARETTI
Via IV Novembre 119/A – 00187 R O M A
e p.c.all’Assessore.Urbanistica e Ambiente
Michele CIVITA
al Sindaco di Cerveteri Alessio PASCUCCI

 

Presidente Zingaretti, siamo un gruppo sempre più nutrito di comitati che rappresentano molti cittadini di Cerveteri e dei Comuni limitrofi e vogliamo rappresentarLe la nostra estrema preoccupazione riguardo alla realizzazione di un impianto a biogas a Pian della Carlotta, la cui costruzione è ormai quasi terminata. E’ appena il caso di sottolineare che l’impianto il questione è localizzato in una Zona a Protezione Speciale, di particolare pregio sotto il profilo paesaggistico, archeologico, turistico, idrotermale.
Il primo motivo di sconcerto, prima ancora che di preoccupazione, riguarda il procedimento che ha portato all’approvazione del progetto dell’impianto in questione, progetto sul quale il Comune di Cerveteri aveva dato, a seguito di una delibera di contrarietà (la n. 140 del 30.09.2011), parere negativo. Un procedimento a dir poco fulmineo, caratterizzato da illegittimità, superficialità e anomalie tali da indurci a tentare di acquisire la documentazione completa così da verificare, oltre alla regolarità e congruità dell’istruttoria, dati tecnici imprescindibili quali ad esempio: la quantità e la qualità di ciò che entra; l’analisi chimica di ciò che entra nel processo e di ciò che ne esce; le sostanze chimiche eventualmente addizionate al processo; quantità e qualità delle polveri primarie e secondarie; le zone di ricaduta suddivise per singolo inquinante; l’incidenza prevista sulla composizione del suolo; l’incidenza prevista sulla composizione delle acque di superficie e di falda; l’incidenza su flora e fauna, microflora e la microfauna; l’incidenza sulla salute umana; il tipo di preparazione del personale impiegato; la qualifica di chi si deve occupare delle eventuali emergenze; il rispetto della Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998 e della Direttiva 2011/92/UE del 13 dicembre 2011, in vigore dal 17 febbraio 2012. Il controllo di tali dati è essenziale, soprattutto ove si consideri che non sono state invitate alla Conferenza di servizi né la ASL competente, né l’ARPA. Ripetute istanze di accesso presentate alla Provincia da soggetti diversi, compreso il Comune di Cerveteri, hanno consentito l’acquisizione di una documentazione scarsa e poco significativa; la documentazione integrale sembra essere inaccessibile e blindata. Le ipotesi sono due: o la documentazione relativa ai dati sopra elencati esiste e non viene resa accessibile (perché?), o non esiste e allora l’intero procedimento è irrimediabilmente viziato.
Visto che le istituzioni (nella specie la Provincia) non sembrano molto interessate alla salute dei cittadini, abbiamo provveduto noi ad approfondire le problematiche relative agli impianti a biogas e partecipando a numerose conferenze di biologi, scienziati, medici e tecnici abbiamo acquisito una consapevolezza sempre maggiore della pericolosità, insalubrità e sostanziale inutilità di tali impianti.
Gli interventi del Prof. Bohnel a Capalbio e del Prof. Gianni Tamino, biologo dell’Università di Padova, al convegno tenutosi recentemente a Manziana, corredati dalla relazione di due medici dell’ISDE, ci hanno definitivamente chiarito molti dubbi afferenti i diversi aspetti della questione. Per brevità ne elenchiamo solo alcuni:
Aspetto sanitario
Le centrali a biogas non sono affatto innocue. La fermentazione anaerobica favorisce la produzione di batteri sporigeni anaerobi come il clostridium botulinum che attraverso, il digestato sparso nei campi, colpiscono in modo anche mortale animali d’allevamento, specie volatili, e persone. Posto che il 90% dei batteri è assolutamente sconosciuto e che le loro interazioni non sono ancora note, posto che il territorio dell’Alto Lazio presenta già un tasso d’inquinamento d’insieme (“effetto cumulativo”) allarmante, e considerata l’alta percentuale di gravi patologie anche mortali legate all’inquinamento, soprattutto nei bambini, ci chiediamo che tipo di responsabilità si stia prendendo un politico o un amministratore nel favorire la proliferazioni di queste centrali. Per non parlare del rapporto CO2 – ossigeno, che con la progressiva sottrazione di aree verdi e di deforestazione, salta, favorendo l’effetto serra.
Aspetto ambientale
Il territorio dell’Alto Lazio presenta delle fragilità drammatiche che, unite ai cambiamenti climatici in atto, promettono ai nostri figli un futuro allarmante. Moltitudine di fonti d’inquinamento (radon, arsenico, emissioni tossiche continue, inquinamento falde acquifere, microcistine, siti inquinati da stoccaggi armi chimiche, sversamenti in cave dismesse di rifiuti tossici, percolati, ecc.) stanno mettendo a durissima prova il delicato equilibrio degli organismi viventi, e quindi dell’interazione ambiente-salute-futuro. Peraltro,
– l’uso generoso di pesticidi per favorire più raccolti l’anno da destinare a una macchina favorisce l’inquinamento delle falde acquifere e la desertificazione dei terreni, con conseguente alterazione del micro e macroclima;
– la combustione del “biogas” è fonte di emissioni tossiche;
– il biogas è più inquinante del metano perché contiene metano soltanto al 55-60%;
– i limiti di legge misurano la quantità di sostanze inquinanti per metro cubo, ignorando che il calcolo reale andrebbe fatto sul totale di metri cubi prodotti in un anno. È o non è un imbroglio?
Aspetto energetico
L’Alto Lazio ha il più grande polo energetico d’Europa (centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro) e quindi non è vero che ha bisogno di energia elettrica. In un computo nazionale, l’Italia ha 50.000 MW in più del necessario: la potenza installata è quasi il doppio della massima potenza richiesta alla punta.
Aspetto etico
Si preferisce consumare selvaggiamente centinaia di ettari di terreni agricoli, mandandoli ad erosione sicura, per dar da mangiare a una macchina piuttosto che alle persone, aprendo peraltro la porta all’uso degli OGM. Che futuro prepariamo?
Aspetto economico
Queste centrali sono in linea con un modello di sviluppo economico lineare che finirà col determinare una serie di dittature (del cibo, dell’acqua, dell’aria, ecc.), perché logica del profitto vuole che nella scarsità il profitto cresce.
Aspetto politico
Truffare semanticamente il prossimo ponendo il prefisso “bio” a qualcosa che fa solo male va contro ogni forma di equità sociale e quindi contro qualsiasi forma di buona politica.
Dire che le biomasse sono fonti rinnovabili è politicamente e scientificamente scorretto. Le biomasse usate in questo modo non sono più recuperabili. Il digestato è inutilizzabile, tanto che si è pensato alla sua pelletizzazione: non va in discarica, non va in un inceneritore, viene venduto e bruciato direttamente dal consumatore. E, senza saperlo, ognuno di noi diventa complice di un ampio processo d’inquinamento. È buona politica questa?
L’unica fonte davvero rinnovabile, e democratica, è il SOLE. Basterebbe un decimillesimo dell’energia solare per coprire il fabbisogno di tutta l’energia umana. Buona politica vorrebbe che si applicasse questa logica.

Le forze politiche locali non si sono dimostrate insensibili alla problematica dell’impianto a biogas di Pian della Carlotta e sappiamo che sono state approvate sia alla Provincia che al Comune di Cerveteri mozioni di contrarietà ed opposizione alla sua realizzazione. Inoltre ci risulta che Lei ha avuto mandato dal Consiglio Provinciale per intervenire sulla delibera di approvazione, ma ad oggi non sappiamo che tipo di azione Lei abbia intrapreso a riguardo.
Ma nonostante ciò i lavori procedono a ritmo serrato e il senso di impotenza della popolazione si sta trasformando in indignazione e rabbia. Non è accettabile che il territorio venga gestito dall’alto, depredato di tutte le sue risorse a fini esclusivamente speculativi, senza che i cittadini possano minimamente intervenire nelle scelte che li coinvolgono. Questa non è democrazia e la cosiddetta “sovranità popolare” è un’espressione obsoleta priva di reale significato. Abbiamo provato a percorrere la via del ricorso al TAR, con scarse speranze visto che a causa della totale mancanza di pubblicità e di comunicazione ci siamo mossi in ritardo, e altre vie giudiziarie se necessario percorreremo, ma sicuramente alle ormai prossime consultazioni elettorali cercheremo di arrivare con consapevolezza e senso di responsabilità.
Ci aspettiamo che Lei, prima che le Sue dimissioni da Presidente della Provincia diventino effettive, ci faccia conoscere la Sua posizione ufficiale e ci auguriamo che, forte del sostegno del Suo Consiglio Provinciale e come garante della salute dei cittadini, possa fermare la devastazione ambientale di un luogo così pregevole sotto il profilo archeologico, paesaggistico e naturalistico.
Desideriamo inoltre conoscere, in via generale, la Sua posizione riguardo al dilagare di impianti a biogas, biomasse e digestori anaerobici in tutta la Provincia e nel Lazio. La sappiamo infatti impegnata nella prossima campagna elettorale e un Suo chiaro intendimento potrebbe utilmente orientare molti cittadini e appartenenti ai numerosi comitati ambientalisti presenti su tutto il territorio.
Compatibilmente con i suoi impegni desideriamo invitare Lei e l'Assessore Civita alla manifestazione che si terrà a Cerveteri contro il biogas il prossimo sabato 15 dicembre alle ore 10. Potrebbe essere un'occasione per individuare un percorso congiunto condiviso.
Cordiali saluti
I Comitati e le Associazioni contro il biogas a Cerveteri