CERVETERI: BAMBINO INVESTITO ALL'USCITA DI SCUOLA

di Matteo La Stella 



Cerveteri (RM)
– Mercoledì 17 dicembre alle ore 13:35 , davanti all'Istituto Comprensivo Giovanni Cena, si è materializzato di fronte agli occhi di una mamma l'incubo peggiore che possa sfiorare il pensiero di un genitore. La scuola si trova su Via Di Settevene Palo al numero 238 . Tratti distintivi di quel segmento di strada sono la larghezza ridotta della carreggiata che presenta evidenti segni di mancata manutenzione e l'importante assenza di un marciapiede. La signora, nei pressi dell'entrata dell'istituto costeggia la via con due bambine per mano ed il figlio di 8 anni poco distante avanti a sé . In una frazione di secondo lo vede scomparire completamente sotto le ruote di una Renault Espace che transita lì in quel momento ,per poi riapparire esattamente da sotto il posteriore dell'autovettura. Il tempo si ferma, la frenetica e sorridente uscita da scuola assume i sapori amari di una tragedia, le paure divengono reali e chi assiste alla scena teme quello che sarà il verdetto dell'epilogo. La prima ad intervenire è la polizia locale di Cerveteri già presente sul posto che allerta immediatamente i soccorsi sanitari. Efficiente e quasi istantanea la prestazione dell'elisoccorso che in men che non si dica squarcia i cieli e allevia una minima parte delle pene che la mamma del minore attraversa in quel momento. Trasferito all'Ospedale Bambin Gesù di Roma , il piccolo se la caverà con 30 punti e il ricordo di quella campanella che toglierà per sempre il fiato a lui e alla sua mamma. Il conducente del veicolo, che ha fermato la sua corsa pochi metri dopo l'urto, afferma di non aver visto il bambino e sottoposto al test alcolemico risulterà negativo.

Stando a quanto affermano alcuni genitori che hanno figli nell'Istituto, l'incidente era preannunciato.

Numerose nel corso degli anni le richieste all'amministrazione per avere quel marciapiede, fondamentale perchè il deflusso degli alunni e dei propri accompagnatori avvenga in totale sicurezza, limitando al caso i potenziali disastri.


Nell'intervista rilasciata all'Osservatore Laziale dal Sindaco Pascucci , lo stesso , riferendosi agli interventi fatti nel corso della sua amministrazione afferma -”il posto dove i nostri bambini studiano e crescono deve essere il posto migliore”- per poi posare sul piedistallo tutti quelli che sono stati gli interventi a -”favore delle scuole”- ma che vanno a discapito di quelli -” sacrificati sulla rete stradale”-.

Quello che il primo cittadino Pascucci ci mostra come “cavallo da corsa” della sua scuderia, risulta evidentemente zoppo ed in questo momento non adatto a “correre”. I 18 plessi scolastici che hanno usufruito di interventi e modifiche, le palestre date alle scuole e l'abbattimento delle liste d'attesa sono traguardi dei quali bisogna prendere atto e che denotano grande impegno da parte dell'amministrazione nei confronti dell'istruzione. Ma come può l'entrata e l'uscita, da quello che dovrebbe essere il luogo sicuro per eccellenza , culla della formazione, trasformarsi in un forno dove si cucinano tragedie?

La rete stradale di Cerveteri si estende per 400 km , la maggior parte dei quali si presentano in condizioni disastrose e pericolose. -” Non è certo una responsabilità che ci carichiamo noi perchè ci sono strade che non sono state toccate da 30 anni”- si difende il Sindaco, che risulta essere però già vicesindaco dell'infelice amministrazione Ciogli dal 2008 , non proprio estraneo al problema dunque.Proprio in questi giorni ha però modo di cambiare le cose. In vista dell'annuncio di apertura di nuovi cantieri per il rifacimento del manto stradale , per il quale sono stati stanziati 1 920 000,00 euro, raccogliamo in un'unica voce le grida dei residenti, che chiedono il marciapiede in virtù della salute di loro stessi e dei propri figli, affinchè istruzione sia sinonimo di sicurezza, dando così modo al primo cittadino di cogliere la palla al balzo dando un segnale tangibile di quanto l'amministrazione sia vicina al quotidiano di ogni residente di Cerveteri.